Schede di fattibilità: ambiti, aree e comparti

AREA DI TRASFORMAZIONE E RECUPERO ER_MMR-02-

OBBIETTIVI DELL'AZIONE DI TRASFORMAZIONE

Area ubicata in prossimità della S.P. Setteponti caratterizzata dalla presenza di un edificato disarticolato sviluppato nel corso degli anni.
Obiettivo del Piano è quello della eliminazione del degrado in e la riqualificazione paesaggistica dell'area.
Il piano di recupero dovrà ipotizzare interventi coerenti con i processi formativi ed i caratteri architettonici degli insediamenti di antica formazione.

DATI GENERALI

Categorie di intervento ammesse Fino alla sostituzione edilizia
SUL ammissibile Fino ad un massimo del 100% della SUL esistente.
Modalità d'intervento Piano di Recupero

STANDARD ED ATTREZZATURE

Parcheggi pubblici Nei limiti stabiliti dalle N.T.A.
Verde Privato Minimo 30% della superficie dell'intero comparto
Casse di laminazione e/o compensazione Non previste

AREE DELLA PEREQUAZIONE- ZONE P.E.E.P.

Perequazione Non prevista
P.E.E.P. Non previsto

ELEMENTI PRESCRITTIVI

N. Piani 2 max
Altezza massima 7.50 mt max
Rapporto massimo di copertura (nei lotti edificabili) -----------------
Superficie permeabile minima 35% da verificare all'interno del comparto
Distanza minima dalle strade -----------------
Destinazioni ammesse Come da nta
Allineamenti stradali No
Altre prescrizioni:
Gli interventi di sostituzione edilizia dovranno rispettare le seguenti condizioni:
  1. 1. la ricostruzione dovrà avvenire nel rispetto delle forme e caratteristiche degli agglomerati rurali tipici;
  2. 2. le ricostruzioni dovranno essere realizzate nelle immediate adiacenze delle preesistenze al fine di ricostituire gli spazi dell'aggregato agricolo tutelando i caratteri storico testimoniale.
  3. 3. dovrà essere garantito l'inserimento ambientale e paesaggistico dei nuovi edifici nel rispetto delle disposizioni di cui alla tutela del patrimonio collinare prevista dal Piano Indirizzo Territoriale
  4. Il piano attuativo sarà soggetto al parere favorevole della commissione del paesaggio

FATTIBILITÀ AREA DI TRASFORMAZIONE E RECUPERO ER_MMR_02

GEOLOGIA E LITOLOGIA Ciottoli di Loro Ciuffenna (UFFd) con sovrastanti limi di Pian di Tegna (UFFf).
GEOMORFOLOGIA Al margine sud-occidentale del comparto si rileva la presenza di una scarpata di degradazione con altezza maggiore di 10 ml.
PERICOLOSITÀ GEOLOGICA La maggior parte del comparto ricade in classe G.2 di pericolosità geologica mentre la fascia sud occidentale in classe G.4/G.3 ("buffer" di potenziale evoluzione della scarpata che delimita il margine del comparto stesso).
PERICOLOSITÀ SISMICA
CONTESTO IDRAULICO
PERICOLOSITÀ IDRAULICA (ex Reg. n. 53/r) I.1.
SALVAGUARDIE DISPOSTE DALL'AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME ARNO
FATTIBILITÀ DEGLI INTERVENTI:
per l'intervento in oggetto si indicano classe di fattibilità idraulica F1, geologica F2 (vedi prescrizioni).
Si prescrive la inedificabilità nella fascia sud occidentale del comparto di larghezza 20 ml corrispondente alla zona di possibile evoluzione per retrogressione della scarpata presente al margine del comparto (porzione di area ricadente il classe G.4 e zona – vedi indicazione areale in tavola di fattibilità n. 06).
PRESCRIZIONI:
La programmazione dell'intervento dovrà essere supportata da esaustive indagini geognostiche e sismiche al fine di poter definire la caratterizzazione geotecnica dei terreni al fine di svolgere le opportune verifiche in merito alla portanza dei terreni ed ai cedimenti indotti. Tale supporto geologico alla progettazione dell'intervento dovrà essere completato dalle indicazioni in merito alle opportune scelte fondazionali e puntuali valutazioni sui cedimenti in ottemperanza ai disposti del D.M. 14.1.2008_N.T.C.
Sia per l'aspetto geotecnico che per quello sismico detta campagna di indagini geognostiche dovrà essere programmata in funzione dei contenuti del regolamento regionale n. 36/R.

Prescrizioni di carattere idraulico:
  • Nella gestione del reticolo idrografico minore si dovranno attuare le salvaguardie indicate dalla Norma 13 del D.P.C.M. n. 226/1999 - Salvaguardia dei suoli e del reticolo idrografico minore, e dove necessario le tutele idrauliche di cui al R.D. n. 523/1904 e all'art.1 della L.R. 21 del 21/05/2012.
La disciplina delle trasformazioni degli assetti insediativi, infrastrutturali ed edilizi del territorio del Regolamento Urbanistico, con valenza quinquennale, si intende decaduta ai sensi dell'art. 95 della L.R. n. 65/2014.
Ultima modifica Lunedì, 10 Ottobre, 2022 - 16:03