Schede di fattibilità: ambiti, aree e comparti

AREA DI TRASFORMAZIONE E RECUPERO C_VIL-01-

OBBIETTIVI DELL'AZIONE DI TRASFORMAZIONE

Trattasi di un'area posta a Nord dell'abitato delle Ville Madrigale – Farnibona lungo la viabilità di Farnibona. Il comparto individua un'area a verde pubblico attrezzato a valle e l'edificazione a monte attestata su una viabilità che costituisce la prosecuzione di altra realizzata con un intervento recente. E' prevista la realizzazione di un parcheggio pubblico e di una strada di collegamento alla viabilità esistente.
L'edilizia prevista dovrà essere di tipo puntuale, mono o bifamiliare oppure in schiera, attestata parallelamente agli assi viari.

DATI GENERALI

SUL ammissibile 1.100 m2

STANDARD ED ATTREZZATURE

Parcheggi pubblici Nei limiti previsti dalla nta
Verde pubblico attrezzato Nei limiti previsti dalla nta
Altre attrezzature di interesse generale opere di urbanizzazione secondaria Nei limiti previsti dalla nta
Casse di laminazione e/o compensazione Non previste
Nota: dovranno comunque essere cedute e realizzate tutte le opere di interesse pubblico comprese all'interno del comparto ed individuati negli elaborati grafici di zonizzazione (viabilità, parcheggi, verde pubblico etc.) ancorché eccedenti le quantità sopra indicate.

AREE DELLA PEREQUAZIONE- ZONE P.E.E.P.

Perequazione Non prevista
P.E.E.P. Non previsto

ELEMENTI PRESCRITTIVI

N. Piani 2 max
Altezza massima 7.00 mt
Rapporto massimo di copertura (nei lotti edificabili) 25%
Rapporto Occupazione Sottosuolo (nei lotti edificabili) 35%
Superficie permeabile minima 35% nei lotti edificabili
25% nell'intero comparto
Destinazioni ammesse Come da nta
Ubicazione del P.T. rispetto alla viabilità Nessuna prescrizione
h. minima del P.T. nei tratti di cui alla precedente linea Nessuna prescrizione
Allineamenti stradali No
Altre prescrizioni:
Gli edifici dovranno essere ordinati secondo le curve di livello avendo cura di ridurre al minimo le movimentazioni di terreno. I permessi a costruire saranno subordinati al parere favorevole e vincolante della Commissione Comunale per il Paesaggio.

FATTIBILITÀ AREA DI TRASFORMAZIONE C_VIL_01

GEOLOGIA E LITOLOGIA Limi di Terranuova (VRCb) e depositi alluvionali recenti di fondovalle (b III)
GEOMORFOLOGIA L'area appare interessata nel complesso da deformazioni superficiali e nella porzione di monte del versante, all'esterno del comparto, da una frana attiva.
Tali morfemi erano già stati individuati a livello di supporto al precedente S.U. e analizzati nel dettaglio a seguito di monitoraggio e campagna geognostica al fine di individuare le opere necessarie per la bonifica ed il consolidamento del dissesto oltre alle valutazioni del caso circa la stabilità delle pendici anche in condizioni di stato di progetto (Geo Eco Progetti, maggio 2006 e Dott. Geol. S. Masini, luglio 2011).
PERICOLOSITÀ GEOLOGICA Il comparto ricade in gran parte in classe G.3 ed in parte in classe G.4, la porzione nord occidentale, per la presenza di area di possibile evoluzione di frana attiva.
Nell'area in oggetto, a seguito degli studi geologici e geotecnici di dettaglio, si è provveduto alla esecuzione delle opere di bonifica e consolidamento consistenti in trincee drenanti e paratia di pali trivellati di grande diametro che scherma il fronte di monte del comparto stesso (Ing. Posfortunati). Tale intervento è stato oggetto di "deposito strutture" al Genio Civile di Arezzo" al n. 44425 del 2009 (vedi allegati alla presente scheda). L'intervento risulta eseguito.
PERICOLOSITÀ SISMICA L'area si colloca in classe di pericolosità sismica S.2 (zona suscettibile di amplificazioni locali tali da non rientrare fra quelli per cui sia prevista la classe S.3) per il settore di valle ed in classe S.4 per la porzione collinare per cui si è rilevato lo stato di franosità. Anche per le considerazioni di carattere sismico si demanda agli approfondimenti geognostici eseguiti (Geo Eco Progetti, maggio 2006 e Dott. Geol. S. Masini, luglio 2011) ed al progetto di bonifica e consolidamento realizzato.
CONTESTO IDRAULICO
L'area del comparto si sviluppa a monte della strada che corre in adiacenza alla sponda destra del borro di Farnibona.
PERICOLOSITÀ IDRAULICA (ex Reg. n. 53/r) la porzione del comparto adiacente la strada comunale ricade in parte in I.4 e in I.3. Queste aree sono destinate a verde pubblico ed è prevista la realizzazione di un breve tratto viario di collegamento tra la viabilità interna al lotto e quella esistente. La I.2 interessa le aree marginali di contorno alla I.3.
SALVAGUARDIE DISPOSTE DALL'AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME ARNO
La porzione del comparto adiacente la strada comunale ricade in parte in P.I.3 e in P.I.2. Queste aree sono destinate a verde pubblico ed è prevista la realizzazione di un breve tratto viario di collegamento tra la viabilità interna al lotto e quella esistente. La P.I.1 interessa le aree marginali di contorno alla P.I.2.
FATTIBILITÀ DEGLI INTERVENTI:
Si indicano classe di fattibilità idraulica F2, geologica F3 e sismica F3.
PRESCRIZIONI:
La programmazione degli interventi dovrà essere supportata da esaustive indagini geognostiche e sismiche al fine di poter definire la caratterizzazione geotecnica dei terreni al fine di svolgere le opportune verifiche di stabilità del versante e quelle relative alla portanza dei terreni ed ai cedimenti indotti. Tale supporto geologico alla progettazione dell'intervento dovrà essere completato dalle indicazioni in merito alle opportune scelte fondazionali e puntuali valutazioni sui cedimenti in ottemperanza ai disposti del D.M. 14.1.2008_N.T.C.
Sia per l'aspetto geotecnico che per quello sismico, la campagna di indagini geognostiche dovrà essere programmata in funzione dei contenuti del regolamento regionale n. 36/R.
Per quanto concerne l'aspetto sismico, oltre a rispettare le prescrizioni riportate nelle condizioni di fattibilità geomorfologica, dovranno essere realizzate indagini geofisiche e geotecniche per le opportune verifiche di sicurezza e per la corretta definizione dell'azione sismica. Viene consigliato l'utilizzo di metodologie geofisiche di superficie capaci di restituire un modello 2D del sottosuolo al fine di ricostruire l'assetto sepolto del fenomeno gravitativo. E' opportuno che tali indagini siano tarate mediante analisi critica dei dati geognostici già reperiti sull'area e a mezzo dei risultati delle analisi di laboratorio sui campioni prelevati per la determinazione dei parametri di rottura anche in condizioni dinamiche e cicliche.

Prescrizioni di carattere idraulico:
  • Risulta necessario garantire l'invarianza idraulica: la portata al colmo di piena risultante dal drenaggio dell'area prima e dopo la trasformazione dell'uso del suolo deve rimanere costante. La valutazione deve essere condotta valutando un evento con un tempo di ritorno uguale o maggiore di 25 anni.
La disciplina delle trasformazioni degli assetti insediativi, infrastrutturali ed edilizi del territorio del Regolamento Urbanistico, con valenza quinquennale, si intende decaduta ai sensi dell'art. 95 della L.R. n. 65/2014.
Ultima modifica Lunedì, 10 Ottobre, 2022 - 16:03