Norme Tecniche di attuazione del Piano Operativo

Titolo VIII Quadro previsionale

Art. 122 Previsioni quinquennali del Piano Operativo

1. Le previsioni quinquennali del Piano Operativo sono articolate per categorie funzionali secondo quanto previsto dalle tabelle di cui al comma 5 dell'art. 5 del D.P.G.R. n. 32/R/2017, distinguendo le previsioni interne al perimetro del territorio urbanizzato (aree urbane) da quelle esterne (aree extraurbane) sulla base della perimetrazione del territorio urbanizzato ai sensi dell'art. 224 della L.R. 65/2014.

Le quantità derivanti da nuova edificazione nei "Piani Attuativi o Progetti Unitari Convenzionati" comprendono gli interventi convenzionati non soggetti a Piano Unitario Convenzionato; le quantità derivanti da riuso nei "Piani Attuativi o piani di intervento per la rigenerazione urbana" comprendono anche gli interventi convenzionati correlati al recupero del patrimonio edilizio esistente.

2. Le previsioni quinquennali del Piano Operativo sono stabilite con i seguenti criteri:

  • - non vi concorrono gli interventi, ritenuti compatibili, che non comportano trasformazioni significative delle risorse, come le ristrutturazioni edilizie, gli ampliamenti nel patrimonio edilizio esistente consentiti dalle classi c4, c5, c6, c7 e c8 e dalle discipline specifiche di cui al Capo II del Titolo V e al Capo VI del Titolo VII, così come i cambi di destinazione d'uso;
  • - vi concorrono gli interventi di nuova edificazione di completamento e saturazione oppure di espansione e le riqualificazioni insediative (tramite sostituzione edilizia o ristrutturazione urbanistica), per le quote di Superficie edificabile (o edificata) (SE) interessate da mutamento d'uso, da realizzarsi tramite piano attuativo o intervento convenzionato.

3. Le tabelle distinguono le quantità edificatorie riferite a previsioni che sono state oggetto di copianificazione, compresa la specifica procedura con Protocollo di Intesa nel caso della tenuta di Rimigliano, in sede di redazione di varianti al Regolamento Urbanistico anticipatrici del Piano Operativo.

Le quantità edificatorie derivanti da copianificazione nelle tabelle del dimensionamento del P.O. sono pertanto riferite esclusivamente alle seguenti previsioni:

  • - Intervento Convenzionato lungo la strada per Campiglia Marittima 1 (IC20)
  • - Intervento Convenzionato lungo la strada per Campiglia Marittima 2 (IC21)
  • - Piano Attuativo Tenuta di Rimigliano (PA05).

4. Le previsioni quinquennali non comprendono le quantità edificatorie previste dai Piani Attuativi vigenti e dagli Interventi Convenzionati vigenti perimetrati nelle Tavole di progetto del P.O. cioè:

  • - PAV01 Piano di Recupero Ex Officina Bensi
  • - PAV02 Piano Insediamenti Produttivi e Piano Attuativo Unitario
  • - PAV03 Scheda d.5
  • - PAV04 Podere San Francesco
  • - PAV05 Park Albatros
  • - ICV01 Park hotel i Lecci
  • - ICV02 PUC Riva degli Etruschi
  • - ICV03 parcheggio Park Albatros.

Per tali aree si rimanda alle previsioni contenute nei Piani Attuativi e negli Interventi Convenzionati, entro i relativi termini di efficacia. Ad avvenuta realizzazione e ultimazione degli interventi previsti gli edifici e le aree di pertinenza saranno da considerare in classe c3, fatto salvo quanto eventualmente disciplinato nei Piani Attuativi e/o per edifici di particolare pregio.

Per la zona ICV01 viene riconfermata la disciplina esistente nella convenzione la cui efficacia scadrà entro il termine di anni 5 dalla data di efficacia del presente Piano Operativo

Per la zona ICV02 qualsiasi intervento eccedente la manutenzione straordinaria è comunque subordinato all'approvazione di Piano Attuativo o di Progetto Unitario Convenzionato ed alla conseguente sottoscrizione di impegno alla gestione unitaria ed al divieto di frazionamento della proprietà.

Per la zonaPAV02 Piano Insediamenti Produttivi e Piano Attuativo Unitario viene riconfermata la disciplina esistente dei suddetti piani la cui efficacia scadrà entro il termine di anni 5 dalla data di efficacia del presente Piano Operativo

5. Individuazione delle previsioni quinquennali per sub-UTOE e per l'intero territorio comunale:

U.T.O.E. 1 della città (San Vincenzo e San Carlo) Teritorio urbanizzato Territorio rurale
con Copianificazione senza Copianificazione
Nuova edificazione Riuso Nuova edificazione Riuso Nuova edificazione
Piani Attuativi o Progetti Unitari Convenzionati Interventi edilizi diretti Premialità connesse a interventi di riuso Piani Attuativi o piani di intervento per la rigenerazione urbana artt. 25 c. 1, 26, 27, 64 c. 6 L.R. 65/2014 art. 64 c. 8 L.R. 65/2014 artt. 25 c. 2 L.R. 65/2014
categorie funzionali SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq.
residenziale 5.850 0 200
industriale-artigianale 0 0 0
commerciale al dettaglio 0 375 565
turistico-ricettiva 500 0 2.480
direzionale e di servizio 0 375 1.815
commerciale all'ingrosso e depositi 0 0 0
totali 6.350 750 5.060
U.T.O.E. 2 aree periurbane Teritorio urbanizzato Territorio rurale
con Copianificazione senza Copianificazione
Nuova edificazione Riuso Nuova edificazione Riuso Nuova edificazione
Piani Attuativi o Progetti Unitari Convenzionati Interventi edilizi diretti Premialità connesse a interventi di riuso Piani Attuativi o piani di intervento per la rigenerazione urbana artt. 25 c. 1, 26, 27, 64 c. 6 L.R. 65/2014 art. 64 c. 8 L.R. 65/2014 artt. 25 c. 2 L.R. 65/2014
categorie funzionali SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq.
residenziale 0 0 0 0
industriale-artigianale 0 0 0 0 0 0
commerciale al dettaglio 0 0 0 0 0 0
turistico-ricettiva 0 0 0 0 0 0
direzionale e di servizio 0 0 0 0 0 0
commerciale all'ingrosso e depositi 0 0 0 0 0 0
totali 0 0 0 0 0 0
aree esterne alle U.T.O.E. Teritorio urbanizzato Territorio rurale
con Copianificazione senza Copianificazione
Nuova edificazione Riuso Nuova edificazione Riuso Nuova edificazione
Piani Attuativi o Progetti Unitari Convenzionati Interventi edilizi diretti Premialità connesse a interventi di riuso Piani Attuativi o piani di intervento per la rigenerazione urbana artt. 25 c. 1, 26, 27, 64 c. 6 L.R. 65/2014 art. 64 c. 8 L.R. 65/2014 artt. 25 c. 2 L.R. 65/2014
categorie funzionali SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq.
residenziale 9.074
industriale-artigianale 0 0 800
commerciale al dettaglio 300 0 0
turistico-ricettiva 4.100 1.900 0
direzionale e di servizio 1.600 0 0
commerciale all'ingrosso e depositi 0 0 0
totali 6.000 10.974 800
territorio comunale Teritorio urbanizzato Territorio rurale
con Copianificazione senza Copianificazione
Nuova edificazione Riuso Nuova edificazione Riuso Nuova edificazione
Piani Attuativi o Progetti Unitari Convenzionati Interventi edilizi diretti Premialità connesse a interventi di riuso Piani Attuativi o piani di intervento per la rigenerazione urbana artt. 25 c. 1, 26, 27, 64 c. 6 L.R. 65/2014 art. 64 c. 8 L.R. 65/2014 artt. 25 c. 2 L.R. 65/2014
categorie funzionali SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq.
residenziale 5.850 0 200 9.074
industriale-artigianale 0 0 0 0 0 800
commerciale al dettaglio 0 375 565 300 0 0
turistico-ricettiva 500 0 2.480 4.100 1.900 0
direzionale e di servizio 0 375 1.815 1.600 0 0
commerciale all'ingrosso e depositi 0 0 0 0 0 0
totali 6.350 750 5.060 6.000 10.974 800
territorio comunale Teritorio urbanizzato Territorio rurale
con Copianificazione senza Copianificazione
Nuova edificazione Riuso totale (NE+R) Nuova edificazione Riuso totale (NE+R) Nuova edificazione
categorie funzionali SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq. SE mq.
residenziale 5.850 200 6.050 9.074 9.074
industriale-artigianale 0 0 0 0 0 0 800
commerciale al dettaglio 375 565 940 300 0 300 0
turistico-ricettiva 500 2.480 2.980 4.100 1.900 6.000 0
direzionale e di servizio 375 1.815 2.190 1.600 0 1.600 0
commerciale all'ingrosso e depositi 0 0 0 0 0 0 0
totali 7.100 5.060 12.160 6.000 10.974 16.974 800

Art. 123 Verifica del dimensionamento del Piano Operativo rispetto al Piano Strutturale

1. Al fine della verifica di coerenza rispetto al dimensionamento del Piano Strutturale, le previsioni del Piano Operativo sono definite anche con riferimento alle Unità Territoriali Organiche Elementari (UTOE), suddivise in sub-UTOE, ed al Sistema Ambientale.

2. In questo caso al dimensionamento del Piano Operativo:

  • - non concorrono gli interventi, ritenuti compatibili, che non comportano trasformazioni significative delle risorse, come le ristrutturazioni edilizie e i cambi di destinazione d'uso;
  • - concorrono gli ampliamenti nel patrimonio edilizio esistente diversi da quelli consentiti dalle classi c5, c6, c7 e c8;
  • - concorrono gli interventi di nuova edificazione di completamento e saturazione oppure di espansione e le riqualificazioni insediative (tramite sostituzione edilizia o ristrutturazione urbanistica), per le quote di Superficie edificabile (o edificata) (SE) interessate da mutamento d'uso.

3. Individuazione del dimensionamento per sub-UTOE e Sistema Ambientale e per l'intero territorio comunale:

La tabella tiene conto anche delle quantità "consumate" dopo l'approvazione del P.S., in attuazione di previsioni del Regolamento Urbanistico, e delle quantità attribuite a Piani Attuativi vigenti e Interventi Convenzionati vigenti in corso di attuazione, con esclusione di quelli già computati dal Piano Strutturale come previsioni attuate.

La tabella non fa riferimento alle sub-UTOE 2.1 e 2.2, corrispondenti alle aree periurbane, in quanto il Piano Strutturale non attribuisce loro alcun dimensionamento.

Il dimensionamento per gli interventi di riqualificazione e recupero e di nuova costruzione con destinazione agricola definito dal Piano Strutturale, decurtato delle quantità realizzate dopo l'approvazione del P.S., è interamente assegnato al Piano Operativo, visto che comunque tali interventi sono ammessi in funzione della conduzione produttiva dei fondi.

Piano Strutturale approvato con le modifiche proposte in variante contestuale quantità consumate dall'approvazione del P.S. (interventi realizzati, piani attuativi e unitari vigenti aggiuntivi a quelli già considerati attuati dal PS vigente)
sub-UTOE 1.1 (mq) sub-UTOE 1.2 (mq) sub-UTOE 2.1 (mq) sub-UTOE 2.2 (mq) sistema ambientale (mq) intero territorio (mq) sub-UTOE 1.1 (mq) sub-UTOE 1.2 (mq) sub-UTOE 2.1 (mq) sub-UTOE 2.2 (mq) sistema ambientale (mq) intero territorio (mq)
residenziale ristrutturazione urbanistica e riqualificazione urbana 12.000 0 0 0 16.000 28.000 1.384 0 0 0 0 1.384
nuova costruzione 9.800 1.700 0 0 0 11.500 0 0 0 0 0 0
totale 21.800 1.700 0 0 16.000 39.500 1.384 0 0 0 0 1.384
commerciale ristrutturazione urbanistica e riqualificazione urbana 2.800 0 0 0 300 3.100 544 0 0 0 0 544
nuova costruzione 700 300 0 0 200 1.200 0 0 0 0 0 0
totale 3.500 300 0 0 500 4.300 544 0 0 0 0 544
turistico-ricettiva riqualificazione e ampliamento 3.500 0 0 0 2.000 5.500 700 0 0 0 0 700
nuova costruzione 1.500 500 0 0 7.500 9.500 0 0 0 0 0
totale 5.000 500 0 0 9.500 15.000 700 0 0 0 0 700
direzionale e di servizio (direzionale) ristrutturazione urbanistica e riqualificazione urbana 1.200 0 0 0 0 1.200 0 0 0 0 0 0
nuova costruzione 600 200 0 0 0 800 0 0 0 0 0 0
totale 1.800 200 0 0 0 2.000 0 0 0 0 0 0
industriale -artigianale (produttivo) nuova costruzione (compresi riqualificazione e ampliamento delle strutture esistenti 4.000 0 0 0 2.000 6.000 0 0 0 0 0
totale 4.000 0 0 0 2.000 6.000 0 0 0 0 0 0
agricola riqualificazione e recupero 0 0 0 0 4.500 4.500 0 0 0 0 0 0
nuova costruzione 0 0 0 0 15.000 15.000 0 0 0 0 67 67
totale 0 0 0 0 19.500 19.500 0 0 0 0 67 67
Piano Strutturale con sottrazione delle quantità consumate dopo l'approvazione Piano Operativo residuo del Piano Strutturale
sub-UTOE 1.1 (mq) sub-UTOE 1.2 (mq) sub-UTOE 2.1 (mq) sub-UTOE 2.2 (mq) sistema ambientale (mq) intero territorio (mq) sub-UTOE 1.1 (mq) sub-UTOE 1.2 (mq) sub-UTOE 2.1 (mq) sub-UTOE 2.2 (mq) sistema ambientale (mq) intero territorio (mq) sub-UTOE 1.1 (mq) sub-UTOE 1.2 (mq) sub-UTOE 2.1 (mq) sub-UTOE 2.2 (mq) sistema ambientale (mq) intero territorio (mq)
residenziale ristrutturazione urbanistica e riqualificazione urbana 10.616 0 0 0 16.000 26.616 1.660 0 0 0 9.074 10.734 8.956 0 0 0 6.926 15.882
nuova costruzione 9.800 1.700 0 0 0 11.500 4.850 1.000 0 0 0 5.850 4.950 700 0 0 0 5.650
totale 20.416 1.700 0 0 16.000 38.116 6.510 1.000 0 0 9.074 16.584 13.906 700 0 0 6.926 21.532
commerciale ristrutturazione urbanistica e riqualificazione urbana 2.256 0 0 0 300 2.556 0 0 0 0 0 0 2.256 0 0 0 300 2.556
nuova costruzione 700 300 0 0 200 1.200 0 0 0 0 0 0 700 300 0 0 200 1.200
totale 2.956 300 0 0 500 3.756 0 0 0 0 0 0 2.956 300 0 0 500 3.756
turistico-ricettiva riqualificazione e ampliamento 2.800 0 0 0 2.000 4.800 2.540 0 0 0 1.900 4.440 260 0 0 0 100 360
nuova costruzione 1.500 500 0 0 7.500 9.500 0 500 0 0 4.100 4.600 1.500 0 0 0 3.400 4.900
totale 4.300 500 0 0 9.500 14.300 2.540 500 0 0 6.000 9.040 1.760 0 0 0 3.500 5.260
direzionale e di servizio (direzionale) ristrutturazione urbanistica e riqualificazione urbana 1.200 0 0 0 0 1.200 0 0 0 0 0 0 1.200 0 0 0 0 1.200
nuova costruzione 600 200 0 0 0 800 0 0 0 0 0 0 600 200 0 0 0 800
totale 1.800 200 0 0 0 2.000 0 0 0 0 0 0 1.800 200 0 0 0 2.000
industriale -artigianale (produttivo) nuova costruzione (compresi riqualificazione e ampliamento delle strutture esistenti 4.000 0 0 0 2.000 6.000 0 0 0 0 800 800 4.000 0 0 0 1.200 5.200
totale 4.000 0 0 0 2.000 6.000 0 0 0 0 800 800 4.000 0 0 0 1.200 5.200
agricola riqualificazione e recupero 0 0 0 0 4.500 4.500 0 0 0 0 4.500 4.500 0 0 0 0 0 0
nuova costruzione 0 0 0 0 14.933 14.933 0 0 0 0 14.933 14.933 0 0 0 0 0 0
totale 0 0 0 0 19.433 19.433 0 0 0 0 19.433 14.933 0 0 0 0 0 0

Titolo IX Disposizioni generali per le trasformazioni

Art. 124 Disposizioni comuni per le trasformazioni

1. In sede di elaborazione dei progetti (interventi convenzionati, piani attuativi, opere pubbliche) qualora le indicazioni grafiche riguardanti il perimetro cadano in prossimità ma non coincidano con elementi reali di suddivisione del territorio rilevabili sul posto o su mappe a scala di maggiore dettaglio, dette linee grafiche di perimetrazione possono essere portate a combaciare con i corrispondenti elementi di suddivisione reale del territorio; in tali casi la corrispondente rettifica non comporta variante al Piano Operativo.

2. Per l'altezza dei piani si fa riferimento all'altezza virtuale, così come definita dal Regolamento di attuazione dell'art. 216 della L.R. 65/2014 in materia di unificazione dei parametri urbanistici e edilizi; nel caso di terreni in pendenza o con quote differenti il numero massimo di piani fuori terra si intende relativo al fronte a valle.

Per gli edifici destinati ad attività industriali ed artigianali oppure ad attività commerciali all'ingrosso e depositi ad un solo livello è consentita un'Altezza (HMax) massima di 7,50 ml. nel caso in cui il numero di piani massimo sia pari a 2; in caso di comprovata necessità per la messa in opera di carri-ponte od altre attrezzature strettamente legate alla produzione oppure per i mezzi impiegati nell'attività e solo per quelle parti dell'edificio che ospitano l'attrezzatura oppure i mezzi impiegati nell'attività, l'Altezza (HMax) massima è elevata a 9 ml.

3. Fino all'attuazione degli interventi previsti dal Piano Operativo su edifici e spazi aperti sono consentiti solo interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria; non sono pertanto ammessi, in particolare, il cambio di destinazione d'uso e la suddivisione delle unità immobiliari.

4. Ad avvenuta realizzazione e ultimazione degli interventi previsti dal Piano Operativo gli edifici e le aree di pertinenza saranno da considerare in classe c3, fatto salvo quanto eventualmente disciplinato per edifici di particolare pregio. Non è ammesso il frazionamento delle unità immobiliari realizzate attraverso gli interventi previsti dal presente Piano Operativo.

Art. 125 Disposizioni per la qualità e la tutela ambientale nei progetti

1. Al fine di garantire adeguati livelli di tutela ambientale i progetti per le Aree di Trasformazione attraverso la redazione dei Piani Attuativi e/o dei Permessi di costruire dovranno rispettare le seguenti disposizioni:

  • - dovrà essere privilegiato l'impiego di tecniche bioclimatiche e l'utilizzo di modalità costruttive riferibili all'edilizia sostenibile e di fonti di energia rinnovabile, che dovranno risultare pienamente integrate con le architetture di progetto;
  • - adottare una corretta esposizione degli edifici, garantendo il c.d. "diritto al sole", ovvero illuminazione naturale e assenza di ombreggiamenti per la produttività di eventuali impianti solari;
  • - prevedere tipologie edilizie rispondenti all'obiettivo di limitare l'artificializzazione del suolo e l'incremento di superfici impermeabilizzate, assicurando al contempo, per gli edifici residenziali, adeguate prestazioni in termini di privacy e di disponibilità di spazi aperti di uso individuale quale parte integrante dell'alloggio;
  • - prevedere nelle aree a verde impianti vegetazionali per il miglioramento della qualità dell'aria e del microclima e per la compensazione dell'incremento delle emissioni di anidride carbonica, con almeno un albero ogni 25 mq. di Superficie edificabile (o edificata) (SE) prevista dal progetto;
  • - privilegiare pavimentazioni idonee alla crescita di tappeti erbosi per gli spazi pubblici e privati destinati a piazzali, a parcheggi, alla viabilità pedonale e ciclabile;
  • - prevedere per gli spazi carrabili impermeabili sistemi di raccolta e trattamento delle acque di prima pioggia;
  • - adottare soluzioni tecniche per il recupero delle acque meteoriche e l'utilizzo delle acque di riciclo, in particolare tramite la predisposizione di reti duali.

2. Fermo restando quanto previsto in relazione a specifiche Aree di Trasformazione sono in ogni caso prescritte:

  • - la verifica della capacità di carico della rete di collettamento e depurazione con eventuale conseguente potenziamento del sistema di trattamento e smaltimento dei reflui;
  • - la verifica della capacità della rete dell'acquedotto con eventuali conseguenti interventi di rinnovo della stessa.

3. Anche in conformità alle disposizioni per la tutela e valorizzazione degli insediamenti del D.P.G.R. n. 2/R del 09/02/2007 e s.m.i. nei progetti dovranno essere rispettati inoltre i requisiti di qualità corrispondenti alle seguenti prestazioni:

  • - supporto alla mobilità pedonale e ciclistica con l'estensione ed il miglioramento delle infrastrutture e degli spazi ad esse dedicati;
  • - incremento del verde di connettività urbana cioè mantenimento, rafforzamento e/o ricostituzione delle connessioni sia verso le aree di verde urbano più vicine sia verso le aree agricole attraverso le dotazioni di spazi verdi e fasce alberate all'interno dei nuovi insediamenti.

4. La progettazione degli spazi pubblici o di uso pubblico e per le attività di servizio dovrà rispettare i criteri e le regole generali definiti all'art. 32 ed i criteri e le regole specifici definiti per ciascun ambito.

5. Ai progetti di trasformazione si applicano gli incentivi per l'edilizia sostenibile di cui al precedente art. 31.

Art. 126 Regole grafiche per i progetti

1. Le regole per l'attuazione del progetto sono sinteticamente rappresentate nelle Tavole di progetto del P.O. attraverso indicazioni grafiche che riguardano prioritariamente la definizione degli spazi pubblici e la loro disposizione reciproca ed orientano l'impianto insediativo ed i caratteri dell'edificazione.

2. Tali indicazioni hanno carattere di indirizzo e - fermo restando l'obbligo di rispetto del dimensionamento, degli obiettivi, delle prescrizioni, dei condizionamenti, dei requisiti e delle prestazioni richiesti dal Piano Operativo - possono essere oggetto di rettifiche e parziali modifiche in sede di approvazione dei relativi strumenti attuativi al fine di meglio coordinarsi con i luoghi e con le aree contermini, entro i limiti stabiliti dal presente articolo.

Alle indicazioni grafiche, in coerenza con le disposizioni specifiche per ciascuna Area di trasformazione, si dovrà comunque fare riferimento per la definizione progettuale delle opere ed attrezzature pubbliche da realizzare e per l'individuazione delle aree da cedere.

Nella definizione dei servizi e degli spazi di uso pubblico si dovranno in ogni caso rispettare le regole ed i criteri per la progettazione degli spazi per le attività di servizio individuati all'art. 32 delle presenti Norme e le eventuali indicazioni per gli spazi di uso pubblico riportate per gli ambiti.

3. Viabilità

Le aree indicate come viabilità corrispondono alla rete infrastrutturale di servizio ai comparti e/o di completamento/adeguamento della rete viaria esistente. Fatto salvo quanto eventualmente definito per le specifiche Aree di Trasformazione, sono da considerarsi prescrittivi i recapiti, mentre sono indicativi il dimensionamento in sezione, il percorso e le modalità di intersezione.

I nuovi tracciati viari, così come la riconfigurazione di quelli esistenti, fermo restando il rispetto delle normative sovraordinate vigenti, dovranno essere progettati in modo da garantire adeguate prestazioni per ciascuna delle componenti di traffico ammesse; in tutti i casi essi dovranno essere caratterizzati da una carreggiata con almeno una corsia per senso di marcia ed intersezioni a raso.

In tutte le nuove strade urbane e di servizio ai comparti, in particolare, dovrà essere prevista la presenza del marciapiede su entrambi i lati; il marciapiede non potrà avere larghezza inferiore a 1,50 ml., al netto degli spazi occupati da elementi di ingombro (alberature, impianti per l'illuminazione, sedute, impianti pubblicitari, impianti tecnologici), e dovrà essere realizzato nel totale rispetto dei requisiti per i percorsi pedonali stabiliti dalle norme in materia di barriere architettoniche.

Le nuove strade dovranno di norma essere corredate da alberature e/o altri elementi vegetazionali.

4. Percorsi pedonali e/o ciclopedonali

Le aree indicate come percorsi individuano i principali tracciati pedonali e/o ciclopedonali da realizzare nell'ambito dell'intervento. Sono da considerarsi prescrittivi i recapiti, mentre è indicativo il tracciato.

I percorsi pedonali non potranno avere larghezza inferiore a 1,50 ml., al netto degli spazi occupati da elementi di ingombro (alberature, impianti per l'illuminazione, sedute, impianti pubblicitari, impianti tecnologici), e dovranno essere realizzati nel totale rispetto dei requisiti per i percorsi pedonali stabiliti dalle norme in materia di barriere architettoniche.

Nel caso di percorsi ciclo-pedonali, la larghezza minima dovrà essere pari a 1, 50 ml. se a senso unico e 3 ml. se a doppio senso.

5. Piazze e spazi pedonali

Le aree indicate come piazze e spazi pedonali individuano gli spazi specificamente riservati allo stare ed alle attività proprie dei luoghi centrali, comprese le aree richieste quali standard urbanistici. La precisa localizzazione e l'estensione delle aree sono indicative delle regole definite nella disciplina specifica delle presenti Norme.

6. Parcheggi

Le aree indicate come parcheggi individuano gli spazi di sosta a raso per i veicoli, comprese le aree destinate a parcheggio pubblico richieste quali standard urbanistici. La precisa localizzazione e l'estensione delle aree sono indicative delle regole definite nella disciplina specifica delle presenti Norme.

7. Verde

Le aree indicate come verde individuano i giardini, gli spazi di gioco, le aree attrezzate e gli impianti sportivi all'aperto, il verde di ambientazione e di mitigazione, comprese le aree destinate a verde richieste quali standard urbanistici; parte di esse può essere di proprietà privata ma comunque sistemata a verde, libera da edifici e manufatti. La precisa localizzazione e l'estensione delle aree sono indicative delle regole definite nella disciplina specifica delle presenti Norme.

8. Servizi

Le aree indicate come servizi comprendono le superfici destinate agli edifici di servizio pubblici. La precisa localizzazione e l'estensione delle aree sono indicative delle regole definite nella disciplina specifica delle presenti Norme.

Titolo X Interventi Convenzionati

Art. 127 Disposizioni comuni per gli Interventi Convenzionati

1. Gli Interventi Convenzionati individuano gli interventi che si configurano come integrazione/reintegrazione del tessuto urbanizzato esistente o di insediamenti esistenti all'interno o all'esterno delle aree urbane anche attraverso il miglioramento delle dotazioni di interesse pubblico ad esse richiesto.

2. Gli Interventi Convenzionati sono identificati dalla sigla IC con un numero progressivo; essi sono perimetrati ed indicati con tale sigla nelle Tavole di progetto del P.O.

3. Essi si attuano attraverso un progetto unitario convenzionato ai sensi dell'art. 121 della LRT 65/2014.

4. I successivi articoli definiscono, per ciascun Intervento:

  • - destinazione d'uso;
  • - quantità massime edificabili, attraverso interventi di nuova edificazione o di sostituzione edilizia, e relativi parametri (Superficie edificabile (o edificata) (SE), numero di alloggi, numero di piani fuori terra ed eventuale Altezza (HMax), Indice di Copertura);
  • - opere ed attrezzature da realizzare e/o cedere al Comune;
  • - specifici indirizzi e prescrizioni in relazione ai singoli contesti, anche per quanto attiene eventuali interventi di recupero compresi nel progetto.
  • - Eventuale esclusione dal processo di conformazione in quanto provenienti da precedente programmazione tuttora valida

5. una scheda redatta in specifica relazione alle singole azioni previste dal P.O. di cui ne costituisce esito valutativo ai fini della Valutazione ambientale strategica e di conformazione al PIT/PPR. Il modello di scheda elaborato a supporto del procedimento urbanistico in tutte le sue fasi, è strutturato in disposizioni per la tutela del paesaggio e la qualità del territorio negli interventi di trasformazione con valenza quinquennale. In essa sono riportati i dati di natura urbanistica attinenti ogni singolo intervento previsto nel P.O. e i dati di natura analitico/valutativa in riferimento alla V.A.S., al paesaggio, alla fattibilità idraulica e geologica. Le schede di cui alla parte di natura analitico/valutativa sono state elaborate secondo il seguente schema:

  • - Inquadramento: individuazione dell'area di intervento su cartografia catastale, cartografia tecnica regionale, estratto di PO ed aerofotogrammetria
  • - descrizione dell'intervento;
  • - normativa
  • - disposizioni specifiche;
  • - prescrizioni integrative per gli aspetti ambientali;
  • - Vincoli e tutele di cui al D.Lgs 42/2004: localizzazione dell'area di intervento sulla cartografia QC1 dei vincoli riferiti agli art. 136 e 142 del D.Lgs. 42/2004 facente parte del P.O., del DM 1953, nonché vincolo idrogeologico, vincoli protezione pozzi idro-potabili, fascia rispetto metanodotto , stradale e ferroviario, vincolo cimiteriale;
  • - Condizioni alla trasformazione di carattere idraulico, geologico ed idrogeologico;
  • - Valutazioni delle azioni elaborate con il rapporto ambientale;
  • - Verifica di coerenza al Piano strutturale vigente

Ciascuna scheda detta prescrizioni ed indirizzi atti a definire gli obiettivi edilizi ed urbanistici delle aree di trasformazione e le rispettive caratteristiche dimensionali e tecniche da recepire nella predisposizione dei progetti. Gli elaborati minimi da presentare negli interventi soggetti a Progetto unitario convenzionato sono quelli indicati all'art. e 121 della LRT 65/2014.

Per ogni scheda vengono riassunte le condizioni della fattibilità geologica, idraulica e sismica.

All'interno dei singoli comparti deve essere garantito il soddisfacimento degli standards urbanistici e la realizzazione di opere di interesse pubblico secondo le quantità e le tipologie prescritte dalle relative schede norma.

Le opere di urbanizzazione primaria, negli interventi soggetti a Progetto unitario, potranno essere realizzate a scomputo dei relativi oneri di urbanizzazione. Le modalità e gli importi per la realizzazione delle opere di urbanizzazione saranno disciplinati dalla convenzione.

Qualora la realizzazione dell'intervento descritto nelle schede norma all'esecuzione di interventi di interesse pubblico (opere a verde, parcheggi pubblici, opere di adeguamento stradale, etc. in continuità e/o ad integrazione degli interventi di interesse pubblico correlati all'area oggetto di intervento) se sono da realizzare su aree di proprietà del soggetto attuatore, tali aree andranno cedute gratuitamente al Comune.

L'Amministrazione Comunale ha la facoltà di non accettare la cessione di aree finalizzate alla realizzazione di interventi di interesse pubblico nei casi in cui sia accertata, dai competenti uffici comunali, la non idonea utilizzazione a causa delle dimensioni e/o della loro conformazione e/o dell'ubicazione. In alternativa alla cessione gratuita di aree per opere di urbanizzazione primaria, ed accertata altresì l'impossibilità del loro idoneo reperimento nelle adiacenze immediate dell'intervento ovvero su aree accessibili, è ammessa la monetizzazione da parte del privato, da effettuare con applicazione dei criteri previsti dai vigenti regolamenti comunali.

6. I proprietari delle aree interessati da nuovi insediamenti con modalità di attuazione Progetto unitario, concorrono alla realizzazione degli interventi di edilizia residenziale pubblica tramite la cessione del 10% delle aree destinate a nuova edificazione oppure al 2% della superficie edificabile realizzata oppure alla cessione gratuita di pari superficie di edifici già esistenti nel medesimo comune in condizione di manutenzione normale come stabilito dall'art. 63 della LRT 65/2014.

In caso di interventi di modesta rilevanza è prescritta, quale onere di urbanizzazione secondaria aggiuntivo, la monetizzazione delle cessioni. L'importo sarà stabilito in sede di convenzione e trasferito su conto vincolato per la realizzazione di edilizia sociale. In tal caso la quota della SE superficie edificabile da monetizzare è pari all'1% della SE totale

7. Nel caso in cui il progetto unitario preveda la realizzazione di quote di edilizia con finalità sociali, la convenzione deve contenere apposito articolo in cui viene regolamentata la realizzazione degli interventi, le idonee forme di garanzia

8. Le previsioni che si realizzano mediante progetto unitario convenzionato, perdono efficacia nel caso in cui alla scadenza del quinquennio di efficacia del piano operativo o della modifica sostanziale che li contempla, i piani o i progetti non siano stati approvati e non sia stata stipulata la relativa convenzione.

Le previsioni per le schede provenienti da precedente programmazione urbanistica tuttora valida conservano la loro efficacia fino alla scadenza di tali previsioni. Alla scadenza l'area si intenderà non pianificata e sulla stessa si applicherà la disciplina di cui all'art. 105 della LRT 65/2014.

Capo I Interventi convenzionati nelle aree urbane

Art. 128 Intervento Convenzionato in via G. Di Vittorio, via G. Venanti, via O. Cionini a San Vincenzo (IC07)

Art. 129 Intervento Convenzionato in via G. Donizetti a San Vincenzo (IC08)

Art. 130 Intervento Convenzionato in via del Castelluccio, via del Belvedere a San Vincenzo (IC09)

Art. 131 Intervento Convenzionato in piazza Papa Giovanni XXIII a San Vincenzo (IC10)

Art. 132 Intervento Convenzionato in via San Cerbone 1 a San Vincenzo (IC12)

Art. 133 Intervento Convenzionato in via San Cerbone 2 a San Vincenzo (IC13)

Capo II Interventi convenzionati nelle aree extraurbane

Art. 134 Intervento Convenzionato lungo la strada per Campiglia Marittima 1 (IC20)

Art. 135 Intervento Convenzionato lungo la strada per Campiglia Marittima 2 (IC21)

Art. 136 Intervento Convenzionato lungo la strada per Campiglia Marittima 3 (IC22)

Titolo XI Piani Attuativi

Art. 137 Disposizioni comuni per i Piani Attuativi

1. Gli interventi consistono nella realizzazione di complessi edilizi in aree libere oppure nella riconfigurazione funzionale e morfologica di aree urbane o extraurbane e nella realizzazione di nuovi tracciati di viabilità e infrastrutture.

2. I Piani Attuativi sono identificati dalla sigla PA con un numero progressivo; essi sono perimetrati ed indicati con tale sigla nelle Tavole di progetto del P.O.

3. Gli interventi sono subordinati alla redazione di Piano Attuativo esteso all'intero ambito oppure ad una o più Unità Minime di Intervento, laddove previste dalle presenti Norme.

4. La disciplina specifica di ciascuna area è riportata ai successivi articoli, nei quali sono definiti il dimensionamento per gli interventi privati e per gli spazi pubblici, gli obiettivi, le prescrizioni ed i condizionamenti per l'attuazione del progetto, i requisiti e le prestazioni richiesti in particolare per garantire il corretto inserimento paesistico e la sostenibilità ambientale.

Le dimensioni degli spazi pubblici sono da considerarsi dei minimi.

5. Una scheda redatta in specifica relazione alle singole azioni previste dal P.O. di cui ne costituisce esito valutativo ai fini della Valutazione ambientale strategica e di conformazione al PIT/PPR. Il modello di scheda elaborato a supporto del procedimento urbanistico in tutte le sue fasi, è strutturato in disposizioni per la tutela del paesaggio e la qualità del territorio negli interventi di trasformazione con valenza quinquennale. In essa sono riportati i dati di natura urbanistica attinenti ogni singolo intervento previsto nel P.O. e i dati di natura analitico/valutativa in riferimento alla V.A.S., al paesaggio, alla fattibilità idraulica e geologica. Le schede di cui alla parte di natura analitico/valutativa sono state elaborate secondo il seguente schema:

  • - Inquadramento: individuazione dell'area di intervento su cartografia catastale, cartografia tecnica regionale, estratto di PO ed aerofotogrammetria
  • - descrizione dell'intervento;
  • - normativa
  • - disposizioni specifiche;
  • - prescrizioni integrative per gli aspetti ambientali;
  • - Vincoli e tutele di cui al D.Lgs 42/2004: localizzazione dell'area di intervento sulla cartografia QC1 dei vincoli riferiti agli artt. 136 e 142 del D.Lgs. 42/2004 facente parte del P.O., del DM 1953, nonch&eaacute; vincolo idrogeologico, vincoli protezione pozzi idro-potabili, fascia rispetto metanodotto, stradale e ferroviario, vincolo cimiteriale;
  • - Condizioni alla trasformazione di carattere idraulico, geologico ed idrogeologico;
  • - Valutazioni delle azioni elaborate con il rapporto ambientale;
  • - Verifica di coerenza al Piano strutturale vigente

Ciascuna scheda detta prescrizioni ed indirizzi atti a definire gli obiettivi edilizi ed urbanistici delle aree di trasformazione e le rispettive caratteristiche dimensionali e tecniche da recepire nella predisposizione dei progetti. Gli elaborati minimi da presentare negli interventi soggetti a Progetto unitario convenzionato sono quelli indicati all'art. e 121 della LRT 65/2014.

Per ogni scheda vengono riassunte le condizioni della fattibilità geologica, idraulica e sismica.

All'interno dei singoli comparti deve essere garantito il soddisfacimento degli standards urbanistici e la realizzzazione di opere di interesse pubblico secondo le quantità e le tipologie prescritte dalle relative schede norma.

Le opere di urbanizzazione primaria, negli interventi soggetti a Piano Attuativo, potranno essere realizzate a scomputo dei relativi oneri di urbanizzazione. Le modalità e gli importi per la realizzazione delle opere di urbanizzazione saranno disciplinati dalla convenzione convenzione.

Qualora la realizzazione dell'intervento descritto nelle schede norma all'esecuzione di interventi di interesse pubblico (opere a verde, parcheggi pubblici, opere di adeguamento stradale, etc. in continuità e/o ad integrazione degli interventi di interesse pubblico correlati all'area oggetto di intervento) se sono da realizzare su aree di proprietà del soggetto attuatore, tali aree andranno cedute gratuitamente al Comune.

L'Amministrazione Comunale ha la facoltà di non accettare la cessione di aree finalizzate alla realizzazione di interventi di interesse pubblico nei casi in cui sia accertata, dai competenti uffici comunali, la non idonea utilizzazione a causa delle dimensioni e/o della loro conformazione e/o dell'ubicazione. In alternativa alla cessione gratuita di aree per opere di urbanizzazione primaria, ed accertata altresì l'impossibilità del loro idoneo reperimento nelle adiacenze immediate dell'intervento ovvero su aree accessibili, è ammessa la monetizzazione da parte del privato, da effettuare con applicazione dei criteri previsti dai vigenti regolamenti comunali.

6. I proprietari delle aree interessati da nuovi insediamenti con modalità di attuazione Piano Attuativo, concorrono alla realizzazione degli interventi di edilizia residenziale pubblica tramite la cessione del 10% delle aree destinate a nuova edificazione oppure al 2% della superficie edificabile realizzata oppure alla cessione gratuita di pari superficie di edifici già esistenti nel medesimo comune in condizione di manutenzione normale come stabilito dall'art. 63 della LRT 65/2014.

In caso di interventi di modesta rilevanza è prescritta, quale onere di urbanizzazione secondaria aggiuntivo, la monetizzazione delle cessioni. L'importo sarà stabilito in sede di convenzione e trasferito su conto vincolato per la realizzazione di edilizia sociale. In tal caso la quota della SE superficie edificabile da monetizzare è pari all'1% della SE totale

Nel caso in cui il Piano Attuativo preveda la realizzazione di quote di edilizia con finalità sociali, la convenzione deve contenere apposito articolo in cui viene regolamentata la realizzazione degli interventi, le idonee forme di garanzia

Le previsioni che si realizzano mediante Piano Attuativo, perdono efficacia nel caso in cui alla scadenza del quinquennio di efficacia del piano operativo o della modifica sostanziale che li contempla, i piani o i progetti non siano stati approvati e non sia stata stipulata la relativa convenzione.

Le previsioni per le schede provenienti da precedente programmazione urbanistica tuttora valida conservano la loro efficacia fino alla scadenza di tali previsioni. Dopo tale scadenza sono consentiti sono interventi di manutenzione straordinaria sul patrimonio edilizio esistente e non saranno consentite nuove edificazioni.

Art. 138 Piano Attuativo in via del Castelluccio, via F. Tognarini a San Vincenzo (PA02)

Art. 139 Piano Attuativo in via Bernini a San Carlo (PA03)

Art. 140 Piano Attuativo Tenuta di Rimigliano (PA05)

Scarica la Scheda Norma – PA05

Scheda proveniente da precedente programmazione non oggetto di verifica di conformazione

Art. 141 Piano Attuativo in via Aurelia nord a San Vincenzo (PA06) EX IC01

Art. 142 Piano Attuativo in via Aurelia nord, via dello Squalo a San Vincenzo (PA07) EX IC02

Art. 143 Piano Attuativo In via Aurelia nord, via dei Macelli a San Vincenzo (PA08) EX IC04

Art. 144 Piano Attuativo Villaggio San Luigi, via Friuli, a San Vincenzo (PA09) EX IC16

Art. 145 Piano Attuativo al Villaggio Garden Club, via della Principessa, a San Vincenzo (PA10) EX IC17

Art. 146 Piano Attuativo Villa Biserno, via della Principessa (PA11) EX IC18

Art. 147 Piano Attuativo Villa dei Cavalleggeri, via della Principessa (PA12) EX IC19

Titolo XII Infrastrutture e beni soggetti a esproprio e opere pubbliche

Art. 148 Aree soggette a vincolo espropriativo

1. Le aree soggette a vincolo espropriativo sono quelle necessarie per la realizzazione di nuove opere pubbliche previste dal Piano Operativo che non sono già completamente di proprietà pubblica e che non sono collegate ad altri interventi o comprese in aree di trasformazione.

L'approvazione del Piano Operativo ha per esse valore di apposizione del vincolo preordinato all'esproprio.

2. Le aree soggette a vincolo espropriativo sono indicate nelle Tavole di progetto del P.O. con apposita perimetrazione e dalla sigla AE con un numero progressivo.

3. È individuata la seguente opera di interesse pubblico:

  • - AE01 riorganizzazione delle intersezioni su via Aurelia sud di via dell'Agricoltura biologica e della strada per Campiglia Marittima;
    riferimenti catastali: foglio 9 particelle 85, 95, 146, 764, 857 e 861, foglio 15 particelle 4, 64, 112 e 311, foglio 16 particelle 1 e 12 (tutte in parte).
Ultima modifica 1 Settembre 2022