Schede norma per le aree soggette a Piano Urbanistico Attuativo o a Progetto Unitario Convenzionato


Scheda nº 1.6- U.T.O.E. nº 1 "La città compatta"

Scheda nº 1.6

U.T.O.E. nº 1 "La città compatta"

Zona territoriale omogenea A

1. DESCRIZIONE

L'area oggetto dell'intervento, di forma irregolare, insiste sulla zona abitativa con attività artigianali e commerciali di vicinato della zona denominata "Borgo", che si attesta lungo via Orti.

2. TIPOLOGIA DELLA TRASFORMAZIONE

Ristrutturazione urbanistica.

3. SUPERFICIE DELL'AREA

Mq 965

4. OBIETTIVI QUALITATIVI GENERALI DELL'AREA

Riqualificare l'area migliorando la qualità urbana con l'introduzione di una quota di funzioni attrattive, proprie della città compatta.
Nello specifico:

  • - Ripristinare la qualità urbana.
  • - Migliorare la viabilità con l'introduzione di parcheggi pubblici e pertinenziali.
  • - Migliorare la situazione igienica adeguando scarichi e fosse settiche.
  • - Migliorare la sicurezza creando accessi alle parti tergali degli edifici esistenti
  • - Aumentare le aree permeabili.

5. DIMENSIONAMENTO DI PROGETTO

  1. a) Superficie territoriale St 965 mq
  2. b) Superficie per opere di urbanizzazione primaria:
    • - verde 9 mq. ogni 30 mq. di Sul
    • - parcheggio 3 mq. ogni 30 mq. di Sul
  3. c) Superficie fondiaria Sf a - b

6. ELEMENTI PRESCRITTIVI (invarianti di progetto)

  1. a) È prescritta la demolizione delle volumetrie insistenti nell'area soggetta a P.di R.;
  2. b) È prescritto il recupero dell'edificio con grado di classificazione "c";
  3. c) Le quantità di cui al precedente punto 5 capoverso b) dovranno essere realizzate dal proponente se garantire mediante cessione; in alternativa potranno essere realizzate mediante partecipazione ad interventi di analogo contenuto, di iniziativa comunale, ad un costo standard definito in sede di proposta di P.d.R. e recepito in convenzione.
  4. d) Ferme restando le quantità minime di parcheggio privato di cui all'art. 15 delle NTA del RU, per la destinazione residenziale dovrà essere garantito almeno un posto auto per ogni unità immobiliare.

7. PARAMETRI URBANISTICO-EDILIZI

  1. a) Superficie utile lorda Sul 972 mq
  2. b) Rapporto di copertura fondiario Rc 0,57 mq
  3. c) Altezza massima H 12,00 m
  4. d) Numero massimo di piani fuori terra 4
  5. e) distanza minima dei fabbricati dai confini in aderenza
  6. f) distanza minima tra i fabbricati 10,00 m
  7. g) distanza minima dei fabbricati dai fili stradali come da R.U.

Le distanze minime dai fili stradali, dagli spazi pubblici, dai confini e dai fabbricati, che i nuovi edifici dovranno rispettare, sono di norma quelle previste ai punti e) f) e g) del presente paragrafo, salvo approfondimenti da effettuare in sede di PUC.

8. DESTINAZIONI AMMESSE

  • - Residenziale;
  • - Artigianato di servizio;
  • - Commercio al dettaglio limitato a esercizi di vicinato;
  • - Direzionale.

9. VALUTAZIONE DI PERICOLOSITÀ

9.1 - Caratteristiche geologico tecniche dell'area:

Terreni caratterizzati generalmente dalla presenza di strati con Rp compresa tra 10 e 20 kg/cm2 e da intervalli limitati con Rp > 20 kg/cm2. Queste caratteristiche possono peggiorare o migliorare in funzione dell'incidenza dei livelli con Rp intorno a 10 kg/cm2 rispetto a quelli con Rp intorno a 20 kg/cm2. La resistenza a rottura è variabile da media a bassa mentre la compressibilità è variabile da media ad elevata.

9.2 - Pericolosità Geologica:

G.2 Pericolosità geologica media.

9.3 - Pericolosità Idraulica:

I.2 Pericolosità idraulica media.

9.4 - Pericolosità Sismica:

S.2 Pericolosità sismica locale media

10. CONDIZIONI DI FATTIBILITÀ

Oltre alle condizioni di fattibilità dettate dalle normative sovraordinate e dal DPGR 53/R, riportiamo di seguito ulteriori indicazioni e prescrizioni basate sulle condizioni geologiche, geomorfologiche, idrauliche e sismiche puntuali del sito.

10.1 - Condizioni di Fattibilità Geologico-tecnica:

F2 L'indagine geognostica condotta a supporto della progettazione dovrà verificare l'omogeneità e l'idoneità del terreno di fondazione.

10.2 - Condizioni di Fattibilità Idraulica:

F2 Per l'intero comparto, la pericolosità è media, pari alla classe I2 (Tr compreso tra 200 e 500 anni). Qualora si voglia perseguire il livello di sicurezza idraulica anche nei confronti di piene con tempi di ritorno superiore a 200 anni, si dovranno porre in atto accorgimenti costruttivi per la riduzione della vulnerabilità delle opere previste, tenendo comunque conto della necessità di non determinare aggravi di pericolosità in altre aree. Trattandosi di interventi al di fuori delle zone a pericolosità idraulica elevata non è richiesto il recupero dei volumi sottratti alla naturale esondazione. Ai fini del contenimento degli effetti derivanti dall'impermeabilizzazione dei suoli e della corretta regimazione delle acque meteoriche provenienti dalle aree oggetto di trasformazione si rimanda a quanto definito al paragrafo 3.2.2 della Relazione geologica di fattibilità del secondo Regolamento Urbanistico.

10.3 - Condizioni di Fattibilità Sismica:

F2 La campagna geofisica dovrà verificare la possibilità che si verifichino fenomeni di amplificazione stratigrafica, definendo geometrie e velocità sismiche dei litotipi posti a contatto, al fine di valutare localmente l'entità delle amplificazioni attese, e gli effetti del contrasto di rigidità sismica sulle strutture in progetto.

11. CONDIZIONI ALLA TRASFORMAZIONE DERIVANTI DALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE

Il procedimento di Valutazione Ambientale Strategica della variante al Regolamento Urbanistico, al fine di ridurre gli effetti ambientali delle previsioni rendendo il più possibile sostenibili le trasformazioni territoriali ed il consumo delle risorse, ha individuato le seguenti prescrizioni per le mitigazioni delle criticità ambientali e dell'uso delle risorse:
Verifica della disponibilità della risorsa idrica.
Verifica ed eventuale adeguamento della rete acquedottistica.
Verifica ed eventuale adeguamento della rete fognaria con particolare attenzione ai trattamenti primari dei reflui (fosse settiche).
Realizzazione di sistemi di allocazione per le acque destinate a fini non potabili finalizzati ad usi irrigui (giardini privati, verde pubblico, ecc.).
Utilizzo di pavimentazioni e di finiture che riducano l'effetto "isola di calore".
Gli interventi devono garantire qualità insediativa attraverso un'articolazione equilibrata tra spazi aperti e costruito con particolare riferimento alla qualità progettuale degli spazi di fruizione collettiva.
Valutazione degli impatti sulle risorse ambientali durante la fase di progettazione degli interventi e loro corretta gestione durante la fase di realizzazione: a titolo esemplificativo dovranno essere analizzati gli impatti sulle acque sotterranee, sulle acque superficiali, nell'aria e quelli derivanti dal rumore e dai rifiuti (§ 9.2.5. del RA).
Gli interventi urbanistico-edilizi devono possedere un alto contenuto di eco-sostenibilità, utilizzando tecnologie evolute, a basso consumo di risorse e a minor impatto ambientale; il tutto finalizzato alla riduzione e razionalizzazione dei consumi e all'utilizzo, attivo e passivo, di fonti di energia rinnovabile.
Dovranno essere rispettate le disposizioni relative alle aree di protezione delle risorse idriche (art. 107 delle NTA del RU).
Infine, nell'elaborazione del PUC dovranno essere rispettate le disposizioni di cui agli artt. 95 bis e 95 ter delle Nta, relativi alle aree di interesse o di rischio/potenzialità archeologica.

12. MODALITÀ ATTUATIVE

L' intervento di trasformazione è soggetto alla preventiva approvazione di un PUC (progetto unitario convenzionato) che comprenda la contestuale realizzazione di tutte le opere di urbanizzazione previste dalla presente scheda norma, nonché del raccordo con le urbanizzazioni esistenti. Il rilascio dei titoli abilitativi o atti di assenso comunque denominati relativi agli interventi previsti è subordinato alla stipula di una convenzione, ovvero alla sottoscrizione di un atto unilaterale d' obbligo.

13. SUPERFICIE MINIMA D'INTERVENTO

Smi = 965 mq

Ultima modifica Venerdì, Gennaio 29, 2021 - 09:42