Disciplina di Piano online


Art. 3.3 Sistema territoriale di area vasta

1. La strategia definita dal PS, per qualificare il territorio comunale nell'area vasta di riferimento, è volta a rafforzarne il carattere strutturale e funzionale quale "parte integrante della città reticolare del Valdarno superiore" e, al tempo stesso, quale "avamposto" del Valdarno superiore nei confronti del settore centrale dell'area metropolitana fiorentina.

Tale carattere si esplica, in primo luogo, attraverso:

  • - il riconoscimento dell'Arno quale elemento generatore degli assetti territoriali e principale infrastruttura ecologica dell'area, riferimento costante per le politiche di assetto delle rive e dell'entroterra collinare, risorsa plurima da concepire nell'ottica del futuro parco fluviale metropolitano, inteso quale strumento straordinario per la gestione delle risorse territoriali.
    L'Arno, così inteso, costituisce la componente identitaria più profonda dell'intera vallata (detta, appunto "Valdarno"), mentre le sue rive costituiscono, tra l'altro, direttrici di raccordo della mobilità lenta (pista ciclopedonale) e trait d'union tra insediamenti frontistanti (Pian dell'Isola di Rignano e Incisa; Matassino di Figline, Castelfranco, Reggello; Porcellino di Figline, Cavriglia e San Giovanni Valdarno);
  • - la qualificazione e la razionalizzazione dei raccordi tra il territorio comunale e le principali infrastrutture che lo collegano, storicamente, a Firenze e all'intero sistema insediativo di fondovalle: linea ferroviaria, Direttissima e lenta, con relative stazioni; ciclopista dell'Arno, adeguatamente raccordata ai centri abitati; Autostrada del Sole, con aggancio ai caselli attraverso le varianti stradali e il nuovo ponte sull'Arno (così come licenziato dalla Conferenza di copianificazione18);
  • - la messa a punto di un'offerta territoriale integrata, incentrata su:
    • - l'area artigianale/industriale di Lagaccioni, da qualificare nei caratteri ecologici/morfologici/funzionali come area produttiva ecologicamente attrezzata (APEA) e da aprire a nuove attività di servizio, quale principale polo produttivo comunale;
    • - il territorio agricolo collinare, attrattivo per la qualità del paesaggio e per il richiamo internazionale esercitato da importanti strutture di accoglienza (Loppiano, Norcenni), produttore di cibi di qualità e luogo di ricettività diffusa, quale componente economica strettamente correlata e complementare;
    • - i servizi e le attrezzature di rilevanza sovra comunale, da qualificare e valorizzare quali riferimento di un'utenza a geometria variabile, ma, allo stesso tempo, da integrare sempre più nel territorio di cui costituiscono espressioni di eccellenza (Loppiano, con il centro congressi e l'Università Sophia, Norcenni, Ospedale Serristori, Teatro Garibaldi, Isis Vasari, ecc.19).

La suddetta strategia trova specifica definizione nella disciplina relativa alle singole UTOE.

2. Obiettivi strategici di riferimento

Gli obiettivi strategici di riferimento, che sono recepiti dalle politiche di settore della Amministrazione Comunale e dal PO, nel rispetto delle disposizioni statutarie e sulla base delle specifiche disposizioni relative alle singole UTOE, sono i seguenti:

  1. a. Aree rivierasche dell'Arno: il PO concepisce le aree rivierasche come ambito sperimentale di politiche ambientali, culturali, sociali e produttive incentrate sulla valorizzazione del fiume e ne coordina la disciplina con i comuni limitrofi. Il coordinamento deve essere attivato con i comuni di Rignano, Reggello, Castelfranco Piandiscò e San Giovanni Valdarno per la gestione delle aree rivierasche, con particolare riferimento a: regimazione idraulica con relative opere spondali e casse di laminazione; scarichi e qualità delle acque; piste ciclabili; strutture agricole, ricreative e culturali compatibili; spazi aperti residui tra le urbanizzazioni e il fiume; sistemi insediativi tranfrontalieri o fronti stanti, quali Pian dell'Isola - The Mall - Mandò; Incisa - Ciliegi; Figline - Matassino; Porcellino - Santa Barbara - San Giovanni Valdarno.
  2. b. Ambiti di reperimento per l'istituzione di parchi, riserve e aree naturali protette di interesse locale della dorsale occidentale20: il PO riconosce tali ambiti quali aree a forte caratterizzazione naturale e li valorizza quali luoghi di escursionismo a ridosso dell'area fiorentina e chiantigiana, riprendendo e specificando le politiche di tutela delineate dal PTC. In particolare:
    • - ambito di reperimento Colline fiorentine21: interessa, oltre ai territori comunali limitrofi di Bagno a Ripoli, Rignano sull'Arno e Greve in Chianti, tutta la fascia di alta collina nord-occidentale di Monte Muro e Poggio Citerna, fino a Poggio alla Croce;
    • - ambito di reperimento Monti del Chianti22: interessa prevalentemente il territorio comunale di Greve in Chianti, ma si estende nella parte sud-occidentale del territorio comunale includendo un'area già individuata come SIR Monti del Chianti23.
  3. c. Territorio comunale come direttrice strategica del sistema di trasporto regionale e nazionale24: il PO valorizza e qualifica il suddetto sistema soprattutto nei raccordi locali attraverso:
    • - la mitigazione degli effetti ambientali prodotti dalle infrastrutture (frammentazione ecologica, paesaggistica e funzionale, dovuta alla rottura delle relazioni trasversali monte-valle e alla creazione di barriere longitudinali parallele all'Arno; marginalizzazione delle aree rivierasche; inquinamento acustico, atmosferico e visuale);
    • - il miglioramento dei raccordi tra le grandi infrastrutture e il territorio attraverso il potenziamento di specifiche cerniere di connessione da rendere facilmente accessibili (interconnessione Valdarno Nord nella linea ferroviaria Direttissima; stazioni di Incisa e Figline nella linea ferroviaria lenta; casello di Incisa nell'Autostrada del Sole; variante alla SR 69 Valdarno in destra idrografica e nuovo ponte sull'Arno a Figline25; SP n. 1 Aretina; ciclopista dell'Arno);
    • - la razionalizzazione e la sostenibilità, ambientale e paesaggistica, della viabilità storica di attraversamento e delle relative connessioni con la maglia di distribuzione locale.
  4. d. Polo produttivo di Lagaccioni: il PO ne persegue la qualificazione, previo risanamento idraulico, attraverso programmi che ne favoriscano la trasformazione in APEA (aree produttive ecologicamente attrezzate)26 e la valorizzazione quale principale motore propulsivo dell'economia manifatturiera locale negli ambiti urbani.
  5. e. Territorio rurale: il PO concepisce il territorio rurale come:
    • - luogo pregiato che rifugge la banalizzazione residenziale e sostiene la centralità delle attività agricole polifunzionali, capaci di combinare qualità del prodotto (soprattutto vino e olio) e qualità del paesaggio, accanto a funzioni turistiche, ricreative, sociali, culturali e produttive compatibili;
    • - elemento attrattivo per il turismo, gli investimenti e la localizzazione di attività compatibili;
    • - scenario qualificato della vita locale, fortemente integrato con i centri abitati di fondovalle e con le aree fluviali.
  6. f. Servizi e attrezzature di rilievo territoriale: specificatamente segnalate negli articoli che disciplinano le singole UTOE27 costituiscono "servizi e attrezzature di livello sovracomunale" ai sensi del PTC della Provincia di Firenze28 e sono da valorizzare quale offerta di servizi pregiati per residenti e visitatori. In particolare: Museo di arte sacra Oratorio del Crocificco, Raccolta di arte sacra della insigne Collegiata, Ospedale Serristori, ISIS Vasari, Teatro Garibaldi, Campeggio Norcenni, Museo della civiltà contadina.
  7. g. Aree di confine: il PO le concepisce come luoghi unitari a forte caratterizzazione di ruolo e le coordina con i comuni limitrofi. In particolare:
    • - Pian dell'Isola: area artigianale/industriale da coordinare con il Comune di Rignano sull'Arno;
    • - Matassino: struttura urbana da coordinare con i Comuni di Reggello e Castelfreanco Piandiscò;
    • - Le Valli: insediamento minore da coordinare con il Comune di Rignano sull'Arno;
    • - Porcellino: struttura urbana da coordinare con i Comuni di Cavriglia e San Giovanni Valdarno;
    • - Poggio alla Croce: struttura urbana da coordinare con il Comune di Greve in Chianti.

3. Coordinamento sovracomunale

Per favorire il perseguimento degli obiettivi sopra elencati, l'Amministrazione Comunale promuove un coordinamento con i Comuni limitrofi, con la Città Metropolitana, con la Provincia di Arezzo e con la Regione Toscana, finalizzandolo alla cooperazione interistituzionale, alla armonizzazione delle politiche territoriali e al monitoraggio, nel tempo, dell'efficacia delle azioni strategiche di rilevanza sovracomunale.

18. Conferenza di copianificazione del 19.05.2017

19. Vedi Tavola STR2

20. Come da PTC della Provincia di Firenze

21. Vedi PTC Provincia di Firenze: Ambito di reperimento A08 - Colline fiorentine

22. Vedi PTC Provincia di Firenze: Ambito di reperimento A04 - Monti del Chianti

23. Vedi PTC Provincia di Firenze: SIR 88 Monti del Chianti (IT 5190002) - oggi ZSC a seguito della LR 30/2015

24. Vedi Articolo 3.10 delle presenti norme

25. Licenziato dalla Conferenza di copianificazione del 19.05.2017

26. LR 87/1998, art. 18, e RPGR 74R/2009, Regolamento in materia di Aree produttive ecologicamente attrezzate (APEA)

27. Articoli da 3.14 a 3.18 delle presenti norme

28. Piano territoriale di coordinamento della Provincia di Firenze, Norme di attuazione, articoli 24 e 24 bis