Schede di fattibilità: ambiti, aree e comparti

AREA DI TRASFORMAZIONE E RECUPERO BC_PEN-05-

OBBIETTIVI DELL'AZIONE DI TRASFORMAZIONE

Trattasi di un'area pedecollinare ricompresa all'interno degli sviluppi recenti della frazione. Il comparto comprende la realizzazione di una viabilità funzionale all'accesso ed un parcheggio.
Le nuove costruzioni, ad edilizia di tipo puntuale, mono o bifamiliari, dovranno essere ordinate rispetto alla viabilità di progetto. La realizzazione di ogni processo di trasformazione è subordinato alla preventiva demolizione dei manufatti impropri o precari esistenti all'interno del comparto.

DATI GENERALI

Indice utilizzazione territoriale 0.25 m2/m2
Modalità d'intervento Piano Attuativo

STANDARD ED ATTREZZATURE

Parcheggi pubblici Previsti
Nota: dovranno comunque essere cedute e realizzate tutte le opere di interesse pubblico comprese all'interno del comparto ed individuati negli elaborati grafici di zonizzazione (viabilità, parcheggi, verde pubblico etc.) ancorché eccedenti le quantità sopra indicate.

AREE DELLA PEREQUAZIONE

Perequazione Non prevista
P.E.E.P Non previsto
N. Piani 2 max
Altezza massima 7.50 mt
Rapporto massimo di copertura (nei lotti edificabili) 50% max
Superficie permeabile minima 25% da verificare nell'intero comparto
Distanza minima dalle strade --
Destinazioni ammesse Come da nta
Allineamenti stradali Si, come da RU
Altre prescrizioni:
Le superfici poste a piano terra e destinate ad attività commerciarli e/o di somministrazione alimenti o bevande non concorrono alla determinazione della potenzialità edificatoria sino ad un massimo di mq.300 di SUL.

FATTIBILITÀ AREA DI TRASFORMAZIONE E RECUPERO BC_PEN_05

GEOLOGIA E LITOLOGIA Depositi alluvionali recenti di fondovalle (b II) e alluvioni terrazzate ecenti Si rinvengono terreni riconducibili alle alluvioni terrazzate recenti (b II) a prevalenza sabbiosa.
GEOMORFOLOGIA L'area non presenta problematiche geomorfologiche particolari.
PERICOLOSITÀ GEOLOGICA Il comparto ricade in classe G.1 in funzione del rapporto litologia / pendenze (area di fondovalle).
PERICOLOSITÀ SISMICA Il comparto si colloca in classe di pericolosità sismica S.2 (zona suscettibile di amplificazioni locali tali da non rientrare fra quelli per cui sia prevista la classe S.3).
CONTESTO IDRAULICO
L'area del comparto ricade in destra idraulica del torrente Ciuffenna.
PERICOLOSITÀ IDRAULICA (ex Reg. n. 53/r) Una porzione di comparto di piccolissime dimensioni all'estremità sud-est, ricade in I4, la restante area ricade in I.3 e I.2.
SALVAGUARDIE DISPOSTE DALL'AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME ARNO
Una porzione di comparto di piccolissime dimensioni all'estremità sud-est, ricade in P.I.4 e all'interno del perimetro delle aree interessate da inondazioni durante gli eventi alluvionali degli anni 1991-1992-1993.
FATTIBILITÀ DEGLI INTERVENTI:
Si indicano classe di fattibilità idraulica F2, geologica F2 e sismica F2.
PRESCRIZIONI:
La programmazione degli interventi dovrà essere supportata da esaustive indagini geognostiche e sismiche al fine di poter definire la caratterizzazione geotecnica dei terreni finalizzata alle relative considerazioni in merito alla portanza dei terreni ed ai cedimenti indotti.
Tale supporto geologico alla progettazione dell'intervento dovrà essere completato dalle indicazioni in merito alle opportune scelte fondazionali e puntuali valutazioni sui cedimenti in ottemperanza ai disposti del D.M. 14.1.2008_N.T.C.
Sia per l'aspetto geotecnico che per quello sismico, la campagna di indagini geognostiche dovrà essere programmata in funzione dei contenuti del regolamento regionale n. 36/R.

Prescrizioni di carattere idraulico:
  • La porzione di comparto ricadente in I4, P.I.4 e all'interno del perimetro delle aree allagate riguarda un area di piccolissime dimensioni all'estremità sud-est del comparto. L'intervento è attuabile in quanto dagli approfondimenti descritti nella Relazione idraulica di supporto al RU, risulta che l'area è in sicurezza idraulica per eventi duecentennali (vedi par.3.1.2 della Relazione Idraulica).
  • Per la porzione di comparto ricadente all'interno delle aree allagate si dovrà rispettare quanto indicato dalla Norma 6 – Carta Guida delle aree allagate del D.P.C.M. n. 226/1999.
  • Risulta necessario garantire l'invarianza idraulica: la portata al colmo di piena risultante dal drenaggio dell'area prima e dopo la trasformazione dell'uso del suolo deve rimanere costante. La valutazione deve essere condotta valutando un evento con un tempo di ritorno uguale o maggiore di 25 anni.
La disciplina delle trasformazioni degli assetti insediativi, infrastrutturali ed edilizi del territorio del Regolamento Urbanistico, con valenza quinquennale, si intende decaduta ai sensi dell'art. 95 della L.R. n. 65/2014.
Ultima modifica Lunedì, 10 Ottobre, 2022 - 16:03