Schede di fattibilità: ambiti, aree e comparti

AREA DI TRASFORMAZIONE E RECUPERO ER_TAS-02-

OBBIETTIVI DELL'AZIONE DI TRASFORMAZIONE

Trattasi di un area agricola posta in prossimità della strada comunale del Tasso, individuata dal toponimo catastale "Casa Ferrarino II", in cui è inserito un compendio immobiliare con più unità immobiliari destinate a residenze e alcuni annessi agricoli.
Il nucleo poderale ha perso la destinazione ad uso agricolo ed è attualmente utilizzato a residenza con la presenza di più unità abitative .Le caratteristiche storiche degli edifici sono di scarso valore architettonico a causa della superfetazioni e stratificazioni realizzate nel tempo e a seguito di ampliamenti e alla realizzazioni di manufatti impropri non coerenti con le tipologie tipiche locali.
L'obiettivo del piano è quello di recuperare /riqualificare gli edifici esistenti e il recupero agricolo e paesaggistico/ambientale dell'area inserita nel comparto. La valenza paesaggistica è determinata dalla presenza di emergenze geologiche tipiche del territorio comunale; Il piano prevede l'individuazione di un percorso pedonale in prossimità delle "Balze"

DATI GENERALI

SUL ammissibile Incremento del 10% di SUL esistente all'interno del comparto
Categorie intervento fino alla ristrutturazione urbanistica previa la demolizione e ricostruzione di superfetazioni ed edifici esistenti di scaro o nullo valore architettonico comunque non rispondenti alle tipologie tipiche locali, il riordino degli spazi comuni agli edifici esistenti.
Modalità d'intervento Intervento diretto convenzionato

STANDARD ED ATTREZZATURE

Parcheggi pubblici Non previsti
Verde pubblico attrezzato Non previsti
Verde privato Minimo 30% della superficie dell'intero comparto
Casse di laminazione e/o compensazione Non previste
Nota: dovranno comunque essere cedute e realizzate tutte le opere di interesse pubblico comprese all'interno del comparto ed individuati negli elaborati grafici di zonizzazione (viabilità, parcheggi, verde pubblico etc.) ancorché eccedenti le quantità sopra indicate.

ELEMENTI PRESCRITTIVI

N. Piani 2 max
Altezza massima 7.50 mt
Rapporto massimo di copertura (nei lotti edificabili) ---
Superficie permeabile minima 35% nell'intero comparto
Destinazioni ammesse Come da nta
Allineamenti stradali No
Altre prescrizioni:
La costruzione di nuovi edifici dovrà integrarsi alle caratteristiche morfologiche del terreno e adiacente alla viabilità esistente e alle aree di pertinenza degli edifici esistenti . Sono vietate le modifiche all'assetto idrogeo-morfologico dell'area oggetto di intervento . L'intervento si attuerà attraverso la presentazione di un piano di riqualificazione ambientale esteso all'intero ambito individuato dal RU. Sono previsti interventi di valorizzazione ambientale che garantiscano la tipicità dei luoghi e del contesto rurale attraverso un programma di interventi di sistemazione dell'intero ambito e delle risorse ambientali esistenti, il mantenimento delle sistemazioni idraulico-agrarie, della vegetazione arborea esistente della viabilità minore nonché la tutela degli elementi di rilevanza paesaggistica, storica/testimoniale. Il progetto previa verifica geologica complessiva dell'intero comparto, consente il ripristino e adeguamento delle infrastrutture esistenti, un sistema di depurazione e smaltimento degli edifici esistenti e quelli di nuova realizzazione opere di sistemazione idraulica e ripristino del reticolo idrografico minore e l'individuazione di un percorso pedonale per l'accessibilità alle emergenze geologiche esistenti . Il progetto di riqualificazione ambientale sarà assoggettato al parere favorevole della commissione del paesaggio comunale .

FATTIBILITÀ AREA DI RECUPERO E RIQUALIFICAZIONE ER_TAS_02

GEOLOGIA E LITOLOGIA Depositi alluvionali recenti di fondovalle (b III) a prevalente composizione sabbiosa, formazione di Casa La Querce (VRCf), Ciottolami della Penna ( VRCg) e Limi di Pian di Tegna (UFFf).
GEOMORFOLOGIA Il vasto comparto presenta varietà di fenomeni geomorfologici che comprendono un corpo di frana quiescente sul versante occidentale ed aree interessate da deformazioni superficiali e soliflusso generalizzato nelle porzioni settentrionale ed orientale del comparto.
PERICOLOSITÀ GEOLOGICA L'area ricade per la maggior parte della sua estensione nelle classi di pericolosità G.1/G.2/G.3 in funzione del rapporto litologia/pendenze, in classe G.3 la porzione interessata dalla frana quiescente ed in classe G.4 il limitato settore settentrionale in cui si rinviene la presenza dei fenomeni attivi.
Si prescrive la inedificabilità della porzione settentrionale del comparto interessata dai fenomeni attivi (porzione di area ricadente il classe G.4 - vedi carta della fattibilità).
PERICOLOSITÀ SISMICA
CONTESTO IDRAULICO
PERICOLOSITÀ IDRAULICA (ex Reg. n. 53/r) I.1
SALVAGUARDIE DISPOSTE DALL'AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME ARNO
Vaste porzioni di comparto (ricadenti in frana quiescente) sono state classificata in classe P.F.3 di P.A.I. (fran quiescente ed area interessata da soliflussi) in corso di istruttoria per la revisione dei perimetri di pericolosità per frana di cui agli artt. 27 e 32 delle NTA di P.A.I.; mentre il settore settentrionale (area soggetta a deformazioni superficiali/franosità diffusa) in classe P.F.4. Tali azzonamenti arrivano a lambire, ma non ad interferire direttamente, con i corpi fabbrica ivi presenti.
In virtù di tali classificazioni e delle salvaguardie correlate (vedi NTA del P.A.I.) risultano ammissibili gli interventi previsti all'art. 10 e 11 delle NTA di PAI.
FATTIBILITÀ DEGLI INTERVENTI:
per l'intervento in oggetto si indicano classe di fattibilità idraulica F2, geologica F3.
PRESCRIZIONI:
Nei limiti inerenti gli interventi ammissibili, dettagliati al precedente paragrafo "salvaguardie disposte dalla Autorità di Bacino del Fiume Arno", in funzione della perimetrazione delle porzioni di comparto in classe P.F.3 o P.F.4 si formulano le prescrizioni sotto dettagliate.
La programmazione dell'intervento dovrà essere supportata da esaustive indagini geognostiche e sismiche al fine di poter definire la caratterizzazione geotecnica dei terreni al fine di svolgere le opportune verifiche di stabilità (in caso si propenda per scelte edificatorie in aree pedecollinari) oltre allo sviluppo delle considerazioni in merito alla portanza dei terreni ed ai cedimenti indotti. Tale supporto geologico alla progettazione dell'intervento dovrà essere completato dalle indicazioni in merito alle opportune scelte fondazionali e puntuali valutazioni sui cedimenti in ottemperanza ai disposti del D.M. 14.1.2008_N.T.C.
Sia per l'aspetto geotecnico che per quello sismico detta campagna di indagini geognostiche dovrà essere programmata in funzione dei contenuti del regolamento regionale n. 36/R.

Prescrizioni di carattere idraulico:
  • Nella gestione del reticolo idrografico minore di dovranno attuare le salvaguardie indicate dalla Norma 13 del D.P.C.M. n. 226/1999 - Salvaguardia dei suoli e del reticolo idrografico minore, e dove necessario le tutele idrauliche di cui al R.D. n. 523/1904.
Ultima modifica Lunedì, 10 Ottobre, 2022 - 16:03