Schede di fattibilità: ambiti, aree e comparti

AREA DI TRASFORMAZIONE E RECUPERO FT_CIC-01-

FATTIBILITÀ AREA FT_CIC_01

GEOLOGIA E LITOLOGIA Limi di Pian di Tegna (UFFf).
GEOMORFOLOGIA La zona pianeggiante risulta stabile per posizione. Il margine occidentale del comparto è marcato (al suo esterno) da una scarpata attiva di altezza maggiore di 10 ml.
PERICOLOSITÀ GEOLOGICA La maggior parte del comparto ricade in classe G.2 con una stretta fascia al margine occidentale del comparto in classi G.4 e G.3 comprendente la zona di potenziale evoluzione della adiacente scarpata.
Si prescrive la inedificabilità di una fascia pari a 20 ml dal margine della scarpata esterna al lotto (lato occidentale – vedi carta della fattibilità) corrispondente alla fascia di possibile evoluzione per retrogressione della scarpata presente (porzione di area ricadente il classe G.4 e zona di potenziale evoluzione della scarpata).
PERICOLOSITÀ SISMICA
CONTESTO IDRAULICO
PERICOLOSITÀ IDRAULICA (ex Reg. n. 53/r) I.1.
SALVAGUARDIE DISPOSTE DALL'AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME ARNO
FATTIBILITÀ DEGLI INTERVENTI:
per l'intervento in oggetto si indicano classe di fattibilità idraulica F2, geologica F2 (vedi prescrizioni).
PRESCRIZIONI:
La programmazione degli interventi dovrà essere supportata da esaustive indagini geognostiche e sismiche al fine di poter definire la caratterizzazione geotecnica dei terreni al fine di svolgere le opportune verifiche sulla portanza dei terreni ed ai cedimenti indotti. Tale supporto geologico alla progettazione dell'intervento dovrà essere completato dalle indicazioni in merito alle opportune scelte fondazionali e puntuali valutazioni sui cedimenti in ottemperanza ai disposti del D.M. 14.1.2008_N.T.C.
Sia per l'aspetto geotecnico che per quello sismico, la campagna di indagini geognostiche dovrà essere programmata in funzione dei contenuti del regolamento regionale n. 36/R.

Prescrizioni di carattere idraulico:
Nella gestione del reticolo idrografico minore di dovranno attuare le salvaguardie indicate dalla Norma 13 del D.P.C.M. n. 226/1999 - Salvaguardia dei suoli e del reticolo idrografico minore, e dove necessario le tutele idrauliche di cui al R.D. n. 523/1904 e all'art.1 della L.R. 21 del 21/05/2012.
Ultima modifica Lunedì, 10 Ottobre, 2022 - 16:03