Schede di fattibilità: ambiti, aree e comparti
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AREA DI TRASFORMAZIONE E RECUPERO BC_TER-02-
OBBIETTIVI DELL'AZIONE DI TRASFORMAZIONE
Trattasi di un area posta ad Nord-Ovest del Capoluogo, in ambito pedecollinare. Il comparto comprende la realizzazione di alcune viabilità funzionali alla strutturazione della zona. Gli ampliamenti e/o le nuove costruzioni dovranno essere ordinati rispetto alle viabilità esistenti e di progetto.
DATI GENERALI
Indice utilizzazione territoriale | |
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SUL ammissibile | 1400 m2 |
Modalità d'intervento | Piano di recupero convenzionato |
STANDARD ED ATTREZZATURE
Parcheggi pubblici |
Previsti Nota: dovranno comunque essere cedute e realizzate tutte le opere di interesse pubblico comprese all'interno del comparto ed individuati negli elaborati grafici di zonizzazione (viabilità, parcheggi, verde pubblico etc.) ancorché eccedenti le quantità sopra indicate. |
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AREE DELLA PEREQUAZIONE- ZONE P.E.E.P.
Perequazione | Non prevista |
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P.E.E.P. | Non previsto |
ELEMENTI PRESCRITTIVI
N. Piani | 2 max |
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Altezza massima | 7.50 mt |
Rapporto massimo di copertura (nei lotti edificabili) | 40% max |
Superficie permeabile minima | 25% da verificare nei lotti edificabili |
Distanza minima dalle strade | 5m |
Destinazioni ammesse | Come da nta |
Allineamenti stradali | Si, lungo le viabilità individuate nel R.U. |
Altre prescrizioni: La strada prevista nel comparto dovrà essere realizzata in conformità a quanto ipotizzato nel progetto definitivo della strada comunale a Nord-Ovest del Capoluogo. Dovrà essere realizzato al massimo un solo accesso sulla strada Nord-Ovest. |
FATTIBILITÀAREA DI TRASFORMAZIONE E RECUPERO BC_TER_02
GEOLOGIA E LITOLOGIA | Alluvioni terrazzate recenti (b II) con prevalenza di limi, Limi di Terranuova (VRCb) e coltri di materiali colluviali. |
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GEOMORFOLOGIA | |
PERICOLOSITÀ SISMICA | L'area si colloca in classe di pericolosità sismica S.2 (zona suscettibile di amplificazioni locali tali da non rientrare fra quelli per cui sia prevista la classe S.3) Il limitato settore occidentale (una decina di metri) in classe S.3 ("buffer" di frana quiescente). |
CONTESTO IDRAULICO | |
PERICOLOSITÀ IDRAULICA (ex Reg. n. 53/r) | I.1 |
SALVAGUARDIE DISPOSTE DALL'AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME ARNO | |
Il limitato settore occidentale (ricadente in zona di "buffer" di frana quiescente) è stato classificato in classe P.F.3 di P.A.I. in corso di istruttoria per la revisione dei perimetri di pericolosità per frana di cui agli artt. 27 e 32 delle NTA di P.A.I. . In virtù di tali classificazioni e delle salvaguardie correlate (vedi NTA del P.A.I.) risultano ammissibili i seguenti interventi: ai sensi dell'art. 11 delle NTA di P.A.I. per le aree classificate P.F.3 ..... omissis ..... . I nuovi interventi, gli interventi di ristrutturazione urbanistica nonchè gli interventi di ristrutturazione edilizia diversi da quelli di cui all'art.10 sono consentiti a condizione che siano preventivamente realizzate le opere di consolidamento e di messa in sicurezza, con superamento delle condizioni di instabilità, relative al sito interessato dal nuovo intervento, previo parere favorevole dell'Autorità di Bacino sulla compatibilità di tali opere rispetto alle previsioni generali di sistemazione dell'area. Nel caso di frane quiescenti, qualora le opere di consolidamento e messa in sicurezza siano elemento strutturale sostanziale della nuova edificazione, è ammessa la contestualità . |
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FATTIBILITÀ DEGLI INTERVENTI: | |
Si indicano classe di fattibilità idraulica F2, geologica F3 e sismica F2. | |
Nei limiti inerenti gli interventi ammissibili, dettagliati al precedente paragrafo "salvaguardie disposte dalla Autorità di Bacino del Fiume Arno", in funzione della perimetrazione delle porzioni di comparto in classe P.F.3 o P.F.4 si formulano le prescrizioni sotto dettagliate. La programmazione degli interventi dovrà essere supportata da esaustive indagini geognostiche e sismiche al fine di poter provvedere a definire la caratterizzazione geotecnica dei terreni finalizzata alle verifiche di stabilità (stato attuale e di progetto) e relative considerazioni in merito alla portanza dei terreni ed ai cedimenti indotti. Tale supporto geologico alla progettazione dell'intervento dovrà essere completato dalle indicazioni in merito alle opportune scelte fondazionali e puntuali valutazioni sui cedimenti in ottemperanza ai disposti del D.M. 14.1.2008_N.T.C. Sia per l'aspetto geotecnico che per quello sismico, la campagna di indagini geognostiche dovrà essere programmata in funzione dei contenuti del regolamento regionale n. 36/R. Per quanto concerne l'aspetto sismico , per la presenza di zona suscettibile di instabilità di versante quiescente, oltre a rispettare le prescrizioni riportate nelle condizioni di fattibilità geomorfologica, dovranno essere realizzate indagini geofisiche e geotecniche per le opportune verifiche di sicurezza e per la corretta definizione dell'azione sismica. Si consiglia l'utilizzo di metodologie geofisiche di superficie capaci di restituire un modello 2D del sottosuolo al fine di ricostruire l'assetto sepolto del fenomeno gravitativo. E' opportuno che tali indagini siano tarate mediante prove geognostiche dirette con prelievo di campioni su cui effettuare la determinazione dei parametri di rottura anche in condizioni dinamiche e cicliche. Prescrizioni di carattere idraulico:
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La disciplina delle trasformazioni degli assetti insediativi, infrastrutturali ed edilizi del territorio del Regolamento Urbanistico, con valenza quinquennale, si intende decaduta ai sensi dell'art. 95 della L.R. n. 65/2014. |