Norme tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

CAPO I TUTELA DELLA NATURALITÀ

Art. 79 Struttura del verde e degli spazi aperti

1. La tavola c4 individua la "Struttura del verde e degli spazi aperti". Ciò al fine della necessaria integrazione e coordinamento degli interventi per il recupero, mantenimento e miglioramento della connettività ambientale, della biodiversità e dei principali cicli ambientali.

2. La configurazione strutturale individuata dalla tavola assume valore di guida ed inquadramento per i diversi interventi localizzati, siano essi riguardanti trasformazioni edilizie, o interventi di modificazione della conformazione al suolo, relativi al verde ed ai corpi idrici.

3. In particolare saranno da osservare come strategici il rafforzamento e mantenimento di corridoi ecologici polivalenti indicati nella tavola e determinati dalla presenza di corsi d'acqua e dai loro ambiti di pertinenza perifluviale.

4. In relazione a ciò è fatto divieto di adottare interventi di tombinamento dei corsi d'acqua principali e del reticolo idraulico minore, così come la artificializzazione delle aree spondali.

CAPO II LE AREE PERIURBANE DI QUALITÀ AMBIENTALE

Art. 80 Le aree agricole di margine

1. Le aree agricole di margine urbano sono individuate dalla Tavola C4 come "Aree agricole Interne" al confine dell'Urbano. Tali aree sono disciplinate dalle presenti norme all' Art. 67, comma 1, punto b) e classificate come "aree agricole di frangia" (EF). La loro funzione è quella del recupero e mantenimento della connessione fra territorio rurale e area urbana, garantendo la migliore permeabilità fra questi due ambiti. Ciò sia in termini di flussi ambientali e servizi eco-sistemici (aria, acqua, cibo, energia) che di carattere funzionale e fruitivo (mobilità, percezione del paesaggio, identità dei luoghi, qualità dello spazio pubblico).

2. Le "Linee guida e disciplina attuativa per il verde e la sostenibilità dell'insediamento" individuano specifici criteri progettuali per il trattamento degli spazi aperti in tali contesti e per il recupero e creazioni di percorsi di mobilità lenta;

3. In tali aree, con adeguata integrazione paesaggistica-ambientale, potranno essere realizzati, e considerati come opere di urbanizzazione primaria, bacini e laghetti di accumulo di acque meteoriche integrati con soluzioni per la fitodepurazione dei reflui civili.

Art. 81 Criteri di qualità morfologica del margine delle aree insediate

1. Gli ambiti di margine delle aree insediate sono costituiti dall'insieme degli edifici ed opere artificiali in immediata prospicienza delle aree agricole di margine e del territorio rurale.

2. Gli interventi di trasformazione dello spazio privato e pubblico e di eventuale completamento del tessuto urbano devono essere finalizzati al recupero, mantenimento della connettività funzionale, fruitiva ed ambientale fra il tessuto urbano e quello rurale.

3. Gli interventi in tali ambiti dovranno essere inoltre volti alla valorizzazione di spazi pubblici e funzioni come fattori di rigenerazione del rapporto fra ambito rurale ed urbano. Ciò anche attraverso l'introduzione di soluzioni abitative e produttive agricole di carattere innovativo.

CAPO III GLI SPAZI APERTI INTERNI ALLE AREE INSEDIATE

Art. 82 Regole di qualificazione del suolo e del verde negli interventi Privati e pubblici

1. Il R.U. attraverso le presenti N.T.A. persegue il generale miglioramento del funzionamento eco-sistemico e paesaggistico degli spazi non edificati all'interno dell'ambiente urbano. In relazione a ciò gli interventi sugli spazi non edificati dovranno perseguire e garantire:

  • a) il migliore livello di mantenimento della permeabilità del suolo ottenibile in relazione agli interventi previsti e, ove possibile, anche il recupero di permeabilità di aree artificializzate;
  • b) la idonea e sistematica progettazione per la messa a dimora delle specie vegetali sia in termini di posizionamento per garantire ombreggiatura ed illuminazione che di qualità delle specie utilizzate in relazione alle caratteristiche climatiche e pedologiche delle aree;
  • c) l'efficace e funzionale realizzazione della rete di captazione delle acque meteoriche ai fini del massimo livello di contenimento e riuso.

2. La concreta e specifica realizzazione delle precedenti norme è conseguita tramite il supporto delle "Linee Guida e disciplina attuativa per il verde e la sostenibilità dell'insediamento" che integrano le presenti NTA. Le suddette Linee Guida sono approvate con apposito atto successivamente alla approvazione del presente R.U.

Art. 83 Salvaguardia del verde e delle alberature

1. Gli interventi di recupero, trasformazione e nuova edificazione sia di carattere pubblico che privato e anche di realizzazione di nuove infrastrutture devono porre particolare cura al mantenimento delle aree verdi e degli apparati vegetazionali esistenti.

2. La messa a dimora di nuovi apparati vegetazionali sia in forma di siepe che di alberature, anche nel caso si tratti di interventi di minima entità, devono prevedere le modalità per la gestione e manutenzione ordinaria del verde stesso. Potature e tagli dovranno essere eseguiti da personale di comprovata specializzazione e, se necessario, sulla base di consulenze da parte di esperti.

3. Nel caso di aree di pertinenza private, potranno essere individuati da parte della AC, specifici incentivi di carattere fiscale per favorire l'impianto di apparati vegetazionali.

4. Specifici requisiti progettuali ed indicazioni circa le specie, modalità di impianto e accorgimenti di gestione e mantenimento da impiegare nei casi di cui al presente articolo sono definite dalle "Linee guida e disciplina attuativa per il verde e la sostenibilità dell'insediamento" che integrano le presenti NTA.

Ultima modifica 05/02/2024 - 16:12