Schede di fattibilità: ambiti, aree e comparti

AREA DI TRASFORMAZIONE E RECUPERO FT_PIA-01-

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FATTIBILITÀ AREA FT_PIA_01

GEOLOGIA E LITOLOGIA Ciottolami di Loro Ciuffenna (UFFd).
GEOMORFOLOGIA Al margine nord occidentale del comparto (all'esterno del comparto stesso) si rileva la presenza di una scarpata di degradazione con altezza maggiore di 10 ml.
PERICOLOSITÀ GEOLOGICA La maggior parte del comparto ricade in classe G.2 con una stretta fascia nord occidentale del comparto che ricade in classe G.4 ("buffer" di potenziale evoluzione della scarpata che delimita il margine occidentale dell'abitato di Piantravigne).
PERICOLOSITÀ SISMICA Al comparto è stata attribuita classe di pericolosità sismica S.3 in quanto l'area è classificata come stabile suscettibile di amplificazione sismica per elevato contrasto di impedenza tra copertura e substrato sismico.
CONTESTO IDRAULICO
PERICOLOSITÀ IDRAULICA (ex Reg. n. 53/r) I.1.
SALVAGUARDIE DISPOSTE DALL'AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME ARNO
FATTIBILITÀ DEGLI INTERVENTI:
per l'intervento in oggetto si indicano classe di fattibilità idraulica F1, geologica F2 e sismica F3 (vedi prescrizioni).
PRESCRIZIONI:
La programmazione dell'intervento dovrà essere supportata da esaustive indagini geognostiche e sismiche al fine di poter definire la caratterizzazione geotecnica dei terreni. In dettaglio particolari accorgimenti andranno posti in essere relativamente alla regimazione delle acque superficiali ed al loro allontanamento in modo da razionalizzarne il sistema ed evitare che vadano ad incrementare le attività erosive sul margine di scarpata posta ad nord ovest del comparto.
Per quanto concerne l'aspetto sismico, per la zona stabile suscettibile di amplificazione locali caratterizzata da un alto contrasto di impedenza sismica tra copertura e substrato rigido entro alcune decine di metri, dovrà essere realizzata una campagna di indagini geofisica ad implementazione delle prove eseguite per il presente supporto (es. profili sismici a riflessione/rifrazione, prove sismiche in foro, profili MASW) e geotecniche (es. sondaggi a carotaggio continuo) che definisca spessori, geometrie e velocità sismiche dei litotipi sepolti al fine di valutare l'entità del contrasto di rigidità sismica dei terreni tra coperture e bedrock sismico. In tale zona di bordovalle, per quanto attiene alla caratterizzazione geofisica, è preferibile l'utilizzo di prove geofisiche di superficie capaci di effettuare una ricostruzione bidimensionale del sottosuolo (sismica a rifrazione/riflessione) orientate in direzione del maggior approfondimento del substrato geologico e/o sismico.
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Ultima modifica Lunedì, 10 Ottobre, 2022 - 16:03