Norme Tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

Capo I SISTEMA INSEDIATIVO A PREVALENTE DESTINAZIONE RESIDENZIALE

Art. 78 Criteri relativi agli standard

1. Le dotazioni di standard richieste, su tutto il territorio comunale, per gli interventi di nuova edificazione, sostituzione edilizia, ampliamento e ristrutturazione urbanistica dovranno rispettare le seguenti quantità: Residenza 18 mq ogni 100 mc; Industriale e artigianale, commerciale all'ingrosso e depositi commerciali 10 mq ogni 100 mq di Sf; Attività terziarie 80 mq ogni 100 mq di Sul.

2. Gli interventi relativi all'allegato "B" del RU "Schede degli interventi di ristrutturazione, saturazione edilizia, completamento, ampliamento e sopraelevazione con destinazione residenziale", all'allegato "C" del RU "Schede degli interventi di saturazione, ristrutturazione, ampliamento e espansione con destinazione produttiva" e alla carta "E" "Schede relative a nuclei, attività produttive esistenti e servizi pubblici nel territori aperto", dovranno rispettare le quantità di standard e le specifiche prescrizioni contenute nelle relative schede, salvo l'obbligo di reperire standard nel caso in cui quanto indicato dalle schede risulti inferiore alle quantità definite nel comma 1 del presente articolo e quanto specificato nei commi che seguono.

3. Al fine di evitare una eccessiva frammentazione degli standard, con ripercussioni negative sulla futura gestione delle aree, al fine inoltre di consentire il loro reperimento in aree e situazioni maggiormente idonee anche in termini di fabbisogno, l'eventuale differenza tra le quantità di standard richieste nelle rispettive schede e le quantità individuate al comma 1 del presente articolo, potranno essere monetizzate, versando al comune il corrispettivo del costo di acquisizione dell'area, in aggiunta al contributo di costruzione di cui all'art. 119 della LR 1/05.

4. Non è richiesto il reperimento degli standard:

  • per gli interventi prevalentemente residenziali < 1.000 mc;
  • per gli interventi relative ad altre funzioni < 500 mq Sul;
  • per gli interventi di saturazione edilizia relativi all'allegato B del RU inferiori a mc 2.000.

5. Le disposizioni relative alla monetizzazione degli standard non si applicano:

  • per gli Interventi Unitari di Completamento o di Ampliamento Residenziale (IUC e IUA) di cui all'art. 13 delle NTA del RU, salvo per la quota eccedente a quanto stabilito al comma 1 del presente articolo;
  • per gli Interventi Unitari di Ampliamento e di Espansione Produttiva (IUAP e IUEP) di cui agli art. 22 e 23 delle NTA del RU, salvo per la quota eccedente a quanto stabilito al comma 1 del presente articolo;

6. Al fine del reperimento totale o parziale delle quantità di standard richieste nelle schede degli Interventi Unitari di Ristrutturazione Residenziale (IUR) di cui all'art. 10 delle presenti NTA, negli Interventi di Saturazione Edilizia (S) di cui all'art. 12 delle presenti NTA e negli Interventi di Saturazione e Ristrutturazione produttiva (SP e RP) di cui all'art. 21 delle presenti NTA, nel caso in cui per motivi legati allo stato dei luoghi, all'ubicazione delle aree d'intervento o per valutazione specifiche effettuate dai servizi tecnici del Comune, si reputi che si verifichino le condizioni di cui al comma 3 del presente articolo, in luogo degli standard è possibile reperire spazi d'uso pubblico.

7. Gli spazi d'uso pubblico da realizzare dovranno garantire una facile accessibilità, funzionare come pertinenza comune degli edifici, essere di proprietà privata e garantire l'uso pubblico mediante atto da stipulare da parte dei richiedenti gli interventi edilizi in oggetto.

8. Sempre in riferimento ai presupposti dei commi 6 e 7 del presente articolo, per gli stessi interventi e con le stesse motivazioni, in luogo del reperimento di spazi d'uso pubblico è possibile applicare la monetizzazione delle quote richieste mediante l'applicazione delle regole del presente articolo.

10. Tutti gli altri interventi che discendono dalla disciplina del RU, con esclusione di quelli relativi ai commi 2 e 4, le dotazioni di standard richieste dovranno essere di norma monetizzate, salvo diverse valutazione effettuate dai Servizi comunali competenti, basate su oggettive necessità o fabbisogno del contesto in cui si colloca l'intervento, corretto inserimento ambientale e sulle infrastrutture ove questi si appoggiano.

11. Ai fini della quantificazione degli importi relativi alla monetizzazione dello standard viene assunto come importo di riferimento il corrispettivo di 60 €/mq come valore di riferimento del terreno su cui realizzare le dotazioni di standard richieste per insediamenti a prevalente destinazione residenziale e di 40 €/mq per insediamenti aventi destinazioni diverse dal residenziale. Tali importi potranno subire una oscillazione del 20% in più o in meno in relazione alle caratteristiche specifiche del sito di riferimento (necessità di bonifica, problematiche di natura idraulica, dotazioni di servizi, accessibilità, ecc.).

12. Le aree a standard di cui al presente articolo, devono essere localizzate preferibilmente su aree destinate a tale funzione dal Regolamento Urbanistico, realizzate dal richiedente con scomputo del costo di realizzazione dagli oneri di urbanizzazione primaria e cessione al comune a costruzione ultimata e collaudata.

13. Rimane fermo l'obbligo del reperimento di spazi destinati a parcheggi privati di cui alla L. 122/1989 e alla sosta di relazione a corredo delle attività commerciali al dettaglio in sede fissa.

Art. 78 bis Criteri relativi agli spazi destinate alla sosta di relazione a corredo delle attività commerciali al dettaglio in sede fissa

1. Nuove superfici di vendita al dettaglio in sede fissa ottenute tramite nuova costruzione, ampliamento di edifici commerciali esistenti e mutamenti di destinazione d'uso, sono ammissibili se, oltre agli standard di cui ai precedenti commi ed agli standard di legge, vengano reperite le seguenti quantità spazi di sosta di relazione, secondo le diverse tipologie di esercizio commerciale:

  • a. esercizi di vicinato (fino a 300 mq di superficie di vendita): 1 mq/1 mq di superficie di vendita;
  • b. medie strutture di vendita (fino a 1500 mq di superficie di vendita): 1,5 mq/1 mq di superficie di vendita oltre a 1 mq/1 mq di superficie utile coperta destinata ad altre attività complementari a quella di vendita;
  • c. grandi strutture di vendita (oltre 1500 mq di superficie di vendita): 2 mq/1 mq di superficie di vendita, oltre a 1,5 mq/1 mq di superficie utile coperta destinata ad altre attività complementari a quella commerciale.

2. In virtù delle disposizioni contenute nella Variante al PRG per la programmazione urbanistica e commerciale approvata con DCC 59/2001 scaturite sulla base di verifiche specifiche sulla dotazione di parcheggi nell’ambito del territorio comunale, le disposizioni del comma 6 non si applicano alle UTOE del Sistema insediativo a prevalente destinazione residenziale per la tipologia commerciale “esercizi di vicinato” (fino a 250 mq di superficie di vendita); e all’UTOE 1 Centro Storico e all’interno del perimetro del “Centro storico allargato”, di cui alla cartografia allegata, per la tipologia commerciale “medie strutture di vendita” (fino a 400 mq di superficie di vendita).

3. Le medie e grandi strutture di vendita devono inoltre assicurare un'adeguata area per carico e scarico, distinta dai parcheggi per il pubblico e posta fuori dalle strade pubbliche. Tale obbligo sussiste anche quando lo somma delle superfici di vendita di più esercizi di vicinato, inseriti in uno stesso immobile con unico accesso, risulti uguale o superiore a mq. 250. Le quantità di cui al presente comma devono essere garantite anche nel caso di nuovi insediamenti di medie e grandi strutture di vendita in locali commerciali esistenti. Per le finalità di cui al presente comma si considera superficie a parcheggio "idonea", quella che consenta almeno un posto auto effettivo ogni 25 mq. della superficie individuata.

4. Ai fini del reperimento degli spazi destinati alla sosta di relazione, verrà presa a riferimento sia la superficie effettiva degli stalli di sosta che la superficie degli spazi di manovra. La superficie complessiva sopra determinata diviso il numero di posti auto previsti non potrà portare alla determinazione di un coefficiente superiore a 25, diversamente gli spazi di manovra eccedenti non potranno essere assunti al fine della verifica delle quantità richieste.

5. Rimane fermo l’obbligo del reperimento di spazi destinati a parcheggi privati di cui alla L. 122/1989.

Rappresentazione del “Centro storico allargato” ai fini della programmazione commerciale

Art. 79 Inquadramento Generale

Il sistema insediativo a prevalente destinazione residenziale è suddiviso in 3 sottosistemi ed in 13 UTOE:

Sottosistema del capoluogo

Aree “interne” con funzioni omogenee

  • Utoe 1 centro storico
  • Utoe 2 zona scolastica e sportiva
  • Utoe 3 nord riva destra
  • Utoe 4 sud riva destra
  • Utoe 5 nord ovest ferrovia
  • Utoe 6 sud riva sinistra

Aree “esterne” al capoluogo con funzioni miste

  • Utoe 7 montemaggiori
  • Utoe 8 via praticelli

Sottosistema delle frazioni

  • Utoe 9 castelnuovo
  • Utoe dogana
  • Utoe granaiolo
  • Utoe cambiano
  • Utoe petrazzi

Per tutte le UTOE del sistema insediativo a prevalente destinazione residenziale il R.U. richiama le analisi della situazione attuale, gli obiettivi strategici e le previsioni di carattere generale contenuti nelle “Schede delle UTOE” (elaborato D1) del Piano strutturale. Per le indicazioni riportate negli articoli successivi si deve fare riferimento alla Carta D del R.U. ed alle norme di carattere generale contenute nel Titolo 2 Capo I, II, III, IV. Per gli interventi di ristrutturazione urbanistica (IUR) di saturazione Edilizia (S) di completamento e di ampliamento residenziale (IUC, IUA), di recupero, saturazione e ampliamento produttivo (IURP, SP, IUAP) nel sottosistema delle aree esterne, le indicazioni delle singole UTOE rimandano alle schede specifiche di cui agli Allegati B e C. Negli articoli successivi vengono indicate anche le regole di intervento sulle aree agricole “di margine” esterne ai tessuti edilizi ed alle zone edificabili ma interne alle UTOE del sistema insediativo. Su tali aree dovranno essere applicati anche i vincoli territoriali indicati nell’articolo 55 del Titolo 2 e riportati nella Carta B del R.U. Nelle UTOE del sistema insediativo a prevalente destinazione residenziale il Regolamento urbanistico, tenendo conto della individuazione delle tipologie degli esercizi commerciali, all’art. 78 bis stabilisce a seconda delle varie tipologie commerciali e l’ubicazione delle stesse gli spazi da destinare alla sosta di relazione a corredo delle attività commerciali.

Nel sistema insediativo a prevalente destinazione residenziale il R.U. prevede l’ampliamento della Grande Struttura di vendita esistente nell’UTOE 3 del Capoluogo e prevede la possibilità di realizzare nuove grandi strutture di vendita in altre UTOE, individuate nel Titolo 3 Capo I.

Art. 80 UTOE 1/centro storico

Tessuti edilizi esistenti

TA il centro storico consolidato compreso il borgo storico costituito da Via Solferino/Via Magenta

TC (2) Gli isolati intorno a Via Piave e gli isolati intorno a Via Vallesi

TP (3) Gli insediamenti di recente realizzazione a seguito del PEEP 3 nell’area della ex Balli e dei Piani di Recupero nell’area dell’ex Consorzio Agrario e nell’area dell’ex Cinema Vezzi

TN I nuclei di edifici su via Giordano Bruno ed il nucleo di edifici su via XXIV Maggio

TS L’area dell’ospedale di S. Verdiana

Norme specifiche per gli interventi sugli edifici

Nel tessuto TA in caso di interventi di ristrutturazione in categoria DP1 e superiore dovranno essere perseguite le seguenti finalità:

  • recupero di immagine con adeguamento tipologico e di finiture
  • valorizzazione degli spazi interni agli isolati
  • recupero di parametri igienici
  • riqualificazione abitativa, per quest’ultima finalità le suddivisioni in unità abitative non potranno portare ad unità abitative di superficie utile inferiore a 60 mq, con due vani grandi. Potranno essere realizzate unità abitative di superficie utile inferiore, solo nel caso in cui venga espresso parere favorevole da parte della Commissione Edilizia Comunale su una soluzione progettuale, estesa all’intero immobile, con la quale si dimostrino particolari impedimenti strutturali o caratteristiche tipologiche del fabbricato.

Nei tessuti TA della UTOE 1 non sarà consentito il cambio di destinazione ad unità abitative per i fondi al piano terra degli edifici che si affacciano sulle strade e sulle piazze elencate di seguito: via XX Settembre, via Ferrucci, via Tilli, Piazza del Popolo, Via P. Neri.

Nel tessuto TA il R.U. individua come edifici “non compatibili” sia edifici che sono in contrasto con il tessuto per la loro tipologia e per la loro posizione sia edifici che sono in contrasto per la loro altezza eccessiva. In caso di interventi di ristrutturazione in categoria DP1 e superiori per gli edifici non compatibili per tipologia e posizione valgono i criteri di cui al capoverso precedente; per gli edifici non compatibili per altezza non sarà possibile un adeguamento tipologico e si dovrà tendere a utilizzare elementi di finitura il più possibile leggeri e neutri. Nel tessuto TA il R.U. individua su via XX Settembre due edifici “non compatibili con prescrizioni particolari” (ex confezioni Vicad ed ex cinema Puccini); su tali edifici sono possibili interventi fino alla manutenzione straordinaria senza cambio di destinazione d’uso. Per interventi di categoria superiore sarà necessario un piano attuativo, esteso anche alle aree limitrofe, da concordare preventivamente con l’Amministrazione Comunale, ai sensi dell’art. 9/ter. Nei tessuti TC in caso di interventi di ristrutturazione in categoria DP1 e superiore dovranno essere perseguite le seguenti finalità:

  • recupero di immagine
  • completamento delle cortine edilizie sulle strade e valorizzazione degli spazi interni agli isolati; per il completamento e la riqualificazione delle cortine edilizie sulle strade saranno ammessi anche interventi di ristrutturazione urbanistica E1 con modifica del profilo delle coperture.

Nei tessuti TC e TN il R.U. individua come edifici “non compatibili” gli edifici che sono in contrasto con il tessuto per la loro altezza eccessiva; per tali edifici non sarà consentito alcun ampliamento; in caso di interventi di ristrutturazione in categoria DP1 e superiori si dovrà tendere a utilizzare elementi di finitura il più possibile leggeri e neutri. Nel tessuto TP dell’isolato intorno a Via Piave il R.U. individua l’edificio in corso di ristrutturazione in piazza Giovanni XXIII come “non compatibile” per le dimensioni complessive, senza riferimenti particolari all’altezza o alle caratteristiche tipologiche e di finitura; su tale edificio non sarà consentito alcun ampliamento della volumetria complessiva. Nei tessuti TP, caratterizzati da una densità edilizia alta, non sarà consentito alcun ampliamento.

Per gli edifici realizzati in epoca recente e non compatibili con il tessuto edilizio valgono inoltre le disposizioni di cui all’art. 9 delle presenti NTA, ultimo capoverso.

Piani attuativi realizzati

Piano Particolareggiato per la ex Balli

Piano di recupero per l’ex Vezzi

Piano di recupero per l’ex Consorzio Agrario

IUR3 riguarda le volumetrie residue dell’edificio per servizi della ex Balli; la ristrutturazione consentirà il recupero definitivo, funzionale e di immagine, dell’area della ex Balli.

Interventi di ristrutturazione urbanistica

IUR1 riguarda il complesso dei fabbricati di proprietà Billeri fra Piazza Gramsci e Via Masini, caratterizzato quasi completamente da edifici incompatibili; la ristrutturazione dovrà tendere a migliorare la cortina edilizia su Piazza Gramsci e a rendere “permeabile “ l’area.

IUR2 e IUR10 riguardano i fabbricati su via Masini che costituivano i depositi della ex Montecatini; la ristrutturazione dovrà garantire una migliore utilizzazione delle volumetrie attuali.

Interventi di saturazione edilizia

S1 all’incrocio fra Via Piave e Via Masini; l’intervento costituisce una soluzione “d’angolo” fra le due strade, finalizzata a migliorare l’immagine urbana, in corrispondenza dell’accesso al centro commerciale da nord.

S27 fra via XXIV Maggio ed il fiume Elsa; edificio in linea a chiusura dell’isolato prospiciente il parcheggio pubblico di progetto.

S30 su via Piave. Volume direzionale di collegamento tra due fabbricati esistenti.

SOPRAELEVAZIONI: n. 11, finalizzate a rendere più omogenee le cortine edilizie sulla viabilità principale.

Organizzazione del traffico e dei parcheggi pubblici

L’UTOE si caratterizza come centro commerciale e di servizi di livello intercomunale; pertanto l’orientamento di fondo è quello di limitare il traffico di attraversamento e di privilegiare soluzioni di strade a transito “rallentato” e di zone a traffico limitato. Per le direttrici di penetrazione urbana (nella parte bassa della UTOE) e per i parcheggi scambiatori e di margine si richiamano gli articoli 42 e 49 del Titolo 2. Per la parte alta del centro storico l’orientamento è quello di diluire il traffico di accesso garantendo la massima “permeabilità” mediante la valorizzazione delle strade attuali (Via Solferino, via Veneto, Via Attavanti, Via Timignano, Via P. Neri fino alla circonvallazione) e con la realizzazione del collegamento diretta fra Via Attavanti (porta al Vento) e via P. Neri in corrispondenza dell’incrocio con la circonvallazione est.

Autorimesse interrate

Oltre alle autorimesse già realizzate (Via P. Neri, ex Cinema Vezzi) il R.U. prevede due nuove autorimesse interrate alla ex Balli e in Via Timignano/Largo Boccherini.

Sistema delle piazze pedonali e delle aree a verde

Nella UTOE 1 sono ubicati i maggiori sistemi di piazze e di aree a verde “storiche” del Comune:

zona della Pieve, da valorizzare con interventi di restauro vegetazionale e con la realizzazione di percorsi pedonali

zona di Piazza Gramsci, da valorizzare con interventi di arredo e di restauro vegetazionale e mediante il collegamento pedonale continuo con il centro commerciale, la parte alta del centro storico, la stazione FF.SS.

zona di S. Verdiana, S. Francesco, da valorizzare rendendo più leggibili e sicuri i collegamenti pedonali fra i vari settori, collegamenti che attualmente sono fortemente penalizzati dal traffico carrabile. In dettaglio nella UTOE sono individuate, fra piazze storiche e piazze di realizzazione recente, le seguenti piazze pedonali: Piazza del Popolo, Piazza Gramsci, Piazza Cavour, Piazza Ulivelli, Piazza s. Francesco, il proto di S. Verdiana, Piazza Giovanni XXIII, Piazza De Filippo nell’area della ex Balli.

Nella UTOE1 sono ubicate varie aree a verde esistenti e di previsione in pendio, fra la parte bassa della UTOE, la collina della Pieve, Via Giordano Bruno; per tali aree il R.U. prevede la sistemazione come aree alberate, con essenze arboree ed arbustive, con funzioni di immagine, di schermatura, di depurazione dell’aria.

Percorsi alternativi

Si richiama l’articolo 45 del precedente Titolo 2.

Viali alberati

Il R.U. individua viali alberati da conservare e da integrare in Via Piave, Via Carducci, Via Masini, Viale Potente.

Prescrizioni per l'arredo

Nella UTOE1, in particolare nelle piazze e nelle strade urbane di interesse storico, gli interventi di sistemazione e di riorganizzazione dovranno essere effettuati utilizzando materiali di pregio (pietra, mattone, ecc..) adeguati al contesto urbano. Dovranno essere scelti materiali di pregio, con una soluzione unitaria, per il sistema delle scale urbane realizzate per superare il dislivello fra la parte bassa e la parte alta della UTOE in via Dante, via Carducci, piazza Gramsci, piazza delle Stanze Operaie, via Franciosini.

Sistema delle attrezzature di interesse pubblico

Nella UTOE 1 sono ubicati:

il complesso degli Uffici Amministrativi di Piazza del Popolo, da valorizzare ulteriormente

gran parte delle attrezzature culturali del comune: il Teatro del Popolo, il Ridotto, l’area per gli spettacoli all’aperto su via XX Settembre, la biblioteca Vallesiana, il Cinema Puccini, la Pinacoteca di via Tilli, il museo di S. Verdiana

l’ospedale di S. Verdiana con l’area di pertinenza destinata a verde pubblico alberato, la Casa di riposo nell’area della ex Balli, la sede del Distretto Sanitario in Via C. Battisti

il sistema delle chiese storiche: S. Verdiana, S. Lorenzo, S. Ippolito, S. Francesco

la scuola elementare M. Tilli e la scuola materna di Via P. Neri nella parte alta del centro storico.

Gli edifici monumentali

Nella UTOE1 sono concentrati molti degli edifici monumentali vincolati ai sensi del D. Lgs. 490/99 e/o individuati nella Carta D del R.U. Sulla base della ricerca Poggiali il R.U. tutela tali edifici con le regole di interventi di cui all’art. 9 del Titolo 1. Il R.U. individua come un obbiettivo prioritario il recupero e la valorizzazione delle mura e delle torri della Pieve e dei settori di mura Castellane ancora esistenti a valle di Via XX Settembre e a monte di via Tilli.

Pertinenze urbane

Il R.U. individua come pertinenza urbana le pendici collinari fra la ex Balli e Via Attavanti e fra Via P. Neri e Via Attavanti. Su tali aree potranno essere realizzati giardini, orti privati, aree alberate.

Art. 81 UTOE 2 / zona scolastica e sportiva

Tessuti edilizi esistenti

TA

il borgo storico costituito da via Benozzo Gozzoli

TO

gli isolati fra viale Roosevelt e via Bustichini

TP (2)

gli insediamenti di recente realizzazione a seguito di lottizzazione fra via Duca D’Aosta e Via 1° Maggio ed a seguito di Piano di recupero nell’area dell’ex “Puccioni” TN (4) alcuni isolati e nuclei su via Fanciullacci, viale Roosevelt, Viale Duca D’Aosta

TS

l’area scolastica e sportiva fra viale Duca D’Aosta, viale di Vittorio, viale Roosevelt, la circonvallazione ovest; l’isolato del Convento di S. Chiara

Norme specifiche per gli interventi sugli edifici

Nel tessuto TA, in caso di interventi di ristrutturazione in categoria DP1 e superiore dovranno essere perseguite le seguenti finalità:

  • recupero di immagine con adeguamento tipologico e di finiture
  • recupero di parametri igienici
  • riqualificazione abitativa.

Nel tessuto TA il R.U. individua come edifici “non compatibili” gli edifici che sono in contrasto con il tessuto per l’altezza ed in genere per la volumetria eccessiva; per tali edifici non sarà consentito alcun ampliamento; in caso di interventi di ristrutturazione in categoria DP1 e superiori non sarà possibile un adeguamento tipologico e si dovrà tendere a utilizzare elementi di finitura il più possibile leggeri e neutri.

Nei tessuti TO e TN in caso di interventi di ristrutturazione in categoria DP1 e superiore dovranno essere perseguite le seguenti finalità:

  • recupero di immagine
  • completamento delle cortine edilizie sulle strade e valorizzazione degli spazi interni agli isolati per il completamento e la riqualificazione delle cortine edilizie sulle strade saranno ammessi interventi di ristrutturazione urbanistica E1 anche nei tessuti TO.

Nei tessuti TO e TN il R.U. individua come edifici “non compatibili” gli edifici che sono in contrasto con il tessuto per la altezza e/o la volumetria eccessiva; per tali edifici non sarà consentito alcun ampliamento; in caso di interventi di ristrutturazione in categoria DP1 e superiore si dovrà tendere a utilizzare elementi di finitura il più possibile leggeri e neutri.

Nel tessuto TP nell’area dell’ex Puccioni, caratterizzato da una densità edilizia alta, non sarà consentito alcun ampliamento.

Per gli edifici realizzati in epoca recente e non compatibili con il tessuto edilizio valgono inoltre le disposizioni di cui all’art. 9 delle presenti NTA, ultimo capoverso.

Piani attuativi realizzati

Piano di recupero per i fabbricati su Vicolo delle Monache

IUR5 riguarda il complesso dell’ex officina “Lemmi” su via Benozzo Gozzoli.

Interventi di ristrutturazione urbanistica

IUR4 riguarda il gruppo di case ex coloniche su viale Duca D’Aosta; la ristrutturazione dovrà tendere a ridurre il contrasto tipologico con gli altri edifici della zona, con edifici allineati sul viale Duca D’Aosta

IUR12 riguarda parte dell’ex confezione “Ines-Viri” (edificio incompatibile) e la villa residenziale fra via Benozzo Gozzoli e viale Roosevelt; la ristrutturazione dovrà tendere a ridurre il contrasto tipologico con gli altri edifici della zona ed a completare la quinta edilizia su viale Roosevelt.

Interventi di saturazione edilizia

S2 su piazza Grandi, finalizzato a completare le quinte edilizie su tale piazza

SOPRAELEVAZIONI: n. 1, finalizzata anch’essa a completare le quinte edilizie su tale piazza

Infrastrutture viarie

Sul margine ovest la UTOE 2 comprende un settore della circonvallazione ovest del capoluogo. Il R.U. prevede la riorganizzazione dell’incrocio fra via Duca D’Aosta e la circonvallazione ovest.

Organizzazione del traffico e dei parcheggi pubblici

L’UTOE si caratterizza soprattutto per la presenza della grande area scolastica e sportiva, con attrezzature di interesse sovracomunale. Per le direttrici di penetrazione urbana e per i parcheggi scambiatori di margine si richiamano gli articoli 42 e 49 del titolo 2. Si dovrà porre particolare attenzione nella organizzazione del traffico e del rapporto del traffico stesso con i parcheggi, le aree destinate al trasporto scolastico e le aree scolastiche vere e proprie su viale Duca d’Aosta, viale di Vittorio e Viale Roosevelt.

Sistema delle aree a verde e delle piazze pedonali, percorsi alternativi

Nella zona scolastica e sportiva il R.U. prescrive la realizzazione, ad integrazione dei percorsi attuali, di una rete continua di percorsi alternativi interni che colleghi fra loro gli impianti sportivi, le scuole e le altre attrezzature presenti nell’area. Il sistema dei percorsi dovrà avere elementi di continuità verso la riva dell’Elsa (attraverso l’area dell’IUR4) e verso gli impianti sportivi esistenti e previsti su via Togliatti e su via XXV Aprile, nella UTOE 6. Nella parte più interna della zona sportiva, in posizione baricentrica rispetto agli impianti principali, dovrà essere sistemato uno spazio di aggregazione con caratteristiche di piazza pedonale. Il R.U. prevede il recupero funzionale e di immagine di piazza Grandi, mediante sistemazioni a verde, cortine alberate e mediante la valorizzazione dei coni visivi verso i viali che vi convergono a raggiera e verso la nuova Chiesa di S. Chiara e la Scuola di musica.

Viali alberati

Il R.U. individua nei viali alberati una componente di immagine fondamentale per tutta l’UTOE 2, sia perché i viali alberati costituiscono un elemento di grande qualità di per sé, sia perché rendono ottimale il rapporto visivo con il tessuto edilizio, consentendo di osservare gli edifici solo uno per uno o a piccoli gruppi e impedendo la visione complessiva degli interi isolati che mette in evidenza, nel caso dei tessuti TN, l’eccessiva eterogeneità delle tipologie edilizie e delle finiture; sarà di particolare importanza e di particolare effetto sull’immagine urbana la caratterizzazione come viali alberati delle strade che convergono a raggiera su piazza Grandi.

Prescrizioni per l'arredo

Per il tessuto TA dovranno applicarsi gli stessi criteri qualitativi indicati all’art. 78 per la UTOE 1; anche per la zona scolastica e sportiva dovranno essere utilizzati materiali di pregio.

Sistema delle attrezzature di interesse pubblico

Nella UTOE sono ubicati o previsti dal R.U.:

  • gran parte delle attrezzature sportive del capoluogo: stadio, campo di calcio sussidiario, palazzetto dello sport, tennis, bocciodromo, calcetto, piscina coperta, in previsione piscina scoperta;
  • un ostello della gioventù anche come attrezzatura di supporto agli impianti sportivi;
  • gran parte delle attrezzature scolastiche del Comune: scuola media Orazio Bacci, 2° plesso di scuola elementare, Istituto superiore Enriquez;
  • la scuola comunale di Musica;
  • la chiesa di S. Chiara e di S. Maria della Marca;
  • il Centro di Igiene mentale (in costruzione).

Gli edifici monumentali

Nella UTOE è ubicato il complesso del Convento di S. Chiara con la chiesa di S. Maria della Marca, e, nelle vicinanze, la Cappella della Visitazione, sede originaria di un tabernacolo di Benozzo Gozzoli; all’interno del complesso è ubicata anche la scuola Comunale di musica. Il R.U. tutela tali edifici con le regole di intervento di cui all’art. 9. Il R.U. individua come una esigenza prioritaria la riqualificazione delle aree esterne al complesso del Convento di S. Chiara, con l’obbiettivo di ridurre l’impatto visivo del contesto urbano ormai in gran parte “incompatibile” e di rievidenziare l’antico collegamento fra il Convento e la Cappella della Visitazione.

Pertinenze urbane

Nella UTOE 2 il R.U. individua come pertinenza urbana alcune aree lungo la circonvallazione ovest. su tali aree potranno essere realizzati giardini, parcheggi con pavimentazioni permeabili, impianti sportivi senza attrezzature fisse, aree per la protezione civile. Invece l’area di pertinenza urbana ubicata in adiacenza a Via I Maggio sarà destinate a ricevere in tutto o in parte i volumi degli edifici esistenti di cui all’art. 9 delle presenti norme e secondo le disposizioni impartite nello stesso articolo. In carenza di piano attuativo, che preveda il trasferimento della volumetria, sull’area in oggetto saranno consentite le sole attività di cui al periodo precedente.

Art. 82 UTOE 3/ SETTORE NORD IN RIVA DESTRA

Tessuti edilizi esistenti

TP

l’insediamento di recente realizzazione a seguito di lottizzazione nella zona della “Porticciola”

TN (4)

Gli altri isolati e nuclei della UTOE

Con l’eccezione del tessuto TP e del tessuto TS tutta l’UTOE si caratterizza dunque per la presenza di una edilizia poco ordinata, che determina una immagine urbana poco definita e di bassa qualità.

TS

L’area della ex Montecatini

Norme specifiche per gli interventi sugli edifici

Nei tessuti TN in caso di intervento di ristrutturazione in categoria DP1 e superiore dovranno esser perseguite le seguenti finalità:

  • recupero di immagine;
  • completamento delle cortine edilizie sulle strade e valorizzazione degli spazi interni agli isolati.

Per gli edifici realizzati in epoca recente e non compatibili con il tessuto edilizio valgono inoltre le disposizioni di cui all’art. 9 delle presenti NTA, ultimo capoverso.

Piani attuativi in fase di realizzazione

Lottizzazione Porticciola in via C. Marx e via B. Croce

Interventi di totale ristrutturazione

IUR6 e 6 B: riguardano il complesso della ex Montecatini attualmente quasi del tutto inutilizzato ed in avanzato degrado; la ristrutturazione avrà un ruolo fondamentale per tutto l’assetto urbano del capoluogo. La scheda relativa dell’allegato B prevede la salvaguardia delle caratteristiche planimetriche e di finitura degli edifici attuali, l’inserimento di funzioni qualificanti a scala urbana ed intercomunale, la realizzazione di un sistema di spazi interni che costituisca, fra l’altro, un elemento di collegamento fra il centro commerciale attuale e l’area del Supermercato COOP, attraverso Via Piave e Via Masini. La previsione comprende anche 3 aree all’interno dell’UTOE 6 destinate a ricevere parte della volumetria di progetto.

IUR 7: riguarda l’isolato in angolo fra via Galilei e via Marconi; la ristrutturazione è finalizzata alla riutilizzazione di una volumetria attualmente in abbandono ed al recupero di immagine

IUR 11: riguarda un isolato fra via Masini, via Dorso ed il rio Lama; la ristrutturazione è finalizzata al recupero funzionale e di immagine.

Interventi di saturazione edilizia

S3 su Via Masini, finalizzato a completare la cortina edilizia sulla strada, eliminando una anomalia tipologica.

S4 su via Carlo Marx, utilizzazione di un “vuoto” e completamento di isolato

S5 ubicata in via Antonio Labriola

S25 ubicata in via Gobetti

S36 ubicata su via De Santis

SOPRAELEVAZIONI: n. 1, finalizzata a completare la cortina edilizia su via Masini

Zone urbane a prevalente destinazione produttiva interne ai tessuti urbani

L’isolato in angolo fra via L. da Vinci e Via Marconi.

Infrastrutture viarie

La UTOE 3 è attraversata da un settore della circonvallazione est del capoluogo

Organizzazione del traffico e dei parcheggi pubblici

Per le direttrici di penetrazione urbana ed i parcheggi scambiatori e di margine si richiamano l’art. 42 e l’art. 49 del precedente titolo II. Il R.U. prevede l’allargamento del tratto finale di via Gobetti e la riorganizzazione dell’incrocio su Via Masini; tale intervento è necessario per migliorare l’accessibilità della zona della Porticciola, che è stata penalizzata dalla realizzazione della circonvallazione est e dalla conseguente chiusura del collegamento diretto fra via C. Marx e via Masini. Il R.U. prevede il potenziamento dei parcheggi di margine anche con la realizzazione del nuovo parcheggio oltre la linea ferroviaria, previsto nell’ambito dell’intervento IUR6B. Per il resto nell’UTOE 3 sono esistenti e previsti esclusivamente parcheggi a servizio della residenza.

Sistema delle aree a verde e delle piazze pedonali, percorsi alternativi

Nella UTOE 3 rientrano un settore di verde pubblico lungo il rio Lama, alcune aree a monte di Via Goito e fra Via Goito e l’ospedale e altre aree a verde interne. Alcune delle aree a verde esistenti o di previsione sono in pendio; per tali aree il R.U. prescrive la sistemazione con alberature d’alto fusto, con funzioni di immagine, di schermatura, di depurazione dell’aria. Per i percorsi alternativi si richiama l’art. 45 del precedente Titolo II; i percorsi alternativi dovranno costituire un sistema continuo fa le aree a verde di quartiere (comprese le aree interne che verranno realizzate nella ex Montecatini) con collegamenti verso il centro e verso il territorio aperto. Il R.U. individua, con la scheda relativa all’allegato B, nella UTOE 3 una piazza pedonale da realizzare all’interno dell’area della ex Montecatini, preferibilmente in asse a via Piave e di fronte al nuovo Ufficio Postale. Il R.U. prevede il recupero funzionale e di immagine dello slargo all’incrocio fra via Masini e via Piave, mediante sistemazione a verde, cortine alberate e la valorizzazione dei coni visivi verso via Piave e verso gli edifici più significativi della ex Montecatini.

Viali alberati

Il R.U. individua una serie di viali alberati nella carta D; saranno particolarmente importanti le cortine alberate sulla circonvallazione est e sulle strade di penetrazione urbana; la cortina alberata prevista di fronte alla cabina primaria dell’ENEL di via Masini dovrà essere realizzata con essenze sempreverdi e garantendo un effetto di schermatura visiva.

Prescrizioni per l'arredo

Per l’IUR6 (ex Montecatini) dovranno applicarsi gli stessi criteri qualitativi utilizzati, sulla base delle prescrizioni dell’art. 78, per via Piave, al fine di accentuare la continuità dell’asse urbano da piazza Gramsci al supermercato COOP.

Sistema delle attrezzature di interesse pubblico

Nella UTOE sono ubicati:

  • Il complesso dei servizi amministrativi sociali e scolastici già realizzati in posizione marginale nel complesso della ex Montecatini (nuovo Ufficio Postale, comando dei Vigili urbani, CIAF, Scuola materna di via Masini)
  • la nuova chiesa di via Goito
  • il centro commerciale costituito dal Supermercato COOP di via Leonardo da Vinci
  • la struttura ricreativa di via Masini

Impianti

La cabina primaria ENEL di via Masini

Pertinenze urbane

Nella UTOE 3 il R.U. individua alcune aree di pertinenza urbana a monte di via Masini e di via Giordano Bruno. Su tali aree potranno essere realizzati giardini, orti privati, aree alberate.

Aree agricole di margine

Sono ricomprese nella UTOE 3 come aree agricole di margine alcune aree intorno al rio Lama, in prossimità della linea ferroviaria e alla strada vicinale della Lama; tali aree sono assimilate, per quanto riguarda la normativa, alle aree della UTOE E1b del sottosistema delle aree di pianura, per quelle situate a valle della SRT 429 ed alle aree della UTOE E5a del sottosistema delle aree agricole periurbane ed ai corridoi biologici, per le restanti. All’interno delle zone agricole di margine sono ubicati 2 edifici con destinazione produttiva che vengono individuati come “non compatibili” con il contesto ambientale ai sensi dell’art. 58 del titolo 2. Per tali edifici potranno essere consentiti interventi di ristrutturazione urbanistica E2 con cambio di destinazione ad attività turistico-ricettiva, sulla base delle regole stabilite nel suddetto art. 56. In carenza di tale intervento potrà essere mantenuta l’attività produttiva e potranno essere effettuati interventi di manutenzione, restauro, ristrutturazione DP2. Non potranno essere effettuati cambi di destinazione a residenza; non potranno essere effettuati cambi di destinazione ad attività turistico-ricettiva senza lo spostamento dei fabbricati in base alle regole dell’art. 58.

Aree con destinazioni particolari

Area per impianto di distribuzione carburanti (stazione di rifornimento) su via Niccoli.

Art. 83 UTOE 4/SETTORE SUD IN RIVA DESTRA

Tessuti edilizi esistenti

TA

il borgo storico di via Cesare Battisti fino all’incrocio con via Ugolini

TO

tutti gli isolati fra via Verdi e via Mascagni

TP

gli insediamenti di recente realizzazione a seguito di Piano di recupero nell’area della ex Vetreria Rigatti

TN

gli isolati sui terreni in piano e in pendio fra viale Potente e via Pompeo Neri.

Norme specifiche per gli interventi sugli edifici

Nel tessuto TA in caso di intervento di ristrutturazione in categoria DP1, e superiore dovranno esser perseguite le seguenti finalità:

  • recupero d’immagine con adeguamento tipologico e di finiture
  • valorizzazione del fronte verso il tessuto TP
  • valorizzazione degli spazi interni agli isolati

Nel tessuto TO e TN in caso di interventi di ristrutturazione in categoria DP1 e superiori dovranno esser perseguite le seguenti finalità:

  • recupero di immagine
  • completamento delle cortine edilizie sulle strade e valorizzazione degli spazi interni agli isolati per il completamento e la riqualificazione delle cortine edilizie sulle strade saranno ammessi interventi di ristrutturazione urbanistica anche nei tessuti TO.

Nel tessuto TN il R.U. individua come “edifici non compatibili” gli edifici che sono in contrasto con il tessuto per la altezza e/o la volumetria eccessiva; per tali edifici non sarà consentito alcun ampliamento; in caso di interventi di ristrutturazione in categoria DP1 e superiori di dovrà tendere a utilizzare elementi di finitura il più possibile leggeri e neutri. Nel tessuto TP nell’area della ex Vetreria, caratterizzato da una densità edilizia alta, non sarà consentito alcun ampliamento.

Per gli edifici realizzati in epoca recente e non compatibili con il tessuto edilizio valgono inoltre le disposizioni di cui all’art. 9 delle presenti NTA, ultimo capoverso.

Nel tessuto TA il R.U. individua su via Boito un edificio “non compatibili con prescrizioni particolari” (ex edifici produttivi; su tali edifici sono possibili interventi fino alla manutenzione straordinaria senza cambio di destinazione d’uso. Per interventi di categoria superiore sarà necessario un piano attuativo, esteso anche alle aree limitrofe, da concordare preventivamente con l’Amministrazione Comunale, ai sensi dell’art. 9/ter

Piani attuativi realizzati

Piano di recupero per l’ex Vetreria

Interventi di saturazione edilizia

S6 su viale Potente, finalizzato a completare le quinte edilizie sul viale

S31 ubicata su via Mascagni che prevede un volume residenziale ed uno a servizi amministrativi

S33 ubicata sul prolungamento di via Verdi a carattere residenziale

SOPRAELEVAZIONI: n. 3 finalizzate a rendere più omogenee le cortine edilizie sulla viabilità

Infrastrutture viarie

Sul margine est la UTOE 4 comprende un settore significativo della circonvallazione est del capoluogo: Il R.U. prevede la riorganizzazione dell’incrocio della circonvallazione ovest con viale Potente e con via Giotto, con rettifica del tratto terminale di viale Potente.

Organizzazione del traffico e dei parcheggi pubblici

Per le direttrici di penetrazione urbana e per i parcheggi di margine si richiamano gli articoli 42 e 49 del titolo 2. Il R.U. contiene alcune previsioni di nuovi parcheggi destinati a eliminare la carenza di posti auto a servizio della residenza che caratterizza tutta la UTOE (compensata comunque nella zona di via Verdi da un reticolo viario fitto che consente la realizzazione di molti parcheggi sui lati delle strade) e a funzionare in certi giorni come parcheggi di margine; il parcheggio previsto in via Bellini servirà inoltre anche ad aumentare la dotazione di parcheggi residenziali nella parte alta del centro storico.

Sistema delle aree a verde e delle piazze pedonali, percorsi alternativi

L’UTOE 4 si caratterizza per la fascia verde di viale Potente (per la quale il R.U. prevede la “saldatura” funzionale e di immagine con il complesso delle aree a verde intorno a S. Verdiana) per le aree fra via Mascagni via Timignano-Fornace e la circonvallazione est e per il sistema delle aree a verde e delle piazze interne al tessuto TP nell’area della ex Vetreria. Per i percorsi alternativi si richiama l’articolo 45 del precedente Titolo 2; i percorsi alternativi dovranno costituire un sistema continuo attraverso e fra le aree a verde della UTOE, con collegamenti verso il centro. Il R.U. individua nella UTOE 4 due piazze pedonali: Piazza Cherubini con funzioni di centro di quartiere e Piazza “delle Fiascaie” nel tessuto TP della ex Vetreria, con funzioni di centro di quartiere e come ulteriore integrazione del sistema delle aree a verde e delle piazze di S. Verdiana e S. Francesco.

Viali alberati

Il R.U. individua come viali alberati viale Potente e la circonvallazione est; sarà di particolare importanza anche per motivi funzionali (schermatura) la realizzazione delle alberature lungo la circonvallazione est; il R.U. individua una cortina di alberi a valle di via P. Neri e una zona di verde alberato nell’area a verde fra via P. Neri e via Bellini per introdurre un elemento di separazione fra il tessuto TN di via Bellini e la collina della Pieve.

Prescrizioni per l'arredo

Per il tessuto TA si dovranno applicare gli stessi criteri qualitativi indicati all’art. 78 per la UTOE 1.

Sistema delle attrezzature di interesse pubblico

  • la Casa di ricovero “Ciapetti” in via Timignano
  • la scuola materna di via Ma scagni
  • il R.U. prevede la nuova caserma per la Stazione dei Carabinieri di Castelfiorentino in via Mascagni.

Pertinenze urbane

Il R.U. individua come pertinenze urbane alcune aree di frangia fra i tessuti urbani e la circonvallazione ovest; su tali aree potranno essere realizzati giardini, parcheggi con pavimentazioni permeabili, aree alberate. Tali aree potranno essere destinate a ricevere in tutto o in parte i volumi degli edifici esistenti di cui all’art. 9 delle presenti norme e secondo le disposizioni impartite nello stesso articolo. In carenza di piano attuativo, che preveda il trasferimento della volumetria, sulle aree in oggetto saranno consentite le sole attività di cui al periodo precedente.

Art. 84 UTOE 5/SETTORE NORD, A OVEST DELLA FERROVIA

L’UTOE 5 si caratterizza come una UTOE di margine urbano, priva di TESSUTI EDILIZI consistenti e collegata al sistema degli insediamenti per il fatto di essere ubicata all’interno del tracciato della circonvallazione ovest. Le previsioni del R.U. per l’UTOE 5 sono abbastanza “leggere” e rispondono anche alla finalità di preservare la zona in vista di future utilizzazioni.

Zone urbane a prevalente destinazione produttiva

Presenza di edifici a destinazione produttiva accessibili da via XXIV Maggio, in località Torricella.

Infrastrutture viarie e organizzazione del traffico

La UTOE 5 comprende sui margini nord ed ovest un settore significativo della circonvallazione ovest del capoluogo ed è attraversata da via XXIV Maggio che costituisce una importante strada di penetrazione urbana.

Aree con destinazioni particolari

Parcheggio per autotreni. Il R.U. individua tre aree compatibili nella zona fra il Rio Lama e la circonvallazione ovest. Per le procedure e le norme di realizzazione si rimanda all’art. 46 del Titolo 2. Si richiama il fatto che prima della realizzazione del parcheggio e dopo la realizzazione per le aree non utilizzate varrà l’individuazione come AREE AGRICOLE DI MARGINE.

Zone per impianti sportivi privati aperti al pubblico

Il R.U. individua le aree adiacenti al Circolo del tennis attuale come aree utilizzabili per la realizzazione di impianti sportivi di iniziativa privata. Gli interventi per la realizzazione dei suddetti impianti sportivi saranno subordinati alla elaborazione di un progetto di insieme per il quale dovranno essere acquisiti i pareri favorevoli della C.E. e della Commissione urbanistica Consiliare; il progetto di insieme dovrà indicare in modo dettagliato la collocazione degli impianti e degli eventuali fabbricati di servizio, gli accessi ed i parcheggi ad uso pubblico, le altre sistemazioni esterne comprese le pavimentazioni, le essenze arboree ed arbustive, gli impianti. I fabbricati di servizio dovranno essere in struttura leggera (legno o altri materiali leggeri comunque di buona qualità) e la edificazione sarà subordinata ad un vincolo di destinazione con obbligo di demolizione al termine della funzione.

Aree agricole di margine

Sono assimilate per quanto riguarda la normativa alle aree della UTOE E1b del sottosistema delle aree agricole delle pianure fluviali.

Art. 85 UTOE 6 / SETTORE SUD IN RIVA SINISTRA

Tessuti edilizi esistenti

TP

gli insediamenti di recente realizzazione a seguito del PEEP n. 2 di via XXIV Aprile

TN (4)

tutti gli altri isolati e nuclei della UTOE. Con l’unica eccezione del tessuto TP tutta l’UTOE 6 si caratterizza dunque per la presenza di una edilizia poco ordinata, che determina una immagine urbana poco definita e di bassa qualità.

Norme specifiche per gli interventi sgli edifici

Nei tessuti TN in caso di interventi di ristrutturazione in categoria DP1 e superiore dovranno esser perseguite le seguenti finalità:

  • recupero di immagine
  • completamento delle cortine edilizie sulle strade e valorizzazione degli spazi interni agli isolati

Per gli edifici realizzati in epoca recente e non compatibili con il tessuto edilizio valgono inoltre le disposizioni di cui all’art. 9 delle presenti NTA, ultimo capoverso.

Piani attuativi realizzati

Piano di recupero per l’area della ex GMG.

Piani attuativi in fase di realizzazione

IUC1 ubicato su via Profeti

Interventi di saturazione edilizia

S7 su via Profeti nei pressi di piazza Grandi, finalizzato a completare le cortine edilizie visibili da piazza Grandi

S8 sull’angolo (acuto) fra via S. Antonio e via Allende; l’intervento inserisce una soluzione “d’angolo” qualificata al posto di un edificio anonimo, in una posizione particolarmente visibile per essere di fronte a uno spazio aperto ad uso pubblico piuttosto ampio.

S9 su via Profeti

S10 all’incrocio fra via Profeti e via XXV Aprile; l’intervento costituisce una soluzione “d’angolo” fra due strade, necessaria per migliorare l’immagine urbana.

S23 su via Profeti

S24 su via Profeti

S32 sul proseguimento di via Lussu, destinata ad interventi per alloggi ERP

S34 su via S. Antonio.

SOPRAELEVAZIONI: n. 1 finalizzata a rendere più omogenea la cortina edilizia su via S. Antonio

Interventi unitari di completamento e di ampliamento residenziale

IUR6 tre aree ubicate su via Alicata, Piazza Agnoletti e via Fanciullaci destinate a ricevere parte dei volumi dell’intervento sulla Ex Montecatini

IUA1 ubicato su via Profeti, costituirà un ampliamento dell’abitato verso sud; dovrà portare anche a un recupero di immagine mediante interventi ordinati dal punto di vista della gerarchia degli spazi e delle tipologie edilizie.

Infrastrutture viarie

Sui margini verso sud l’UTOE comprende un settore della circonvallazione ovest del capoluogo e un settore della nuova Volterrana: il R.U. prevede la riorganizzazione dell'incrocio fra via Profeti e la circonvallazione ovest; tale riorganizzazione dovrà comunque tener conto del rapporto gerarchico fra le due strade.

Organizzazione del traffico e dei parcheggi pubblici

Per le direttrici di penetrazione urbana si richiama l’art. 42 del precedente Titolo 2; per il resto nell’UTOE 6 sono esistenti e previsti esclusivamente parcheggi a servizio della residenza.

Sistema delle aree a verde e delle piazze pedonali, percorsi alternativi

L’UTOE 6 si caratterizza per la presenza di un ampio settore di verde pubblico lungo la circonvallazione ovest, per la presenza di una struttura trasversale di aree a verde fra via Togliatti e via Bustichini e per la presenza di altre aree a verde interne o marginali anche di dimensioni consistenti. Il R.U. individua nella zona di verde pubblico lungo la circonvallazione ovest un settore da destinare ad orti per anziani. Per i percorsi alternativi si richiama l’articolo 45 del precedente Titolo 2; i percorsi alternativi dovranno costituire un sistema continuo attraverso e fra le aree a verde della UTOE, con collegamenti verso il centro e verso il territorio aperto. Il R.U. individua nella UTOE 6 due piazze pedonali con funzioni di centro di quartiere: la piazza in fregio a Via Bustichini e la piazza in angolo fra Via Togliatti e Via XXV Aprile.

Viali alberati

Il R.U. individua nei viali alberati una componente di immagine fondamentale per tutta L’UTOE 6, per gi stessi motivi già evidenziati per la confinante UTOE 2; saranno di particolare importanza anche per motivi funzionali (schermatura) la realizzazione di alberature sulle direttrici di penetrazione urbana e la realizzazione della cortina alberata lungo la circonvallazione ovest.

Sistema delle attrezzature di interesse pubblico

Nella UTOE sono ubicati e previsti dal R.U.:

  • il Palazzetto dello sport di via XXV Aprile
  • il complesso delle scuole materne all’interno del PEEP 2
  • il Centro sociale e commerciale sulla Piazza in fregio a Via Bustichini, la scheda specifica prevede la sistemazione di un’area destinata ad attrezzature pubbliche all’interno dell’IUA1.

Impianti

  • centrale TELECOM in via Togliatti
  • impianto di depurazione dell’acquedotto con uffici in via Profeti, per tale impianto il R.U. prevede un’area di ampliamento.

Pertinenze urbane

Nella UTOE 6 il R.U. individua come pertinenza urbana alcune aree lungo la circonvallazione ovest e su via S. Antonio; su tali aree potranno essere realizzati giardini, orti, parcheggi con pavimentazioni permeabili, impianti sportivi aperti al pubblico senza attrezzature fisse. Tali aree potranno essere destinate a ricevere in tutto o in parte i volumi degli edifici esistenti di cui all’art. 9 delle presenti norme e secondo le disposizioni impartite nello stesso articolo. In carenza di piano attuativo, che preveda il trasferimento della volumetria, sull’area in oggetto saranno consentite le sole attività di cui al periodo precedente.

Aree agricole di margine

Sono assimilate per quanto riguarda la normativa alle aree della UTOE E1C del sottosistema delle aree agricole delle pianure fluviali. Tali aree potranno essere destinate a ricevere in tutto o in parte i volumi degli edifici esistenti di cui all’art. 9 delle presenti norme e secondo le disposizioni impartite nello stesso articolo. In carenza di piano attuativo, che preveda il trasferimento della volumetria, sull’area in oggetto saranno consentite le sole attività di cui al periodo precedente.

Aree con destinazioni particolari

Area per impianti di distribuzione carburanti (stazione di rifornimento) su via Profeti.

Art. 86 UTOE 7 /SILAP, MONTEMAGGIORI, SAN MARTINO ALLE FONTI

La UTOE 7 si caratterizza per la presenza di funzioni residenziali, di funzioni produttive, di interesse pubblico. Le previsioni del R.U. sono finalizzate a riorganizzare i vari settori con funzioni diverse, a ridurre le situazioni di sovrapposizione di funzioni non compatibili negli stessi tessuti, a introdurre elementi di separazione fra i settori con funzioni diverse.

Tessuti omogenei con prevalente destinazione residenziale

TN (2) tutto l’edificato che gravita su via Giotto di Bondone e su via Raffaello Sanzio. L’edificato con prevalente destinazione residenziale su via Ciurini fra la fonte di S. Martino e il complesso produttivo della ex INA.

Norme specifiche per gli interventi sugli edifici

Nei tessuti TN in caso di interventi di ristrutturazione in categoria DP1 e superiore dovranno essere perseguite le seguenti finalità:

  • recupero di immagine
  • completamento delle cortine edilizie sulle strade e valorizzazione degli spazi interni agli isolati.

Interventi di saturazione edilizia

S11 – S12 – S13 – S14 - S15 Inserimento di edifici con tipologia di villini mono/bifamiliari per completare gli isolati e rendere più definiti i margini dell’edificato.

S16 Inserimento di nuovo edificio ed ampliamento in sostituzione dei depositi di gasolio Pasqualetti su via Ciurini.

Interventi unitari di completamento e di ampliamento residenziale in fase di realizzazione

IUC2 completamento dell’edificato di via Giotto verso monte, su un terreno in contropendenza rispetto alla collina di Montemaggiori.

IUA2 ampliamento residenziale su una collina minore a monte del complesso di S. Martino, occupata attualmente da un edificio ruderizzato.

Zone di saturazione produttiva

SP1 Area su via Ciurini, attualmente officina meccanica per autotreni.

Zone di ristrutturazione produttiva

IURP1 Riorganizzazione mediante ridistribuzione planimetrica del complesso produttivo dell’ex INA su via Ciurini

IURP2 Riorganizzazione e potenziamento del complesso produttivo della ex SILAP

Infrastrutture viarie organizzazione del traffico veicolare e parcheggi pubblici

Dal punto di vista del traffico automobilistico la zona è servita dalla circonvallazione est, dal sottopasso di via Ugolini e da via Ciurini; sono però assolutamente inadeguate dal punto di vista funzionale sia le soluzioni di accesso alla zona residenziale di via Giotto/Via Raffaello e all’area della ex SILAP, sia le soluzioni di accesso al complesso di S. Martino. Il R.U. prevede: la riorganizzazione dell’incrocio fra la circonvallazione ovest e via Giotto, con una separazione fra l’ingresso della ex SILAP e il primo tratto di via Giotto; la riorganizzazione dell’incrocio fra viale Zanini e il raccordo con via Battisti e la realizzazione a partire dall’incrocio ristrutturato di una nuova viabilità (che segue in parte il tracciato di via poderale attuale) che colleghi in modo diretto ed agevole alla circonvallazione ovest da una parte via Raffaello e dall’altra il complesso di S. Martino e la zona destinata all’intervento IA2. Per quanto riguarda i parcheggi pubblici il R.U. prevede: la realizzazione di un parcheggio a servizio della zona di recupero produttivo RP2 prevista nell’area della ex SILAP, il potenziamento dei parcheggi interni al tessuto TN di via Giotto, via Raffaello e la realizzazione nell’ambito delle zone S6, SP1, RP1, di parcheggi paralleli a via Ciurini.

Percorsi alternativi

Per quanto riguarda i percorsi alternativi si richiama l’articolo 45 del precedente Titolo 2. Il R.U. prevede la realizzazione di alcuni percorsi trekking di collegamento con la sommità della collina di Montemaggiori.

Attrezzature di interesse pubblico

La “casa famiglia” realizzata nel complesso di S. Martino alle Fonti.

Aree agricole di margine

Sono assimilate per quanto riguarda la normativa alle aree della UTOE E5b del sottosistema delle aree agricole periurbane.

Aree agricole di margine con particolare tutela

Il R.U. individua come area di particolare tutela una fascia di terreno sul versante sud della collina di Montemaggiori, da tutelare come cono visivo dalla circonvallazione est e da via Ciurini verso la sommità della collina; in tale area non sarà consentita neppure la costruzione di manufatti precari e di serre stagionali. Il R.U. individua tutto il versante nord della collina di Montemaggiori come area da sistemare con essenze arboree ed arbustive, come schermatura di separazione fra la sommità della collina e l’area della ex SILAP e come elemento di stabilizzazione del pendio; in tale area non sarà consentita neppure la costruzione di manufatti precari e di serre stagionali.

Art. 87 UTOE 8 / VIA PRATICELLI

La UTOE 8 si caratterizza per la presenza di funzioni residenziali, di funzioni produttive, di servizi pubblici. Le previsioni del R.U. sono finalizzate a riorganizzare i vari settori con funzioni diverse, a introdurre elementi di separazione fra settori con funzioni diverse.

Tessuti omogenei con prevalente destinazione residenziale

TN (3) tutto l’edificato a monte di via Praticelli e di via del Pantano.

Norme specifiche per gli interventi sugli edifici

Nei tessuti TN in caso di interventi di ristrutturazione in categoria DP1 e superiore dovranno essere perseguite le seguenti finalità:

  • recupero di immagine
  • completamento delle cortine edilizie sulle strade e valorizzazione degli spazi interni agli isolati.

Piani attuativi in fase di realizzazione

Piano di Recupero per l’area ed i fabbricati dell’ex fornace “Castellana” e Piano di Recupero per l’area ed i fabbricati della ex fornace “Piaggiole”.

IUA3 ampliamento a sud del tessuto TN

Sopraelevazioni

  • n. 2, finalizzate a completare le cortine edilizie su via Praticelli.

Interventi unitari di completamento residenziale

IUC3 completamento a est del tessuto TN servito dalla viabilità attuale (da potenziare)

Zone di saturazione produttiva

SP2 (6) corrispondono alle aree produttive realizzate in base ai Piani di recupero per le ex Fornaci “Castellana” e “Piaggiole”

SP3 corrisponde al lotto produttivo esistente a nord di via Praticelli

Zone di ampliamento produttivo

IUAP1 Ampliamento delle aree per attività produttive all’interno di una valletta interclusa a nord di via Praticelli (in parte già realizzato).

Lotti residenziali interclusi

Per i fabbricati interclusi fra le zone produttive valgono le regole di intervento riportate di seguito:

  • sono consentiti interventi fino alla ristrutturazione edilizia DA1; DA2, oltre a Piscine, Volumi tecnici, Gazebi e pergolati con l’esclusione degli le seguenti specificazioni:
  • dovrà essere rispettata la distanza minima dai confini di proprietà di 5 ml., salvo distanze minori attuali:
  • dovrà essere rispettata la distanza minima di 10 ml. fra pareti e pareti finestrate di edifici antistanti;

In caso di riorganizzazione delle unità immobiliari non potranno essere realizzate unità abitative con superficie utile inferiore a 60 mq. con 2 vani grandi.

Infrastruttrue viarie, organizzazione del traffico veicolare e parcheggi pubblici

Il R.U. prevede l’allargamento di via Praticelli nel tratto che verrà interessato dal traffico veicolare più intenso per l’accesso alle aree produttive. Nell’ambito degli interventi IUC3 e IUA3 sono previste integrazioni significative alla viabilità di accesso alla parte alta del tessuto TN. Per quanto riguarda i parcheggi pubblici il R.U. prevede un adeguamento complessivo dei parcheggi a servizio delle zone residenziali RN, IUC3, IUA3.

Aree a verde

Il R.U. prevede la formazione di aree a verde attrezzate sulle pendici collinari che circondano le aree produttive, compresa quella di nuova previsione IUAP1. Tali aree a verde avranno funzioni di separazione fra le aree produttive, gli insediamenti residenziali della UTOE, le aree agricole contermini.

Attrezzature di interesse pubblico

Il centro operativo dei Servizi esterni del Comune e Centro di Raccolta dei rifiuti urbani legato al servizio di raccolta porta a porta.

Aree agricole di margine

Sono assimilate per quanto riguarda la normativa alle aree della UTOE E5C del sottosistema delle aree agricole periurbane.

Le aree prospicienti la Via Praticelli e ricomprese tra l’intervento IUC3 e l’incrocio con Via U. Terracini potranno essere destinate a ricevere in tutto o in parte i volumi degli edifici esistenti di cui all’art. 9 delle presenti norme e secondo le disposizioni impartite nello stesso articolo. In carenza di piano attuativo, che preveda il trasferimento della volumetria, sull’area in oggetto saranno consentite le sole attività di cui al periodo precedente.

Sottosistema delle frazioni

Art. 88 UTOE 9 / CASTELNUOVO

Tessuti edilizi esistenti

TA il centro storico medioevale ed il borgo storico costituito da via Roma fino all’incrocio con via Coianese

TP l’insediamento realizzato di recente mediante piano attuativo a nord del centro storico

TN gli insediamenti recenti con accesso da via Coianese

Norme specifiche per gli interventi sugli edifici

Nel tessuto TA in caso di interventi di ristrutturazione in categoria DP1 e superiore dovranno essere perseguite le seguenti finalità:

  • recupero di immagine con adeguamento tipologico e di finiture
  • valorizzazione degli spazi interni agli isolati
  • recupero di parametri igienici
  • riqualificazione abitativa.

Nel tessuto TA della UTOE 9 non sarà consentito il cambio di destinazione ad unità abitative per i fondi al piano terra degli edifici che si affacciano sulle strade e sulle piazze elencate di seguito: piazza S. Barbara.

Nei tessuti TN in caso di interventi di ristrutturazione in categoria DP1 e superiore dovranno essere perseguite le seguenti finalità:

  • recupero di immagine
  • completamento delle cortine edilizie sulle strade e valorizzazione degli spazi interni agli isolati.

Nel tessuto TN il R.U. individua come edifici “non compatibili” gli edifici che sono in contrasto con il tessuto per la loro altezza eccessiva; per tali edifici non sarà consentito alcun ampliamento; in caso di interventi di ristrutturazione in categoria D1 e superiori si dovrà tendere a utilizzare elementi di finitura il più possibile leggeri e neutri.

Per gli edifici realizzati in epoca recente e non compatibili con il tessuto edilizio valgono inoltre le disposizioni di cui all’art. 9 delle presenti NTA, ultimo capoverso.

Piani attuativi in fase di realizzazione

Piano di recupero per la proprietà Martelli in via della Repubblica

Interventi di saturazione edilizia

SI7 completamento di un gruppo di edifici di recente costruzione in seconda schiera rispetto a via Roma.

SOPRAELEVAZIONI: n. 1 finalizzata a rendere più omogenea la quinta su via Roma;

Interventi di ampliamento residenziale in fase di realizzazione

IUA4 Ampliamento residenziale in angolo fra via Coianese e via del Castellare

Infrastrutture viarie, organizzazione del traffico veicolare e parcheggi pubblici

La realizzazione della circonvallazione fra via Curiel e via Roma permetterà di allontanare completamente il traffico veicolare di attraversamento dal centro storico medioevale, nel quale sarà consentito esclusivamente il traffico di servizio per i residenti; nelle piazze interne al centro medioevale il traffico e il parcheggio dovranno essere vietati o comunque limitati. Il R.U. prevede il potenziamento di via del Castellare, finalizzato a realizzare una nuova strada di accesso a Castelnuovo, di grande valore panoramico e in grado di garantire un collegamento rapido con il capoluogo. Per quanto riguarda i parcheggi pubblici il R.U. prevede la realizzazione di nuovi parcheggi a servizio del centro storico a monte della nuova circonvallazione e con accesso da via Roma, per eliminare la situazione di carenza attuale e liberare le piazze e le strade storiche dalle auto in sosta.

Autorimesse interrate

Il R.U. prevede la realizzazione di autorimesse interrate per i residenti del centro storico in posizioni vicine a quelle dei nuovi parcheggi con accesso da via Roma.

Aree a verde e piazze pedonali, percorsi alternativi

Il R.U. individua come piazze storiche da pedonalizzare piazza S. Barbara e piazza Indipendenza. Per quanto riguarda i percorsi alternativi si richiama l’articolo 45 del precedente Titolo 2; nel centro storico il R.U. individua una rete di percorsi pedonali costituita dalla viabilità pedonale storica posta ai margini dell’edificato (in particolare via “dietro gli orti”, che di recente è stata completamente recuperata) e dai vicoli trasversali di collegamento fra le strade storiche del centro e tale viabilità di margine. La rete di percorsi pedonali servirà anche per collegare con le strade storiche del centro i nuovi parcheggi e le nuove autorimesse. Il R.U. prevede il recupero almeno parziale dei settori dei giardini pubblici di via Roma che sono stati eliminati per la realizzazione della nuova circonvallazione.

Viali alberati

Il R.U. individua come viale alberato da conservare e da integrare il tratto di via Curiel in asse con il monumento ai Caduti della grande guerra.

Prescrizioni per l'arredo

Nel tessuto TA, in particolare nelle strade, nei vicoli e nelle piazze di interesse storico, gli interventi di sistemazione e di riorganizzazione dovranno essere effettuati utilizzando materiali di pregio (pietra, mattone ecc..) adeguati al contesto urbano.

Sistema delle attrezzature di interesse pubblico

Il sistema delle chiese e delle canoniche del centro storico (S. Maria Assunta, S. Barbara, la chiesa in via Curiel, la cappella di S. Rocco); il complesso delle attrezzature sociali e culturali di via Roma con il Circolo ricreativo, il Teatro, le attrezzature per le manifestazioni all’aperto. Il campo sportivo di via del Castellare e il cimitero su via Coianese.

Gli edifici monumentali

Nel tessuto TA della UTOE di Castelnuovo sono concentrati alcuni edifici monumentali vincolati ai sensi del D.Lgs 490/99 e/o individuati nella carta D del R.U. sulla base della ricerca Poggiali. Il R.U. tutela tali edifici con le regole di intervento di cui all’art. 9 del Titolo I. Il R.U. individua come una esigenza prioritaria il recupero e la valorizzazione dei tratti di mura ancora esistenti e delle due torri inserite nelle cortine edilizie che delimitano il centro storico verso ovest e verso est.

Impianti tecnologici

Il complesso degli impianti all’angolo fra via Coianese e via del Castellare, con il deposito dell’acquedotto e la centrale di decompressione del gas metano.

Pertinenze urbane

Il R.U. individua come pertinenza urbana un’area fra via Roma e la nuova circonvallazione; su tale area potranno essere realizzati giardini, orti privati, aree alberate.

Aree agricole di margine

Sono assimilate per quanto riguarda la normativa alle aree della UTOE contermine E4d, del sottosistema delle aree “di raccordo”. Non è consentita la costruzione di nessun edificio e manufatto in genere. Nell’area di margine a sud di via del Castellare di fronte al campo sportivo potranno essere realizzati impianti sportivi di iniziativa privata aperti al pubblico.

Aree agricole di margine con particolare tutela

Il R.U. individua alcuni settori delle aree agricole di margine, caratterizzati da forte pendenza e da instabilità geologica, come aree da sistemare con essenze arboree ed arbustive, come elemento di stabilizzazione del pendio. In tali aree non sarà consentita neppure la costruzione di manufatti precari.

Art. 89 UTOE 10 / DOGANA

Tessuti edilizi esistenti

TA (n. 3) i nuclei storici nati sul percorso della via Sanmniatese

TP l’insediamento realizzato di recente mediante Piano attuativo fra via Sanminiatese e via VIII Marzo

Norme specifiche per gli interventi sugli edifici

Nel tessuto TA in caso di interventi di ristrutturazione in categoria DP1 e superiore dovranno esser perseguite le seguenti finalità:

  • recupero di immagine con adeguamento tipologico e di finiture
  • valorizzazione degli spazi interni agli isolati
  • riqualificazione abitativa

Piani attuativi in fase di realizzazione

La lottizzazione convenzionata relativa al tessuto TP.

Interventi di saturazione edilizia realizzata

S18 ampliamento di edificio isolato con prosecuzione del fronte su via VIII Marzo

Interventi di completamento e di ampliamento residenziale

IUC4 intervento di completamento interno alla frazione, su via VIII Marzo

Zone a prevalente destinazione produttiva

Il R.U. individua l’area della fabbrica di casseforti Baldini

Parcheggi pubblici

Il R.U. prevede nuovi parcheggi pubblici a servizio del tessuto TA, in parte nell’ambito dell’intervento IUC4, per eliminare la situazione di carenza attuale.

Aree a verde e percorsi alternativi

La frazione di Dogana si caratterizza per la presenza di una grande area a verde centrale, che è stata ulteriormente ampliata con le aree realizzate nell’ambito del tessuto TP. Per quanto riguarda i percorsi alternativi si richiama l’art. 45 del precedente Titolo II; in particolare il R.U. individua un percorso pedonale fra l’area a verde centrale e la chiesa di S. Maria a Lungotuono, attraverso l’insediamento da realizzare con l’IUA5. Il R.U. individua inoltre nella frazione di Dogana un punto di snodo per i percorsi minori (piste ciclabili, trekking) nel territorio aperto.

Realizzazione di un percorso pedonale lungo Via Sanminiatese di collegamento tra la frazione e l’area a servizi comprendente la Chiesa e il Cimitero.

Sistema delle attrezzature di interesse pubblico

  • l’attrezzatura sociale e culturale (Circolo ricreativo) di via VIII Marzo
  • la chiesa e la canonica di s. Maria a Lungotuono
  • il cimitero con accesso da via Sanminiatese

Aree agricole di margine

Le aree a valle di via Sanminiatese sono assimilate per quanto riguarda la normativa alle aree della UTOE contermine EIb, del sottosistema delle aree delle pianure fluviali.

Le aree a monte di via Sanminiatese sono assimilate per quanto riguarda la normativa all’area della UTOE contermine E5c, del sottosistema delle aree agricole periurbane.

Art. 90 UTOE 11 / GRANAIOLO

La Frazione di Granaiolo in Comune di Castelfiorentino è collegata in modo organico e senza soluzioni di continuità con le Frazioni di Fontanella e S. Andrea in Comune di Empoli; pertanto alcune previsioni del P.S. riguardano interventi realizzabili solo mediante accordi di programma con il Comune di Empoli.

Tessuti edilizi esistenti

TA la parte in comune di Castelfiorentino dei nuclei storici nati in corrispondenza dell'incrocio fra la strada di Valdelsa (via Niccoli) e la via Salaiola da Granaiolo a Empoli (Via Onofrio di Paolo)

TC un piccolo nucleo in prosecuzione del tessuto TA su via Niccoli

TP l’insediamento in fase di realizzazione a monte di via Niccoli

TS la parte in Comune di Castelfiorentino del complesso e delle aree dell’ex Zuccherificio di Granaiolo

TN gli insediamenti recenti con accesso da via Niccoli.

Norme specifiche per gli interventi sugli edifici

Nel tessuto TA in caso di interventi di ristrutturazione in categoria DP1 e superiore dovranno essere perseguite le seguenti finalità:

  • recupero di immagine con adeguamento tipologico e di finiture
  • valorizzazione degli spazi interni agli isolati
  • riqualificazione abitativa

Piani attuativi in fase di realizzazione

La lottizzazione convenzionata relativa al tessuto TP

Interventi di totale ristrutturazione

IUR9 che comprende anche le aree contraddistinte con le lettere B e C, riguarda il tessuto TS più le aree fra l’ex Zuccherificio e la strada per Castelnuovo (Via Tassinari); la riorganizzazione prevista nell’ambito dell’IUR9 dalla scheda specifica dell’allegato B potrà ricollegarsi in modo organico con il resto delle frazioni di Granaiolo, Fontanella e S. Andrea solo mediante un coordinamento con le previsioni urbanistiche del Comune di Empoli.

Infrastrutture viarie e parcheggi

Per eliminare la carenza di parcheggi a servizio della residenza che caratterizzano i tessuti TA e TO il R.U. individua come unica soluzione possibile un accordo di programma che preveda la realizzazione di parcheggi pubblici in Comune di Empoli su via Salaiola (via Onofrio di Paolo) e oltre il passaggio a livello nell’area dell’ex Zuccherificio; il sistema dei parcheggi prefigurato in precedenza, insieme al traffico veicolare su via Niccoli e sul settore empolese della attuale Statale 429, potranno comunque essere organizzati in modo adeguato solo dopo il radicale ridimensionamento del traffico veicolare di attraversamento delle frazioni che si avrà dopo la realizzazione della nuova S.S. 429.

Il R.U. individua all’interno della UTOE il nuovo collegamento viario fra via Tassinari e le aree ed i fabbricati dell’ex Zuccherificio.

Autorimesse interrate

Il R.U. prevede una autorimessa interrata all’interno del tessuto TA.

Gli edifici monumentali

Nella UTOE 11 ricade il complesso della villa e della fattoria di Granaiolo, con il parco monumentale. Il R.U. tutela gli edifici con le regole di intervento di cui all’art. 9 del Titolo 2 e il parco monumentale con le norme dell’art. 16 sempre del precedente Titolo.

Zone particolari

Il R.U. individua un’area fra via Vittorio Niccoli e la linea ferroviaria come area utilizzabile per giardini privati con possibilità di realizzare strutture di ristoro a servizio della strada e della vicina stazione ferroviaria. La sistemazione dell’area sarà subordinata alla elaborazione di un progetto di insieme per il quale dovranno essere acquisiti i pareri favorevoli della C.E. e della Commissione urbanistica Consiliare; il progetto di insieme dovrà indicare in modo dettagliato: la collocazione e le dimensioni delle strutture di ristoro, gli accessi ed i parcheggi ad uso pubblico (in merito potrà essere studiata una soluzione coordinata con la realizzazione dei parcheggi in comune di Empoli) le sistemazioni esterne comprese le piantumazioni di essenze arboree ed arbustive, gli impianti. Le strutture di ristoro dovranno rispettare il rapporto di copertura del 15%, dovranno essere realizzate a una distanza di almeno 20 ml. da via Niccoli e dovranno essere a un solo piano e in struttura leggera (legno o altri materiali leggeri comunque di buona qualità); la edificazione sarà subordinata ad un vincolo di destinazione con obbligo di demolizione al termine della funzione.

Aree agricole di margine

Sulle altre aree a valle di via Niccoli non potrà essere realizzata alcuna nuova costruzione compresi i manufatti precari e le serre stagionali; sui fabbricati esistenti potranno essere effettuati interventi fino alla ristrutturazione nelle categorie DP e DT senza aumento di volume né di superficie coperta; le aree libere potranno essere sistemate come giardino o come aree alberate. Le aree a monte dei tessuti TA e TP sono assimilate per quanto riguarda la normativa alle aree della UTOE contermine E4a, del sottosistema delle aree “di raccordo”. Non sarà consentita la costruzione di nuovi edifici stabili né in muratura né in materiali leggeri.

Art. 91 UTOE 12 / CAMBIANO

Tessuti edilizi esistenti

TA (n. 3) i nuclei storici nati come pertinenze della villa di Cambiano e sul percorso della statale di Valdelsa

TN (n. 5) tutti gli altri nuclei nati lungo la statale di Valdelsa anche in seconda schiera

Norme specifiche per gli interventi sugli edifici

Nel tessuto TA in caso di interventi di ristrutturazione in categoria DP1 e superiore dovranno essere perseguite le seguenti finalità:

  • recupero di immagine con adeguamento tipologico e di finiture
  • valorizzazione degli spazi interni agli isolati
  • recupero di parametri igienici
  • riqualificazione abitativa

Nel tessuto TN il R.U. individua come edifici “non compatibili” gli edifici che sono in contrasto con il tessuto per altezza e/o dimensioni eccessive; per tali edifici non sarà consentito alcun ampliamento, in caso di interventi di ristrutturazione in categoria D1 e superiori si dovrà tendere a utilizzare elementi di finitura il più possibile leggeri e neutri.

Per gli edifici realizzati in epoca recente e non compatibili con il tessuto edilizio valgono inoltre le disposizioni di cui all’art. 9 delle presenti NTA, ultimo capoverso.

Interventi di saturazione edilizia realizzate

S19 edificio in linea per completare una quinta edilizia in seconda schiera rispetto a via Niccoli

S21 edificio con tipologia di villini abbinati, per completare l’isolato e rendere più definito il margine dell’edificato.

Interventi di saturazione edilizia

S28 ubicata su via Majorana

S29 ubicata lungo la SRT 429

S35 ubicata lungo via G. Muscas

SOPRAELEVAZIONI: n. 1 finalizzata a rendere più omogenea la quinta su via Niccoli;

Interventi di ampliamento residenziale

IUA6 conferma parziale di una zona residenziale di nuova edificazione prevista nel precedente PRG.

Infrastrutture viarie, parcheggi pubblici

Il R.U. prende atto della funzione di attraversamento e di servizio alla residenza di via Niccoli; pertanto sarà di importanza fondamentale su tale strada la realizzazione di marciapiedi laterali di buona funzionalità.

Il R.U. prevede l’adeguamento del primo tratto della strada vicinale di Quercecchio, da riclassare come strada comunale.

Per quanto riguarda i parcheggi pubblici il R.U. prevede il potenziamento del parcheggio scambiatore per la stazione ferroviaria e la realizzazione di nuovi parcheggi a servizio della residenza e delle attrezzature di interesse pubblico, per compensare la quasi totale assenza attuale.

Aree a verde, percorsi alternativi

Il R.U. prevede l’ampliamento del giardino attuale vicino alla stazione e la realizzazione di un’ area a verde vicina al Circolo ricreativo. Per quanto riguarda i percorsi alternativi si richiama l’art. 45 del precedente Titolo 2.

Sistema delle attrezzature di interesse pubblico

  • l’attrezzatura sociale del Circolo Ricreativo
  • la chiesa di S. Prospero a Cambiano
  • l’edificio della ex scuola su via Niccoli, da utilizzare per varie attività di interesse pubblico; il R.U. prevede l’ampliamento della struttura e dell’area di pertinenza.

Gli edifici monumentali

Nella UTOE 12 ricade il complesso della Villa e della Fattoria di Cambiano con il Parco monumentale. Il R.U. tutela gli edifici con le “regole di intervento” di cui all’art. 9 del TITOLO 2 e il parco monumentale con le norme dell’articolo 16 sempre del precedente TITOLO II.

Pertinenze urbane

Il R.U. individua come pertinenze urbane alcune aree fra il tessuto TN e la linea ferroviaria un’area sul retro della ex scuola di via Niccoli e l’area a valle della linea ferroviaria fra le rampe del sovrappasso e il campo sportivo. Su tali aree potranno essere realizzati giardini, orti privati, parcheggi con pavimentazioni permeabili, impianti sportivi senza attrezzature fisse, aree per la protezione civile.

Le aree poste tra la SRT 429 e la linea ferroviaria, al di fuori della fascia di rispetto ferroviaria, potranno essere destinate a ricevere in tutto o in parte i volumi degli edifici esistenti di cui all’art. 9 delle presenti norme e secondo le disposizioni impartite nello stesso articolo. In carenza di piano attuativo, che preveda il trasferimento della volumetria, sull’area in oggetto saranno consentite le sole attività di cui al periodo precedente.

Aree agricole di margine

Le aree a valle della statale di Valdelsa (via Niccoli) sono assimilate per quanto riguarda la normativa, alle aree della UTOE E1b del sottosistema delle aree agricole delle pianure fluviali. Le aree a monte dei tessuti edilizi della frazione sono assimilate per quanto riguarda la normativa della UTOE E4b del sottosistema delle aree “di raccordo”.

Aree agricole di margine con particolare tutela

Il R.U. individua come area di particolare tutela tutta la parte collinare della UTOE a monte del complesso monumentale della villa e del parco di Cambiano, da tutelare in quanto contesto paesaggistico della villa e del parco; in tale area non sarà consentita neppure la costruzione di manufatti precari e di serre stagionali.

Art. 92 UTOE 13 / PETRAZZI

Tessuti edilizi esistenti

TA il nucleo storico nato intorno alla chiesa di S. Maria e lungo il tracciato della strada vicinale delle Cascine, (via Darwin) parallela alla statale di Valdelsa (via Ciurini)

TN tutti gli altri nuclei lungo via Ciurini e via Darwin

TP l’insediamento realizzato e in fase di realizzazione nel settore più a sud della UTOE.

Norme specifiche per gli interventi sugli edifici

Nel tessuto TA in caso di interventi di ristrutturazione in categoria DP1 e superiore dovranno essere perseguite le seguenti finalità:

  • recupero di immagine con adeguamento tipologico e di finiture
  • valorizzazione degli spazi interni agli isolati
  • riqualificazione abitativa

Nel tessuto TN su via Darwin non sono stati individuati edifici “incompatibili” con il tessuto in quanto tutti gli edifici del tessuto si caratterizzano in modo omogeneo per una altezza e una volumetria eccessivi in relazione al contesto edilizio della frazione e al contesto ambientale della frazione; pertanto per tutti gli edifici del tessuto non sarà consentito alcun ampliamento; in caso di interventi di ristrutturazione in categoria D1 e superiori si dovrà tendere a utilizzare elementi di finitura il più possibile leggeri e neutri.

Per gli edifici realizzati in epoca recente e non compatibili con il tessuto edilizio valgono inoltre le disposizioni di cui all’art. 9 delle presenti NTA, ultimo capoverso.

Piani attuativi in fase di realizzazione

Il Piano li lottizzazione per il tessuto TP

Interventi di completamento residenziale

IUC5 completamento residenziale a chiusura di un vuoto urbano.

Infrastrutture viarie e parcheggi pubblici

Il R.U. prevede alcune integrazioni alla viabilità di servizio alle residenze, finalizzate a eliminare strettoie e soluzioni di incrocio poco funzionali.

Il R.U. prevede alcuni nuovi parcheggi a servizio della residenza e delle attrezzature di interesse pubblico, per compensare la quasi totale assenza attuale.

Percorsi alternativi

Per quanto riguarda i percorsi alternativi si richiama l’art. 45 del precedente TITOLO 2.

Per la frazione di Petrazzi il R.U. individua come fondamentale il completamento del percorso interno parallelo a via Ciurini, mediante il collegamento pedonale del tessuto TP sul limite sud con la zona centrale della chiesa e con via Darwin.

Sistema delle attrezzature di interesse pubblico

  • l’attrezzatura sociale e culturale (Circolo ricreativo) su via Ciurini
  • la chiesa di S. Maria e la canonica
  • la caserma dei Vigili del Fuoco, con ambito di competenza intercomunale
  • il cimitero con i percorsi di accesso

Pertinenze urbane

Il R.U. individua come pertinenza urbana un’area fra via Darwin e il Circolo ricreativo. Su tale area potranno essere realizzati giardini, orti privati, parcheggi con pavimentazioni permeabili, impianti sportivi senza attrezzature fisse, aree per la protezione civile.

L’area potrà essere destinata a ricevere in tutto o in parte i volumi degli edifici esistenti di cui all’art. 9 delle presenti norme e secondo le disposizioni impartite nello stesso articolo. In carenza di piano attuativo, che preveda il trasferimento della volumetria, sull’area in oggetto saranno consentite le sole attività di cui al periodo precedente.

Aree con destinazioni particolari

Impianto di distribuzione carburante sul margine sud della UTOE

Aree agricole di margine

Le aree a valle di via Ciurini sono assimilate per quanto riguarda la normativa alle aree della UTOE E1c del sottosistema delle aree agricole delle pianure fluviali. Le aree a monte di via Ciurini sono assimilate per quanto riguarda la normativa alle aree della UTOE E4C del sottosistema delle aree “di raccordo” (i 2 settori più a nord) ed alle aree di corridoio biologico (i 2 settori più a sud).

Aree agricole di margine con particolare tutela

Il R.U. individua come area di particolare tutela i terreni a nord-est della pertinenza urbana e del Circolo ricreativo, per salvaguardare il cono visivo verso il sistema collinare; in tale area non sarà consentita neppure la costruzione di manufatti precari e di serre stagionali. Il R.U. individua le aree di pertinenza degli edifici di valore tipologico intorno alla chiesa di S. Maria e su via Ciurini come “verde privato significativo” e verde monumentale; il R.U. tutela tali aree con le norme dell’articolo 16 del precedente TITOLO I.

Capo II SISTEMA INSEDIATIVO DELLE AREE PRODUTTIVE

Art. 93 Inquadramento generale

Il sistema insediativo delle aree produttive è suddiviso in due sottosistemi ed in 5 UTOE

Sottosistema delle zone produttive di completamento

  • Utoe 1 s. donato
  • Utoe 2 pesciola/malacoda
  • Utoe 3 gello

Sottosistema delle zone produttive di espansione

  • Utoe 4 casone
  • Utoe 5 casenuove

Per tutte le UTOE del sistema insediativo delle aree produttive il R.U. richiama le analisi della situazione attuale, gli obbiettivi strategici e le previsioni di carattere generale contenuti nelle “SCHEDE DELLE UTOE” (elaborato D1) del Piano strutturale. Per le indicazioni riportate negli articoli successivi si deve fare riferimento alla Carta D del Regolamento urbanistico ed alle norme di carattere generale contenute nel Titolo “ Capo II, III, IV (in relazione alle zone residenziali intercluse. Per gli interventi di saturazione produttiva (SP) di totale ristrutturazione produttiva (IURP) di ampliamento e di espansione produttiva (IUAP, IUEP) di saturazione edilizia (S) e di completamento residenziale (IUC) in un settore intercluso nella UTOE 1 (S. Donato) le indicazioni delle singole UTOE rimandano alle schede di cui agli Allegati B e C. Negli articoli successivi vengono indicate anche le regole di intervento sulle aree agricole “di margine” esterne alle zone edificabili ma interne alle UTOE; su tali aree dovranno essere applicati anche i vincoli territoriali indicati nell’art. 55 del TITOLO II e riportati sulla carta B del R.U. Nelle UTOE del Sistema insediativo delle aree produttive in caso di realizzazione di strutture commerciali, dovranno essere realizzati parcheggi per la sosta di relazione nella misura prevista dall’art. 78 bis delle presenti norme in aggiunta ai posti macchina privati prescritti dalla legge 122/89. Per quanto riguarda il reperimento degli standard dovranno essere rispettate le quantità inserite nell’art 78.

Art. 94 UTOE 1P DI S. DONATO

Zone di saturazione produttiva

SP 4 (divisa in 14 comparti d’intervento)

SP 5 (divisa in 4 comparti di intervento) nella zona a sud del toponimo “le Fonti”

SP 6, SP 7, SP 8 nella zona a nord del toponimo “le Fonti”.

Zone di ristrutturazione produttiva

IURP3/3B Corrispondente al complesso dell’edificio incompiuto della Confezione Primavera ed alle aree contermini.

Piani attuativi in fase di realizzazione o realizzati

Lottizzazione convenzionata all’interno della zona SP8.

IUC 6 completamento residenziale su via di Sala

Tessuti e aree di completamento residenziali interclusi

TN in corrispondenza dell’incrocio fra la Statale di Valdelsa Via Niccoli) e la via Comunale di Sala.

Interventi di saturazione residenziale

S 20

Lotti residenziali interclusi

Per i fabbricati interclusi fra le zone produttive valgono le regole di intervento riportate di seguito:

  • sono consentiti interventi fino alla ristrutturazione edilizia DA1; DA2, oltre a Piscine, Volumi tecnici, Gazebi e pergolati con le seguenti specificazioni:
  • dovrà essere rispettata la distanza minima dai confini di proprietà di 5 ml., salvo distanze minori attuali:
  • dovrà essere rispettata la distanza minima di 10 ml. fra pareti e pareti finestrate di edifici antistanti;

In caso di riorganizzazione delle unità immobiliari non potranno essere realizzate unità abitative con superficie utile inferiore a 60 mq. con 2 vani grandi.

Infrastrutture viarie, parcheggi pubblici

La previsione più significativa del R.U. per l’UTOE 1 è quella della riorganizzazione complessiva di via Niccoli fra il rio Lama ed il toponimo “Le Fonti”, con l’allargamento della carreggiata e la realizzazione di una fascia laterale di parcheggi pubblici; la riorganizzazione permetterà un recupero sia funzionale che di immagine di uno dei principali accessi a Castelfiorentino e garantirà alla zona SP4 una adeguata disponibilità di parcheggi pubblici. L’allargamento di via Niccoli completerà gli interventi di riorganizzazione viaria già iniziati con la rotatoria di incrocio fra via Niccoli e la circonvallazione ovest.

Percorsi alternativi

Il R.U. prevede la realizzazione di una pista ciclabile dal rio Lama fino alla rotatoria di incrocio fra via Niccoli e la circonvallazione ovest; a nord della rotatoria sarà disponibile di fatto un percorso alternativo nella fascia di parcheggi prevista dal R.U.

Aree con destinazione particolare

Impianto di distribuzione carburanti (stazione di servizio) su via Niccoli per il quale il R.U. prevede l’ampliamento.

Aree agricole di margine

Le aree a valle di via Niccoli sono assimilate per quanto riguarda la normativa alle aree della UTOE E1b del sottosistema delle aree agricole delle pianure fluviali. Non sarà consentita la costruzione di nuovi edifici stabili né in muratura né in materiali leggeri. Le aree a monte di via Niccol i sono assimilate per quanto riguarda la normativa alle aree della UTOE E5a del sottosistema delle aree agricole periurbane. La costruzione di nuovi edifici rurali, in muratura o in materiali leggeri, sarà consentita solo ad integrazione de nuclei esistenti nell’area.

Art. 95 UTOE 2P/ MALACODA- PESCIOLA

Zone di saturazione produttiva

Sp 9

SP 10 nella zona a nord della Pesciola

SP 11 nella zona a sud della Pesciola

SP 16 su via Lucardese

SP 17 su via Lucardese

Zone di ampliamento produttivo in fase di realizzazione

IUAP2 Nella zona a nord della Pesciola, fra via Luxembourg e la via Lucardese

Zone di ampliamento produttivo

IUAP3 Nella zona a sud della Pesciola a monte degli insediamenti produttivi

Lotti residenziali interclusi

Per i fabbricati interclusi fra le zone produttive valgono le regole di intervento riportate di seguito:

  • sono consentiti interventi fino alla ristrutturazione edilizia DA1; DA2, oltre a Piscine, Volumi tecnici, Gazebi e pergolati con le seguenti specificazioni:
  • dovrà essere rispettata la distanza minima dai confini di proprietà di 5 ml., salvo distanze minori attuali:
  • dovrà essere rispettata la distanza minima di 10 ml. fra pareti e pareti finestrate di edifici antistanti;

In caso di riorganizzazione delle unità immobiliari non potranno essere realizzate unità abitative con superficie utile inferiore a 60 mq. con 2 vani grandi.

Infrastrutture viarie

La previsione più significativa del R.U. per l’UTOE 2 è quella della rettifica, e dell’allargamento di via Lucardese nel tratto corrispondente alle zone SP9 e IUAP. La rettifica insieme alla interposizione di una fascia di verde privato di schermatura di 10 ml. di larghezza fra la strada e le aree produttive, è finalizzata ad ottenere la separazione visiva (e funzionale per quanto riguarda la zona IUAP2) fra la strada e le fabbriche, necessaria in considerazione della componente anche turistica del traffico veicolare lungo la Lucardese

Il R.U. prevede una integrazione ai parcheggi nelle singole SP9 e SP10, per eliminare la situazione di carenza attuale.

Sistema delle aree a verde attrezzature di interesse comune

  • Il R.U. prevede fasce di verde continue fra via Ciurini e gli insediamenti produttivi
  • Il R.U. conferma l’area per attrezzature di interesse pubblico all’interno della zona SP11.

Aree agricole di margine

Si tratta delle aree ai lati del torrente Pesciola; tali aree sono assimilate per quanto riguarda la normativa alle aree della UTOE E1d del sottosistema della aree agricole delle pianure fluviali.

Non sarà consentita la costruzione di nuovi edifici stabili né in muratura né in materiali leggeri.

Fasce di verde di schermatura

Il R.U. prescrive una fascia di verde alberato di schermatura (destinata a verde pubblico) della larghezza media di 5 ml. Fra la zona DM2 ed il lotto intercluso.

Art. 96 UTOE 3P / GELLO

Zone di saturazione produttiva

SP 12 a valle della statale di Valdelsa (via Ciurini)

SP 13 a monte di via Citrini

Zone di ampliamento produttivo

IUAP4 conferma con leggero ampliamento della zona produttiva prevista dal PRG precedente

Lotti residenziali interclusi

Per i fabbricati interclusi fra le zone produttive valgono le regole di intervento riportate di seguito:

  • sono consentiti interventi fino alla ristrutturazione edilizia DA1; DA2, oltre a Piscine, Volumi tecnici, Gazebi e pergolati con le seguenti specificazioni:
  • dovrà essere rispettata la distanza minima dai confini di proprietà di 5 ml., salvo distanze minori attuali:
  • dovrà essere rispettata la distanza minima di 10 ml. fra pareti e pareti finestrate di edifici antistanti;

In caso di riorganizzazione delle unità immobiliari non potranno essere realizzate unità abitative con superficie utile inferiore a 60 mq. con 2 vani grandi.

Art. 97 UTOE 4P / CASONE

Zone di saturazione produttiva

SP 14 corrisponde agli insediamenti attuali sulla statale di Valdelsa (Via Niccoli)

Zone di espansione produttiva in fase di realizzazione

IUEP1 corrisponde al tratto terminale della valletta del borro di Spranganelli

Fasce di verde di schermatura

Il R.U. prescrive una fascia di verde alberato della larghezza di 20 ml., con funzione di schermatura (visiva ed acustica) della zona IUEP, rispetto a via Ciurini e al toponimo “Il Casone”.

Zone agricole di margine

La zona agricola di margine a monte dell’insediamento IUEP1 viene assimilata dal punto di vista normativo alla UTOE E4b delle aree di raccordo e a corridoio biologico.

Art. 98 UTOE 5P / CASENUOVE

Zone di saturazione produttiva

SP 15 corrisponde ai complessi produttivi attuali vicini al rio Pietroso

Zone di espansione produttiva

IUEP2 corrisponde alla piana in riva sinistra del rio Pietroso

Regole di intervento sugli edifici

Per gli interventi sulla ex Tabaccaia ricompresa nella SP15 valgono le regole di intervento fissate per le ex Tabaccaie in territorio aperto nell’art. 59 del precedente Titolo II.

Zone per depositi di materiali all'aperto

DM1 fra la zona IUEP2 e il piede delle colline sul margine sud della UTOE

Fasce di verde di schermatura

Il R.U. prescrive una fascia di verde alberato di schermatura (in parte destinata a verde pubblico) che corrisponde al corso del borro di Riucciolo (rettificato nella parte destinata a verde pubblico) della larghezza minima di 3 ml. con funzione di schermatura (visiva ed acustica) della zona IUEP2 rispetto alla strada delle Colline e agli insediamento posti a monte della strada. La fascia di verde alberato di schermatura si prolunga anche sulla testata nord dell’insediamento IUEP2, come elemento di separazione verso la frazione di Casenuove in Comune di Gambassi Terme. Il R.U. prescrive una fascia di verde alberato di schermatura della larghezza media di 30 ml. fra la zona DM1 e le zone di margine agricole confinanti.

Zone agricole di margine

Sono assimilate dal punto di vista normativo alla UTOE contermine E3 del sottosistema delle colline nude. Nella fascia fra le zone produttive, il rio Pietroso e la Frazione di Casenuove non sarà consentita la costruzione di nuovi edifici stabili né in muratura né in materiali leggeri. Nel settore fra gli insediamenti produttivi e il piede del sistema collinare verso sud, in caso di realizzazione di vivai, i limiti quantitativi per i “depositi attrezzi agricoli” in legno indicati nell’art. 59 punto 2b del Titolo 2 potranno essere raddoppiati.

Capo III SISTEMA DEGLI SPAZI ED IMPIANTI PUBBLICI, DI USO PUBBLICO O DI INTERESSE COLLETTIVO (previsioni di interesse comunale e sovracomunale non riconducibili al perimetro delle singole UTOE)

Art. 99 PARCO FLUVIALE E CAMPO GARA PER LA PESCA

Il R.U. individua nella carta A, con una specifica campitura, le aree destinate al parco fluviale del fiume Elsa; tali aree sono ricomprese fra le “Attrezzature di interesse generale” di cui al precedente Art. 34 del Titolo 2“ ed in particolare fra i “parchi urbani e territoriali”. Le aree individuate nella carta A sono suddivise in due settori:

  • A) Il settore più a nord è destinato a parco fluviale con “campo gara” per la pesca e corrisponde alle aree golenali del fiume Elsa fra la “steccaia” di Granaiolo e l’ansa intorno al toponimo “il Casone”. All’estremità a valle del campo gara sono ubicate le opere idrauliche del mulino di Granaiolo, la barriera di laminazione (“la steccaia”) e il canale di derivazione verso il mulino. Il “campo gara” è stato realizzato e verrà ampliato in riva sinistra del fiume, con le opere strettamente necessarie per garantire l’accesso all’area golenale, la utilizzazione delle postazioni per la pesca e la osservazione delle opere idrauliche all’estremità nord. In relazione alla utilizzazione come parco fluviale verranno realizzate le opere strettamente necessarie per garantire l’accesso alle aree golenali, la percorribilità delle aree golenali con la possibilità di sostare nei tratti di maggiore larghezza, la osservazione delle opere idrauliche, eventuali opere stagionali di attraversamento del letto di magra per consentire il collegamento fra le due rive.
  • B) Il settore più a sud è destinato al parco fluviale urbano e corrisponde alle aree golenali del fiume Elsa a cavallo del centro urbano di Castelfiorentino, fra il punto di confluenza del rio Lama e il punto di confluenza del torrente Pesciola. Alle due estremità del parco fluviale urbano sono ubicate due importanti opere idrauliche per la regimazione del fiume: a nord “la steccaia” storica del mulino di Dogana (da tempo in disuso, in quanto per la realizzazione dello scolmatore di Castelfiorentino è stato interrato il canale di derivazione) e a sud le opere di presa dello scolmatore di Castelfiorentino, che verranno completate nell’ambito della realizzazione della cassa di espansione di Madonna della Tosse. Per il parco fluviale urbano verranno realizzate le opere strettamente necessarie per garantire l’accesso alle aree golenali, (in particolare dai tessuti edilizi e dalle aree pubbliche del centro urbano), la percorribilità delle aree golenali con la possibilità di sostare nei tratti di maggiore larghezza, la osservazione delle opere idrauliche alle due estremità; nel tratto urbano potranno essere realizzate delle opere di attraversamento del letto di magra (leggere e stagionali) per consentire il collegamento fra le due rive.

Art. 100 SISTEMA DEI TEATRI E DELLE PIAZZE UTILIZZABILI COME TEATRI ALL’APERTO

Nel centro urbano di Castelfiorentino sono ubicate tre strutture teatrali: il Teatro del Popolo (teatro classico inaugurato nel 1861 con platea, tre ordini di palchi e galleria, in fase di ristrutturazione) il “Ridotto” del Teatro del Popolo (struttura minore abbinata al Teatro del Popolo, con platea e piccola galleria) il Cinema Teatro Puccini (struttura moderna con platea e galleria).

Nel centro urbano si rileva inoltre l’esistenza di due spazi utilizzati nella prima metà dell’ottocento come luoghi di ascolto della musica, prima della realizzazione del Teatro del Popolo: il primo spazio è ubicato fra via Tilli e via XX Settembre, è di proprietà comunale ed è già stato oggetto di un intervento di primo recupero che ha consolidato le strutture e ripristinato l’articolazione dei locali del periodo della destinazione a teatro; il secondo spazio è ubicato fra via Terino e via XX Settembre, è di proprietà privata e nonostante le varie utilizzazioni successive ha conservato nella sostanza l’articolazione dei locali del periodo della destinazione a teatro. I due spazi teatrali storici sono individuati nella carta D con la simbologia (B) delle strutture culturali, priva della campitura che contraddistingue le attrezzature pubbliche, e fanno parte di immobili classificati “di alto valore” (con rilevanti caratteri tipologici che si configurano come elementi tipici dei tessuti storici).

Per i due spazi teatrali “storici” il R.U., a integrazione delle norme di intervento dell’art. 9 del Titolo 2, prescrive che gli interventi di recupero e le destinazioni siano compatibili con la necessità di mantenere l’articolazione dei locali tipica della passata utilizzazione teatrale; per lo spazio di proprietà comunale si prevede in prospettiva il recupero come spazio teatrale minimo collegato con la parte alta del centro storico e con piazza Gramsci.

Oltre agli spazi teatrali al chiuso nel centro urbano di Castelfiorentino sono ubicate alcune piazze pedonali utilizzabili (e in parte già di fatto utilizzate) come spazi teatrali all’aperto; tali piazze sono: piazza Gramsci con l’articolazione della zona del “Leccio” alla quota del Ridotto del Teatro del Popolo, piazza del Popolo, piazza Cavour, piazza Ulivelli, piazza delle Fiascaie, la piazza interna al complesso di S. Maria della Marca. Gli spazi teatrali all’aperto potranno costituire un elemento di grande valorizzazione del centro commerciale, direzionale e dei servizi di Castelfiorentino, in quanto costituiscono un sistema diffuso e perfettamente integrato con le aree commerciali e direzionali, i servizi, gli edifici monumentali; in considerazione di tale potenzialità, il R.U. prescrive che negli interventi di sistemazione e di ristrutturazione dei suddetti spazi si tenga conto della utilizzabilità come spazi teatrali all’aperto.

Nel centro storico di Castelnuovo è ubicato il piccolo Teatro annesso al Circolo ricreativo di via Roma (struttura moderna con platea e galleria, in fase di ristrutturazione); a Castelnuovo viene inoltre utilizzata come spazio teatrale all’aperto piazza S. Barbara.

Il teatro al chiuso e l’uso come spazio teatrale all’aperto di piazza S. Barbara potranno costituire elementi di grande valorizzazione per Castelnuovo, per la vita sociale dei residenti come per la funzione di supporto al turismo nel territorio aperto individuata dal P.S. e dal R.U.

Art. 101 SISTEMA DEI MUSEI

Nel centro urbano di Castelfiorentino sono aperti la pinacoteca comunale di via Tilli, con gli affreschi, staccati dai loro supporti originari e restaurati, di Benozzo Gozzoli e il museo di arte sacra abbinato alla Chiesa di S. Verdiana.

Il sistema dei musei potrà costituire per il centro urbano di Castelfiorentino un ulteriore elemento di grande valorizzazione del centro commerciale, direzionale e dei servizi; il R.U. individua per tale sistema alcune linee di ulteriore qualificazione, che dovranno costituire un punto di riferimento obbligato per gli interventi sugli edifici interessati e sulle aree circostanti:

  • il definitivo restauro e la massima accessibilità anche per i visitatori di tutte le chiese monumentali, alcune delle quali (S. Verdiana, S. Francesco, probabilmente S. Maria della Marca, S. Barbara a Castelnuovo) contengono cicli di affreschi e dipinti di grande valore; S. Verdiana, e S. Francesco, S. Maria della Marca contengono anche organi monumentali di grande interesse;
  • il definitivo restauro e la massima accessibilità anche per i visitatori di tutti gli edifici pubblici di valore monumentale;
  • la utilizzazione anche come spazi per mostre, in aggiunta ai locali del Ridotto del Teatro del Popolo e alla Cappella di S. Carlo in via Testaferrata, delle chiese sconsacrate e in disuso (S. Maria della Marca, S. Filippo Neri in via Attavanti, la chiesa di Via Curiel a Castelnuovo);
  • il recupero di immagine delle Cappelle che ospitavano, prima del distacco, gli affreschi di Benozzo Gozzoli, in via Gozzoli e alla Dogana; tale recupero di immagine potrà essere effettuato con la installazione di riproduzioni e restituirà alle due cappelle il ruolo di punti di riferimento urbano e territoriale.

Art. 102 SISTEMA DEI SERVIZI CIMITERIALI

Il R.U. individua come servizi cimiteriali per il capoluogo il Cimitero Comunale e il Cimitero della Misericordia sulla strada Volterrana, e per le frazioni ed il territorio aperto i cimeteri di Castelnuovo, Madonna della Tosse, Cambiano, Sala, Vallecchio, Petrazzi. Per il capoluogo il R.U. prevede l’ampliamento sia del Cimitero della Misericordia (a conferma di una analoga previsione del P.R.G.). Per l’ampliamento dei cimiteri del capoluogo è stata elaborata nella carta E una specifica scheda, con indicazioni grafiche che individuano le infrastrutture viarie e le aree ad uso pubblico esistenti e da realizzare e le aree destinate in modo specifico alle sepolture. Per i cimiteri delle frazioni e del territorio aperto; potranno essere effettuati modesti ampliamenti nel rispetto e con le modalità delle vigenti disposizioni in materia mentre le ristrutturazioni e gli ampliamenti interni ai perimetri attuali dovranno essere comunque tali da non precludere la possibilità di realizzare in futuro degli ampliamenti sui lati.

Capo IV SISTEMA DELLE INFRASTRUTTURE VIARIE (per le previsioni di interesse comunale e sovra comunale non riconducibili al perimetro delle singole UTOE)

Art. 103 NUOVA STRADA STATALE 429 E RELATIVI SVINCOLI

Nella carta A sono riportati il tracciato della nuova strada e della viabilità di raccordo con le strade attuali, la posizione e l’ingombro dello svincolo nord (Castelnuovo – Granaiolo) ed i corridoi infrastrutturali per il posizionamento dei tracciati definitivi. Lo svincolo sud è previsto nel territorio comunale di Gambassi in prossimità della Frazione di Casenuove.

Il progetto definitivo fino allo svincolo di Casenuove è stato elaborato dalla Provincia di Firenze nell’ambito dell’”Accordo di Programma per la realizzazione della Variante SRT 429 Val d’Elsa tratto Empoli-Castelfiorentino” la cui procedura è stata avviata con la Delibera della G.R.T. n. 589 del 16/06/2003.

Sono allegati al Regolamento Urbanistico come parte integrante gli elaborati facenti parte del progetto definitivo.

Saranno considerate compatibili con le previsioni del R.U. eventuali precisazioni o modifiche al progetto che non alterino in modo significativo le caratteristiche planimetriche ed altimetriche del tracciato e che non modifichino i riferimenti presi a base per la “Relazione di fattibilità geologica” e lo “Studio idrologico idraulico” allegati al R.U. con la variante per la nuova 429.

Nella realizzazione dell’opera dovranno essere adottati i seguenti accorgimenti: riduzione dell’impatto acustico in corrispondenza di ricettori sensibili mediante idonee schermature; mantenimento della continuità della viabilità minore del territorio aperto individuata come “viabilità da valorizzare” nell’art.75 del Titolo 2; realizzazione di soluzioni di attraversamento, concentrate ma comunque valide dal punto di vista funzionale, per collegare la viabilità poderale sui due lati della strada.

Art. 104 CIRCONVALLAZIONI URBANE E RIORGANIZZAZIONE DEGLI SVINCOLI

Il tracciato delle circonvallazioni del centro urbano di Castelfiorentino è riportato, suddiviso nei settori di competenza delle singole UTOE, nelle carte D ed A. Il tracciato delle circonvallazioni è già stato realizzato e non si prevedono, nella fase di gestione del R.U., interventi di modifica e di allargamento; il R.U. prevede peraltro la riorganizzazione di alcuni degli incroci con la viabilità principale del territorio aperto e con le strade di penetrazione urbana. Gli incroci per i quali il R.U. prevede la riorganizzazione, in parte già realizzati, sono individuati con specifica simbologia o graficizzazione nelle carte A e D e sono i seguenti: incrocio della circonvallazione est con viale Potente e con via Giotto; incrocio della circonvallazione est con il raccordo verso via Ciurini e con la nuova strada di collegamento prevista nella UTOE 7; incrocio della circonvallazione ovest con via Profeti, incrocio della circonvallazione ovest con via Duca D’Aosta e con via Sanminiatese, incrocio della circonvallazione ovest con la viabilità di accesso al parcheggio per autotreni. Le soluzioni per la riorganizzazione dei suddetti incroci saranno oggetto di specifici progetti esecutivi; tali progetti dovranno comunque perseguire gli obbiettivi elencati di seguito: garantire all’incrocio la massima sicurezza, garantire all’incrocio la massima scorrevolezza in particolare sulle direttrici delle circonvallazioni, ridurre al minimo i tempi di sosta degli autoveicoli prima dell’accesso all’incrocio, rispettare il livello gerarchico, ufficiale e sostanziale, delle strade incrociate.

Per quanto riguarda gli accorgimenti funzionali e di immagine relativi alle circonvallazioni del centro urbano di Castelfiorentino valgono i criteri indicati nel punto specifico dell’art. 42 del Titolo 2.

Art. 105 SISTEMA DELLA DEPURAZIONE

Per il sistema della depurazione si richiamano le indicazioni contenute nel Piano Strutturale, nel punto F dello Statuto del Territorio (sottotitolo specifico per “Fognature e depurazione”) e nella tavola n. 3 (infrastrutture a rete). La progettazione delle singole infrastrutture a servizio del sistema insediativo verrà effettuata dall’Ente erogatore del servizio di fognatura e di depurazione, sulla base della pianificazione ATO. Per gli insediamenti nel territorio aperto si dovranno rispettare le prescrizioni contenute nell’art. 65 del Titolo 2.

Art. 106 SISTEMA DEGLI ACQUEDOTTI A SERVIZIO DEGLI INSEDIAMENTI E DEL TERRITORIO APERTO

Per il sistema degli acquedotti si farà riferimento alle indicazioni contenute nel Piano Strutturale, nel punto F dello Statuto del Territorio (sottotitolo specifico per “Acquedotti”) e nella tavola n. 3 (infrastrutture a rete). La progettazione delle singole infrastrutture a servizio del sistema insediativo e del territorio aperto verrà effettuato dall’Ente erogatore del servizio di acquedotto, sulla base della pianificazione ATO.

Capo V SISTEMA AMBIENTALE E PAESAGGISTICO DEL TERRITORIO APERTO

Art. 107 INQUADRAMENTO GENERALE E REGOLE VALIDE PER TUTTO IL SISTEMA

Il sistema ambientale e paesaggistico del territorio aperto è suddiviso in 6 sottosistemi ed in 18 UTOE e precisamente:

Sottosistema delle aree di pianura e del sistema fluviale e1

  • Utoe e1a piana di granaiolo
  • UTOE E1B PIANA DELLA “GRANOCCHIAIA”
  • UTOE E1C PIANA DELLE “VECCHIARELLE” E PIANA DAL CAPOLUOGO A PETRAZZI
  • Utoe e1d piana della pesciola

Corridoi biologici
Sottosistema dell'aree dei crinali E2

  • UTOE E2A CRINALE FRA L’ELSA E L’ORMICELLO
  • Utoe e2b crinale della strada volterrana
  • Utoe e2c crinale fra il vallone e la pesciola
  • UTOE E2D CRINALE FRA L’ELSA E L’ORLO

Sottosistema delle aree delle “colline nude” E3

  • E3 area delle colline nude

Sottosistema delle aree di raccordo fra fondovalle e crinali e dei crinali minori e4

  • UTOE E4A Crinale minore fra Granaiolo e l'ormicello
  • Utoe e4b area di raccordo a monte di cambiano
  • Utoe e4c crinale minore fra petrazzi e oliveto
  • Utoe e4d area di raccordo intorno a castelnuovo
  • Utoe e4e area di raccordo a monte di dogana

Sottosistema delle aree agricole periurbane e5

  • Utoe e5a area di sala
  • Utoe e5b area di petriccio ecc
  • Utoe e5c area a ,monte della strada sanminiatese fra il capoluogo e dogana

Sottosistema dell'aree morfologicamente deboli E6

  • Utoe e6 area di s. matteo

Per tutte le UTOE del sistema del territorio aperto il R.U. richiama le analisi della situazione attuale, gli obiettivi strategici e le previsioni di carattere generale contenuti nelle “SCHEDE DELLE UTOE” (elaborato D1) del Piano strutturale. Per le indicazioni riportate negli articoli successivi si deve fare riferimento alle carte A, B, C del Regolamento Urbanistico ed alle norme di carattere generale contenute nel Titolo 2 Capo V e IV (in relazione alla viabilità). Per gli interventi nei nuclei, per gli interventi relativi alle attività produttive esistenti nel territorio aperto, per i servizi pubblici esistenti e di previsione nel territorio aperto le indicazioni delle singole UTOE rimandano alle schede ed alla cartografia della Carta E del R.U.

Per la presenza di edifici classificati di valore monumentale e per la presenza di siti archeologici le indicazioni delle singole UTOE rimandano rispettivamente all’elenco contenuto nell’Allegato F ed alle schede relative ed all’elenco contenuto nell’art.55, punto specifico sui siti archeologici.

In tutte le UTOE del territorio aperto valgono in particolare le “regole urbanistiche per le aree sottoposte a vincolo” contenute nell’art. 55 del precedente Titolo 2.

Le norme specifiche per i sottosistemi del TERRITORIO APERTO e per le singole UTOE contengono prescrizioni integrative, rispetto a quelle di carattere generale contenute nel Titolo 2 Capo V, relative: alle destinazioni ammissibili (ad integrazione delle destinazioni indicate nell’art. 53) alla possibilità di realizzare nuovi fabbricati, ampliamenti, ristrutturazioni urbanistiche (ad integrazione delle norme contenute negli articoli 56 e 57) alle regole tipologiche e di ubicazione (ad integrazione delle norme contenute negli articoli 60, 61, 62, 63, alla possibilità di inserire funzioni particolari (a precisazione e selezione delle norme contenute nell’art. 69), alle regole di salvaguardia delle componenti del paesaggio (a precisazione delle norme contenute negli articoli 73 e 74, alle regole di corretto inserimento degli impianti pubblici e della viabilità principale (ad integrazione delle norme contenute negli articoli 71 e 72). Nelle UTOE del Sistema del territorio aperto in caso di realizzazione di strutture con destinazione commerciale finalizzate alla valorizzazione dell’economia rurale e del territorio aperto, dovranno essere realizzati parcheggi di relazione nella misura prevista dall'’art. 78 bis delle presenti norme in aggiunta ai posti macchina privati prescritti dalla Legge 122/89.

Le tabelle riportate di seguito definiscono gli specifici edifici e manufatti rurali ammessi e compatibili con le UTOE del Sistema Ambientale e Paesaggistico del Territorio Aperto in sintonia con quanto stabilito nel Capo V delle presenti norme e nel D.P.G.R. 5R/2007.

Per ogni manufatto vengono esplicitate le caratteristiche del richiedente e il titolo abilitativo necessario.

Territorio aperto
* Se compatibili con i vincoli di cui all'art. 55 delle presenti norme
Sistema UTOE
territorio aperto
Sottosistema UTOE
territorio aperto
Interventi ammessiInterveti non ammessi
E1E1/AAnnessi agricoli (art. 56 comma 3)
Eccedenti (art 56 comma 6)
Serre stagionali (art. 56 comma5)
*Abitazioni rurali (art. 56 comma 2)
Serre fisse (art. 56 comma 3)
Amatoriali (art. 56 comma 4)
Manufatti precari (art. 56 comma 7)
E1/BAnnessi agricoli (art. 56 comma 3)
Eccedenti (art 56 comma 6)
Serre stagionali (art. 56 comma5)
*Abitazioni rurali (art. 56 comma 2)
Serre fisse (art. 56 comma 3)
Amatoriali (art. 56 comma 4)
Manufatti precari (art. 56 comma 7)
E1/CAnnessi agricoli (art. 56 comma 3)
Eccedenti (art 56 comma 6)
Serre stagionali (art. 56 comma5)
*Abitazioni rurali (art. 56 comma 2)
Serre fisse (art. 56 comma 3)
Amatoriali (art. 56 comma 4)
Manufatti precari (art. 56 comma 7)
E1/dAnnessi agricoli (art. 56 comma 3)
Eccedenti (art 56 comma 6)
Serre stagionali (art. 56 comma5)
*Abitazioni rurali (art. 56 comma 2)
Serre fisse (art. 56 comma 3)
Amatoriali (art. 56 comma 4)
Manufatti precari (art. 56 comma 7)
E2E2/AAbitazioni rurali (art. 56 comma 2)
Annessi agricoli non in legno(art. 56 comma 3)
Eccedenti (art 56 comma 6)
Serre fisse (art. 56 comma 3)
*Amatoriali (art. 56 comma 4)
Serre stagionali (art. 56 comma5)
Manufatti precari (art. 56 comma 7)
E2/BAbitazioni rurali (art. 56 comma 2)
Annessi agricoli non in legno (art. 56 comma 3)
Eccedenti (art 56 comma 6)
Serre fisse (art. 56 comma 3)
*Amatoriali (art. 56 comma 4)
Serre stagionali (art. 56 comma5)
Manufatti precari (art. 56 comma 7)
E2/CAbitazioni rurali (art. 56 comma 2)
Annessi agricoli non in legno(art. 56 comma 3)
Eccedenti (art 56 comma 6)
Serre fisse (art. 56 comma 3)
*Amatoriali (art. 56 comma 4)
Serre stagionali (art. 56 comma5)
Manufatti precari (art. 56 comma 7)
E2/DAbitazioni rurali (art. 56 comma 2)
Annessi agricoli non in legno(art. 56 comma 3)
Eccedenti (art. 56 comma 6)
Serre fisse (art. 56 comma 3)
*Amatoriali (art. 56 comma 4)
Serre stagionali (art. 56 comma5)
Manufatti precari (art. 56 comma 7)
E3E3Abitazioni rurali (art. 56 comma 2)
Annessi agricoli (art. 56 comma 3)
Eccedenti (art 56 comma 6)
Amatoriali (art. 56 comma 4)
Serre stagionali (art. 56 comma 5)
Manufatti precari (art. 56 comma 7)
*Serre fisse (art. 56 comma 3)
E4E4/AAbitazioni rurali (art. 56 comma 2)
Annessi agricoli (art. 56 comma 3)
Eccedenti (art 56 comma 6)
Amatoriali (art. 56 comma 4)
Serre stagionali max h 4 m (art. 56 comma 5)
Manufatti precari (art. 56 comma 7)
*Serre fisse (art. 56 comma 3)
E4/BAbitazioni rurali (art. 56 comma 2)
Annessi agricoli (art. 56 comma 3)
Eccedenti (art 56 comma 6)
Amatoriali (art. 56 comma 4)
Serre stagionali max h 4 m (art. 56 comma 5)
Manufatti precari (art. 56 comma 7)
*Serre fisse (art. 56 comma 3)
E4/CAbitazioni rurali (art. 56 comma 2)
Annessi agricoli (art. 56 comma 3)
Eccedenti (art 56 comma 6)
Amatoriali (art. 56 comma 4)
Serre stagionali max h 4 m (art. 56 comma 5)
Manufatti precari (art. 56 comma 7)
*Serre fisse (art. 56 comma 3)
Serre stagionali h. maggiore di 4m (art. 56 comma 5)
E4/DAbitazioni rurali (art. 56 comma 2)
Annessi agricoli (art. 56 comma 3)
Eccedenti (art 56 comma 6)
Amatoriali (art. 56 comma 4)
Manufatti precari (art. 56 comma 7)
*Serre fisse (art. 56 comma 3)
Serre stagionali (art. 56 comma 5)
E4/EAbitazioni rurali (art. 56 comma 2)
Annessi agricoli (art. 56 comma 3)
Eccedenti (art 56 comma 6)
Amatoriali (art. 56 comma 4)
Manufatti precari (art. 56 comma 7)
*Serre fisse (art. 56 comma 3)
Serre stagionali (art. 56 comma 5)
E5E5/aAbitazioni rurali (art. 56 comma 2)
Annessi agricoli (art. 56 comma 3)
Amatoriali (art. 56 comma 4)
Manufatti precari (art. 56 comma 7)
Serre stagionali (art. 56 comma5)
*Serre fisse (art. 56 comma 3)
Eccedenti (art 56 comma 6)
E5/BAbitazioni rurali (art. 56 comma 2)
Annessi agricoli (art. 56 comma 3)
Amatoriali (art. 56 comma 4)
Manufatti precari (art. 56 comma 7)
Serre stagionali (art. 56 comma5)
*Serre fisse (art. 56 comma 3)
Eccedenti (art. 56 comma 6)
E5/CAbitazioni rurali (art. 56 comma 2)
Annessi agricoli (art. 56 comma 3)
Amatoriali (art. 56 comma 4)
Manufatti precari (art. 56 comma 7)
Serre stagionali (art. 56 comma5)
*Serre fisse (art. 56 comma 3)
Eccedenti (art 56 comma 6)
E6E6Eccedenti (art. 56 comma 6)
Annessi agricoli (art. 56 comma 3)
Amatoriali (art. 56 comma 4)
Serre fisse (art. 56 comma 3)
Serre stagionali (art. 56 comma5)
Manufatti precari (art. 56 comma 7)
*Abitazioni rurali (art. 56 comma 2)
Corridoi biologiciAnnessi agricoli (art. 56 comma 3)*Abitazioni rurali (art. 56 comma 2)
Eccedenti (art 56 comma 6)
Amatoriali (art. 56 comma 4)
Serre fisse (art. 56 comma 3)
Serre stagionali (art. 56 comma5)
Manufatti precari (art. 56 comma 7)
TERRITORIO RURALE D.P.G.R. 5/R 2007 e s.m.i.
Abitazioni rurali
(art. 56 comma2)
Imprenditore agricolo professionale ai sensi della L.R. 45/2007 (IAP)da realizzare con Programma Aziendale
se superiore a 1.000 mc Piano Attuativo
Annessi agricoli
(art. 56 comma 3)
Imprenditore agricolo
Serre fisse
(art. 56 comma 3)
Imprenditore agricolo
Eccedenti
(art 56 comma 6)
Imprenditore agricoloda realizzare con PERMESSO A COSTRUIRE
Amatoriali
(art. 56 comma 4)
Proprietario del fondo o chi abbia titoloTitolo Abilitativo (da RU: PERMESSO A COSTRUIRE)
Perdurano nel tempo fino al cessare dell'attività o al trasferimento.
Obbligo alla rimozione e penali
Manufatti precari
(art. 56 comma 7)
Aziende agricoleda realizzare previa COMUNICAZIONE al ComuneMassimo 2 anni, spostati reinstallati
Serre con copertura stagionale o temporanea
(art. 56 comma 5)
Definita la data di installazione e di rimozione.
Obbligo alla rimozione della copertura.
Reinstallate anche in parti diverse

Art. 108 SOTTOSISTEMA DELLE AREE DI PIANURA E DEL SISTEMA FLUVIALE/ E1 REGOLE GENERALI PER TUTTE LE UTOE DEL SOTTOSISTEMA

Componenti del paesaggio tipiche del sottosistema, da salvaguardare

Le aree del sottosistema si caratterizzano per tipologia di paesaggio come: “aree di fondovalle e del sistema fluviale”. Le caratteristiche del paesaggio da salvaguardare sono:

  • le zone riparie (per la valorizzazione delle zone riparie il R.U. prevede la sistemazione come “parco fluviale” di due settori di “zone riparie” del fiume Elsa, a valle di Granaiolo ed a cavallo del Capoluogo fra il rio Lama ed il torrente Pesciola);
  • la vegetazione lungo i corsi d’acqua; il sistema idrico costituito dal sistema dei fossi che convogliano le acque di scolo provenienti dai sistemi collinari fino ai corsi d’acqua;
  • i pozzi;
  • la viabilità minore;
  • l’assetto agrario caratterizzato in prevalenza da campi stretti e lunghi di forma regolare, legato al sistema idrico ed alla viabilità minore e conseguente agli interventi di bonifica;
  • il sistema insediativo caratterizzato in prevalenza da case coloniche sparse, si rilevano molte situazioni di abbandono soprattutto nell’UTOE E1A, a causa del maggior rischio di esondazione.

Destinazioni ammissibili

Tutte quelle indicate nell’art. 53 del Titolo 2, comprese quelle di valorizzazione dell’economia rurale e del territorio aperto con funzioni compatibili. In alcune aree vicine al capoluogo e comunque alle UTOE del sistema insediativo, aree individuate con apposita simbologia nella carta A ed individuate nei successivi articoli relativi alle singole UTOE, sarà consentita la realizzazione di strutture per lo svolgimento di attività sportive e ricreative per la valorizzazione del territorio aperto, anche in deroga alla obbligatorietà della presenza di una attività agricola significativa; in ogni caso le strutture per la valorizzazione dell’economia rurale del territorio aperto dovranno essere realizzate in base alle regole contenute nel punto specifico dell’art. 57 del Titolo 2. In alcuni settori del sottosistema caratterizzati da una notevole frammentazione conseguente alla presenza ed alla previsione di strade e di corsi d’acqua, settori individuati con apposita simbologia nella Carta A ed indicate nei successivi articoli relativi alle singole UTOE, verrà incentivata la realizzazione di vivai, con funzioni di immagine di schermatura e di depurazione dell’aria. Le aree del sottosistema non vengono individuate fra le zone “a vocazione agrituristica” di cui all’articolo 66 del Titolo 2; le aree del sottosistema vengono invece individuate come aree nelle quali sarà possibile la realizzazione degli agricampeggi di cui all’articolo 67 del Titolo 2.

Limitazioni alla possibilità di realizzare nuovi fabbricati

La realizzazione di manufatti ed edifici previsti dalle presenti norme sarà consentita ove compatibile con le disposizioni del precedente art. 55. Nelle aree del sottosistema non potranno comunque essere realizzati:

  • Edifici rurali ad uso abitativo;
  • Serre fisse;
  • Annessi agricoli per l’agricoltura amatoriale e per le piccole produzioni agricole
  • Manufatti precari .

Regole integrative per la tipologia e l'ubicazione dei nuovi fabbricati

Nelle aree del sottosistema la realizzazione di nuovi fabbricati in muratura e gli interventi di ristrutturazione urbanistica con trasferimento di fabbricati esistenti saranno consentiti solo ad integrazione degli insediamenti esistenti; i nuovi fabbricati ed i fabbricati spostati dovranno aggiungersi in modo organico a quelli esistenti.

Regole di inserimento della viabilità principale (integrative rispetto all’art. 72 del Tit. 2)

Nel caso di realizzazione di rilevati stradali le scarpate dovranno essere sistemate con le essenze tipiche dei rilevati arginali se vicine agli argini fluviali, con le essenze tipiche delle pendici collinari se vicine al piede delle colline.

Art. 109 UTOE E1A/ PIANA DI GRANAIOLO

Destinazioni ammissibili (precisazioni rispetto all’art. 108)

Le aree nelle quali sarà incentivata la realizzazione di vivai sono individuate con specifica simbologia nella carta A e corrispondono a settori di territorio che verranno frammentati con le opere di realizzazione della cassa di espansione di Madonna della Tosse (proseguimento dello scolmatore) e con il tracciato della nuova 429.

Presenza di edifici di valore monumentale

N. 226 Cappella di Madonna della Tosse (già sede di Affreschi di Benozzo Gozzoli)

Viabilità minore da valorizzare

La viabilità d’argine in riva sinistra dell’Elsa e sull’argine di delimitazione a monte della cassa di espansione.

Presenza di nuclei con normativa particolare:

Madonna della Tosse

Viabilità principale di previsione

Settore della nuova 429

Art. 110 UTOE E1B/ PIANA DELLA “GRANOCCHIAIA”

Limitazioni alla possibilità di realizzare nuovi fabbricati (precisazioni rispetto all’art. 108)

In corrispondenza del nucleo classificato con il numero 287 nell’Elenco dei Siti e Manufatti di rilevanza ambientale e storico culturale (Carta B, Allegato F, Allegato G) le strutture relative al pozzo-lavatoio, al porticato di copertura ed al fabbricato annesso individuate nella specifica scheda dell’Allegato G dovranno essere conservate e ripristinate secondo l’assetto corrispondente alla destinazione originaria di pozzo-lavatoio e le relative volumetrie potranno essere recuperate con i criteri previsti per gli interventi di ristrutturazione urbanistica all’interno della UTOE E1B.

Viabilità minore da valorizzare

Via della “Granocchiaia”. La viabilità d’argine dell’Elsa in corrispondenza del Parco Fluviale.

Possibilità di inserire attività particolari (fra quelle indicate in linea generale nell’art.69 del Titolo 2)

Depositi per materiali all’aperto DM5, in località Il Casone, tra la SRT 429 e il fiume.

Impianti pubblici

Depuratore di Cambiano.

Art. 111 UTOE E1C/ PIANA DELLE “VECCHIARELLE” E PIANA DAL CAPOLUOGO A PETRAZZI

Destinazioni ammissibili (precisazioni rispetto all’art. 108)

L’area nella quale sarà consentita la realizzazione di attività sportive e ricreative senza la presenza di una attività agricola significativa e individuata con specifica simbologia nella carta A e corrisponde ai settori di pianura interni alla circonvallazione ovest ed in riva sinistra del fiume Elsa. Le aree nelle quali sarà incentivata la realizzazione di vivai sono individuate con specifica simbologia nella carta A e corrispondono a settori di territorio esterni alla circonvallazione ovest e a cavallo dello scolmatore, caratterizzati da una notevole frammentazioni.

Presenza di attività produttive

N. 2 subito a valle della SRT429 nei pressi dell’UTOE 2P Pesciola Malacoda e nei pressi dell’UTOE 13 Petrazzi; sono individuate con specifica simbologia nella carta A.

Zone di possibile ubicazione di nuovi insediamenti con destinazione turistico-ricettiva

Area fra via di Belpiano e la circonvallazione sud nella piana delle Vecchierelle (UTOE E1C) individuata con specifica simbologia nella Carta A. Il nuovo insediamento dovrà essere realizzato in base alle regole contenute nel punto specifico dell’art. 57 del Titolo II ed alle regole contenute nella scheda specifica della Carta E.

Possibilità di inserire attività particolari (fra quelle indicate in linea generale nell’art.69 del Titolo 2)

Depositi per materiali all’aperto DM3 e DM4, in prossimità della UTOE 2P del sistema degli insediamenti produttivi.

Viabilità principale di produzione

Settore della nuova 429

Art. 112 UTOE E1D/ PIANA DELLA PESCIOLA

(Nell’UTOE non si aggiunge alcuna precisazione alle regole dell’art. 108 relative all’intero sottosistema delle aree di pianura e del sistema fluviale).

Art. 113 CORRIDOI BIOLOGICI

Sono individuati con specifica campitura nella carta A; la campitura si sovrappone a quella di individuazione delle UTOE dei vari sottosistemi del territorio aperto. Nei corridoi biologici si applicano le norme relative alle singole UTOE contenute negli articoli del presente Capo V del Titolo 3 e si applicano, con carattere di prevalenza, le norme contenute nel punto specifico sui “corridoi biologici” dell’art. 55 del Titolo 2.

Non sono consentite nuove edificazioni ad eccezione degli annessi agricoli previsti al punto 3 dell’art. 56, con le limitazioni previste all’art. 55 delle presenti norme.

Art. 114 SOTTOSISTEMA DELLE AREE DEI CRINALI / E2, REGOLE GENERALI PER TUTTE LE UTOE DEL SOTTOSISTEMA

Componenti del paesaggio tipiche del sottosistema, da salvaguardare

Le aree del sottosistema si caratterizzano come: “aree collinari caratterizzate dalla presenza di boschi”. Le caratteristiche del paesaggio da salvaguardare sono: la morfologia del terreno, naturale e conseguente alla costruzione del paesaggio agrario mediante terrazzamenti, ciglionamenti, ecc.; i boschi, il sistema idrico costituito dai canali di scolo delle acque meteoriche; il sistema dei pozzi e delle sorgenti, in particolare le sorgenti storiche poste lungo la viabilità minore da valorizzare; i laghetti collinari; la viabilità minore, che in alcuni casi deve essere completamente ripristinata; l’assetto agrario costituito in generale da appezzamenti di grandi dimensioni (con l’eccezione della UTOE E2A a cavallo della via Volterrana); le recinzioni storiche; il sistema insediativo costituito da chiese, ville e fattorie, nuclei, case coloniche sparse, in merito si rilevano molte situazioni di abbandono nelle UTOE E2A, E2C, E2D, a causa della ridotta accessibilità del territorio dovuta allo stato di conservazione della viabilità minore; le alberature diffuse (isolate, a gruppi, a filari, a macchia) che sottolineano la viabilità e il sistema insediativo; i parchi ed i giardini storici delle ville e delle fattorie.

Destinazioni ammissibili

Le destinazioni indicate nell’art.53 del Titolo 2, comprese quelle di valorizzazione dell’economia rurale e del territorio aperto con funzioni compatibili e con l’esclusione delle attività di trasformazione di prodotti agricoli eccedenti le capacità produttive dei fondi e delle attività particolari indicate nell’art.69 del Titolo 2. Nelle aree vicine alla viabilità provinciale e comunale ed alla viabilità minore da valorizzare e da ripristinare, individuate con specifiche simbologie nella carta A, sarà consentita la realizzazione di strutture per lo svolgimento di attività sportive e ricreative per la valorizzazione del territorio aperto, anche in deroga alla obbligatorietà della presenza di una attività agricola significativa; in ogni caso le strutture per la valorizzazione dell’economia rurale e del territorio aperto dovranno essere realizzare in base alle regole contenute nel punto specifico dell’art.57 del Titolo 2 ed in modo compatibile con la morfologia del terreno. Le aree del sottosistema vengono individuate fra le zone “a vocazione agrituristica” di cui all’art.66 del Titolo 2; nelle aree del sottosistema non sarà invece consentita l’attività di agricampeggio; l’esclusione è motivata dalla volontà di incentivare nel sottosistema l’insediamento del turismo di qualità, e dalla convinzione che le la presenza diffusa di strutture di agricampeggio, con il carattere di precarietà che probabilmente le contraddistingue, potrebbe essere un elemento in contrasto con tale tipo di turismo.

Limitazioni alla possibilità di realizzare nuovi fabbricati

La realizzazione di manufatti ed edifici previsti dalle presenti norme sarà consentita ove compatibile con le disposizioni del precedente art. 55. Nelle aree del sottosistema non potranno comunque essere realizzati:

  • Annessi agricoli per l’agricoltura amatoriale e per le piccole produzioni agricole;
  • Serre temporanee e serre con copertura stagionale aventi le caratteristiche costruttive dei manufatti precari con H max al colmo m 4,00
  • Manufatti precari.

Regole integrative per la tipologia e l'ubicazione dei nuovi fabbricati

Nelle aree del sottosistema la realizzazione di edifici rurali ad uso abitativo (compresi eventuali trasferimenti di fabbricati esistenti mediante ristrutturazione E2) sarà consentita solo ad integrazione degli insediamenti esistenti; i nuovi fabbricati ed i fabbricati spostati dovranno aggiungersi in modo organico a quelli esistenti. Lo stesso criterio dovrà valere in generale per tutti i nuovi edifici in muratura; si potrà fare eccezione, per motivate esigenze legate alla produzione agricola, per gli annessi agricoli ed in tal caso i nuovi fabbricati isolati dovranno essere realizzati ad una distanza minima di 30 m dalle strade pubbliche e di uso pubblico e dovranno essere schermati con una alberatura di coronamento da collegare in modo organico con le aree boscate vicine. Per i nuovi edifici da realizzare per le attività turistico ricettive valgono i criteri di ubicazione contenuti nel punto specifico dell’art.57. In ogni caso per i nuovi edifici e gli edifici spostati mediante ristrutturazione E2 dovranno essere rispettati i seguenti criteri di ubicazione in relazione agli edifici classificati di valore “monumentale” nell’Allegato F: distanza minima di 200 ml. dall’edificio monumentale; presenza obbligatoria di un diaframma di schermatura e di separazione, costituito da aree boscate, della larghezza minima di 50 ml.; divieto di costruire sui crinali collinari in un raggio di 500 ml. dall’edificio monumentale, nell’intervallo fra 200 e 500 ml. di distanza possibilità di costruire sulle pendici meno visibili dalla viabilità di accesso al monumento.

Art. 115 UTOE E2A/ CRINALE FRA IL FIUIME ELSA ED IL TORRENTE ORMICELLO

Presenza di edifici di valore monumentale

  • n. 63 Chiesa di S. Andrea

Viabilità minore da valorizzare

La strada di crinale fra il versante dell’Elsa e l’Ormicello, dal toponimo “Cafaggi” al toponimo “Cipressini”. Le strade di collegamento, in prevalenza sui controcrinali collinari, fra la viabilità di crinale e le valli dell’Elsa (n. 3) e dell’Ormicello (n. 2).

Zone di possibile ubicazione di campeggi

Le zone geologicamente compatibili lungo la viabilità di crinale; tali zone sono individuate con specifica perimetrazione nella carta A. I campeggi dovranno essere realizzati in base alle regole contenute nell’art.68 del Titolo 2.

Zone di possibile ubicazione di nuovi insediamenti con destinazione turistico-ricettiva

Le aree lungo la viabilità di crinale e nei primi tratti della viabilità di collegamento verso i fondovalle laterali; le zone di possibile ubicazione sono individuate con specifica simbologia nella carta A. I nuovi insediamenti dovranno essere realizzati in base alle regole contenute nel punto specifico dell’art.57 del Titolo 2.

Art. 116 UTOE E2B/ CRINALE DELLA STRADA VOLTERRANA FRA IL CAPOLUOGO ED IL CONFINE CON MONTESPERTOLI

Presenza siti archeologici

  • n. 6 Poggio alle Fate

Presenza di edifici monumentali

  • n. 75 Cimitero di Palazzaccio
  • n. 76 casa colonica e chiesa a Vallecchio
  • n. 314 Cimitero del Capoluogo

Viabilità minore da valorizzare

Il tratto iniziale della strada di crinale fra il versante dell’Elsa e l’Ormicello. Il tratto iniziale della strada di crinale da “Vallecchio” a “villa Soyi”. Le strade di collegamento, sui controcrinali, fra la Volterrana e la valle del rio Lama (n. 2).

Presenza di nuclei con normativa particolare

S. Piero Vecchio; Palazzaccio.

Zone di possibile ubicazione di campeggi

Un’area geologicamente compatibile nel tratto iniziale della viabilità di crinale fra l’Elsa e l’Ormicello; l’area è individuata con specifica perimetrazione nella carta A. I campeggi dovranno essere realizzati in base alle regole contenute nell’art. 68 del Titolo 2.

Zone di possibile ubicazione di nuovi insediamenti con destinazione turistico-ricettiva

Le aree sui controcrinali trasversali al crinale principale della strada Volterrana; le aree di possibile ubicazione sono individuate con specifica simbologia nella carta A. I nuovi insediamenti dovranno essere realizzati in base alle regole contenute nel punto specifico dell’art.57 del Titolo 2.

Servizi ed impianti pubblici

Il complesso dei cimiteri del Capoluogo (Comunale e della Misericordia) lungo la strada provinciale Volterrana; la centrale di decompressione del gas metano lungo la strada provinciale Volterrana.

Art. 117 UTOE E2C/ CRINALE FRA IL RIO VALLONE ED IL TORRENTE PESCIOLA

Presenza di siti archeologici

  • n. 9 Cabbiavoli
  • n. 12 Montorsoli
  • n. 13 Pieve Vecchia

Presenza di edifici di valore monumentale

  • n. 139 villa di Montorsoli
  • n. 638 cappella di (vicina al Toponimo “Bagnolo”)

Viabilità minore da valorizzare

La strada di crinale fra “Vallecchio” e “villa Soyi”; una strada di collegamento fra la strada di crinale e la valletta del rio Vallone;

Presenza di nuclei con normativa particolare

Villa Soyi.

Presenza di edifici non compatibili

  • n. 3 porcilaia vicino al toponimo “Santa Maria Spazzavento”
  • n. 4 capannoni vicino al toponimo “Casanuova Bucine” ( un edificio è stato deperimetrato a seguito di trasferimento della sua volumetria negli interventi di saturazione edilizia S1 e S33)

Zone di possibile ubicazione di campeggi

Le zone geologicamente compatibili lungo la viabilità di crinale; tali zone sono individuate con specifica perimetrazione nella carta A. I campeggi dovranno essere realizzati in base alle regole contenute nell’art. 68 del Titolo 2.

Zone di possibile ubicazione di nuovi insediamenti con destinazione turistico-ricettiva

Le aree lungo la viabilità di crinale, nel tratto più vicino a Vallecchio; le aree di possibile ubicazione sono individuate con specifica simbologia nella carta A. I nuovi insediamenti dovranno essere realizzati in base alle regole contenute nel punto specifico dell’art.57 del Titolo 2.

Presenza di aree destinate all'attività estrattiva

L’area CEI (di ripristino) a monte di via Lucardese.

Art. 118 UTOE E2D/ CRINALE FRA IL FIUME ELSA E IL RIO ORLO

Presenza siti archeologici

  • n. 1 Poggio Carlotta
  • n. 2 Il Castellare
  • n. 3 Podere Collepatti

Presenza di edifici di valore monumentale

  • n. 20 villa di Mellicciano
  • n. 39 villa di Meleto
  • n. 42 chiesa di San Pierino
  • n. 47 cappella di Sant’Ippolito
  • n. 86 Pieve di Coiano
  • n. 93 cimitero di via Chimenti

Viabilità minore da valorizzare

In generale tutta la viabilità necessaria per rendere facilmente accessibili tutte le aree della UTOE; in particolare: la strada di crinale fra il rio Orlo ed il versante dell’Elsa e del rio Morto da Mellicciano al “Castellare”, la strada di collegamento fra la strada di crinale e la valle dell’Elsa sul controcrinale di “Meleto”, le strade di collegamento fra la strada di crinale e la vallata del rio Orlo (n.2), le strade di collegamento fra la strada di crinale e la vallata dell’Elsa e del rio Morto attraverso le vallette trasversali del rio di Broccolino e del rio Vallese.

Presenza di edifici non compatibili

  • n. 5 capannoni vicino al toponimo “Stradone”
  • n. 6 capannoni vicino al toponimo “Fornacino”

Zone di possibile ubicazione di campeggi

Le zone geologicamente compatibili lungo la strada di collegamento lungo la valletta del rio di Broccolino; tali zone sono individuate con specifica perimetrazione nella carta A. I campeggi dovranno essere realizzati in base alle regole contenute nell’art. 68 del Titolo 2.

Zone di possibile ubicazione di nuovi insediamenti con destinazione turistico-ricettiva

Le aree lungo la viabilità di crinale, in due settori vicini a Coiano, alcune aree su controcrinali trasversali al crinale della strada provinciale Coianese; le aree di possibile ubicazione sono individuate con specifica simbologia nella carta A. I nuovi insediamenti dovranno essere realizzati in base alle regole contenute nel punto specifico dell’art.57 del Titolo 2.

Presenza di aree destinate all'attività estrattiva

Le aree CNI e CN3 (di escavazione di sabbia) vicine ai toponimi “Podere Provvidenza” e “Podere Orlo”. Parte dell’area CN3 è interessata dall’attività di recupero inerti provenienti da lavori edili.

Art. 119 SOTTOSISTEMA DELLE AREE DELLE COLLINE NUDE / UTOE E3

Componenti del paesaggio tipiche del sottosistema, da salvaguardare

Le aree del sottosistema si caratterizzano per tipologia di paesaggio come: “aree collinari prive di boschi”. Le caratteristiche del paesaggio da salvaguardare sono: la morfologia del terreno; il sistema idrico costituito dai canali di scolo delle acque meteoriche; il sistema dei pozzi e delle sorgenti; i laghetti collinari; la viabilità minore che, in certi casi, deve essere completamente ripristinata; l’assetto agrario conseguente alla geologia del terreno è caratterizzato da seminativo semplice, anche in forma estensiva, e dalla presenza della pastorizia; il sistema insediativo caratterizzato da case coloniche in prevalenza sparse; nel merito si rilevano situazioni di abbandono, a causa della ridotta accessibilità (in certi casi inaccessibilità) del territorio dovuta allo stato di conservazione ed in certi casi alla perdita della viabilità minore; le alberature diffuse (isolate, a gruppi, a filari, a macchia) in particolare le alberature a filare sui crinali collinari e lungo la viabilità minore e privata preesistente ed i gruppi che sottolineano il sistema insediativo.

Destinazioni ammissibili

Le destinazioni indicate nell’art.53 del Titolo 2, comprese quelle di valorizzazione dell’economia rurale e del territorio aperto con funzioni compatibili. Nelle aree vicine alla viabilità provinciale e comunale ed alla viabilità minore da valorizzare e da ripristinare, individuate con specifiche simbologie nella carta A, sarà consentita la realizzazione di strutture per lo svolgimento di attività sportive e ricreative per la valorizzazione del territorio aperto, anche in deroga alla obbligatorietà della presenza di una attività agricola significativa; in ogni caso le strutture per la valorizzazione dell’economia rurale e del territorio aperto dovranno essere realizzare in base alle regole contenute nel punto specifico dell’art.57 del Titolo 2 ed in modo compatibile con la morfologia del terreno e con la necessità di salvaguardare i coni visivi dalle strade verso il sistema collinare. Le aree del sottosistema vengono individuate fra le zone a “vocazione agrituristica” di cui all’art.66 del Titolo 2; nelle aree del sottosistema non sarà invece consentita l’attività di agricampeggio; l’esclusione è motivata dal fatto che il sottosistema è caratterizzato, per la scarsa presenza di alberi, da visuali lunghe, e dalla convinzione che in un paesaggio con tali caratteristiche la presenza diffusa di strutture di agricampeggio, con il carattere di precarietà che probabilmente le contraddistingue, sarebbe troppo visibile.

Limitazioni alla possibilità di realizzare nuovi fabbricati

La realizzazione di manufatti ed edifici previsti dalle presenti norme sarà consentita ove compatibile con le disposizioni del precedente art. 55. Nelle aree del sottosistema non potranno comunque essere realizzate serre fisse.

Regole integrative per la tipologia e l'ubicazione dei nuovi fabbricati

Nelle aree del sottosistema la realizzazione di edifici rurali ad uso abitativo; (compresi eventuali trasferimenti di fabbricati esistenti mediante ristrutturazione E2) sarà consentita solo ad integrazione degli insediamenti esistenti; i nuovi fabbricati ed i fabbricati spostati dovranno aggiungersi in modo organico a quelli esistenti.

Lo stesso criterio dovrà valere in generale per tutti i nuovi edifici in muratura; si potrà fare eccezione, per motivate esigenze legate alla produzione agricola, per gli annessi agricoli ed in tal caso i nuovi fabbricati isolati dovranno essere realizzati ad una distanza minima di 30 m dalle strade pubbliche e di uso pubblico; non potranno essere realizzati sui crinali collinari e dovranno essere posizionati sulle pendici collinari meno visibili dalla viabilità principale e dalla viabilità minore da valorizzare della UTOE. Per i nuovi fabbricati isolati dovrà essere valutata caso per caso, in relazione alla ubicazione ed alle caratteristiche del paesaggio circostante, l’opportunità di realizzare alberature di coronamento a schermatura; in merito dovrà essere richiesto esplicitamente il parere alla Commissione Edilizia.

Possibilità di inserire attività particolari (fra quelle indicate in linea generale nell’art.69 del Titolo 2)

Canili privati, da ubicare all’interno di vallette trasversali intercluse in modo da garantire il massimo possibile di isolamento acustico. Depositi per materiali all’aperto DM1, in aderenza alla UTOE 5P del sistema degli insediamenti produttivi.

Regole di inserimento della viabilità principale (integrative rispetto all’art.72 del Tit. 2)

In caso di realizzazione di rilevati stradali le scarpate dovranno essere sistemate in modo da non costituire un elemento totalmente dissonante rispetto all’assetto agrario circostante, ad esempio mediante differenziazioni trasversali nel tipo delle essenze di rivestimento, anche con l’inserimento di settori “neutri”.

Presenza di siti archeologici

  • n. 4 Castelluccio di Sopra

Presenza di edifici monumentali

  • n. 496 Cappella di S. Giuseppe

Viabilità minore da valorizzare

La strada di crinale fra il versante dell’Elsa e l’Ormicello, dal toponimo “Castellare” al toponimo “Maremmana 2”, alcune strade individuate nella Carta A, necessarie per garantire l’accessibilità delle zone più interne della UTOE, ricollegandosi alla strada provinciale di Val d’Orlo e alla viabilità di crinale.

Presenza di nuclei con normativa particolare

Rimorti 2.

Presenza di edifici non compatibili

  • n. 7 capannone ex produttivo vicino al toponimo “Cardeto”.

Zone di possibile ubicazione di nuovi insediamenti con destinazione turistico-ricettiva

Area a monte del sistema insediativo di via Praticelli (UTOE 8) individuata con specifica simbologia nella Carta A. Il nuovo insediamento dovrà essere realizzato in base alle regole contenute nel punto specifico dell’art. 57 del Titolo 2 ed alle regole contenute nella scheda specifica della Carta E.

Art. 120 SOTTOSISTEMA DELLE AREE DI RACCORDO FRA FONDOVALLE E CRINALI E DEI CRINALI MINORI / E4 REGOLE GENERALI PER TUTTE LE UTOE DEL SOSTTOSISTEMA

Componenti del paesaggio tipiche del sottosistema, da salvaguardare

Le aree del sottosistema si caratterizzano come: “aree collinari caratterizzate dalla presenza di boschi”, per quanto limitati a zone di dimensioni limitate sui poggi. Le caratteristiche del paesaggio da salvaguardare sono: la morfologia del terreno, le macchie arboree sui poggi; il sistema idrico costituito dai canali di scolo delle acque meteoriche; il sistema dei pozzi e delle sorgenti; i laghetti collinari; la viabilità minore, che in alcuni casi deve essere completamente ripristinata, l’assetto agrario abbastanza variegato anche all’interno delle singole UTOE, con alternanza di appezzamenti di grandi dimensioni e di campi più frazionati; le recinzioni storiche; il sistema insediativo costituito da ville e fattorie, nuclei, case coloniche sparse, si rilevano molte situazioni di abbandono nelle UTOE E4A, E4C, in prevalenza a causa della ridotta accessibilità del territorio dovuta allo stato di conservazione della viabilità minore; le alberature diffuse (isolate, a gruppi, a filari, a macchia) che sottolineano la viabilità ed il sistema insediativo; i parchi ed i giardini storici delle ville e delle fattorie.

Destinazioni ammissibili

Le destinazioni indicate nell’art.53 del Titolo 2, comprese quelle di valorizzazione dell’economia rurale e del territorio aperto con funzioni compatibili; le strutture per la valorizzazione dell’economia rurale e del territorio aperto dovranno essere realizzate in base alle regole contenute nel punto specifico dell’art. 57 del Titolo 2 ed in modo compatibile con la morfologia del terreno. Le aree del sottosistema vengono individuate fra le zone “a vocazione agrituristica” di cui all’art.66 del Titolo 2 e fra le zone nelle quali è possibile realizzare strutture di agricampeggio ai sensi dell’art.67 del Titolo 2.

Limitazioni alla possibilità di realizzare nuovi fabbricati

La realizzazione di manufatti ed edifici previsti dalle presenti norme sarà consentita ove compatibile con le disposizioni del precedente art. 55. Nelle aree del sottosistema non potranno comunque essere realizzate:

  • serre fisse;
  • serre stagionali con H max al colmo maggiore di m 4,00.

Le norme degli articoli che seguono riferiti alle singole UTOE del Sottosistema definiscono nel dettaglio la possibilità di realizzazione di manufatti ed edifici, in riferimento all’art. 56 delle presenti norme. In tutte le UTOE non è consentita la realizzazione di manufatti ed edifici in legno, a tale fine dovranno essere adottate soluzioni alternative per ciò che concerne la finitura degli elementi esterni al fine di migliorare l’inserimento dei manufatti stessi.

Regole integrative per la tipologia e l'ubicazione dei nuovi fabbricati

Nelle aree del sottosistema la realizzazione di nuovi edifici dovrà avvenire preferibilmente ad integrazione degli insediamenti esistenti; i nuovi fabbricati ed i fabbricati spostati dovranno aggiungersi in modo organico a quelli esistenti; si potrà fare eccezione a tale criterio per motivate esigenze legate alla produzione agricola. Per i nuovi edifici da realizzare per le attività turistico ricettive valgono i criteri di ubicazione contenuti nel punto specifico dell’art. 57. In ogni caso per i nuovi edifici e gli edifici spostati mediante ristrutturazione E2 dovranno essere rispettati i seguenti criteri di ubicazione in relazione agli edifici classificati di valore “monumentale” nell’Allegato F: presenza obbligatoria fra il nuovo edificio e l’edificio monumentale di un diaframma di schermatura e di separazione costituito da aree boscate, della larghezza minima di 50 ml.; divieto di costruire sui crinali collinari in un raggio di 300 ml. dall’edificio monumentale, nei 300 ml. di distanza possibilità di costruire sulle pendici meno visibili dalla viabilità di accesso al monumento

Possibilità di inserire attività particolari (fra quelle indicate in linea generale nell’art. 69 del Titolo 2)

Canili privati, in base alle previsioni e con i vincoli di ubicazione degli articoli successivi relativi alle singole UTOE del sottosistema.

Art. 121 UTOE E4A/ CRINALE MINORE FRA GRANAIOLO ED IL TORRENTE ORMICELLO

Viabilità minore da valorizzare

La strada di crinale dal toponimo “Cipressini” alla strada provinciale per Monterappoli e la strada di collegamento fra la strada di crinale e l’Ormicello.

Attività particolari (precisazioni rispetto all’art. 120)

Potranno essere realizzati canili privati da ubicare all’interno di vallette intercluse in modo da garantire il massimo possibile di isolamento acustico.

Art. 122 UTOE E4B/ AREE DI RACCORDO A MONTE DI CAMBIANO

Presenza di edifici di valore monumentale

  • n. 639 cimitero di Cambiano

Viabilità minore da valorizzare

Sul confine est della UTOE tratto della strada di crinale fra l’Ormicello ed il versante dell’Elsa. Settori delle strade di collegamento fra la strada di crinale ed il fondovalle dell’Elsa.

Zone di possibile ubicazione di nuovi insediamenti con destinazione turistico-ricettiva

Le aree ad ovest della viabilità di crinale ed a nord del primo tratto di una strada di collegamento con il fondovalle dell’Elsa; le aree di possibile ubicazione sono individuate con specifica simbologia nella carta A. I nuovi insediamenti dovranno essere realizzati in base alle regole contenute nel punto specifico dell’art.57 del Titolo 2.

Servizi ed impianti pubblici

Il cimitero di Cambiano.

Art. 123 UTOE E4C/ CRINALE MINORE FRA PETRAZZI ED OLIVETO

Presenza di edifici di valore monumentale

  • n. 167 Castello di Oliveto

Viabilità minore da valorizzare

Alcune strade dei crinali minori, individuate nella Carta A, necessarie per garantire l’accessibilità delle zone più interne delle UTOE, ricollegandosi alla strada comunale di Monte Olivo e alla SS 429.

Attività particolari (precisazioni rispetto all’art. 120)

Potranno essere realizzati canili privati, da ubicare all’interno di vallette intercluse in modo da garantire il massimo possibile di isolamento acustico.

Art. 124 UTOE E4D/ AREA DI RACCORDO INTORNO A CASTELNUOVO

Destinazioni ammissibili (integrazioni rispetto all’art. 120)

Nella UTOE non saranno consentite in generale le attività di trasformazione dei prodotti agricoli eccedenti le capacità produttive dei fondi. Potranno essere costruiti nuovi edifici per tali attività esclusivamente a monte di via Sanminiatese, in una fascia di terreno fra 30 ml. e 60 ml. di distanza da tale strada e ad integrazione dei nuclei esistenti.

Limitazioni alla possibilità di realizzare nuovi fabbricati (precisazioni rispetto all’art. 120)

Nell’UTOE non sarà consentito la realizzazione di serre fisse, temporanee e serre con copertura stagionale aventi le caratteristiche costruttive dei manufatti precari.

Viabilità minore da valorizzare

Il tratto più a valle della strada di collegamento del rio di Broccolino.

Zone di possibile ubicazione di campeggi

Un’area marginale lungo la strada di collegamento del rio di Broccolino.

Presenza di aree destinate all'attività estrattivaz

L’area CN2 (di escavazione di sabbia) nella valletta del rio di Grignana.

Viabilità principale di previsione

Via del Castellare, da completare.

Art. 125 UTOE E4E/ AREA DI RACCORDO A MONTE DI DOGANA

Destinazioni ammissibili (integrazioni rispetto all’art. 120)

Nella UTOE non saranno consentite le attività di trasformazione dei prodotti agricoli eccedenti le capacità produttive dei fondi.

Limitazioni alla possibilità di realizzare nuovi fabbricati (precisazioni rispetto all’art. 120)

Nell’UTOE non sarà consentito la realizzazione di serre fisse, temporanee e serre con copertura stagionale aventi le caratteristiche costruttive dei manufatti precari.

Viabilità minore da valorizzare

Il tratto più a valle della strada di collegamento del rio Vallese.

Art. 126 SOTTOSISTEMA DELLE AREE AGRICOLE PERIURBANE / E5, REGOLE GENERALI PER TUTTE LE UTOE DEL SOTTOSISTEMA

Componenti del paesaggio tipiche del sottosistema, da salvaguardare

Le aree del sottosistema si caratterizzano come: aree collinari prive di boschi, in quanto sono presenti solo poche macchie di dimensioni limitate sui poggi. Le caratteristiche del paesaggio da salvaguardare sono: la morfologia del terreno, naturale e conseguente alla costruzione del paesaggio dovuta alla forte presenza antropica; il sistema idrico costituito dai canali di scolo delle acque meteoriche; il sistema dei pozzi e delle sorgenti; i laghetti collinari; la viabilità minore, che in alcuni casi deve essere completamente ripristinata, l’assetto agrario, per il quale sarebbero opportuni processi di riaccorpamento rispetto alla eccessiva frammentazione attuale; le recinzioni storiche; il sistema insediativo costituito da chiese, ville ed in prevalenza case coloniche lungo la viabilità minore, nel sottosistema sono presenti anche edifici residenziali recenti per i quali è opportuno un miglioramento dell’immagine e dell’inserimento nel contesto ambientale; le alberature diffuse (isolate, a gruppi, a filari, a macchia) che sottolineano la viabilità e il sistema insediativo; i parchi ed i giardini storici delle ville.

Destinazioni ammissibili

Le destinazioni indicate nell’art.53 del Titolo 2, comprese quelle di valorizzazione dell’economia rurale e del territorio aperto con funzioni compatibili e con l’esclusione delle attività di trasformazione di prodotti agricoli eccedenti le capacità produttive dei fondi e delle attività particolari indicate nell’art.69 del Titolo 2. Le strutture per la valorizzazione dell’economia rurale e del territorio aperto dovranno essere realizzare in base alle regole contenute nel punto specifico dell’art. 57 del Titolo 2 ed in modo compatibile con la morfologia del terreno. Nelle aree del sottosistema sarà consentita, in deroga al criterio generale del punto specifico dell’art. 56, la deruralizzazione con destinazione a civile abitazione degli annessi agricoli condonati costruiti con materiali precari. Le aree del sottosistema vengono individuate fra le zone nelle quali è possibile realizzare strutture di agricampeggio ai sensi dell’art. 67 del Titolo 2.

Limitazioni alla possibilità di realizzare nuovi fabbricati

La realizzazione di manufatti ed edifici previsti dalle presenti norme sarà consentita ove compatibile con le disposizioni del precedente art. 55. Nelle aree del sottosistema non potranno comunque essere realizzate:

  • serre fisse;
  • annessi agricoli non soggetti al rispetto delle superfici minime fondiarie o eccedenti la capacità produttive aziendali.

Regole integrative per la tipologia e l'ubicazione dei nuovi fabbricati

Nelle aree del sottosistema la realizzazione di nuovi edifici dovrà avvenire preferibilmente ad integrazione degli insediamenti esistenti; i nuovi fabbricati ed i fabbricati spostati dovranno aggiungersi in modo organico a quelli esistenti. Si potrà fare eccezione a tale criterio, per motivate esigenze legate alla produzione agricola, in tal caso i nuovi annessi agricoli isolati dovranno essere realizzati ad una distanza superiore a 50 ml. dalla viabilità ad uso pubblico. Dovranno obbligatoriamente essere realizzati ad integrazione degli insediamenti esistenti gli interventi che prevedono la deruralizzazione con destinazione residenziale degli annessi agricoli condonati costruiti con materiali precari. Per i nuovi edifici da realizzare per le attività turistico ricettive valgono i criteri di ubicazione contenuti nel punto specifico dell’art.57.

Regole di inserimento della viabilità principale

Riguardano un tratto della nuova SS 429 all’interno della UTOE 5C, si prescrive l’applicazione delle stesse regole indicate per la UTOE E3.

Art.127 UTOE E5A/ AREA DI SALA

Presenza di edifici di valore monumentale

  • n. 266 Chiesa di Sala
  • n. 267 Cimitero di Sala

Viabilità minore da valorizzare

Tutta la viabilità che rende accessibile l’area, di crinale e di collegamento, individuata nella Carta A.

Presenza di attività produttive

  • n. 3 in corrispondenza di Casetta a Sala

Servizi ed impianti pubblici

Cimitero di Sala

Art. 127 UTOE E5A/ AREA DI SALA

Presenza di edifici di valore monumentale

n. 266 Chiesa di Sala

n. 267 Cimitero di Sala

Viabilità minore da valorizzare

Tutta la viabilità che rende accessibile l'area, di crinale e di collegamento, individuata nella Carta A.

Presenza di attività produttive

n. 3 in corrispondenza di Casetta a Sala

Servizi ed impianti pubblici

Cimitero di Sala

Art. 128 UTOE E5B/ AREA DI PETRICCIO

Presenza siti archeologici

  • n. 10 Porta Rossa

Presenza di edifici di valore monumentale

  • n. 123 Pieve Vecchia

Viabilità minore da valorizzare

Tutta la viabilità che rende accessibile l’area, di crinale e di collegamento, individuata nella Carta A.

Servizi ed impianti pubblici

Cabina di decompressione del metano vicino al rio Vallone.

Art. 129 UTOE E5C/ AREA A MONTE DI VIA SANMINIATESE FRA IL CAPOLUOGO E DOGANA

Viabilità minore da valorizzare

Tutta la viabilità che rende accessibile l’area, di crinale e di collegamento, individuata nella Carta A.

Viabilità principale di previsione

Un tratto della nuova SS 429.

Presenza di nuclei con normativa particolare

S. Maria a Lungotuono.

Art. 130 SOTTOSISTEMA DELLE AREE MORFOLOGICAMENTE DEBOLI, UTOE E6 DI SAN MATTEO

Componenti del paesaggio tipiche del sottosistema, da salvaguardare

Le aree del sottosistema si caratterizzano per tipologia di paesaggio come “aree collinari prive allo stato attuale di boschi”. Le caratteristiche del paesaggio da salvaguardare sono: morfologia del terreno per come risulterà dopo la sistemazione delle aree dismesse di cava; il sistema idrico costituito dai canali di scolo delle acque meteoriche; la viabilità minore; l’assetto agrario per come risulterà dopo la sistemazione delle aree dismesse di cava a sud dell’Ormicello; il sistema insediativo caratterizzato dalla chiesa di S. Matteo, dalle case coloniche sparse o raggruppate in nucleo vicino alla chiesa, dal complesso produttivo delle ex fornaci di S. Matteo e PLP, con particolare riferimento agli edifici più caratteristici della ex fornace di S. Matteo; le aree boscate e le macchie di schermatura che verranno realizzate con la sistemazione delle aree dismesse di cava a nord della strada di Ormicello e con gli interventi di schermatura del complesso produttivo delle ex fornaci.

Destinazioni ammissibili

Date le limitate dimensioni della UTOE e la vicinanza del complesso produttivo delle ex fornaci S. Matteo e PLP e delle aree produttive previste nella UTOE E4P del Casone, nella UTOE saranno ammesse, fra le destinazioni indicate nell’art.53 del Titolo 2, le seguenti: residenza rurale, attività produttiva agricola, di civile abitazione, artigianale ed industriale limitatamente alle attività individuate come esistenti nella carta A del R.U., attività di escavazione.

Per la vicinanza ai complessi ed alle aree produttive indicati in precedenza nel sottosistema non saranno consentite le attività di agricampeggio.

Interventi edilizi

Nuovo intervento edilizio ubicato su via Niccoli in località Le Colombaie San Matteo.

Limitazioni alla possibilità di realizzare nuovi fabbricati

La realizzazione di manufatti ed edifici previsti dalle presenti norme sarà consentita ove compatibile con le disposizioni del precedente art. 55. Nelle aree del sottosistema non potranno comunque essere realizzati edifici rurali ad uso abitativo.

Regole integrative per la tipologia e l'ubicazione dei nuovi fabbricati

Nelle aree del sottosistema la realizzazione di nuovi edifici per annessi agricoli in muratura e gli interventi di ristrutturazione urbanistica con trasferimento di fabbricati esistenti saranno consentiti solo ad integrazione degli insediamenti esistenti; i nuovi fabbricati ed i fabbricati spostati dovranno aggiungersi in modo organico a quelli esistenti.

Possibilità di inserire attività particolari (fra quelle indicate in linea generale nell’art.69 del Titolo 2)

Canili privati.

Presenza di edifici di valore monumentale

  • n. 188 chiesa di San Matteo

Viabilità minore da valorizzare

La strada di collegamento fra il fondovalle dell’Elsa e l’Ormicello, con innesto sulla SS 429.

Presenza di edifici non compatibili

  • n. 8 nei pressi del toponimo “Le Colombaie”

Presenza di attività produttive

  • n. 5 corrispondente al complesso produttivo delle ex fornaci S. Matteo e PLP
  • n. 4 nei pressi del toponimo “Le Colombaie” (coincide con l’edificio individuato come “non compatibile”)

Presenza di aree destinate all'attività estrattiva

Le aree CE3 e CE4 (di ripristino) con possibilità di inserimento di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Ultima modifica 19.04.2022 - 17:08