Schede di fattibilità: ambiti, aree e comparti
Argomenti
AREA DI TRASFORMAZIONE E RECUPERO DR_VAL-I-
OBBIETTIVI DELL'AZIONE DI TRASFORMAZIONE
Trattasi di un'area produttiva, realizzata dagli anni sessanta in poi in assenza di adeguati strumenti di pianificazione, ove si rilevano situazioni di parziale o totale degrado edilizio ed urbanistico e carenza di standard urbanistici.
DATI GENERALI
Indice utilizzazione territorialeNon previsto | |
---|---|
Modalità d'intervento | Intervento diretto convenzionato |
STANDARD ED ATTREZZATURE
Parcheggi pubblici e viabilità | Dovranno essere realizzate e cedute le opere di urbanizzazione primaria previste dal piano interposte tra la SR 69 e il comparto. |
---|---|
Casse di laminazione e/o compensazione | Risulta necessario garantire l'invarianza idraulica: la portata al colmo di piena risultante dal drenaggio dell'area prima e dopo la trasformazione dell'uso del suolo deve rimanere costante. La valutazione deve essere condotta valutando un evento con un tempo di ritorno uguale o maggiore di 25 anni Nota: dovranno comunque essere cedute e realizzate tutte le opere di interesse pubblico comprese all'interno del comparto ed individuati negli elaborati grafici di zonizzazione (viabilità, parcheggi, verde pubblico etc.) ancorché eccedenti le quantità sopra indicate. |
AREE DELLA PEREQUAZIONE
Perequazione | Non prevista |
---|
ELEMENTI PRESCRITTIVI
N. Piani | 2 max |
---|---|
Altezza massima | Mt.12,00 |
Rapporto massimo di copertura (nei lotti edificabili) | 40% da calcolarsi su tutta la superficie del comparto. |
Superficie permeabile minima | 25% da verificare nell'intero comparto |
Distanza minima dalle strade | 5mt |
Distanza minima dai confini | 5 mt |
Destinazioni ammesse | Come da nta |
Allineamenti stradali | No |
Distanza minima dei fabbricati tra loro | 10,00 ml |
Altre prescrizioni: Gli interventi di ampliamento e/o nuova edificazione dovranno rispettare le prescrizioni paesaggistiche di cui alle NTA del RU. Nelle more dell'attuazione del progetto complessivo delle infrastrutture previste tra i comparti e la SR.69 è consentito il mantenimento degli accessi carrabili esistenti. |
FATTIBILITÀ AREA DI TRASFORMAZIONE E RECUPERO DR_VAL_I
GEOLOGIA E LITOLOGIA | Depositi alluvionali recenti di fondovalle (b III) a prevalenza limosa, nel settore pedecollinare, esterno al lotto, Limi di Terranuova (VRCb). |
---|---|
GEOMORFOLOGIA | Il comparto pianeggiante risulta stabile per posizione. Un limitato settore della porzione settentrionale è interessato dalla zona d'unghia di un corpo di frana quiescente. |
PERICOLOSITÀ GEOLOGICA | Il comparto ricade quasi completamente in classe G.1; un limitatissimo settori pedecollinari in classe G.3 in relazione alla presenza della zona di possibile evoluzione (buffer) dell'unghia di frana quiescente del corpo di frana. |
PERICOLOSITÀ SISMICA | L'area si colloca per la quasi totalità in classe di pericolosità sismica S.2 (zona suscettibile di amplificazioni locali tali da non rientrare fra quelli per cui sia prevista la classe S.3). Il limitato settore settentrionale ricade in classe S.3 (parte terminale di frana quiescente). |
CONTESTO IDRAULICO | |
L'area si sviluppa in adiacenza alla S.P.11, in prossimità del borro del Tasso. L'area risulta protetta dalle esondazioni dirette del fiume Arno dal rilevato arginale che in questo tratto coincide con quello autostradale. | |
PERICOLOSITÀ IDRAULICA (ex Reg. n. 53/r) | L'area del comparto è interessato nella parte più prossima alla S.P.11 da pericolosità I.3 e da una più estesa area in I.2. Gli allagamenti, come descritto in dettaglio nella Relazione idraulica di supporto al RU, derivano da un insufficienza idraulica del tratto di monte del Tasso che esondando scorre lungo la strada comunale omonima e va ad allagare le aree a valle |
SALVAGUARDIE DISPOSTE DALL'AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME ARNO | |
L'area del comparto è interessata nella parte più prossima alla S.P.11 da pericolosità P.I.2 e da una più estesa area in P.I.1. Il limitato lembo settentrionale del comparto ("buffer" di frana quiescente) è stato classificato in classe P.F.3 di P.A.I. in corso di istruttoria per la revisione dei perimetri di pericolosità per frana di cui agli artt. 27 e 32 delle NTA di P.A.I.. ai sensi dell'art. 11 delle NTA di P.A.I. per le aree classificate P.F.3 ..... omissis ..... . I nuovi interventi, gli interventi di ristrutturazione urbanistica nonché gli interventi di ristrutturazione edilizia diversi da quelli di cui all'art.10 sono consentiti a condizione che siano preventivamente realizzate le opere di consolidamento e di messa in sicurezza, con superamento delle condizioni di instabilità, relative al sito interessato dal nuovo intervento, previo parere favorevole dell'Autorità di Bacino sulla compatibilità di tali opere rispetto alle previsioni generali di sistemazione dell'area. Nel caso di frane quiescenti, qualora le opere di consolidamento e messa in sicurezza siano elemento strutturale sostanziale della nuova edificazione, è ammessa la contestualità . |
|
FATTIBILITÀ DEGLI INTERVENTI: | |
Si indicano classe di fattibilità idraulica F4, sismica F3 e geologica F3. | |
PRESCRIZIONI: | |
Nei limiti inerenti gli interventi ammissibili, dettagliati al precedente paragrafo "salvaguardie disposte dalla Autorità di Bacino del Fiume Arno", in funzione della perimetrazione delle porzioni di comparto in classe P.F.3 si formulano le prescrizioni sotto dettagliate. La programmazione degli interventi dovrà essere supportata da esaustive indagini geognostiche e sismiche al fine di poter definire la caratterizzazione geotecnica dei terreni al fine di svolgere le opportune verifiche di stabilità sia allo stato attuale che di progetto da cui far scaturire l'eventuale disposizione di opere di salvaguardia dalla evoluzione dei dissesti gravitativi dal versante retrostante l'edificato attuale. A seguito della caratterizzazione geotecnica dei terreni dovranno svolgersi le considerazioni del caso in merito alla portanza dei terreni ed ai cedimenti indotti. Tale supporto geologico alla progettazione dell'intervento dovrà essere completato dalle indicazioni in merito alle opportune scelte fondazionali in ottemperanza ai disposti del D.M. 14.1.2008_N.T.C. Sia per l'aspetto geotecnico che per quello sismico, la campagna di indagini geognostiche dovrà essere programmata in funzione dei contenuti del regolamento regionale n. 36/R. Per quanto concerne l'aspetto sismico , per la presenza di zona suscettibile di instabilità di versante quiescente, oltre a rispettare le prescrizioni riportate nelle condizioni di fattibilità geomorfologica, dovranno essere realizzate indagini geofisiche e geotecniche per le opportune verifiche di sicurezza e per la corretta definizione dell'azione sismica. Si consiglia l'utilizzo di metodologie geofisiche di superficie capaci di restituire un modello 2D del sottosuolo al fine di ricostruire l'assetto sepolto del fenomeno gravitativo. E' opportuno che tali indagini siano tarate mediante prove geognostiche dirette con prelievo di campioni su cui effettuare la determinazione dei parametri di rottura anche in condizioni dinamiche e cicliche. Prescrizioni di carattere idraulico:
|