Schede di fattibilità: ambiti, aree e comparti

AREA DI TRASFORMAZIONE E RECUPERO BC_CIC-02-

OBBIETTIVI DELL'AZIONE DI TRASFORMAZIONE

Area in prossimità del centro storico posta in adiacenza ad un parcheggio pubblico, in una zona di recente realizzazione. Il comparto prevede lariorganizzazione funzionale della viabilità dell'area destinata a parcheggio pubblico posta sul fronte nord dell'edificio esistente.
Si prevede la ristrutturazione dell'edificio di recente costruzione ed il contestuale I restauro dell'edificio "Torre con colombaio" di valore storico culturale.
La ristrutturazione deve uniformarsi ai caratteri tipologici ed architettonici degli insediamenti di antica formazione e la realizzazione di una cintura di verde privato in fregio al lato sud-ovest in continuità con il comparto adiacente.

DATI GENERALI

SUL ammissibile Incremento max 50 mq di Sul oltre l'esistente
Modalità d'intervento Intervento diretto convenzionato

STANDARD ED ATTREZZATURE

Parcheggi pubblici Previsti
Casse di laminazione e/o compensazione Non Previste
Nota: dovranno comunque essere cedute e realizzate tutte le opere di interesse pubblico comprese all'interno del comparto ed individuati negli elaborati grafici di zonizzazione (viabilità, parcheggi, verde pubblico etc.) ancorché eccedenti le quantità sopra indicate.

AREE DELLA PEREQUAZIONE- ZONE P.E.E.P.

Perequazione Non prevista
P.E.E.P. Non previsto

ELEMENTI PRESCRITTIVI

N. Piani 2 max
Altezza massima 7,50 mt
Rapporto massimo di copertura (nei lotti edificabili) 40% max
Superficie permeabile minima 30% da verificare nell'area edificabile
Distanza minima dalle strade 3,00 mt
Destinazioni ammesse Come da nta
Allineamenti stradali No
Altre prescrizioni:
L'intervento è subordinato al parere favorevole della Commissione del paesaggio per la compatibilità paesaggistica

FATTIBILITÀ AREA DI TRASFORMAZIONE E RECUPERO BC_CIC_02

GEOLOGIA E LITOLOGIA DLimi di Pian di Tegna (UFFf)
GEOMORFOLOGIA DIl margine meridionale del comparto lambisce una scarpata attiva (il cui coronamento risulta comunque esterno al comparto stesso) con sottostante area interessata da deformazioni superficiali (franosità diffusa).
PERICOLOSITÀ GEOLOGICA DIl comparto ricade in gran parte in classe G.2 con una stretta fascia meridionale (orlo di scarpata esterna al lotto e aree di possibile evoluzione per retrogressione dell'orlo di scarpata) in classi G.4/G.3. Si prescrive la inedificabilità di una fascia pari a 20 ml dal margine della scarpata esterna al lotto corrispondente alla fascia di possibile evoluzione per retrogressione della scarpata presente (porzione di area ricadente il classe G.4 e P.F.4 e zona di potenziale evoluzione dei dissesti).
PERICOLOSITÀ SISMICA DSi attribuisce classe di pericolosità sismica S.3 (zona suscettibile di amplificazioni locali con elevato contrasto di impedenza).
CONTESTO IDRAULICO
PERICOLOSITÀ IDRAULICA (ex Reg. n. 53/r)
I.1
SALVAGUARDIE DISPOSTE DALL'AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME ARNO
La porzione sud orientale di comparto è stata classificata in classe P.F.4 di P.A.I. in corso di istruttoria per la revisione dei perimetri di pericolosità per frana di cui agli artt. 27 e 32 delle NTA di P.A.I..
Tale azzonamento interferisce anche con il corpo fabbrica più a sud all'interno del comparto (zona di " buffer").
In virtù di tale classificazione e delle salvaguardie correlate (vedi NTA del P.A.I.) risultano ammissibili gli interventi previsti all'articolo n. 10 delle NTA di PAI.
FATTIBILITÀ DEGLI INTERVENTI:
Si indicano classe di fattibilità idraulica F2, geologica F2 e sismica F3.
PRESCRIZIONI
Nei limiti inerenti gli interventi ammissibili, dettagliati al precedente paragrafo "salvaguardie disposte dalla Autorità di Bacino del Fiume Arno", in funzione della perimetrazione delle porzioni di comparto in classe P.F.4 si formulano le prescrizioni sotto dettagliate.
La programmazione degli interventi dovrà essere supportata da esaustive indagini geognostiche e sismiche al fine di poter definire la caratterizzazione geotecnica dei terreni al fine di svolgere le opportune verifiche sulla portanza dei terreni ed ai cedimenti indotti. Tale supporto geologico alla progettazione dell'intervento dovrà essere completato dalle indicazioni in merito alle opportune scelte fondazionali e puntuali valutazioni sui cedimenti in ottemperanza ai disposti del D.M. 14.1.2008_N.T.C.
Sia per l'aspetto geotecnico che per quello sismico, la campagna di indagini geognostiche dovrà essere programmata in funzione dei contenuti del regolamento regionale n. 36/R.

Per quanto concerne l'aspetto sismico, per la zona stabile suscettibile di amplificazione locali caratterizzata da un alto contrasto di impedenza sismica tra copertura e substrato rigido entro alcune decine di metri, dovrà essere realizzata una campagna di indagini geofisica ad implementazione delle prove eseguite per il presente supporto (es. profili sismici a riflessione/rifrazione, prove sismiche in foro, profili MASW) e geotecniche (es. sondaggi a carotaggio continuo) che definisca spessori, geometrie e velocità sismiche dei litotipi sepolti al fine di valutare l'entità del contrasto di rigidità sismica dei terreni tra coperture e bedrock sismico. In tale zona di bordovalle, per quanto attiene alla caratterizzazione geofisica, è preferibile l'utilizzo di prove geofisiche di superficie capaci di effettuare una ricostruzione bidimensionale del sottosuolo (sismica a rifrazione/riflessione) orientate in direzione del maggior approfondimento del substrato geologico e/o sismico.

Prescrizioni di carattere idraulico:
  • Nella gestione del reticolo idrografico minore si dovranno attuare le salvaguardie indicate dalla Norma 13 del D.P.C.M. n. 226/1999 - Salvaguardia dei suoli e del reticolo idrografico minore, e dove necessario le tutele idrauliche di cui al R.D. n. 523/1904 e all'art.1 della L.R. 21 del 21/05/2012.
  • Risulta necessario garantire l'invarianza idraulica: la portata al colmo di piena risultante dal drenaggio dell'area prima e dopo la trasformazione dell'uso del suolo deve rimanere costante. La valutazione deve essere condotta valutando un evento con un tempo di ritorno uguale o maggiore di 25 anni.
Ultima modifica Lunedì, 10 Ottobre, 2022 - 16:03