Art. 26- Ambito dell'altopiano
1. La zona dell'altopiano presenta pendenze molto ridotte, terreni vocati all'olivicoltura, stabili su substrato di sabbie e ghiaie nella parte alta e di limi nella parte più bassa, al quale è legato un grado di permeabilità non molto elevato.
In epoca storica la zona è sempre stata insediata e coltivata dal medioevo; oltre la presenza di significative testimonianze insediative riveste valore culturale testimoniale lo stesso disegno del territorio.
Qui si sviluppava in massima parte il percorso del fosso macinante, all'origine delle principali strutture insediative presenti e del disegno dell'impianto agrario, organizzato in funzione della distribuzione delle acque derivate dal canale stesso.
Comprende il centro abitato del capoluogo.
2. Vocazioni e limitazioni derivanti dai caratteri:
Per le caratteristiche morfologiche e qualitative l'area non presenta particolari limitazioni dal punto di vista agricolo ed in generale per altri tipi di utilizzazione, se non in parte per la permeabilità dei terreni e la ridotta produttività dell'acquifero. Le favorevoli condizioni per l'insediamento allo stesso tempo determinano una forte erosione antropica di aree produttive agricole, con rischio elevato di fenomeni di abbandono e di frammentarietà aziendale.
3. Obiettivi:
- - tutela del patrimonio urbanistico ed edilizio di matrice storica;
- - riqualificazione dei tessuti urbani con il recupero, la riconfigurazione e l'integrazione degli spazi pubblici e collettivi;
- - salvaguardia della tessitura agraria a maglia fitta che connota l'ambito.
- - promozione della produzione agricola.
4. Indirizzi:
- - limitazione alla tendenza al consumo di suolo agricolo e controllo delle impermeabilizzazioni in relazione al moderato rischio di inquinamento della falda idrica;
- - consolidamento della struttura urbana e riordino dei tessuti urbani, soprattutto ai margini dell'urbanizzato;
- - mantenimento del disegno, delle linee di deflusso e dei segni dell'impianto agrario, evitando movimenti di terra che alterino l'assetto ed il profilo dei luoghi;
- - realizzazione di itinerari culturali, escursionistici, naturalistici e di valorizzazione delle produzioni agricole.