Norme tecniche del Regolamento Urbanistico

Art. 16 SOTTOZONE A MATRICE STORICA DI TIPO "A"

Il Regolamento Urbanistico, sulla base di una dettagliata campagna di rilevazione del patrimonio edilizio presente nelle zone a matrice storica del territorio comunale, condotta in conformità con gli indirizzi e le prescrizioni contenute nelle norme del Piano Strutturale, definisce la classificazione dei singoli edifici sulla base di una valutazione combinata della qualità architettonica, delle valenze storico-testimoniali e delle caratteristiche morfo-tipologiche delle costruzioni, nonché del loro rapporto con il contesto di riferimento, così come riportato nelle tavole grafiche con colorazioni diverse.

Gli edifici, presenti all'interno delle sottozone a matrice storica sono individuati rispetto alle diverse categorie di intervento con differenti colorazioni negli elaborati cartografici di cui agli elaborati della "Disciplina dei centri Storici".

Destinazioni

In queste zone è sempre ammessa la destinazione d'uso residenziale e relative pertinenze. Sono inoltre consentite destinazioni compatibili quali:

  • - attività artigianali con superficie massima di 100 m², con l'esclusione delle attività produttive non compatibili con la residenza;
  • - attività ricettive e di ristoro;
  • - commercio al dettaglio;
  • - direzionali e di servizio;
  • - attività culturali, ricreative, politiche, religiose e simili;
  • - E' vietata l'apertura di sale da gioco di cui alla L.R.57/2013.

Interventi ammessi

  • - manutenzione ordinaria;
  • - manutenzione straordinaria;
  • - restauro e risanamento conservativo.
  • - Ristrutturazione edilizia così come limitatamente individuata ai seguenti punti R1, R2 e R3.

Limitatamente agli interventi che non comportino mutamento della destinazione d'uso sono ammesse deroghe igienico-sanitarie purché compatibili con le caratteristiche tipologiche e architettoniche della funzione residenziale, nei limiti dei seguenti parametri:

  • - altezza interna media 2.50m
  • - rapporto aeroilluminante 1/14

Per valori diversi da quelli sopra stabiliti e per ulteriori deroghe diverse da quanto sopra, dovrà essere acquisito parere di competenza AUSL.

Ristrutturazione Edilizia - R1

Interessa quegli edifici che pur risultando abbastanza coerenti con il contesto dal punto di vista tipologico, presentano degli elementi incongrui con riferimento alle caratteristiche di finitura o agli elementi architettonici della facciata. Questo tipo di fabbricati può, di solito, essere riportato ad un assetto architettonico e morfologico compatibile con il contesto urbano di appartenenza, mediante interventi mirati.

Tali interventi consistono nella riorganizzazione funzionale di edifici o di parti di essi, finalizzati o meno al mutamento della destinazione d'uso, eseguiti nel rispetto delle caratteristiche tipologiche, formali e strutturali dell'organismo edilizio, con l'impiego di appropriate tecniche costruttive che garantiscano la salvaguardia degli elementi architettonici e decorativi caratterizzanti l'edificio, e che in ogni caso non comportino:

  • - demolizione totale o parziale del fabbricato, fatta eccezione per l'eliminazione di eventuali superfetazioni e/o per l'esecuzione di limitatissimi interventi di demolizione/ricostruzione che si rendano indispensabili per motivi di sicurezza statica, debitamente documentati;
  • - modifiche alle caratteristiche tipologiche delle strutture orizzontali esistenti e alle relative quote di calpestio;
  • - modifiche significative agli elementi strutturali verticali;
  • - modifiche all'involucro edilizio e/o alla sagoma del fabbricato;
  • - incrementi di superficie utile abitabile o agibile attuati mediante realizzazione di nuove strutture orizzontali o traslazione di quelle esistenti;
  • - tamponamenti di logge, tettoie e porticati esistenti, anche mediante la semplice apposizione di infissi.

Ristrutturazione Edilizia - R2

In questa categoria rientrano i fabbricati realizzati nel dopo guerra e comunque con caratteristiche in gran parte diverse da quelle dell'edilizia storica tradizionale e quindi privi di valore dal punto di vista tipologico, ma suscettibili di essere migliorati dal punto di vista del loro inserimento nel contesto del paesaggio urbano, mediante una serie di interventi di seguito descritti.

Tali interventi consistono nella riorganizzazione funzionale di edifici o di parti di essi, finalizzati o meno al mutamento della destinazione d'uso, eseguiti nel rispetto delle caratteristiche tipologiche, formali e strutturali dell'organismo edilizio, con l'impiego di appropriate tecniche costruttive, con possibilità di realizzare nuovi collegamenti verticali.

In ogni caso non sono ammessi:

  • - demolizione totale o parziale del fabbricato, fatta eccezione per l'eliminazione di eventuali superfetazioni e/o per l'esecuzione di limitatissimi interventi di demolizione/ricostruzione che si rendano indispensabili per motivi di sicurezza statica, debitamente documentati;
  • - modifiche alle caratteristiche tipologiche delle strutture orizzontali esistenti e alle relative quote di calpestio;
  • - modifiche all'involucro edilizio e/o alla sagoma del fabbricato;
  • - tamponamenti di logge, tettoie e porticati esistenti, anche mediante la semplice apposizione di infissi.

Ristrutturazione Edilizia - R3

I fabbricati che rientrano in questa categoria, risultano principalmente riconducibili a pertinenze e superfetazioni e comunque non attinenti alle tipologie tradizionali dell'area. Pertanto saranno ammissibili gli interventi di seguito indicati.

Tali interventi consistono nella riorganizzazione funzionale e strutturale di interi edifici (o di porzioni strutturalmente identificabili degli stessi), finalizzati o meno al mutamento della destinazione d'uso, che possono comportare anche lo svuotamento dell'organismo edilizio (ferma restando la conservazione delle sue delimitazioni esterne) e la variazione di schema e tipologia strutturale, senza comunque determinare:

  • - incrementi di volume;
  • - modifiche all'involucro edilizio e/o alla sagoma del fabbricato, fatta eccezione per tamponamenti di logge, tettoie e porticati esistenti nonché modeste modifiche alle coperture, tali comunque da non determinare incrementi di volume.

Oltre a quanto sopra specificato per gli edifici ricadenti nelle categorie di intervento R2- R3, individuati con apposita retinatura, sono ammessi, previa approvazione di Piano di Recupero, interventi fino alla demolizione totale con ricostruzione, finalizzati al ripristino di una composizione architettonica coerente con il contesto di appartenenza.

Per le attività commerciali è altresì consentita l'installazione di tende da sole e manufatti stagionali con le caratteristiche indicate nel Regolamento Edilizio vigente.

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Relativamente alle "Superfetazioni", tutti gli interventi proposti dovranno essere tesi alla eliminazione ed, ove necessario, alla loro sostituzione con materiali o elementi idonei, delle seguenti classi di superfetazione:

  • - superfetazioni tecnologiche quali: materiali non tradizionali, le condutture e canalizzazioni relative ad impianti tecnologici che potrebbero essere incassate senza pregiudizio per la loro efficienza e sicurezza, gli elementi di rivestimento, di copertura, gli infissi e i serramenti, le tinteggiature diversi da quelli tradizionalmente usati;
  • - superfetazioni strutturali e stilistiche quali: gli elementi strutturali e stilistici realizzati con materiali non tradizionale e comunque contrastanti con i caratteri prevalenti che questi elementi hanno nel contesto;
  • - superfetazioni distributive quali: le modificazioni degli spazi, in particolare degli spazi distributori, conseguenti ad un uso improprio degli edifici;
  • - superfetazioni volumetriche quali: le sopraelevazioni strutturalmente non coerenti, i volumi ed i piani aggettanti, gli intasamenti delle aree di pertinenza.

Interventi non ammessi

  • - modifica alle pendenze originarie delle coperture;
  • - realizzazione di abbaini se non strettamente necessari alla ispezione della copertura; eventuali variazioni dimensionali di quelli esistenti sono consentibili previa dimostrazione delle reali esigenze funzionali e della compatibilità con il contesto architettonico;
  • - realizzazione di balconi e terrazze a tasca sulla copertura;
  • - realizzazione di serre solari;
  • - la realizzazione di garage, ancorché completamente interrati, salvo che la loro esecuzione non sia prevista in Piani Attuativi o di settore;
  • - realizzazione di isolamento termo-acustico esterno (cappotto);
  • - incrementazioni edilizie, anche se realizzate con strutture di carattere provvisorio o prefabbricate, comprese: scale esterne, tettoie, pensiline, sopraelevazioni, volumi e piani in aggetto, intasamento delle aree di pertinenza o delle aree inedificate, che dovranno restare inalterate anche nella forma;
  • - ogni modifica all'arredo urbano antico;
  • - ogni modifica delle mura e dei muri confinari e di sostegno in pietrame;
  • - Impianti tecnologici esterni quali: impianti per il risparmio energetico, impianti di condizionamento, ad esclusione di quelli di piccola entità collocati su prospetti non visibili da viabilità pubblica ed opportunamente schermati;
  • - insegne a bandiera o applicate ai balconi;
  • - insegne applicate al di sopra del marcapiano, ideale o reale, fra piano terra e piano primo;
  • - la segnaletica che alteri la percezione della struttura architettonica.

La nuova segnaletica di carattere commerciale dovrà essere di norma collocata all'interno della sagoma delle aperture del piano terra e, comunque, dovrà avere collocazione e dimensioni tali da non nascondere alcun particolare architettonico o decorativo esistente e non potrà avere come supporto oggetti di arredo; sulla facciata in prossimità dell'ingresso dell'esercizio sono ammesse insegne dipinte direttamente sulla stessa, realizzate con colori naturali e aventi illuminazione indiretta.

Caratteristiche degli interventi

Intonaci e tinteggiature

Gli intonaci dovranno essere realizzati con materiali di tipo tradizionale, escludendo intonaci plastici od altri materiali (a base plastica o resinosa).

Nei lavori di risanamento degli intonaci a base di malta di calce, è privilegiata la conservazione delle parti ancora in buono stato. Le necessarie integrazioni, nelle parti cadenti o deteriorate, sono eseguite con materiali e tecniche analoghe a quelle da conservare. Sono comunque sempre da rimuovere materiali impropri eventualmente presenti.

Tutti i prospetti intonacati degli edifici devono essere tinteggiati con tecniche, materiali e coloriture tradizionali. E' fatto espresso divieto di materiali plastici al quarzo.

Infissi esterni

I serramenti di tipo e disegno tradizionale dovranno rispettare le seguenti caratteristiche:

il telaio fisso ed il telaio mobile del serramento, nonché le persiane per l'oscuramento dovranno essere in legno tinteggiato con vernice coprente o lasciati a legno naturale.

La colorazione dovrà in ogni caso armonizzarsi con la tinteggiatura della facciata e tutti gli infissi esterni della stessa unità edilizia dovranno avere la medesima tinta e tonalità.

Sono rigorosamente vietati gli avvolgibili, le ante scorrevoli, gli infissi in alluminio anodizzato e le serrande metalliche. Non è ammesso l'uso di portelloni esterni per l'oscuramento.

Per i locali pubblici e/o commerciali /direzionali che necessitano di vetrate espositive o aperture particolari è ammessa la realizzazione di infissi in materiale metallico verniciato o opportunamente trattato, solo su espressa valutazione di inserimento storico-paesaggistica e con il parere favorevole vincolante della commissione paesaggistica.

Manti di copertura, comignoli e canne fumarie

I manti di copertura dovranno essere realizzati in tegole e coppi staccati mantenendo le pendenze originarie.

I comignoli sono conservati o ripristinati nelle forme originali (anche a copertura di canne fumarie prefabbricate).

Nuovi comignoli potranno essere costruiti solo nelle forme e materiali tradizionali.

Nuove canne fumarie potranno essere previste esclusivamente all'interno di corti e resedi privati che non affaccino direttamente sulla viabilità pubblica.

Gronde e canali di gronda.

E' prescritta la conservazione, restauro e ripristino degli aggetti di gronda siano esse in legno, in pianelle di cotto o in lastre di pietra. Nel caso di rifacimento totale dovranno essere utilizzati materiali e tecniche di tipo tradizionale.

Antenne / parabole televisive

Le antenne/parabole televisive devono essere collocate esclusivamente sulla copertura degli edifici. Non sono ammesse installazioni su balconi, terrazze e facciate degli edifici.

Per quanto riguarda ulteriori specifiche riferite a caratteristiche e materiali si rimanda a quanto riportato nel Regolamento Edilizio vigente.

In caso di interventi su edifici di particolare rilevanza architettonica potrà essere richiesto il rilievo di particolari stilistici e costruttivi, eventualmente integrati da saggi e stonacature parziali della muratura, nonché la documentazione storica e catastale dell'edificio.

Gli interventi diretti, comprese le nuove coloriture, che vanno a modificare l'aspetto esteriore degli edifici sono subordinati all'acquisizione preventiva del parere della commissione paesaggistica.

Ultima modifica Venerdì, 23 Settembre, 2022 - 14:31