Schede di fattibilità: ambiti, aree e comparti

AREA DI TRASFORMAZIONE E RECUPERO DR_VAL-M-

OBBIETTIVI DELL'AZIONE DI TRASFORMAZIONE

Trattasi di un'area produttiva in prossimità dei pozzi comunali, realizzata dagli anni sessanta in poi in assenza di adeguati strumenti di pianificazione, ove si rilevano situazioni di parziale o totale degrado edilizio ed urbanistico e carenza di standard urbanistici.
Obiettivo del RU è la riqualificazione dell'area e la protezione della falda in prossimità dei pozzi comunali mediante l'acquisizione dell'area interposta tra il comparto e l'autostrada, da assoggettare a tutela, ai sensi del Dlgs.152/2006 art.94. Dovranno essere cedute le aree interposte tra il comparto e l'autostrada A1.

DATI GENERALI

Indice utilizzazione territoriale-
Modalità d'intervento Piano attuativo

STANDARD ED ATTREZZATURE

Parcheggi pubblici e viabilità Come da previsione di piano
Casse di laminazione e/o compensazione Non previste
Nota: dovranno comunque essere cedute e realizzate tutte le opere di interesse pubblico comprese all'interno del comparto ed individuati negli elaborati grafici di zonizzazione (viabilità, parcheggi, verde pubblico etc.) ancorché eccedenti le quantità sopra indicate.

AREE DELLA PEREQUAZIONE

Perequazione Non prevista

ELEMENTI PRESCRITTIVI

N. Piani 2 max
Altezza massima Mt.12,00
Rapporto massimo di copertura (nei lotti edificabili) 50%
da calcolarsi su tutta la superficie del comparto.
Superficie permeabile minima 25% da verificare nell'intero comparto
Distanza minima dalle strade 5mt
Distanza minima dai confini 5 mt
Destinazioni ammesse Come da nta
Allineamenti stradali No
Distanza minima dei fabbricati tra loro 10,00 ml
Altre prescrizioni:
Gli interventi di ampliamento e/o nuova edificazione dovranno rispettare le prescrizioni paesaggistiche di cui alle NTA del RU.

Nella realizzazione dei nuovi edifici si dovranno prevedere opere di mitigazione ambientale integrate nel contesto paesaggistico. Le soluzioni prog
Al fine della riduzione dei consumi energetici, si prevede l'istallazione di pannelli fotovoltaici nella pa
    Sono vietate tutti gli insediamenti dei seguenti centri di pericolo e lo svolgimento delle seguenti attività.
  • a) dispersione di fanghi e acque reflue, anche se depurati;
  • b) accumulo di concimi chimici, fertilizzanti o pesticidi;
  • c) spargimento di concimi chimici, fertilizzanti o pesticidi, salvo che l'impiego di tali sostanze sia effettuato sulla base delle indicazioni di uno specifico piano di utilizzazione che tenga conto della natura dei suoli, delle colture compatibili, delle tecniche agronomiche impiegate e della vulnerabilità delle risorse idriche;
  • d) dispersione nel sottosuolo di acque meteoriche proveniente da piazzali e strade.
  • e) apertura di pozzi ad eccezione di quelli che estraggono acque destinate al consumo umano e di quelli finalizzati alla variazione dell'estrazione ed alla protezione delle caratteristiche quali-quantitative della risorsa idrica;
  • f) gestione e trattamento dei rifiuti, la loro messa a dimora e lo stoccaggio provvisorio;
  • g) stoccaggio di prodotti ovvero, sostanze chimiche pericolose e sostanze radioattive;
  • h) centri di raccolta, demolizione e rottamazione di autoveicoli;
  • i) pozzi perdenti, e/o sistemi di subirrigazione che prevedono immissioni dei reflui nel sottosuolo.

FATTIBILITÀ AREA DI TRASFORMAZIONE E RECUPERO DR_VAL_M

GEOLOGIA E LITOLOGIA Depositi alluvionali recenti di fondovalle (b III) a prevalenza sabbiosa
GEOMORFOLOGIA Il comparto pianeggiante risulta stabile per posizione.
PERICOLOSITÀ GEOLOGICA Il comparto ricade completamente in classe G.1
PERICOLOSITÀ SISMICA L'area si colloca in classe di pericolosità sismica S.2 (zona suscettibile di amplificazioni locali tali da non rientrare fra quelli per cui sia prevista la classe S.3).
CONTESTO IDRAULICO
Il comparto ricade in un area compresa tra il corso del torrente Ciuffenna a monte e il fiume Arno a valle.
PERICOLOSITÀ IDRAULICA (ex Reg. n. 53/r) L'area del comparto ricade completamente in pericolosità idraulica I.3. Gli allagamenti derivano dalla presenza di alcuni tombini che sotto attraversano il rilevato autostradale collegando idraulicamente i livelli idrici che si instaurano nell'alveo dell'Arno con le aree poste a tergo del rilevato arginale, così come descritto in dettaglio nella Relazione idraulica di supporto al RU.
SALVAGUARDIE DISPOSTE DALL'AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME ARNO
Il comparto ricade completamente in pericolosità idraulica P.I.3 del PAI e all'interno del perimetro delle aree interessate da esondazioni eccezionali.
FATTIBILITÀ DEGLI INTERVENTI:
Si indicano classe di fattibilità idraulica F4, sismica F2 e geologica F2
PRESCRIZIONI:
La programmazione degli interventi dovrà essere supportata da esaustive indagini geognostiche e sismiche al fine di poter definire la caratterizzazione geotecnica dei terreni al fine di svolgere le opportune verifiche in merito alla portanza dei terreni ed ai cedimenti indotti.
Tale supporto geologico alla progettazione dell'intervento dovrà essere completato dalle indicazioni in merito alle opportune scelte fondazionali in ottemperanza ai disposti del D.M. 14.1.2008_N.T.C.
Sia per l'aspetto geotecnico che per quello sismico, la campagna di indagini geognostiche dovrà essere programmata in funzione dei contenuti del regolamento regionale n. 36/R.

Prescrizioni di carattere idraulico:
  • L'attuazione dell'intervento è vincolata alla realizzazione degli interventi di riduzione del rischio idraulico da attuare sui tombini e sugli attraversamenti carrabili che sottattraversano il rilevato autostradale denominati: Interventi D - Installazione di dispositivi antiriflusso – Misura VA.D.01 e VA.D.02 e Interventi E – Rialzo coronelle arginali – Misura VA.E.01, descritti nel dettaglio nella Relazione idraulica di supporto al RU.
  • Per la porzione di comparto ricadente all'interno delle aree allagate si dovrà rispettare quanto indicato dalla Norma 6 – Carta Guida delle aree allagate del D.P.C.M. n. 226/1999.
La disciplina delle trasformazioni degli assetti insediativi, infrastrutturali ed edilizi del territorio del Regolamento Urbanistico, con valenza quinquennale, si intende decaduta ai sensi dell'art. 95 della L.R. n. 65/2014.
Ultima modifica Lunedì, 10 Ottobre, 2022 - 16:03