Norme tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

Art. 60 Viabilità

1. Coerentemente agli indirizzi del PS in tema di trasporti urbani, il RU persegue l'obiettivo del riequilibrio modale, attraverso la promozione delle diverse forme di mobilità sostenibile (trasporto pubblico, pedonalità e ciclabilità) quali alternative efficaci all'uso dell'automobile e degli altri mezzi individuali a motore per gli spostamenti interni al Comune di Viareggio. Le tavole del Quadro progettuale c2) "Gerarchizzazione del sistema stradale, nodi e aree d'interscambio" e c3) "Ambiti di moderazione del traffico e reti della mobilità ciclopedonale" definiscono il modello di circolazione veicolare, localizzano le attrezzature per l'interscambio fra mezzi privati, mezzi pubblici e servizi di sharing e individuano le direttrici principali della mobilità elementare. La strategia di riorganizzazione della mobilità urbana perseguita dal R.U. è descritta in una specifica sezione della Relazione Generale - elaborato a).

2. La tavola c2 "Gerarchia del sistema stradale, nodi e aree d'interscambio" distingue tre livelli di circolazione:

  • - "Sistema di distribuzione primaria", costituito da una viabilità esistente e di progetto con funzioni di collettore e smistamento, interconnessa da un lato con le direttrici autostradali e territoriali e dall'altro con la viabilità di distribuzione secondaria. Lungo tali strade sono di norma da evitare attraversamenti pedonali non semaforizzati; nei tratti dotati di una sola corsia per senso di marcia è altresì da evitare la collocazione di parcheggi in fregio alla carreggiata.
  • - "Sistema di distribuzione secondaria", costituito delle principali strade di quartiere esistenti e da tratti di progetto interconnessi alla viabilità di distribuzione primaria; l'interconnessione avviene di norma mediante rotatorie. Su tali strade l'amministrazione comunale promuoverà in via prioritaria interventi di riqualificazione funzionale con particolare riguardo all'ubicazione degli attraversamenti pedonali e dei parcheggi in fregio alla carreggiata e alla regolazione degli incroci.
  • - "Rete viaria locale", costituita dalle strade interne a ciascun quartiere; per favorire l'uso in condizioni di sicurezza di tali strade da parte di tutti gli utenti anche in presenza di sezioni stradali limitate, il RU prevede l'istituzione di zone soggette al limite di velocità di 30 km/h ("Zone 30").

3. Le tavole dell'elaborato c1) "Disciplina dei suoli e degli insediamenti" distinguono la viabilità esistente (tratto nero) da quella di progetto (tratto rosso) sia per i tratti e snodi di nuovo impianto che per gli interventi di ampliamento o ristrutturazione delle sedi stradali.

4. Per le strade e i raccordi di nuovo impianto, il tracciato definito nella tavola sopra citata ha valore indicativo; tuttavia la progettazione definitiva ed esecutiva delle opere non potrà introdurre modifiche sostanziali all'assetto riportato nelle tavole. Per tali tracciati stradali fino all'approvazione del progetto preliminare è prescritta una fascia di salvaguardia di metri 20 su ambo i lati del tracciato riportato nella tavola stessa.

5. Per la viabilità storica extraurbana, riportata nella tavola sopra citata, devono essere conservati i seguenti elementi se di rilevanza storica e/o paesaggistica:

  • a) le opere di raccolta e convogliamento delle acque;
  • b) le opere d'arte;
  • c) le alberature segnaletiche, gli allineamenti arborei e le siepi.

6. Dovranno comunque essere conservati i tracciati e le sezioni esistenti, salvo i casi espressamente previsti dal Regolamento urbanistico, e la finitura tradizionale nel caso delle strade bianche.

7. Nella tavola c1 il Regolamento urbanistico individua con apposita campitura il verde di arredo stradale (VAS) per il quale vale l'obiettivo della conservazione delle aree sistemate a verde.

8. Nella tavola c4) Struttura del verde e degli spazi aperti il regolamento Urbanistico individua:

  • a) Verde del corridoio infrastrutturale
  • b) Verde di arredo stradale

Il verde del corridoio infrastrutturale si riferisce alle aree verdi tra l'autostrada azzurra E 80 e la variante Aurelia. Si tratta di aree private da destinare a limitati interventi finalizzati in prevalenza alla mitigazione degli impatti derivanti dal traffico veicolare. Ciò attraverso il mantenimento di impianti vegetazionali di basso fusto e la creazione di bacini di raccolta per le acque di dilavamento stradale.

Il verde di arredo stradale è costituito da spazi ed elementi verdi che hanno rapporto spaziale e funzionale con le superfici di traffico stradale. Hanno un ruolo estetico, paesaggistico e igienico sanitario. Si tratta di aiuole su superfici residuali ed incroci stradali, strisce verdi tra le carreggiate e scarpate e trincee rilevanti delle strade principali.

Il trattamento e gestione di questi spazi deve prevedere oltre che obiettivi di decoro estetico anche l'assolvimento di funzionalità ambientali ed ecologiche. In particolare la adeguata realizzazione di avvallamenti, e scoline per il corretto incanalamento e contenimento delle acque meteoriche nonché la realizzazione, ove comprovato come necessario, di adeguati ecodotti per la mobilità della fauna minore.

9. Per le infrastrutture non ancora progettate o per le quali, al momento dell'approvazione delle Regolamento urbanistico, non sia stato ancora approvato il progetto definitivo, tale progetto, che potrà ridisegnare anche la forma e la posizione delle aree di arredo stradale, dovrà essere integrato con le opere relative all'inserimento ambientale e paesaggistico delle infrastrutture, di cui al comma 1 dell'articolo precedente, opere che dovranno essere realizzate contestualmente all'infrastruttura stessa.

10. È ammessa la realizzazione di una rotatoria in corrispondenza dell'intersezione tra via Salvo D'Acquisto e via Marco Polo all'interno delle aree classificate viabilità, VAS e VU.

Ultima modifica 05/02/2024 - 16:12