Norme tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

Art. 9 Disciplina per la tutela e valorizzazione delle AREE VERDI E BOSCATE

1. Il R.U. individua nelle tavole grafiche con apposita simbologia i seguenti beni afferenti alle aree verdi e boscate:

  • a) Pineta di Levante e Pineta di ponente: nelle aree individuate nella tavola C1 con il simbolo FP, ai sensi dell'Art. 67 è prevista la predisposizione di uno specifico piano attuativo particolareggiato di iniziativa pubblica dove dovranno essere perseguiti gli obiettivi definiti nel Piano Strutturale e applicate le discipline del presente R.U. privilegiando la cura e la tutela del patrimonio arboreo e regolando le attività ammesse all'interno delle pinete compatibili con il contesto ambientale. Ai sensi dell'Art. 122 c. 1 lett. c. delle NTA del Piano Strutturale il nuovo Piano Attuativo, relativamente alla Pineta di Levante, dovrà perseguire i seguenti obiettivi:
  • Nelle more della formazione di detti piani attuativi sul patrimonio edilizio esistente possono essere eseguiti interventi di cui Art. 29 comma primo lettere a, b e c senza alterazione della sagoma e mutamento della destinazione d'uso nonché nel rispetto delle prescrizioni e limitazioni dei precedenti piani approvati, rispettando prioritariamente le seguenti disposizioni:

  • - in fase di attuazione degli interventi edilizi non è ammesso l'abbattimento degli esemplari arborei presenti in aree affidate in concessione. Non è altresì ammessa la messa in opera di attività che possano interferire con l'impianto radicale degli esemplari presenti. Per tali interventi dovrà essere rispettata una distanza minima di 1,5 m. dagli esemplari o pari alla circonferenza del fusto ad 1 m. da terra se superiore.
  • - la formazione degli strumenti attuativi di cui al presente punto deve avvenire mediante una contestuale variante al R.U. ed è subordinata al rispetto di quanto stabilito dal successivo Art. 15 e seguenti delle presenti Norme Tecniche di Attuazione.
  • b) Filari di alberi: affinché sia programmato il recupero e il mantenimento degli esemplari arborei dovrà essere predisposto apposito studio fitosanitario che verifichi le condizioni dei singoli alberi e dovrà eventualmente essere programmato un piano di sostituzione degli esemplari eventualmente precari sia sotto il profilo della stabilità sia sotto il profilo fitosanitario. Nelle more della predisposizione di tale studio si prescrive il divieto di abbattimento degli esemplari e, laddove vi siano condizioni di pericolo conclamato e verificato è prescritta la sostituzione di ciascun esemplare con altro della medesima specie o di specie tipica del contesto; sono prescritti i reimpianti attraverso il ricorso a individui ben conformati, da governare fino a completo attecchimento.
  • c) Filari ornamentali: il Piano comunale del verde dovrà individuare specifici interventi per mantenere e valorizzare i filari di alberi di oleandro o/e arancio presenti lungo le viabilità del centro, e dovrà prescrivere la potatura a fine inverno per evitare il periodo di fioritura delle piante; per la potatura per la rimozione di rami secchi o colpiti da patogeni il periodo non è rilevante in quanto tale pratica garantisce, oltre che la salute dell'albero, la sicurezza delle persone.
  • d) Alberi Monumentali: è prescritta la conservazione degli esemplari individuati in cartografia. Non è ammessa la messa in opera di attività che possano interferire con l'impianto radicale di detti esemplari. Per tali interventi dovrà essere rispettata una distanza minima di 1,5 m dalla proiezione a terra della chioma dagli esemplari evitando l'impermeabilizzazione del suolo coperto dalla chioma.
  • e) Aree con assetto poderale di impianto storico: qualsiasi intervento edilizio che alteri la superficie permeabile o che più in generale interessi le aree in oggetto dovrà sviluppare uno specifico studio a firma di tecnico specializzato (architetto, dott. agronomo o dott. forestale) atto a rilevare l'effettiva presenza di elementi di valore storico ancora presenti caratterizzanti l'impianto storico dell'assetto poderale: canali, canalette, ciglioni, argini, scarpate, gore, muretti, siepi, filari di alberi, vegetazione ripariale e assetto poderale che dovranno essere prioritariamente manutenuti e conservati. Il progetto dovrà dare atto della effettiva conservazione di tali elementi.
  • f) Verde pubblico attrezzato, le piazze e i giardini : Il R.U. stabilisce all'Art. 65 le discipline di detti beni orientando la pianificazione territoriale verso l'obiettivo dell'evoluzione dello spazio pubblico dotato di ampie dotazioni verdi atte a tutelare e valorizzare i caratteri tradizionali degli spazi aperti della città pubblica.
  • g) Per le aree boscate che rientrano nella perimetrazione Piano del Parco Regionale Migliarino S. Rossore Massaciuccoli valgono le disposizioni in esso contenute.
Ultima modifica 05/02/2024 - 16:12