Norme Tecniche di attuazione del Piano Operativo

Art. 54 Suolo e del sottosuolo

Le indagini geologiche ed idrauliche di supporto al nuovo Piano Operativo Comunale, sono state redatte ai sensi dell'art.95 della L.R. n.65 del 10/11/2014 e del regolamento regionale in materia di indagini geologiche (Decreto del Presidente della Giunta Regionale 25 ottobre 2011 n. 53/R).

Il comune di Sassetta è stato inserito in zona sismica 4 ai sensi della Del. G.R. n. 421 del 25/05/2014 (Aggiornamento della classificazione sismica della Toscana). Per il suddetto motivo, ai sensi del DPGR 53/R/2011 non è stato realizzato lo studio di Microzonazione Sismica e quindi è non sono state definite le relative pericolosità sismiche locali e le conseguenti fattibilità sismiche negli areali interessati dalle previsioni urbanistiche.

1. PERICOLOSITA’ GEOLOGICA

1.1 Le aree oggetto di nuova previsione sono state caratterizzate in funzione dello stato di pericolosità geologica, ai sensi del Regolamento 53/R.

Attraverso la sintesi delle conoscenze, le analisi e gli approfondimenti di carattere geologico e geomorfologico sono state caratterizzate aree omogenee dal punto di vista delle pericolosità e delle criticità rispetto agli specifici fenomeni che le generano ed è stata elaborata la Carta della Pericolosità Geologica, in scala adeguata (1:2.000 - Allegato A alla Relazione Geologica di supporto al PO).

Per i dettagli delle classi di pericolosità geologica attribuite alle aree oggetto di previsione si rimanda alla relazione geologica allegata al POC ed allo specifico Allegato A alla relazione geologica (unico elaborato). Non sono state individuate aree ricadenti in pericolosità geologica molto elevata (G.4)

1.2 Nelle carte di pericolosità geologica redatte a supporto del POC (Allegato A alla relazione geologica) sono riportate anche le aree a pericolosità geomorfologica elevata (P.F.E.) definite ai sensi del PAI Toscana Costa. Non sono presenti aree a pericolosità geomorfologica molto elevata (P.F.M.E.)

2. FATTIBILITA’ DELLE PREVISIONI URBANISTICHE

2.1 Le condizioni di attuazione delle previsioni urbanistiche ed infrastrutturali previste nel territorio comunale sono state differenziate secondo le categorie di fattibilità riportate di seguito:

Fattibilità senza particolari limitazioni (F1):si riferisce alle previsioni urbanistiche ed infrastrutturali per le quali non sono necessarie prescrizioni specifiche ai fini della valida formazione del titolo abilitativo all'attività edilizia.

Fattibilità con normali vincoli (F2): si riferisce alle previsioni urbanistiche ed infrastrutturali per le quali vengono indicate la tipologia di indagini e/o specifiche prescrizioni ai fini della valida formazione del titolo abilitativo all'attività edilizia.

Fattibilità condizionata (F3): si riferisce alle previsioni urbanistiche ed infrastrutturali per le quali, ai fini della individuazione delle condizioni di compatibilità degli interventi con le situazioni di pericolosità riscontrate, vengono indicate la tipologia degli approfondimenti di indagine da svolgersi in sede di predisposizione dei piani complessi di intervento o dei piani attuativi o, in loro assenza, in sede di predisposizione dei progetti edilizi.

2.2 La fattibilità è stata distinta in funzione delle situazioni di pericolosità per fattori geologici/geomorfologici e idraulici, ai fini di una più agevole e precisa definizione delle condizioni di attuazione delle previsioni, delle indagini di approfondimento da effettuare a livello attuativo ed edilizio, delle opere necessarie per la mitigazione del rischio.

2.3 Per le nuove previsioni sono state redatte le carte di fattibilità (1:2.000 - Allegato B alla Relazione Geologica di supporto al PO) e specifiche schede di fattibilità (Allegato C alla Relazione Geologica di supporto al PO), in cui sono state definite le relative prescrizioni di fattibilità, ove necessarie.

2.4 Per i comparti ricadenti all'interno delle aree classificate a Pericolosità Geomorfologica Elevata (P.F.E.) dall'ex Autorità di Bacino Regionale Toscana Costa (approvate con D.C.R. n.13 del 2005), attualmente confluita nell'Autorità di Bacino Distrettuale Appennino Settentrionale, valgono, oltre alle prescrizioni previsti nel DPGR 53/R/2011 e quelle previste nelle singole schede di fattibilità anche quelle contenute nelle norme tecniche (art. 14) del piano di bacino di riferimento (Bacino Regionale Toscana Costa), che risulta ancora vigente per la parte geomorfologica.

Per quanto non espressamente descritto nelle presenti norme, valgono le indicazioni riportate nella "Relazione geologica" e relativi allegati di supporto al PO.

Ultima modifica 24.03.2022 - 10:16