Norme tecniche del Regolamento Urbanistico

Art. 31 LE ZONE DI TRASFORMAZIONE DEGLI ASSETTI INSEDIATIVI, INFRASTRUTTURALI ED EDILIZI DEL TERRITORIO - ZONE "C"

Le zone di trasformazione degli assetti insediativi, infrastrutturali ed edilizi del territorio sono rappresentate negli elaborati grafici di R.U. nelle tavole di progetto con apposita retinatura e simbolo che ne identifica il tipo e/o la specifica sottozona.

Esse sono assimilabili alle zone omogenee "C" ai sensi del D.M. 2 aprile 1968 n. 1444 e prevalentemente individuate nei "sistemi funzionali" del PS come "la città da consolidare" e "il tessuto da consolidare". Per ogni zona "C" è redatta apposita scheda con individuazione del perimetro del comparto edilizio. L'attuazione riguarda l'intero comparto, ivi compresi i sistemi infrastrutturali che ne fanno parte mediante piano attuativo convenzionato di iniziativa privata.

La convenzione potrà porre a carico dei soggetti attuatori l'obbligo del mantenimento di aree pubbliche o ad uso pubblico comprese all'interno del comparto.

Le schede relative alle varie zone "C" individuano inoltre, la SUL massima realizzabile e le altre condizioni prescrittive per l'attuazione degli interventi.

L'Amministrazione Comunale, al fine di favorire l'attuazione della previsione urbanistica, ha la facoltà di individuare sub-comparti di dimensioni inferiori purché organici e funzionali indicando, per ciascuno di essi, le superfici, gli indici, i parametri edilizi ed urbanistici da rispettarsi nei processi di trasformazione. Allo stesso modo l'Amministrazione Comunale, attraverso specifici piani attuativi, può approvare, contestualmente, interventi che riguardino più comparti "C" confinanti oppure zone di espansione e comparti "BC" confinanti. I piani attuativi di cui sopra potranno essere approvati con unico provvedimento da assoggettare ad unica procedura. In tal caso, ferme restando le potenzialità complessive previste, potranno essere effettuati trasferimenti di SUL da un comparto all'altro senza comunque poter comportare, incrementi degli indici originariamente ammessi superiori al 10%.

Destinazioni

In queste zone è sempre ammessa la destinazione d'uso residenziale. Sono inoltre consentite destinazioni compatibili di tipo:

  • - attività artigianali con superficie massima di 100 m², con l'esclusione delle attività produttive non compatibili con la residenza;
  • - commercio al minuto sino agli esercizi di vicinato come definiti dalla normativa vigente;
  • - turistiche e ricettive, fino ad un massimo di 15 posti-letto per ogni esercizio;
  • - direzionale e di servizio.;
  • - attività culturali, ricreative, politiche, religiose, etc.;
  • - E' vietata l'apertura di sale da gioco di cui alla L.R.57/2013.

Caratteristiche degli interventi

La progettazione degli ambiti di trasformazione dovrà tener conto dei comportamenti tipici consolidati nel processo evolutivo degli impianti urbani storicizzati ed in particolare:

  • - della strada come elemento fondatore e primario di ogni assetto urbano;
  • - della piazza come momento aggregativo e nodalità territoriale;
  • - del concetto di "prossimità" delle funzioni.

Norme particolari per le zone "C"

Al fine di costituire elementi nodali della struttura urbana è possibile, per non più del 10% della superficie coperta complessiva dell'intervento, la realizzazione di un piano in più rispetto a quelli indicati sulle singole schede e/o il conseguente incremento di 3,00 mt dell'altezza massima consentita. Le modifiche di cui sopra non potranno comportare incremento di SUL.

All'interno del perimetro di ogni comparto dovranno essere ricavati i seguenti spazi minimi da destinare ad uso pubblico:

parcheggi pubbliciNella quantità indicata nell’apposito articolo relativo alla
dotazione dei parcheggi (art.13)
verde pubblico attrezzato6 m² per ogni 30 m² di SUL da edificare
opere di urbanizzazione secondaria10 m² per ogni 30 m² di SUL da edificare

Qualora all'interno del comparto siano previste, dallo strumento urbanistico, quantità superiori di aree destinate all'uso pubblico esse dovranno comunque essere realizzate dai soggetti attuatori.

Qualora dette aree non siano previste all'interno del comparto, in luogo della cessione delle aree necessarie alla realizzazione delle opere di urbanizzazione secondaria è prevista la monetizzazione delle stesse con valori uguali ai quelli attribuiti dall'amministrazione comunale ai fini dell'applicazione dell'imposta sul patrimonio immobiliare.

L'attuazione delle aree di espansione è inoltre soggetta al rispetto dei seguenti limiti;

  • - dovrà essere garantita una superficie minima pari al 25% delle aree private da destinare a verde privato da sistemare a prato e con essenze arboree autoctone o naturalizzate da lungo tempo;
  • - la superficie utile media degli alloggi previsti non potrà essere inferiore ai 60 m².

In rapporto ai caratteri specifici degli ambiti interessati ed alle situazioni giuridiche preesistenti le zone di espansione sono state suddivise in sottozone per ognuna delle quali sono state determinate le relative modalità di intervento. Esse sono:

  • - sottozone di tipo C0 ;
  • - sottozone di tipo C_XXX_n;
Ultima modifica Venerdì, 23 Settembre, 2022 - 14:31