Norme Tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

Art. 173- Censimento

1. Il censimento delle barriere architettoniche in ambito urbano è costituito dal Quadro conoscitivo prodotto per il Piano per l'Eliminazione delle Barriere Architettoniche, in corso di redazione.

Il censimento è contenuto nei documenti (Relazione, Schede e Tavole) richiamati all'art. 3 delle presenti Norme allegati al Regolamento Urbanistico.

2. Le indagini sono state svolte nel periodo gennaio-marzo 2012 attraverso specifici sopralluoghi e rilievi diretti ed hanno riguardato gli edifici, le attrezzature e gli spazi aperti dove si svolgono funzioni pubbliche ed aperti al pubblico, di proprietà del Comune di Pian di Scò oppure utilizzati a tali scopi a titolo diverso.

Edifici ed attrezzature comprendono:

  • edifici con o senza resede destinati a servizi amministrativi, scolastici, culturali, ricreativi e sanitari
  • attrezzature per la pratica sportiva
  • cimiteri.

Gli spazi scoperti corrispondono ad aree pubbliche poste in ambito urbano quali:

  • strade e percorsi carrabili e/o pedonali
  • parcheggi
  • piazze
  • giardini.

Complessivamente sono state elaborate 250 schede di rilievo, delle quali 161 riguardano strade urbane.

3. Ognuno degli oggetti del censimento costituisce un "elemento complesso" per il quale sono stati analizzate nel dettaglio le componenti - "elementi semplici" delle quali è possibile verificare i requisiti di accessibilità; gli elementi semplici considerati sono:

  • percorsi e spazi pedonali
  • accessi
  • superamento dei dislivelli
  • ambienti ed arredi interni
  • attrezzature esterne
  • servizi igienici
  • posti auto riservati
  • fermate del trasporto pubblico.

4. I dati sono stati integrati dalle informazioni fornite dal Comune e dall'azienda di Trasporto Pubblico Locale in merito alle caratteristiche dei veicoli impiegati.

Sono inoltre state raccolte informazioni relative alle strutture aperte al pubblico di proprietà non pubblica attraverso un questionario distribuito ad attività di tipo commerciale (negozi, strutture ricettive...), associazioni ed altre attività di interesse collettivo.

5. Il censimento dovrà essere aggiornato ed eventualmente integrato sulla base degli interventi attuati e dell'insediamento di nuove funzioni analoghe a quelle già censite.

Dell'attuazione del Programma di intervento per l'abbattimento delle barriere architettoniche ed urbanistiche dovrà essere dato conto nelle attività di monitoraggio del Regolamento Urbanistico.

Art. 174- Obiettivo

1. Obiettivo del Programma di intervento per l'abbattimento delle barriere architettoniche ed urbanistiche è la realizzazione di ambienti compatibili con le esigenze del maggior numero possibile di utenti, privilegiando comunque soluzioni progettuali inclusive rispetto alle soluzioni speciali cioè a quelle dedicate ad uno specifico profilo di utenza.

2. Al fine del raggiungimento di tale obiettivo il Programma è integrato dalle disposizioni per l'accessibilità e la fruibilità da parte di tutti in autonomia contenute nelle presenti Norme, in particolare agli artt. 94, 98, 104, 108, 116 e 124, che si applicano alla generalità degli interventi e tra questi in primo luogo agli interventi di trasformazione cioè alla realizzazione di nuovi edifici, attrezzature e spazi aperti.

Art. 175- Tipologia degli interventi

1. Conseguentemente alla metodologia di analisi impiegata nel censimento, l'individuazione degli interventi necessari è articolata in riferimento agli elementi semplici sopra richiamati.

2. Gli interventi dovranno perseguire in primo luogo i seguenti obiettivi e prestazioni:

  • per i percorsi e gli spazi pedonali, la continuità planimetrica, i collegamenti tra percorsi paralleli, ad esempio separati dalla carreggiata stradale, o adiacenti per mezzo di attraversamenti pedonali complanari o, in alternativa, opportunamente raccordati, l'allargamento dei percorsi e lo spostamento e/o modifica di ogni manufatto in elevazione presente sugli spazi pedonali al fine di garantire la larghezza minima di transito, l'eliminazione di ogni discontinuità altimetrica, la predisposizione di piano di calpestio e di illuminazione adeguati, la segnalazione del passaggio a zone carrabili o non pavimentate;
  • per gli accessi, l'eliminazione di dislivelli ed ostacoli, anche con l'impiego di rampe mobili, la predisposizione di segnaletica adeguata, l'installazione di infissi e apparecchiature appropriati;
  • per il superamento dei dislivelli, l'eliminazione di dislivelli ed ostacoli, anche con l'impiego di rampe mobili, l'individuabilità, la predisposizione di piano di calpestio e di illuminazione adeguati;
  • per ambienti ed arredi interni, l'individuabilità degli spazi dedicati alle diverse funzioni e/o attività, l'eliminazione di ostacoli e di spigoli vivi, la predisposizione di piano di calpestio e di illuminazione adeguati, l'installazione di infissi e apparecchiature appropriati, la disponibilità di punti informativi e di spazi di attesa adeguati;
  • per le attrezzature esterne (cestini portarifiuti, cassonetti, sedute, giochi, cassette postali, ...), l'individuabilità, l'installazione di elementi ed apparecchiature appropriati per numero, collocazione e caratteristiche;
  • per i locali igienici, individuabilità, la predisposizione di piano di calpestio e di illuminazione adeguati, l'installazione di infissi, sanitari, arredi e apparecchiature appropriati;
  • per i posti auto riservati, l'individuazione di un corretto numero di stalli di dimensioni appropriate, la predisposizione di segnaletica, la sicurezza degli spazi di manovra ed il collegamento adeguato con i percorsi pedonali;
  • per le fermate del trasporto pubblico, individuabilità, la presenza di informazioni adeguate, la predisposizione di arredi appropriati (pensiline, panchine).

Art. 176- Programma e priorità degli interventi

1. Il programma per il quinquennio successivo all'approvazione del Regolamento Urbanistico prevede quale linea di indirizzo strategico la focalizzazione degli interventi di iniziativa pubblica nelle aree appartenenti al Sistema dei Luoghi centrali, come individuato al Capo I del Titolo VIII delle presenti norme.

Sarà pertanto data priorità agli interventi più significativi per l'identità dei luoghi e di maggiore interesse collettivo.

2. Sono a tal fine considerati prioritari:

  • gli interventi nei luoghi che rappresentano le più rilevanti criticità in tema di accessibilità, fruibilità e sicurezza nel caso degli edifici e delle attrezzature pubbliche con più alta frequenza d'uso, cioè le sedi dei servizi amministrativi, dei servizi sanitari e dei servizi per l'istruzione di base, agendo in particolare per adeguare le modalità di accesso e di superamento dei dislivelli ed i locali igienici;
  • gli interventi nelle aree, nei tratti o nei punti che interrompono la continuità dei percorsi urbani accessibili e/o che presentano le più rilevanti criticità in tema di fruibilità e sicurezza nel caso degli spazi scoperti urbani.

Nel caso del capoluogo l'area di intervento prioritario comprende via Roma, con il Municipio, il distretto sanitario e le scuole, e la fascia tra piazza Cuccoli e piazza Indipendenza fino al viale.

A Faella l'area di intervento prioritario comprende il polo scolastico, con il distretto sanitario, via Vittorio Emanuele ed il sistema che va da piazza Kennedy a piazza Piero della Francesca.

A Vaggio l'area di intervento prioritario comprende via Liguria ed il giardino centrale.

3. Saranno inoltre privilegiati gli interventi per migliorare la fruibilità di alcuni importanti collegamenti quali l'itinerario Matassino-Ontaneto-Montalpero ed i tracciati che connettono le zone prevalentemente produttive ai centri urbani (Faella-Le Chiuse e Pian di Scò-Palagio).

4. Dovranno essere altresì adottate idonee misure per favorire l'accessibilità nei nuclei minori, intervenendo in prima istanza sugli spazi aperti di ingresso/approdo (aree di sosta e spazi pedonali).

5. Gli interventi di iniziativa pubblica, orientati all'eliminazione o almeno al superamento delle barriere architettoniche ed urbanistiche, saranno articolati nelle seguenti categorie:

  • interventi ordinari e diffusi, corrispondenti ad operazioni "ricorrenti" ed in parte standardizzabili;
  • interventi straordinari, relativi a luoghi per i quali è necessario un insieme di operazioni complesse o particolari attraverso la messa a punto di progetti specifici.

6. Gli interventi da attuare saranno specificamente individuati e definiti nell'ambito della redazione del Piano per l'eliminazione delle barriere architettoniche (P.E.B.A.), ai fini della programmazione operativa.

7. Nella realizzazione di tutti gli interventi di iniziativa pubblica riguardanti le strutture esistenti dove si svolgono funzioni pubbliche (edifici, attrezzature) e gli spazi aperti urbani esistenti - ad eccezione di manutenzioni e interventi d'urgenza -, anche se attivati con finalità diverse da quelle di abbattimento delle barriere architettoniche ed urbanistiche, dovranno comunque essere messe in atto le operazioni indicate all'art. 175, fatte salve documentate impossibilità tecniche.

8. Per quanto riguarda gli interventi di iniziativa privata, il Comune potrà applicare incentivi economici mediante la riduzione degli oneri di urbanizzazione secondaria in misura crescente a seconda dei livelli dei requisiti di accessibilità e visitabilità degli edifici oltre i limiti obbligatori stabiliti dalle norme vigenti, fino ad un massimo del 70%.

Ultimo aggiornamento
30/05/2023, 12:07