Schede di fattibilità: ambiti, aree e comparti
Argomenti
AREA DI TRASFORMAZIONE E RECUPERO DC_CAS-02-
OBBIETTIVI DELL'AZIONE DI TRASFORMAZIONE
Area prevalentemente produttiva posta lungo Via di Poggilupi in prossimità del Casello A1; in quota parte dell'area è previsto l'insediamento di una Grande Struttura di vendita per complessivi mq 3.000,00.
Il comparto prevede:
- - La rifunzionalizzazione dei fabbricati esistenti, in conseguenza della rilocalizzazione delle attività produttive e direzionali attualmente ivi esistenti;
- - Il riassetto del sistema della mobilità, tramite creazione di nuova viabilità pubblica destinata alla distribuzione funzionale interna e all'assorbimento dei carichi urbanistici dell'insediamento commerciale;
- - L'adeguamento e messa a norma della 5a e 6a Strada Poggilupi compreso il collegamento con il parcheggio pubblico posto a monte dell'intervento nel rispetto delle vigenti disposizioni di legge;
- - L'adeguamento e miglioramento del sistema della sosta, tramite realizzazione di parcheggi privati e pubblici, dovuti per legislazione vigente in materia urbanistica e in materia commerciale (spazi per la sosta di relazione).
- - La salvaguardia della stabilità dei versanti tramite manutenzione straordinaria dei pozzi strutturali drenanti da eseguirsi una-tantum e la manutenzione ordinaria del reticolo idrografico di pertinenza nel rispetto delle prescrizioni impartite dall'Autorità di Bacino.
DATI GENERALI
Ristrutturazione edilizia e riqualificazione urbanistica dell'area produttiva - | |
---|---|
SUL ammissibile | |
Modalità d'intervento |
Intervento diretto convenzionato integrato da elaborati descrittivi della sistemazione complessiva dell'area, con particolare riguardo al sistema della mobilità e della sosta:
|
STANDARD ED ATTREZZATURE
Viabilità pubblica | Viabilità pubblica di nuovo impianto, a monte degli edifici esistenti, come da elaborati di RU |
---|---|
Parcheggi pubblici e privati | Parcheggi pubblici e privati nel rispetto delle disposizioni di legge per le nuove superfici di vendita (GSV) e delle restanti destinazioni ammesse. Nota: dovranno comunque essere cedute e realizzate tutte le opere di interesse pubblico comprese all'interno del comparto ed individuati negli elaborati grafici di zonizzazione (viabilità, parcheggi, verde pubblico etc.) ancorché eccedenti le quantità sopra indicate. |
AREE DELLA PEREQUAZIONE
Perequazione | Non prevista |
---|---|
N. Piani | 3 max |
Altezza massima | 12.00 mt |
Rapporto massimo di copertura (nei lotti edificabili) | 50% |
Superficie permeabile minima | 25% da verificare nell'intero comparto |
Distanza minima dalle strade | 5mt |
Distanza minima dai confini | 5 mt |
Destinazioni ammesse | Come da nta |
Allineamenti stradali | No |
Altre prescrizioni:
|
FATTIBILITÀ AREA DI TRASFORMAZIONE E RECUPERO DC_CAS_02
GEOLOGIA E LITOLOGIA | Depositi alluvionali recenti di fondovalle (b III) a prevalenza sabbiosa, nella zona pedecollinare Limi di Terranuova (VRCb) coltri di materiali di frana quiescente. |
---|---|
GEOMORFOLOGIA | Il comparto in esame non mostra indicatori in merito a fenomeni geomorfologici in atto in corrispondenza degli esistenti fabbricati. Interferisce invece con la zona d'unghia della frana quiescente e la parte terminale della zona d'unghia della sovrastante frana attiva nel settore sommitale ove si prevede la realizzazione di un sistema di parcheggi ed un tratto di nuova viabilità. Tali morfemi fanno parte del più complesso distretto franoso denominato "I Pozzi". |
PERICOLOSITÀ GEOLOGICA | Il comparto ricade quasi completamente in classe G.1 con il settore di monte in G.3/G4 per la presenza dell'unghia di frana quiescente e la parte terminale dell'unghia della frana attiva. Tale limitata porzione di comparto ricadente in classi G.4. S.4 e P.F.4 evidenziata in carta della fattibilità. |
PERICOLOSITÀ SISMICA | L'area si colloca per la quasi totalità in classe di pericolosità sismica S.2 (zona suscettibile di amplificazioni locali tali da non rientrare fra quelli per cui sia prevista la classe S.3). Il settore di monte ricade in classe S.3 (parte terminale di frana quiescente) e S.4 (parte terminale di frana attiva). |
CONTESTO IDRAULICO | |
L'area si sviluppa a monte della S.P.11 in prossimità della confluenza tra il torrente Ciuffenna e il fiume Arno | |
PERICOLOSITÀ IDRAULICA (ex Reg. n. 53/r) | La parte di area prossima alla viabilità S.P.11 ricade in pericolosità I.2. |
SALVAGUARDIE DISPOSTE DALL'AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME ARNO | |
Il settore di monte del comparto (destinato a parcheggi e nuova viabilità) ricade in classe di pericolosità P.F.3 P.F.4 di P.A.I. L'intervento "riqualificazione urbanistica" che prevede in sostanza nuova viabilità e parcheggi è realizzabile all'interno delle aree che ricadono in classe P.F.3/P.F.4 nel rispetto delle salvaguardie di cui agli artt. n. 10 e 11 delle NTA di P.A.I. . A tal proposito si dettaglia quanto segue in riferimento all'assolvimento di quanto previsto dalle salvaguardie stesse del P.A.I.:
|
|
FATTIBILITÀ | |
Si indicano classe di fattibilità idraulica F2, sismica F3 e geologica F3. | |
PRESCRIZIONI: | |
Nel rispetto delle salvaguardie fissate agli artt. 10 e 11 delle NTA del PAl la programmazione degli interventi dovrà essere supportata da esaustive indagini geognostiche e sismiche al fine di poter definire la caratterizzazione geotecnica dei terreni al fine di svolgere le opportune verifiche di stabilità sia allo stato attuale che di progetto. La fattibilità degli interventi infrastrutturali ipotizzati nel settore di monte del comparto risulta, comunque, subordinata alla realizzazione ed al collaudo degli interventi di messa in sicurezza dettagliati negli allegati progettuali allegati al presente RU (allegati e trasmessi al compente Genio Civile di Arezzo). I contenuti delle comunicazioni della A.d.B. n. 1601/2013 e 4032/2013 si ritengono assunte a livello prescrittivo per la realizzazione dell'intervento in proposizione. Per quanto concerne l'aspetto sismico, per la presenza di zona suscettibile di instabilità di versante quiescente, oltre a rispettare le prescrizioni riportate nelle condizioni di fattibilità geomorfologica, dovranno essere realizzate indagini geofisiche e geotecniche per le opportune verifiche di sicurezza e per la corretta definizione dell'azione sismica. Si consiglia l'utilizzo di metodologie geofisiche di superficie capaci di restituire un modello 2D del sottosuolo al fine di ricostruire l'assetto sepolto del fenomeno gravitativo. E' opportuno che tali indagini siano tarate mediante prove geognostiche dirette con prelievo di campioni su cui effettuare la determinazione dei parametri di rottura anche in condizioni dinamiche e cicliche. Prescrizioni di carattere idraulico:
|