Art. 49- Generalità
1. Fanno parte del sistema della mobilità i tracciati stradali che costituiscono la rete principale e la viabilità minore di interesse generale.
2. Prescrizioni per gli atti di governo del territorio:
- a) Dovranno essere previsti interventi capaci di migliorare l'efficienza del collegamento fra la rete principale e la rete locale urbana, disponendo una gerarchizzazione delle strade che tenda alla separazione tra il traffico pesante, il traffico veicolare normale e quello ciclo-pedonale, garantendo la presenza di adeguate aree di parcheggio.
- b) Dovranno essere studiati interventi per assicurare alti standard di sicurezza, soprattutto in corrispondenza delle intersezioni viarie e degli attraversamenti pedonali.
Art. 50- Viabilità principale intercomunale (M1)
1. La viabilità principale intercomunale M1 è costituita dagli assi fondamentali a servizio delle relazioni territoriali: la Provinciale della Castagneta, la Setteponti, la Proviniciale Fiorentina e la via Urbinese.
2. Prescrizioni per gli atti di governo del territorio:
- a) adeguamento e riqualificazione dei tracciati esistenti e delle intersezioni, rendendoli uniformi in termini di caratteristiche strutturali e di utilizzo, secondo caratteristiche prestazionali adeguate al ruolo;
- b) individuazione di percorsi destinati alla mobilità ciclabile e pedonale anche come attrezzatura per il tempo libero e per la fruizione turistica;
- c) corretto inserimento paesistico, con riferimento a quanto definito al Titolo VI Invarianti ed in particolare all'art. 36 Viabilità fondativa.
3. Indirizzi:
Sulla base del Codice della strada esse sono classificabili come "Strade extraurbane secondarie"; dovranno pertanto tendere alle caratteristiche per le infrastrutture stradali previste per tali tracciati (strade ad unica carreggiata, con almeno una corsia per senso di marcia e banchine, con intersezioni a raso).
Art. 51- Viabilità di collegamento interno (M2)
1. La viabilità di collegamento M2 individua i tracciati che strutturano la mobilità all'interno dei centri abitati e le relazioni tra di essi, consentendo altresì l'accessibilità alle zone produttive.
2. Il Piano Strutturale individua sulla Tavola C.01 gli "Ambiti indicativi per nuovi tracciati di collegamento" che corrispondono ad areali dove è prevista la realizzazione di nuovi tratti a completamento della rete interna della viabilità e per risolvere alcune specifiche criticità riscontrate. La localizzazione di maggior dettaglio delle nuove infrastrutture, la loro definizione progettuale e l'imposizione dei vincoli espropriativi sono comunque demandate a successive fasi di pianificazione e, nel caso del nuovo collegamento tra via del Varco e la Provinciale Ponte Matassino-Reggello, a specifici accordi con il Comune di Reggello.
3. Prescrizioni per gli atti di governo del territorio:
- a) adeguamento e riqualificazione dei tracciati esistenti e delle intersezioni, rendendoli uniformi in termini di caratteristiche strutturali e di utilizzo, secondo caratteristiche prestazionali adeguate al ruolo;
- b) individuazione di percorsi destinati alla mobilità ciclabile e pedonale;
- c) corretto inserimento paesistico, con riferimento a quanto definito al Titolo VI Invarianti ed in particolare all'art. 36 Viabilità fondativa.
4. Indirizzi:
Sulla base del Codice della strada esse sono classificabili come "Strade extraurbane secondarie"; dovranno pertanto tendere alle caratteristiche per le infrastrutture stradali previste per tali tracciati (strade ad unica carreggiata, con almeno una corsia per senso di marcia e banchine, con intersezioni a raso).
Art. 52- Altri itinerari di interesse generale (M3)
1. Il Piano individua una rete di tracciati che attraversa e mette in relazione i differenti paesaggi ed ambienti, i contesti urbani ed aree e siti di interesse storico-naturalistico; essa si identifica con le strade di origine antica che, insieme ai principali assi viari, hanno strutturato il territorio e gli insediamenti.
2. Prescrizioni per gli atti di governo del territorio:
- a) salvaguardare e riproporre i caratteri originari delle strade, attraverso il mantenimento delle caratteristiche tecniche, dimensionali e di giacitura, delle presenze vegetali, dei manufatti storici di arredo e corredo, delle opere stradali, degli affacci della strada verso il territorio, anche con segnaletiche specifiche e punti sosta;
- b) privilegiarne la fruizione attraverso la mobilità dolce.
3. Indirizzi:
Sulla base del Codice della strada esse sono classificabili come "Strade extraurbane locali".