Schede di fattibilità: ambiti, aree e comparti

AREA DI TRASFORMAZIONE E RECUPERO D3_TER-02-

OBBIETTIVI DELL'AZIONE DI TRASFORMAZIONE

Area produttiva posta a sud-est del capoluogo, posta in adiacenza dell'attività produttiva di grandi dimensioni di interesse strategico per il territorio specializzata nel settore della componentistica elettronica e di ricerca nei processi connessi alle energie rinnovabili.
Il comparto comprende un'area destinata a nuovi processi di trasformazione in stretta adiacenza con l'area D3_TER_01 destinata ad ampliamenti funzionali dell'attività produttiva esistente o subentrante, o facente parte del processo produttivo dell'attività. L'ampliamento dell'attività produttiva è funzionale al processo produttivo esistente nella zona D3_ter_01 e condizionato dal mantenimento dell'attività.
E' consentito l'insediamento di eventuali Start-up legate all'attività produttiva, attività commerciali, uffici direzionali e di ricerca.

DATI GENERALI

Indice utilizzazione territoriale 0.6 m2/m2
Sono consentiti incrementi fino al del 10% della SUL modulati in ragione del raggiungimento dei requisiti definiti per le aree produttive attrezzate (APEA) di cui alla L.R 1 dicembre 1998 n 87.
Modalità d'intervento Piano Attuativo

STANDARD ED ATTREZZATURE

Parcheggi pubblici Nella quantità indicata nell'apposito articolo relativo alla dotazione dei parcheggi
Opere di urbanizzazione secondaria 10mq per ogni 30mq di SUL da edificare
Nota: dovranno comunque essere cedute e realizzate tutte le opere di interesse pubblico comprese all'interno del comparto ed individuati negli elaborati grafici di zonizzazione (viabilità, parcheggi, verde pubblico etc.) ancorché eccedenti le quantità sopra indicate.

AREE DELLA PEREQUAZIONE

Perequazione Non prevista
N. Piani 2 max
E' consentita la realizzazione di un ulteriore piano destinato a parcheggio auto integrato con la copertura dell'edificio ed opportunamente schermato. I posti auto saranno quantificati ai sensi delle NTA.
Altezza massima 12.00 mt
ad esclusione di: camini, ciminiere, antenne, volumi tecnici, ponti, carrelli ecc.
Rapporto massimo di copertura (nei lotti edificabili) 40%
Superficie permeabile minima 25% da verificare nell'area edificabile
Distanza minima dalle strade Nel rispetto degli allineamenti assegnati
Distanza minima dai confini 5 mt
Destinazioni ammesse Come da nta
Allineamenti stradali Si
Altre prescrizioni:
Qualora si sfrutti l'incremento modulato in ragione del raggiungimento dei requisiti definiti per le aree produttive attrezzate (APEA) di cui alla L.R 1 dicembre 1998 n 87, gli strumenti urbanistic
Qualora all'interno del comparto siano previste, dallo strumento urbanistico, quantità superiori di aree destinate all'uso pubblico esse dovranno comunque essere realizzate dai soggetti attuatori.

Qualora dette aree non siano previste all'interno del comparto, in luogo della cessione delle aree necessarie alla realizzazione delle opere di urbanizzazione secondaria potrà essere prevista la monetizzazione delle stesse con valori uguali a quelli attribuiti dall'amministrazione comunale ai fini dell'applicazione dell'IMU.

Tramite specifica convenzione, da sottoporre all'approvazione del Consiglio Comunale, tra soggetto proponente e amministrazione comunale potranno essere consentiti inte
La procedura di attuazione degli interventi di cui al comma precedente,potranno essere attuate con le modalità procedurali di cui agli articoli 9-11 della L. n 241/90.

Lungo i confini della sottozona dovranno essere realizzate delle barriere vegetali di tipo arboreo- arbrustivo ; di norma lo spessore di tali barriere non potrà essere inferiore a mt 10.L'area interessata dalla barriera potrà essere utilizzata a parcheggio pertinenziale.
Nel caso in cui l'attività produttiva preesistente sia cessata o venga a cessare, sono ammessi solo interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria e restauro conservativo. Interventi di ristrutturazione con la formazione di più unità immobiliari sono ammessi solo tramite piano di recupero, e riqualificazione urbanistica con contestuale variante al RU dell'intera area produttiva, o interventi di rigenerazione urbana di cui all'art. 74 quinques della L.R 01/2005.

FATTIBILITÀ AREA DI TRASFORMAZIONE D3_TER_02

GEOLOGIA E LITOLOGIA Depositi alluvionali recenti (b III) a prevalenza sabbiosa; al limite del comparto Limi di Terranuova (VRCb).
GEOMORFOLOGIA L'area pianeggiante risulta stabile per posizione. Le uniche notazioni riguardano la presenza della scarpatina fluviale in sponda sinistra del T. Ciuffenna (altezza < 5,0 ml) e all'esterno del margine orientale del comparto una scarpata attiva di altezza > 10,0 ml.
PERICOLOSITÀ GEOLOGICA Il comparto ricade per la quasi totalità del suo sviluppo in classe G.3.
Una limitata fascia in corrispondenza della sponda sinistra del Torrente Ciuffenna (scarpatina fluviale) in classe G.4.
Per tale fascia, per una distanza pari a 10,0 ml dal ciglio di sponda si prescrive inedificabilità.
PERICOLOSITÀ SISMICA L'area si colloca in classe di pericolosità sismica S.2 (zona suscettibile di amplificazioni locali tali da non rientrare fra quelli per cui sia prevista la classe S.3).
CONTESTO IDRAULICO
L'area del comparto di sviluppa in adiacenza alla sponda sinistra del torrente Ciuffenna. L'area dell'intervento adiacente il torrente Ciuffenna ricade all'interno della fascia di rispetto dei corsi d'acqua principali ai fini del corretto assetto idraulico, art.36, comma 3 Del.C.R. n.72 del 24/074/2007.
PERICOLOSITÀ IDRAULICA (ex Reg. n. 53/r) La porzione di area perimetrale adiacente al torrente Ciuffenna ricade in pericolosità I.4. La restante area ricade in pericolosità I.3 con porzioni perimetrali limitate in I.2.
SALVAGUARDIE DISPOSTE DALL'AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME ARNO
La porzione di area perimetrale adiacente al torrente Ciuffenna ricade in pericolosità P.I.4. La restante area ricade in pericolosità P.I.3 con porzioni perimetrali limitate in P.I.2 e in P.I.1 di PAI.
L'area ricade integralmente all'interno del perimetro delle aree allagate interessate da inondazioni durante gli eventi alluvionali degli anni 1991-1992-1993 e esondazioni eccezionali.
L'area ricade all'interno del perimetro di un area di pertinenza fluviale individuata all'interno del Piano Stralcio "Rischio Idraulico" dell'AdB Arno e normata dalla Norma 5 delle NTA.
FATTIBILITÀ DEGLI INTERVENTI:
Si indicano classe di fattibilità idraulica F4, geologica F3 e sismica F2.
PRESCRIZIONI:
La programmazione degli interventi dovrà essere supportata da esaustive indagini geognostiche e sismiche al fine di poter definire la caratterizzazione geotecnica dei terreni finalizzata alle relative considerazioni in merito alla portanza dei terreni ed ai cedimenti indotti.
Tale supporto geologico alla progettazione dell'intervento dovrà essere completato dalle indicazioni in merito alle opportune scelte fondazionali e puntuali valutazioni sui cedimenti in ottemperanza ai disposti del D.M. 14.1.2008_N.T.C.
Sia per l'aspetto geotecnico che per quello sismico, la campagna di indagini geognostiche dovrà essere programmata in funzione dei contenuti del regolamento regionale n. 36/R.

Prescrizioni di carattere idraulico:
  • La parte del comparto adiacente il corso d'acqua e ricadente in I4 è interamente destinata a verde pubblico. La viabilità di progetto, il parcheggio e l'area produttiva ricadono in I3 e I2.
  • L'attuazione dell'intervento è vincolata alla realizzazione degli interventi di riduzione del rischio idraulico sul torrente Ciuffenna denominati: Intervento A1 - Ciuffenna zona Passerella San Giorgio – Misura CI_A1_01, descritti nel dettaglio nella Relazione idraulica di supporto al RU (EL.IDR03), o in alternativa agli interventi di riduzione del rischio idraulico denominati misura CI_A1_02 o misura CI_A1_03 descritti nel dettaglio nella Relazione idraulica integrativa di supporto al RU (EL.IDR03.1).
  • Una porzione della viabilità di progetto ricade all'interno della fascia di rispetto dei corsi d'acqua principali ai fini del corretto assetto idraulico, art.36, comma 3 Del.C.R. n.72 del 24/07/2007. L'intervento ricadente in questo tratto dovrà rispettare le prescrizioni dell'art.36 della Del.C.R. n.72 del 24/07/2007.
  • Per la porzione di comparto ricadente all'interno delle aree allagate si dovrà rispettare quanto indicato dalla Norma 6 – Carta Guida delle aree allagate del D.P.C.M. n. 226/1999.
  • Nella gestione del reticolo idrografico minore si dovranno attuare le salvaguardie indicate dalla Norma 13 del D.P.C.M. n. 226/1999 - Salvaguardia dei suoli e del reticolo idrografico minore, e dove necessario le tutele idrauliche di cui al R.D. n. 523/1904 e all'art.1 della L.R. 21 del 21/05/2012.
  • Risulta necessario garantire l'invarianza idraulica: la portata al colmo di piena risultante dal drenaggio dell'area prima e dopo la trasformazione dell'uso del suolo deve rimanere costante. La valutazione deve essere condotta valutando un evento con un tempo di ritorno uguale o maggiore di 25 anni.
Si allega la rappresentazione grafica dell'area su cui è prescritta l'inedificabilità (riga rossa in sinistra del T. Ciuffenna) come richiesto dal Genio Civile di Arezzo con nota prot. AOOGRT/0318077 del 10.12.2013.
La disciplina delle trasformazioni degli assetti insediativi, infrastrutturali ed edilizi del territorio del Regolamento Urbanistico, con valenza quinquennale, si intende decaduta ai sensi dell'art. 95 della L.R. n. 65/2014.
Ultima modifica Lunedì, 10 Ottobre, 2022 - 16:03