Schede di fattibilità: ambiti, aree e comparti

AREA DI TRASFORMAZIONE E RECUPERO ER_VAL-02-

OBBIETTIVI DELL'AZIONE DI TRASFORMAZIONE

Complesso edilizio ubicato sul crinale dell'area collinare nella zona Le Coste.
Trattasi di compendio immobiliare costruito negli anni settanta.
L'obbiettivo del piano è quello di individuare, attraverso l'approfondimento delle caratteristiche morfo-tipologiche e architettoniche dell'immobile in oggetto, la possibilità di realizzare più unità immobiliari e destinazioni d'uso compatibili.

DATI GENERALI

SUL ammissibile 100% della SUL esistente
Categorie intervento Fino alla sostituzione edilizia
Modalità d'intervento Piano di Recupero

STANDARD ED ATTREZZATURE

Parcheggi pubblici e viabilità Non previsti
Verde pubblico attrezzato Non previsti
Verde privato Minimo 30% della superficie dell'intero comparto
Casse di laminazione e/o compensazione Non previste

ELEMENTI PRESCRITTIVI

N. Piani 2 max
Altezza massima Mt.7,50
Rapporto massimo di copertura (nei lotti edificabili) ---
Superficie permeabile minima 35% nell'intero comparto
Destinazioni ammesse Come da nta
Allineamenti stradali No
Altre prescrizioni:
L'intervento di sostituzione edilizia potrà generale al massimo due edifici
Il piano di recupero sarà assoggettato al parere favorevole della Commissione per il paesaggio.

FATTIBILITÀ AREA DI RECUPERO E RIQUALIFICAZIONE ER_VAL_02

GEOLOGIA E LITOLOGIA Limi di Terranuova (VRCb) e Argille del Torrente Ascione (VRCc)
GEOMORFOLOGIA Il comparto non presenta indici di fenomeni geomorfologici in atto. Unica notazione sul versante occidentale, all'esterno del comparto una frana quiescente.
PERICOLOSITÀ GEOLOGICA La porzione di comparto orientale ricade in classe di pericolosità G.2/G.3 in relazione al rapporto litologia/pendenze. La porzione occidentale in classe G.3 (area di possibile evoluzione di frana quiescente ("buffer")
PERICOLOSITÀ SISMICA L'area si colloca in classe di pericolosità sismica S.2 (zona suscettibile di amplificazioni locali tali da non rientrare fra quelli per cui sia prevista la classe S.3).
CONTESTO IDRAULICO
PERICOLOSITÀ IDRAULICA (ex Reg. n. 53/r) I.1
SALVAGUARDIE DISPOSTE DALL'AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME ARNO
La limitata porzione occidentale (ricadenti in "buffer" di frana quiescente) è stata classificata in classe P.F.3 di P.A.I. in corso di istruttoria per la revisione dei perimetri di pericolosità per frana di cui agli artt. 27 e 32 delle NTA di P.A.I..
In tali settori risultano ammessi i seguenti interventi:
ai sensi dell'art. 11 delle NTA di P.A.I. per le aree classificate P.F.3
..... omissis ..... . I nuovi interventi, gli interventi di ristrutturazione urbanistica nonché gli interventi di ristrutturazione edilizia diversi da quelli di cui all'art.10 sono consentiti a condizione che siano preventivamente realizzate le opere di consolidamento e di messa in sicurezza, con superamento delle condizioni di instabilità, relative al sito interessato dal nuovo intervento, previo parere favorevole dell'Autorità di Bacino sulla compatibilità di tali opere rispetto alle previsioni generali di sistemazione dell'area. Nel caso di frane quiescenti, qualora le opere di consolidamento e messa in sicurezza siano elemento strutturale sostanziale della nuova edificazione, è ammessa la contestualità.
FATTIBILITÀ DEGLI INTERVENTI:
per l'intervento in oggetto si indicano classe di fattibilità idraulica F1 e geologica F3 (vedi prescrizioni).
PRESCRIZIONI:
Nei limiti inerenti gli interventi ammissibili, dettagliati al precedente paragrafo "salvaguardie disposte dalla Autorità di Bacino del Fiume Arno", in funzione della perimetrazione delle porzioni di comparto in classe P.F.3 si formulano le prescrizioni sotto dettagliate.
La programmazione dell'intervento dovrà essere supportata da esaustive indagini geognostiche e sismiche al fine di poter definire la caratterizzazione geotecnica dei terreni al fine di svolgere le opportune verifiche in merito alla portanza dei terreni ed ai cedimenti indotti. Tale supporto geologico alla progettazione dell'intervento dovrà essere completato dalle indicazioni in merito alle opportune scelte fondazionali e puntuali valutazioni sui cedimenti in ottemperanza ai disposti del D.M. 14.1.2008_N.T.C.
Sia per l'aspetto geotecnico che per quello sismico detta campagna di indagini geognostiche dovrà essere programmata in funzione dei contenuti del regolamento regionale n. 36/R.

Prescrizioni di carattere idraulico:
  • Nella gestione del reticolo idrografico minore si dovranno attuare le salvaguardie indicate dalla Norma 13 del D.P.C.M. n. 226/1999 - Salvaguardia dei suoli e del reticolo idrografico minore, e dove necessario le tutele idrauliche di cui al R.D. n. 523/1904 e all'art.1 della L.R. 21 del 21/05/2012.
La disciplina delle trasformazioni degli assetti insediativi, infrastrutturali ed edilizi del territorio del Regolamento Urbanistico, con valenza quinquennale, si intende decaduta ai sensi dell'art. 95 della L.R. n. 65/2014.
Ultima modifica Lunedì, 10 Ottobre, 2022 - 16:03