Schede di fattibilità: ambiti, aree e comparti

AREA DI TRASFORMAZIONE E RECUPERO ER_VAL-01-

OBBIETTIVI DELL'AZIONE DI TRASFORMAZIONE

Complesso colonico ubicato sul crinale del versante collinare in prossimità di una viabilità storica che collega l'area di fondovalle ad un insieme di case coloniche già presenti nel catasto Leopoldino denominato "Poggio di Sotto - Case Bianche – Poggio di Sopra". Il Complesso colonico è stato oggetto di schedatura dell'Analisi del sistema insediativo di matrice storica" (scheda n. 348). Obiettivo del Piano è il recupero dell'edificio esistente tramite una attenta indagine filologica dell'edificato storicizzato e la individuazione delle varie categorie di intervento ammissibili in relazione allo stato di conservazione e valore architettonico.

DATI GENERALI

SUL ammissibile E' consentito l'incremento "una tantum" del 10% della SUL esistente comunque non superiore a 50 mq, oltre a quella oggetto di demolizione delle eventuali superfetazioni edilizie.
Categorie intervento Restauro e consolidamento degli edifici storicizzati. Fino alla ristrutturazione edilizia per gli edifici non di valore.
Modalità d'intervento Piano di Recupero

STANDARD ED ATTREZZATURE

Parcheggi pubblici e viabilità Non previsti
Verde pubblico attrezzato Non previsti
Verde privato Minimo 30% della superficie dell'intero comparto
Casse di laminazione e/o compensazione Non previste
Nota: dovranno comunque essere cedute e realizzate tutte le opere di interesse pubblico comprese all'interno del comparto ed individuati negli elaborati grafici di zonizzazione (viabilità, parcheggi, verde pubblico etc.) ancorché eccedenti le quantità sopra indicate.

ELEMENTI PRESCRITTIVI

N. Piani 2 max
Altezza massima Mt.7,50
Rapporto massimo di copertura (nei lotti edificabili) ---
Superficie permeabile minima 35% nell'intero comparto
Destinazioni ammesse Come da nta
Allineamenti stradali No
Altre prescrizioni:
La nuova edificazione deve uniformarsi alla tipologia tipica dei luoghi in stretta adiacenza all'esistente con forme e tipologie tipiche locali.

Il piano di recupero dovrà prevedere, oltre alle opere pertinenziali necessarie in relazione al
Il piano di recupero sarà assoggettato al parere favorevole della commissione per il paesaggio.

Prescrizioni particolari : Il recupero dovrà consentire la lettura diacronica degli interventi ed eventuali elementi caratterizzanti il complesso colonico. E' consentita la realizzazione di opere di impermeabilizzazione delle strutture murarie esistenti e la realizzazione di parcheggi all'aperto opportunamente schermati.

FATTIBILITÀ AREA DI RECUPERO E RIQUALIFICAZIONE ER_VAL_01

GEOLOGIA E LITOLOGIA Limi di Pian di Tegna (UFFf)
GEOMORFOLOGIA Il comparto non presenta indici di fenomeni geomorfologici in atto. Unica notazione su una limitata porzione occidentale del comparto erosione superfciale.
PERICOLOSITÀ GEOLOGICA Il comparto ricade in gran parte in classe di pericolosità G.2/G.3 in relazione al rapporto litologia/pendenze con un limitato settore occidentale in G.4.
Si prescrive la inedificabilità nel settore ricadente in classe G.4 /P.F.4 (vedi carta della fattibilità).
PERICOLOSITÀ SISMICA
CONTESTO IDRAULICO
PERICOLOSITÀ IDRAULICA (ex Reg. n. 53/r) I.1
SALVAGUARDIE DISPOSTE DALL'AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME ARNO
Il settore occidentale del comparto è stato classificato, in corso di istruttoria per la revisione dei perimetri di pericolosità per frana di cui agli artt. 27 e 32 delle NTA di P.A.I., in classe P.F.4.
In virtù di tali classificazioni e delle salvaguardie correlate (vedi NTA del P.A.I.) risultano ammissibili gli interventi previsti all'art. 10 delle NTA di PAI.
FATTIBILITÀ DEGLI INTERVENTI:
per l'intervento in oggetto si indicano classe di fattibilità idraulica F1 e geologica F3 (vedi prescrizioni).
PRESCRIZIONI:
Nei limiti inerenti gli interventi ammissibili, dettagliati al precedente paragrafo "salvaguardie disposte dalla Autorità di Bacino del Fiume Arno", in funzione della perimetrazione delle porzioni di comparto in classe P.F.4 si formulano le prescrizioni sotto dettagliate.
La programmazione dell'intervento dovrà essere supportata da esaustive indagini geognostiche e sismiche al fine di poter definire la caratterizzazione geotecnica dei terreni al fine di svolgere le opportune verifiche in merito alla portanza dei terreni ed ai cedimenti indotti. Tale supporto geologico alla progettazione dell'intervento dovrà essere completato dalle indicazioni in merito alle opportune scelte fondazionali e puntuali valutazioni sui cedimenti in ottemperanza ai disposti del D.M. 14.1.2008_N.T.C.
Sia per l'aspetto geotecnico che per quello sismico detta campagna di indagini geognostiche dovrà essere programmata in funzione dei contenuti del regolamento regionale n. 36/R.

Prescrizioni di carattere idraulico:
Nella gestione del reticolo idrografico minore di dovranno attuare le salvaguardie indicate dalla Norma 13 del D.P.C.M. n. 226/1999 - Salvaguardia dei suoli e del reticolo idrografico minore, e dove necessario le tutele idrauliche di cui al R.D. n. 523/1904 e all'art.1 della L.R. 21 del 21/05/2012.
La disciplina delle trasformazioni degli assetti insediativi, infrastrutturali ed edilizi del territorio del Regolamento Urbanistico, con valenza quinquennale, si intende decaduta ai sensi dell'art. 95 della L.R. n. 65/2014.
Ultima modifica Lunedì, 10 Ottobre, 2022 - 16:03