Schede di fattibilità: ambiti, aree e comparti

AREA DI TRASFORMAZIONE E RECUPERO BC_TER-03-

OBBIETTIVI DELL'AZIONE DI TRASFORMAZIONE

Trattasi di un area posta ad Nord del Centro storico, in ambito pedecollinare prossimo alla struttura urbana antica.
Il comparto comprende la realizzazione di alcune viabilità ed parcheggi funzionali alla strutturazione della zona ed alle esigenze del centro urbano. Si prevede, inoltre, la sistemazione di quota parte del Fosso della Fratta così come previsto dalle Linee Guida delle opere infrastrutturali di cui alla DGCn.46/2010.
Gli ampliamenti e/o le nuove costruzioni dovranno essere ordinati rispetto alle viabilità esistenti e di progetto.

DATI GENERALI

Indice utilizzazione territoriale 0.35 m2/m2
Modalità d'intervento Piano di recupero convenzionato

STANDARD ED ATTREZZATURE

Parcheggi pubblici Previsti nel comparto
Nota: dovranno comunque essere cedute e realizzate tutte le opere di interesse pubblico comprese all'interno del comparto ed individuati negli elaborati grafici di zonizzazione (viabilità, parcheggi, verde pubblico etc.) ancorché eccedenti le quantità sopra indicate.

AREE DELLA PEREQUAZIONE- ZONE P.E.E.P.

Perequazione Non prevista
P.E.E.P. Non previsto

ELEMENTI PRESCRITTIVI

N. Piani 2 max
Altezza massima 7.50 mt
Rapporto massimo di copertura (nei lotti edificabili) 40% max
Superficie permeabile minima 25% da verificare nei lotti edificabili
Distanza minima dalle strade 5m
Destinazioni ammesse Come da nta
Allineamenti stradali Si, lungo le viabilità individuate nel R.U.
Altre prescrizioni:
Il collettore fognario, lungo il Fosso della Fratta, dovrà allinearsi a quanto previsto dal Piano di Recupero del comparto Bc_Ter_37(approvato con DCC n.26 del 06.04.2011) e relativo atto convenzionale.

FATTIBILITÀ AREA DI TRASFORMAZIONE E RECUPERO BC_TER_03

GEOLOGIA E LITOLOGIA Depositi terrazzati recenti (bII) a prevalente composizione limosa e sabbiosa.
GEOMORFOLOGIA L'area non presenta controindicazioni di carattere geomorfologica. AI margine settentrionale del comparto, al suo esterno, la porzione terminale d'unghia di frana quiescente.
PERICOLOSITÀ GEOLOGICA Il comparto ricade in classe G.1. Un limitato lembo settentrionale in G.3 (area possibile evoluzione, "buffer", di frana quiescente)
PERICOLOSITÀ SISMICA L'area si colloca in classe di pericolosità sismica S.2 (zona suscettibile di amplificazioni locali tali da non rientrare fra quelli per cui sia prevista la classe S.3) per la quasi totalità con un limitatissimo lembo in S.3 ("buffer" di frana quiescente).
CONTESTO IDRAULICO
L'area del comparto di sviluppa in adiacenza alla sponda destra del fosso della Fratta. E' prevista la sistemazione di quota parte del Fosso della Fratta così come previsto dalle Linee Guida delle opere infrastrutturali di cui alla DGCn.46/2010.
PERICOLOSITÀ IDRAULICA (ex Reg. n. 53/r)
La parte del comparto interessata dall'alveo inciso del fosso della Fratta ricade in pericolosità idraulica I.4, una porzione limitata adiacente al fosso ricade in I.2. Il resto del comparto ricade in I.1.
SALVAGUARDIE DISPOSTE DALL'AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME ARNO
La parte del comparto interessata dall'alveo inciso del fosso della Fratta ricade in pericolosità idraulica P.I.4, una porzione limitata adiacente al fosso ricade in P.I.1. Il limitato lembo in G.3/S.3 si colloca in classe P.F.3 di PAl e pertanto soggetto alle salvaguardie di cui agli artt. 10 e 11 della NTA del PAl stesso.
FATTIBILITÀ DEGLI INTERVENTI:
Si indicano classe di fattibilità idraulica F4, geologica F3 e sismica F3.
PRESCRIZIONI:
Nel rispetto delle salvaguardie del PAI la programmazione degli interventi dovrà essere supportata da esaustive indagini geognostiche e sismiche al fine di poter definire la caratterizzazione geotecnica dei terreni finalizzata alle relative considerazioni in merito alla portanza dei terreni ed ai cedimenti indotti.
Tale supporto geologico alla progettazione dell'intervento dovrà essere completato dalle indicazioni in merito alle opportune scelte fondazionali e puntuali valutazioni sui cedimenti in ottemperanza ai disposti del D.M. 14.1.2008_N.T.C.
Sia per l'aspetto geotecnico che per quello sismico, la campagna di indagini geognostiche dovrà essere programmata in funzione dei contenuti del regolamento regionale n. 36/R. Per l'aspetto sismico, già a livello di PdR., si dovrà ottemperare a quanta previsto all'art. 3.5, comma a) (per aree S.3) del Regolamento Regionale n. 53/R.

Prescrizioni di carattere idraulico:
  • L'attuazione dell'intervento è vincolata alla realizzazione degli interventi di riduzione del rischio idraulico sul fosso della Fratta, denominati: misura FA_03 e misura FA_04, descritti nel dettaglio nella relazione idraulica integrativa a supporto del RU (EL.IDR03.1).
  • Risulta necessario garantire l'invarianza idraulica: la portata al colmo di piena risultante dal drenaggio dell'area prima e dopo la trasformazione dell'uso del suolo deve rimanere costante. La valutazione deve essere condotta valutando un evento con un tempo di ritorno uguale o maggiore di 25 anni.
La disciplina delle trasformazioni degli assetti insediativi, infrastrutturali ed edilizi del territorio del Regolamento Urbanistico, con valenza quinquennale, si intende decaduta ai sensi dell'art. 95 della L.R. n. 65/2014.
Ultima modifica Lunedì, 10 Ottobre, 2022 - 16:03