Disciplina di Piano online


Art. 3.10 Sistema infrastrutturale

1. La strategia generale definita dal PS per il sistema infrastrutturale fa riferimento a una politica di area vasta capace di limitare e/o razionalizzare gli attraversamenti del territorio comunale da parte del traffico privato su gomma lungo la direttrice Firenze-Valdarno, favorendo la creazione di un sistema integrato di trasporto metropolitano e sub regionale basato sul trasporto pubblico (treno e autobus di linea) e sulla creazione di parcheggi scambiatori presso le stazioni ferroviarie e lungo le maggiori arterie stradali. Essa è volta a migliorare la funzionalità delle reti, a rafforzare le connessioni territoriali interne, a qualificare il territorio comunale quale direttrice strategica del sistema di trasporto nazionale e sub regionale, a contenere l'impatto delle grandi infrastrutture sul sistema insediativo e sull'ecosistema territoriale.

Nell'ambito di questa strategia rivestono un ruolo fondamentale:

  • - la linea ferroviaria lenta Firenze-Roma, con le fermate di Figline e di Incisa, nell'ambito del sistema integrato di trasporto metropolitano (area fiorentina) e sub regionale (Valdarno superiore);
  • - l'interconnessione della stazione di Figline con la linea ferroviaria Direttissima, quale raccordo veloce su ferro tra il territorio comunale e l'area centrale metropolitana fiorentina;
  • - la SP 1 "Aretina" e, più a sud, la SR 69 "di Val d'Arno", quale viabilità di servizio del sistema insediativo di fondovalle e di raccordo con la viabilità trasversale: SP 56 "Del Brollo e di Poggio alla Croce", SP 16 "Chianti - Valdarno" e SP 87 "Ponte Matassino - Reggello";
  • - l'autostrada A1, con il casello autostradale di Incisa e con le opere finalizzate a favorirne le connessioni territoriali (varianti alla SR 69 "Valdarno" in riva destra e sinistra, nuovo ponte sull'Arno50), quale direttrice primaria dei collegamenti su gomma di livello nazionale e sovranazionale.

Per il servizio di trasporto pubblico su gomma di livello sovra comunale costituiscono componenti strategiche:

  • - i tratti urbani della SP 1 "Aretina" (centro abitato di Incisa) e della SR 69 "Valdarno" (centro abitato Figline), connessi alla ferrovia tramite la stazione di Figline e la fermata di Incisa;
  • - la SP 56 "del Brollo-Poggio alla Croce" e la SP 16 "del Chianti".

2. Obiettivi strategici di riferimento

Gli obiettivi strategici di riferimento, che sono recepiti dalle politiche di settore della Amministrazione Comunale e dal PO, anche attraverso incentivi e specifiche disposizioni di carattere edilizio e urbanistico, sono così definiti:

2.1. Sistema integrato di trasporto metropolitano

Il territorio comunale di Figline e Incisa, quale direttrice strategica del sistema di trasporto sub regionale e parte integrante del Valdarno superiore, partecipa al coordinamento sovra comunale teso a:

  • - sostenere il ruolo della linea ferroviaria lenta Firenze-Roma e della interconnessione tra la stazione di Figline e la linea ferroviaria Direttissima quali infrastrutture strategiche nei collegamenti tra il Valdarno superiore e Firenze nell'ambito del sistema integrato di trasporto metropolitano;
  • - favorire il drenaggio all'origine degli spostamenti per Firenze, attraverso la creazione e il potenziamento di parcheggi scambiatori facilmente accessibili:
    • - presso la stazione ferroviaria di Figline e la fermata ferroviaria di Incisa (scambio bicicletta-treno, autobus-treno, auto-treno);
    • - lungo i tracciati della viabilità principale di attraversamento (scambio biciclette e auto-autobus di linea).
  • - realizzare una pista ciclabile lungo le aree rivierasche dell'Arno, anche quale contributo alla infrastrutturazione del parco fluviale, con connessioni trasversali al sistema insediativo di fondovalle e dell'interno;
  • - potenziare e razionalizzare il trasporto pubblico su gomma, attraverso la riorganizzazione delle linee interne al territorio comunale (in coerenza con i principi di gerarchizzazione della "viabilità di connessione comunale", di seguito definiti) e la concentrazione delle fermate delle compagnie di trasporto pubblico (attrezzando i luoghi di fermata per il comfort degli utenti e realizzando piccoli parcheggi scambiatori in prossimità).

2.2. Sistema della mobilità

  • - linea ferroviaria lenta Roma - Firenze:
    • - valorizzazione della fermata ferroviaria di Incisa quale:
      • - connessione tra territorio comunale - territorio in destra idrografica dell'Arno (i Ciliegi nel Comune di Reggello) - Firenze nell'ambito del sistema ferrotranviario metropolitano;
  • - linea ferroviaria Direttissima Roma - Firenze:
    • - valorizzazione della stazione di Figline, quale elemento strategico di connessione veloce tra il Valdarno Superiore e l'area centrale metropolitana fiorentina;
    • - progressiva mitigazione degli impatti, ambientali e paesaggistici, prodotti dalla linea ferroviaria Direttissima.
  • - Autostrada A1:
    • - armonizzare le esigenze di potenziamento del tracciato autostradale, che comportano la realizzazione della terza corsia, con le esigenze di attenuazione dei disagi già prodotti dalle interferenze con il sistema abitativo e ambientale attraverso:
      • - l'utilizzazione di asfalti e di barriere fonoassorbenti lungo i tratti sensibili del territorio comunale (in particolare a ridosso del sistema insediativo di Palazzolo e Matassino), combinate, ove possibile, con barriere verdi ad alta densità di impianto;
      • - ricostruzione degli edifici demoliti o fortemente danneggiati a seguito dei previsti lavori di ampliamento della piattaforma autostradale;
    • - potenziamento e razionalizzazione dei rapporti tra il casello autostradale di Incisa, le aree produttive di Lagaccioni e Pian dell'Isola e i centri abitati di Figline e Incisa.
  • - viabilità di connessione sovracomunale:
    • - previo coordinamento con i Comuni di Reggello, Castelfranco Piandiscò, San Giovanni Valdarno: realizzazione della variante stradale in destra idrografica dell'Arno, per collegare efficacemente i caselli autostradali di Incisa e di Valdarno e consentire un accesso più agevole al tracciato autostradale (variante SR 69, Casello - Casello);
    • - realizzazione del nuovo ponte sull'Arno tra Figline e Matassino51, onde collegare il centro abitato e, soprattutto, la zona artigianale-industriale di Lagaccioni, alla suddetta variante;
    • - miglioramento delle connessioni territoriali e della sicurezza della SP 1 "Aretina" e della SR 69 "Val d'Arno", con occasioni di sosta lungo il percorso e adeguamento della sicurezza negli innesti con la viabilità di connessione comunale o sovracomunale. In particolare:
      • - SP 1 "Aretina":
        • - centro abitato di Burchio (innesto Via Pian dell'Isola);
        • - centro abitato di Incisa: attraversamento La Fonte, attraversamento centro storico, innesti Via delle Fornaci, Via della Costerella, Via Olimpia, SR 69;
      • - SR 69 "Val d'Ano":
        • - centro abitato di Incisa: innesto Via Rosselli;
        • - centro abitato di Figline: innesti Via Pastore, Via Ungheria, Via Tobagi, Via Copernico, Via Pertini, Via d'Ossola, Via Torino, Via Locchi, Via XXIV Maggio, Via Pignotti/F.lli Cervi, Via Garibaldi, Via della Resistenza, Via del Cesto;
        • - centro abitato Restone: attraversamento.
      • - completamento della variante alla SP 14 "Delle Miniere" per consentire l'alleggerimento del traffico pesante di attraversamento nel centro abitato di Porcellino;
      • - mitigazione degli impatti generati dalla connessione tra la SP 87 "Ponte Matassino-Reggello" e la variante alla SR 69 "Valdarno" sull'abitato di Matassino;
      • - miglioramento della sicurezza della SP 16 "Chianti-Valdarno" nel centro abitato di Ponte agli Stolli.
  • - viabilità di connessione comunale:
    • - razionalizzazione e gerarchizzazione delle connessioni con il sistema viario regionale attraverso:
      • - la strutturazione dell'asse Via Brodolini - Via Di Vittorio - Via Pertini - nuovo ponte sull'Arno - variante in riva destra della SR 69, quale asse urbano di alta capacità a servizio del settore settentrionale del centro abitato di Figline, dedicato prioritariamente al traffico pesante e al traffico di attraversamento.
  • - viabilità interna ai centri abitati:
    • - razionalizzazione e qualificazione del collegamento stradale tra i centri abitati di Incisa e Figline attraverso:
      • - la qualificazione del sistema Via Roma - Via Nazionale - Via Fiorentina, quale principale asse urbano di penetrazione e distribuzione interna, dotato di filari alberati, marciapiedi, pista ciclabile, fermate attrezzate del trasporto pubblico, sistemi di limitazione della velocità veicolare;
    • - aumento della sicurezza e attenuazione degli impatti generati dal traffico sui centri abitati attraverso:
      • - regolamentazione del traffico nelle aree urbane centrali, attraverso l'istituzione di "zone 30" e specifiche azioni per garantire la convivenza tra le diverse modalità di spostamento, privilegiando comunque gli spostamenti ciclopedonali;
      • - creazione di un sistema di percorsi ciclopedonali, capace di consentire modalità di spostamento alternative a quelle veicolari e di garantire l'accesso ai servizi pubblici;
      • - previsione di strumenti per la moderazione del traffico in prossimità e all'interno dei centri abitati: strumenti ambientali (percorso, sezione, ecc.), fisici (rotatorie, isole centrali, dossi, cunette, ecc.), integrati (aree pedonali, arredo urbano, verde urbano, ecc.), normativi (limiti di velocità, divieti di svolta, ecc.);
      • - completamento della maglia viaria, con la creazione di anelli viari gerarchizzati e il superamento, soprattutto nel centro abitato di Incisa, delle "stanze" urbane con strade a fondo cieco.
  • - strade vicinali: la rete delle strade vicinali consente la percorribilità e la fruizione del territorio rurale; essa deve pertanto essere oggetto di uno specifico censimento che ne individui l'interesse pubblico e che ne consenta quanto meno la percorribilità ciclopedonale.
  • - piste ciclabili e percorsi pedonali: le modalità di spostamento ciclabili e pedonali, in particolare nelle aree pianeggianti e di fondovalle, sono assunte come strategiche dal PS per limitare il ricorso ai mezzi motorizzati, consentire la fruibilità dolce del territorio e favorire il movimento fisico delle persone. A tale scopo, ferma restando l'esigenza che il PO definisca nel dettaglio una rete di piste ciclabili e di percorsi pedonali alla scala locale collegata alla rete dei sentieri rurali, il PS individua un sistema di percorsi ciclo-pedonali di rilevanza strategica, che connette ambiti territoriali ricchi di occasioni sociali e i cui tratti prioritari appaiono:
    • - la ciclopista dell'Arno, che percorre longitudinalmente le aree rivierasche in sinistra del fiume e che, all'altezza di Incisa, penetra all'interno per discendere poi nel fondovalle all'altezza di Burchio;
    • - la pista ciclabile "stazione ferroviaria di Figline - Matassino", connessa alla suddetta ciclopista dell'Arno;
    • - la pista ciclabile "stazione ferroviaria di Figline - Giardino S. Biagio", lungo Via Fiorentina.

2.3. Sistema della sosta: la riorganizzazione del sistema della sosta necessita di un progetto organico capace di rispondere a due diverse esigenze:

  • - domanda potenziale di sosta generata da spostamenti giornalieri, di origine interna o esterna al territorio comunale, che hanno per destinazione l'area centrale metropolitana, e che necessita di una concertazione intercomunale, finalizzata a drenare all'origine gli spostamenti veicolari attraverso:
    • - il potenziamento dei parcheggi di scambio (gomma-ferro, privato-pubblico) presso la fermata ferroviaria di Incisa e, soprattutto, presso la stazione di Figline;
    • - l'individuazione di aree di sosta per lo scambio gomma/gomma, privato/pubblico lungo le principali linee del trasporto pubblico su gomma;
  • - domanda generata da spostamenti interni al territorio comunale, legati soprattutto all'accesso ai centri storici e ai servizi, che necessita di:
    • - un sistema gerarchizzato di parcheggi, a tariffa differenziata, a servizio dei centri abitati, articolato in:
      • - aree polifunzionali, ubicate alle porte di Incisa e di Figline e destinate ad ospitare i visitatori in occasione di grandi eventi, ma capaci, al contempo, di costituire parcheggi di supporto a funzioni urbane ordinarie;
      • - aree a supporto dei principali servizi pubblici e/o dei centri storici, anche con edifici interrati o multipiano fuori terra, ubicate nei tessuti urbani consolidati e collegate ai luoghi di riferimento attraverso percorsi pedonali;
      • - piccole aree disseminate nei tessuti urbani (soprattutto nei centri storici) e riservate a titolo gratuito ai residenti.
    • - scoraggiare l'accesso veicolare privato ai servizi e alle aree urbane attrattrici di traffico che non siano in grado di garantire adeguate dotazioni di parcheggio;
    • - promuovere la mobilità ciclopedonale nelle piazze e nei luoghi urbani maggiormente identitari;
    • - prevedere rastrelliere per biciclette in prossimità dei giardini e dei luoghi che consentono una accessibilità ciclabile.
    • - reperire piccoli spazi non strutturati per la sosta veicolare presso gli insediamenti accentrati del territorio rurale, in prossimità delle fermate del trasporto pubblico.

2.4. Sistema delle reti tecnologiche

  1. a. Rete acquedottistica:
    • - deve essere perseguita la progressiva integrazione tra il sistema acquedottistico di Figline e quello limitrofo di San Giovanni Valdarno, onde garantire maggiore stabilità al sistema e incrementarne la capacità complessiva;
    • - deve essere perseguito il contenimento dei consumi idrici in favore dell'uso potabile attraverso:
      • - l'utilizzazione prioritaria delle acque di migliore qualità per il consumo umano;
      • - la razionalizzazione dei consumi di acqua potabile, con ricorso a fonti di approvvigionamento differenziate in funzione dell'uso finale delle acque;
    • - deve essere risanata e ammodernata la rete di distribuzione, contenendo le perdite di trasporto entro il limite del 15%;
    • - le trasformazioni urbane o territoriali che presuppongano nuovi carichi urbanistici devono essere subordinate alla effettiva disponibilità di acqua potabile, evitando deficit per gli insediamenti esistenti;
    • - le trasformazioni urbane o territoriali che comportino utenze con consumi idrici superiori a 10.000 lt./giorno devono essere subordinate a modalità di razionalizzazione che producano documentati risparmi di acqua potabile (reti idriche duali, reimpiego di acque reflue, raccolta e riutilizzo di acque meteoriche, apparecchiature per il risparmio idrico, ecc.);
  2. b. Rete fognaria e impianti di trattamento reflui:
    • - la creazione di nuove utenze deve essere subordinata a:
      • - capacità di smaltimento degli impianti di depurazione, esistenti o di contestuale realizzazione;
      • - realizzazione di sistemi fognari separati, a meno di comprovate ragioni tecniche e ambientali;
    • - deve essere perseguita una maggiore efficienza della rete fognaria limitandone progressivamente le perdite;
    • - deve essere garantito il progressivo allacciamento di tutte le zone urbanizzate ai sistemi di depurazione, con particolare riferimento a:
      • - allacciamento dell'insediamento accentrato delle Valli al depuratore di Cellai (Comune di Rignano);
      • - allacciamento degli insediamenti accentrati di Santa Maria Maddalena e Pian dell'Isola al depuratore del centro abitato di Rignano;
      • - allacciamento del centro abitato di Palazzolo al depuratore di Burchio;
      • - allacciamento del centro abitato di Poggio alla Croce al depuratore di Pian delle Macchie;
      • - realizzazione di un apposito depuratore per gli insediamenti accentrati di Gaville e di Castiglioni.
  3. c. Rete elettrica:
    • - deve essere tutelata la percezione visiva del paesaggio, evitando, in assenza di uno studio paesaggistico di dettaglio che minimizzi gli impatti visuali anche attraverso la comparazione di percorsi alternativi, linee elettriche aeree ad alta tensione soprattutto nella aree collinari. In particolare dovrà essere evitato l'attraversamento di campi aperti ad alta fragilità visuale e dovranno essere privilegiati, di contro, percorsi prossimi ai perimetri delle aree boscate;
    • - si devono ridurre gli effetti inquinanti prodotti sugli insediamenti accentrati dalle linee elettriche ad alta tensione, con particolare riguardo per:
      • - centro abitato di Incisa (Costarella alta): linea "S. Barbara-Rignano" (ENEL);
      • - insediamenti accentrati di Loppiano (Campogiallo): linea "S. Barbara-Rignano" (ENEL);
      • - insediamenti produttivi di Lagaccioni: linea "Figline-S. Barbara" (ENEL);
      • - centro abitato di Figline: linea "Figline Pirelli" (ENEL);
      • - centro abitato di Matassino: linee "S. Donato FS-Montevarchi FS" e "Incisa FS-Renacci FS" (RFI);
      • - insediamento accentrato di Norcenni (campeggio Norcenni): linea S. Barbara-Rignano" (ENEL);
      • - insediamento accentrato de Il Cesto: linea "S. Barbara-Rignano" (ENEL).
  4. d. Rete gas:
    • - il Piano Operativo nell'ambito della disciplina delle aree di trasformazione dovrà valutare l'adeguatezza della rete attuale e le possibili modifiche/estensioni.

3. Contenimento dei carichi inquinanti e della frammentazione paesaggistica

3.1. I carichi inquinanti e la frammentazione paesaggistica generati dai principali tracciati infrastrutturali (in particolare: Autostrada A1, SR 69 "Valdarno", SP 1 "Aretina", SP 16 "Chianti Valdarno", SP 56 "Del Brollo e di Poggio alla Croce", SP 87 "Ponte Matassino - Reggello", linea ferroviaria, lenta e Direttissima, devono essere contenuti attraverso:

  • - la razionalizzazione dei traffici sovra comunali della SP n. 1 "Aretina" e della SR n. 69 "Valdarno", favorendo la separazione dai traffici urbani e locali in corrispondenza dei centri abitati di Incisa e Figline;
  • - specifiche misure di mitigazione dei carichi inquinanti (asfalti e barriere fonoassorbenti, dune, verde strutturale verticale, aree umide con effetto fitodepurante sulle acque di "prima pioggia", ecc.) e dell'effetto barriera (sottopassi per animali, barriere verdi lungo i tracciati, ecc.);
  • - specifiche misure atte a ridurre gli effetti di frammentazione del paesaggio (mitigazione), a compensarne gli squilibri (compensazione) e a prevenirli (inserimento): in particolare attraverso fasce boscate, connesse alla vegetazione forestale e ripariale lungo i tracciati autostradale e ferroviario (linea Direttissima), aree umide con effetto fitodepurante sulle acque di "prima pioggia", nonché attraverso una specifica qualificazione ambientale delle aree comprese tra le grandi infrastrutture e l'Arno.

4. Visuali panoramiche

4.1. Il PO tutela le visuali percepite dalla viabilità panoramica e indicate nelle tavole da STA 12.1 a STA 13.2, con specifico riferimento all'Autostrada del Sole, alla SP 1 "Aretina", alla SP 16 "Chianti Valdarno" e alla SP 56 "Del Brollo e di Poggio alla Croce". Lungo la SP 1 "Aretina", in particolare, in accordo con lo Statuto del territorio, devono essere rispettate le disposizioni di cui al DM 24 aprile 197552, che riconosce la strada quale belvedere affacciato sulla valle dell'Arno.

4.2. In particolare, anche a fronte di interventi di adeguamento viario:

  • - devono essere conservate e valorizzate le visuali panoramiche, prestando particolare attenzione all'assetto delle aree limitrofe alla carreggiata che costituiscono punti panoramici ed evitando interventi che producano ingombri visivi capaci di ostacolare le suddette visuali;
  • - devono essere conservate le opere d'arte e i manufatti di corredo con valore storico-testimoniale, nonché le relazioni tra la strada e le componenti identitarie della struttura insediativa di lunga durata;
  • - deve essere evitata la cartellonistica pubblicitaria che interferisca con le visuali panoramiche.

4.3. Il PO recepisce e specifica le disposizioni dell'Allegato A alla presente Disciplina53 in relazione ai beni di cui all'articolo 136 del Dlgs 42/2004 ricadenti nel territorio comunale:

  • - Zona ai lati della strada provinciale aretina nel comune di Incisa Val d'Arno (DM 24/04/1975);
  • - La fascia di territorio fiancheggiante l'Autostrada del Sole (DM 23/06/1967).

50. Così come licenziato dalla Conferenza di copianificazione del 19.05.2017

51. Conferenza di copianificazione del 19.05.2017

52. DM 24 aprile 1975 (cod. ministeriale 90082 - cod. regionale 9048046), Zona ai lati della Strada Provinciale Aretina nel Comune di Incisa Val d'Arno

53. Allegato A: PS - Disciplina dei beni paesaggistici