Norme Tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

Art. 107 INQUADRAMENTO GENERALE E REGOLE VALIDE PER TUTTO IL SISTEMA

Il sistema ambientale e paesaggistico del territorio aperto è suddiviso in 6 sottosistemi ed in 18 UTOE e precisamente:

Sottosistema delle aree di pianura e del sistema fluviale e1

  • Utoe e1a piana di granaiolo
  • UTOE E1B PIANA DELLA “GRANOCCHIAIA”
  • UTOE E1C PIANA DELLE “VECCHIARELLE” E PIANA DAL CAPOLUOGO A PETRAZZI
  • Utoe e1d piana della pesciola

Corridoi biologici
Sottosistema dell'aree dei crinali E2

  • UTOE E2A CRINALE FRA L’ELSA E L’ORMICELLO
  • Utoe e2b crinale della strada volterrana
  • Utoe e2c crinale fra il vallone e la pesciola
  • UTOE E2D CRINALE FRA L’ELSA E L’ORLO

Sottosistema delle aree delle “colline nude” E3

  • E3 area delle colline nude

Sottosistema delle aree di raccordo fra fondovalle e crinali e dei crinali minori e4

  • UTOE E4A Crinale minore fra Granaiolo e l'ormicello
  • Utoe e4b area di raccordo a monte di cambiano
  • Utoe e4c crinale minore fra petrazzi e oliveto
  • Utoe e4d area di raccordo intorno a castelnuovo
  • Utoe e4e area di raccordo a monte di dogana

Sottosistema delle aree agricole periurbane e5

  • Utoe e5a area di sala
  • Utoe e5b area di petriccio ecc
  • Utoe e5c area a ,monte della strada sanminiatese fra il capoluogo e dogana

Sottosistema dell'aree morfologicamente deboli E6

  • Utoe e6 area di s. matteo

Per tutte le UTOE del sistema del territorio aperto il R.U. richiama le analisi della situazione attuale, gli obiettivi strategici e le previsioni di carattere generale contenuti nelle “SCHEDE DELLE UTOE” (elaborato D1) del Piano strutturale. Per le indicazioni riportate negli articoli successivi si deve fare riferimento alle carte A, B, C del Regolamento Urbanistico ed alle norme di carattere generale contenute nel Titolo 2 Capo V e IV (in relazione alla viabilità). Per gli interventi nei nuclei, per gli interventi relativi alle attività produttive esistenti nel territorio aperto, per i servizi pubblici esistenti e di previsione nel territorio aperto le indicazioni delle singole UTOE rimandano alle schede ed alla cartografia della Carta E del R.U.

Per la presenza di edifici classificati di valore monumentale e per la presenza di siti archeologici le indicazioni delle singole UTOE rimandano rispettivamente all’elenco contenuto nell’Allegato F ed alle schede relative ed all’elenco contenuto nell’art.55, punto specifico sui siti archeologici.

In tutte le UTOE del territorio aperto valgono in particolare le “regole urbanistiche per le aree sottoposte a vincolo” contenute nell’art. 55 del precedente Titolo 2.

Le norme specifiche per i sottosistemi del TERRITORIO APERTO e per le singole UTOE contengono prescrizioni integrative, rispetto a quelle di carattere generale contenute nel Titolo 2 Capo V, relative: alle destinazioni ammissibili (ad integrazione delle destinazioni indicate nell’art. 53) alla possibilità di realizzare nuovi fabbricati, ampliamenti, ristrutturazioni urbanistiche (ad integrazione delle norme contenute negli articoli 56 e 57) alle regole tipologiche e di ubicazione (ad integrazione delle norme contenute negli articoli 60, 61, 62, 63, alla possibilità di inserire funzioni particolari (a precisazione e selezione delle norme contenute nell’art. 69), alle regole di salvaguardia delle componenti del paesaggio (a precisazione delle norme contenute negli articoli 73 e 74, alle regole di corretto inserimento degli impianti pubblici e della viabilità principale (ad integrazione delle norme contenute negli articoli 71 e 72). Nelle UTOE del Sistema del territorio aperto in caso di realizzazione di strutture con destinazione commerciale finalizzate alla valorizzazione dell’economia rurale e del territorio aperto, dovranno essere realizzati parcheggi di relazione nella misura prevista dall'’art. 78 bis delle presenti norme in aggiunta ai posti macchina privati prescritti dalla Legge 122/89.

Le tabelle riportate di seguito definiscono gli specifici edifici e manufatti rurali ammessi e compatibili con le UTOE del Sistema Ambientale e Paesaggistico del Territorio Aperto in sintonia con quanto stabilito nel Capo V delle presenti norme e nel D.P.G.R. 5R/2007.

Per ogni manufatto vengono esplicitate le caratteristiche del richiedente e il titolo abilitativo necessario.

Territorio aperto
* Se compatibili con i vincoli di cui all'art. 55 delle presenti norme
Sistema UTOE
territorio aperto
Sottosistema UTOE
territorio aperto
Interventi ammessiInterveti non ammessi
E1E1/AAnnessi agricoli (art. 56 comma 3)
Eccedenti (art 56 comma 6)
Serre stagionali (art. 56 comma5)
*Abitazioni rurali (art. 56 comma 2)
Serre fisse (art. 56 comma 3)
Amatoriali (art. 56 comma 4)
Manufatti precari (art. 56 comma 7)
E1/BAnnessi agricoli (art. 56 comma 3)
Eccedenti (art 56 comma 6)
Serre stagionali (art. 56 comma5)
*Abitazioni rurali (art. 56 comma 2)
Serre fisse (art. 56 comma 3)
Amatoriali (art. 56 comma 4)
Manufatti precari (art. 56 comma 7)
E1/CAnnessi agricoli (art. 56 comma 3)
Eccedenti (art 56 comma 6)
Serre stagionali (art. 56 comma5)
*Abitazioni rurali (art. 56 comma 2)
Serre fisse (art. 56 comma 3)
Amatoriali (art. 56 comma 4)
Manufatti precari (art. 56 comma 7)
E1/dAnnessi agricoli (art. 56 comma 3)
Eccedenti (art 56 comma 6)
Serre stagionali (art. 56 comma5)
*Abitazioni rurali (art. 56 comma 2)
Serre fisse (art. 56 comma 3)
Amatoriali (art. 56 comma 4)
Manufatti precari (art. 56 comma 7)
E2E2/AAbitazioni rurali (art. 56 comma 2)
Annessi agricoli non in legno(art. 56 comma 3)
Eccedenti (art 56 comma 6)
Serre fisse (art. 56 comma 3)
*Amatoriali (art. 56 comma 4)
Serre stagionali (art. 56 comma5)
Manufatti precari (art. 56 comma 7)
E2/BAbitazioni rurali (art. 56 comma 2)
Annessi agricoli non in legno (art. 56 comma 3)
Eccedenti (art 56 comma 6)
Serre fisse (art. 56 comma 3)
*Amatoriali (art. 56 comma 4)
Serre stagionali (art. 56 comma5)
Manufatti precari (art. 56 comma 7)
E2/CAbitazioni rurali (art. 56 comma 2)
Annessi agricoli non in legno(art. 56 comma 3)
Eccedenti (art 56 comma 6)
Serre fisse (art. 56 comma 3)
*Amatoriali (art. 56 comma 4)
Serre stagionali (art. 56 comma5)
Manufatti precari (art. 56 comma 7)
E2/DAbitazioni rurali (art. 56 comma 2)
Annessi agricoli non in legno(art. 56 comma 3)
Eccedenti (art. 56 comma 6)
Serre fisse (art. 56 comma 3)
*Amatoriali (art. 56 comma 4)
Serre stagionali (art. 56 comma5)
Manufatti precari (art. 56 comma 7)
E3E3Abitazioni rurali (art. 56 comma 2)
Annessi agricoli (art. 56 comma 3)
Eccedenti (art 56 comma 6)
Amatoriali (art. 56 comma 4)
Serre stagionali (art. 56 comma 5)
Manufatti precari (art. 56 comma 7)
*Serre fisse (art. 56 comma 3)
E4E4/AAbitazioni rurali (art. 56 comma 2)
Annessi agricoli (art. 56 comma 3)
Eccedenti (art 56 comma 6)
Amatoriali (art. 56 comma 4)
Serre stagionali max h 4 m (art. 56 comma 5)
Manufatti precari (art. 56 comma 7)
*Serre fisse (art. 56 comma 3)
E4/BAbitazioni rurali (art. 56 comma 2)
Annessi agricoli (art. 56 comma 3)
Eccedenti (art 56 comma 6)
Amatoriali (art. 56 comma 4)
Serre stagionali max h 4 m (art. 56 comma 5)
Manufatti precari (art. 56 comma 7)
*Serre fisse (art. 56 comma 3)
E4/CAbitazioni rurali (art. 56 comma 2)
Annessi agricoli (art. 56 comma 3)
Eccedenti (art 56 comma 6)
Amatoriali (art. 56 comma 4)
Serre stagionali max h 4 m (art. 56 comma 5)
Manufatti precari (art. 56 comma 7)
*Serre fisse (art. 56 comma 3)
Serre stagionali h. maggiore di 4m (art. 56 comma 5)
E4/DAbitazioni rurali (art. 56 comma 2)
Annessi agricoli (art. 56 comma 3)
Eccedenti (art 56 comma 6)
Amatoriali (art. 56 comma 4)
Manufatti precari (art. 56 comma 7)
*Serre fisse (art. 56 comma 3)
Serre stagionali (art. 56 comma 5)
E4/EAbitazioni rurali (art. 56 comma 2)
Annessi agricoli (art. 56 comma 3)
Eccedenti (art 56 comma 6)
Amatoriali (art. 56 comma 4)
Manufatti precari (art. 56 comma 7)
*Serre fisse (art. 56 comma 3)
Serre stagionali (art. 56 comma 5)
E5E5/aAbitazioni rurali (art. 56 comma 2)
Annessi agricoli (art. 56 comma 3)
Amatoriali (art. 56 comma 4)
Manufatti precari (art. 56 comma 7)
Serre stagionali (art. 56 comma5)
*Serre fisse (art. 56 comma 3)
Eccedenti (art 56 comma 6)
E5/BAbitazioni rurali (art. 56 comma 2)
Annessi agricoli (art. 56 comma 3)
Amatoriali (art. 56 comma 4)
Manufatti precari (art. 56 comma 7)
Serre stagionali (art. 56 comma5)
*Serre fisse (art. 56 comma 3)
Eccedenti (art. 56 comma 6)
E5/CAbitazioni rurali (art. 56 comma 2)
Annessi agricoli (art. 56 comma 3)
Amatoriali (art. 56 comma 4)
Manufatti precari (art. 56 comma 7)
Serre stagionali (art. 56 comma5)
*Serre fisse (art. 56 comma 3)
Eccedenti (art 56 comma 6)
E6E6Eccedenti (art. 56 comma 6)
Annessi agricoli (art. 56 comma 3)
Amatoriali (art. 56 comma 4)
Serre fisse (art. 56 comma 3)
Serre stagionali (art. 56 comma5)
Manufatti precari (art. 56 comma 7)
*Abitazioni rurali (art. 56 comma 2)
Corridoi biologiciAnnessi agricoli (art. 56 comma 3)*Abitazioni rurali (art. 56 comma 2)
Eccedenti (art 56 comma 6)
Amatoriali (art. 56 comma 4)
Serre fisse (art. 56 comma 3)
Serre stagionali (art. 56 comma5)
Manufatti precari (art. 56 comma 7)
TERRITORIO RURALE D.P.G.R. 5/R 2007 e s.m.i.
Abitazioni rurali
(art. 56 comma2)
Imprenditore agricolo professionale ai sensi della L.R. 45/2007 (IAP)da realizzare con Programma Aziendale
se superiore a 1.000 mc Piano Attuativo
Annessi agricoli
(art. 56 comma 3)
Imprenditore agricolo
Serre fisse
(art. 56 comma 3)
Imprenditore agricolo
Eccedenti
(art 56 comma 6)
Imprenditore agricoloda realizzare con PERMESSO A COSTRUIRE
Amatoriali
(art. 56 comma 4)
Proprietario del fondo o chi abbia titoloTitolo Abilitativo (da RU: PERMESSO A COSTRUIRE)
Perdurano nel tempo fino al cessare dell'attività o al trasferimento.
Obbligo alla rimozione e penali
Manufatti precari
(art. 56 comma 7)
Aziende agricoleda realizzare previa COMUNICAZIONE al ComuneMassimo 2 anni, spostati reinstallati
Serre con copertura stagionale o temporanea
(art. 56 comma 5)
Definita la data di installazione e di rimozione.
Obbligo alla rimozione della copertura.
Reinstallate anche in parti diverse

Art. 108 SOTTOSISTEMA DELLE AREE DI PIANURA E DEL SISTEMA FLUVIALE/ E1 REGOLE GENERALI PER TUTTE LE UTOE DEL SOTTOSISTEMA

Componenti del paesaggio tipiche del sottosistema, da salvaguardare

Le aree del sottosistema si caratterizzano per tipologia di paesaggio come: “aree di fondovalle e del sistema fluviale”. Le caratteristiche del paesaggio da salvaguardare sono:

  • le zone riparie (per la valorizzazione delle zone riparie il R.U. prevede la sistemazione come “parco fluviale” di due settori di “zone riparie” del fiume Elsa, a valle di Granaiolo ed a cavallo del Capoluogo fra il rio Lama ed il torrente Pesciola);
  • la vegetazione lungo i corsi d’acqua; il sistema idrico costituito dal sistema dei fossi che convogliano le acque di scolo provenienti dai sistemi collinari fino ai corsi d’acqua;
  • i pozzi;
  • la viabilità minore;
  • l’assetto agrario caratterizzato in prevalenza da campi stretti e lunghi di forma regolare, legato al sistema idrico ed alla viabilità minore e conseguente agli interventi di bonifica;
  • il sistema insediativo caratterizzato in prevalenza da case coloniche sparse, si rilevano molte situazioni di abbandono soprattutto nell’UTOE E1A, a causa del maggior rischio di esondazione.

Destinazioni ammissibili

Tutte quelle indicate nell’art. 53 del Titolo 2, comprese quelle di valorizzazione dell’economia rurale e del territorio aperto con funzioni compatibili. In alcune aree vicine al capoluogo e comunque alle UTOE del sistema insediativo, aree individuate con apposita simbologia nella carta A ed individuate nei successivi articoli relativi alle singole UTOE, sarà consentita la realizzazione di strutture per lo svolgimento di attività sportive e ricreative per la valorizzazione del territorio aperto, anche in deroga alla obbligatorietà della presenza di una attività agricola significativa; in ogni caso le strutture per la valorizzazione dell’economia rurale del territorio aperto dovranno essere realizzate in base alle regole contenute nel punto specifico dell’art. 57 del Titolo 2. In alcuni settori del sottosistema caratterizzati da una notevole frammentazione conseguente alla presenza ed alla previsione di strade e di corsi d’acqua, settori individuati con apposita simbologia nella Carta A ed indicate nei successivi articoli relativi alle singole UTOE, verrà incentivata la realizzazione di vivai, con funzioni di immagine di schermatura e di depurazione dell’aria. Le aree del sottosistema non vengono individuate fra le zone “a vocazione agrituristica” di cui all’articolo 66 del Titolo 2; le aree del sottosistema vengono invece individuate come aree nelle quali sarà possibile la realizzazione degli agricampeggi di cui all’articolo 67 del Titolo 2.

Limitazioni alla possibilità di realizzare nuovi fabbricati

La realizzazione di manufatti ed edifici previsti dalle presenti norme sarà consentita ove compatibile con le disposizioni del precedente art. 55. Nelle aree del sottosistema non potranno comunque essere realizzati:

  • Edifici rurali ad uso abitativo;
  • Serre fisse;
  • Annessi agricoli per l’agricoltura amatoriale e per le piccole produzioni agricole
  • Manufatti precari .

Regole integrative per la tipologia e l'ubicazione dei nuovi fabbricati

Nelle aree del sottosistema la realizzazione di nuovi fabbricati in muratura e gli interventi di ristrutturazione urbanistica con trasferimento di fabbricati esistenti saranno consentiti solo ad integrazione degli insediamenti esistenti; i nuovi fabbricati ed i fabbricati spostati dovranno aggiungersi in modo organico a quelli esistenti.

Regole di inserimento della viabilità principale (integrative rispetto all’art. 72 del Tit. 2)

Nel caso di realizzazione di rilevati stradali le scarpate dovranno essere sistemate con le essenze tipiche dei rilevati arginali se vicine agli argini fluviali, con le essenze tipiche delle pendici collinari se vicine al piede delle colline.

Art. 109 UTOE E1A/ PIANA DI GRANAIOLO

Destinazioni ammissibili (precisazioni rispetto all’art. 108)

Le aree nelle quali sarà incentivata la realizzazione di vivai sono individuate con specifica simbologia nella carta A e corrispondono a settori di territorio che verranno frammentati con le opere di realizzazione della cassa di espansione di Madonna della Tosse (proseguimento dello scolmatore) e con il tracciato della nuova 429.

Presenza di edifici di valore monumentale

N. 226 Cappella di Madonna della Tosse (già sede di Affreschi di Benozzo Gozzoli)

Viabilità minore da valorizzare

La viabilità d’argine in riva sinistra dell’Elsa e sull’argine di delimitazione a monte della cassa di espansione.

Presenza di nuclei con normativa particolare:

Madonna della Tosse

Viabilità principale di previsione

Settore della nuova 429

Art. 110 UTOE E1B/ PIANA DELLA “GRANOCCHIAIA”

Limitazioni alla possibilità di realizzare nuovi fabbricati (precisazioni rispetto all’art. 108)

In corrispondenza del nucleo classificato con il numero 287 nell’Elenco dei Siti e Manufatti di rilevanza ambientale e storico culturale (Carta B, Allegato F, Allegato G) le strutture relative al pozzo-lavatoio, al porticato di copertura ed al fabbricato annesso individuate nella specifica scheda dell’Allegato G dovranno essere conservate e ripristinate secondo l’assetto corrispondente alla destinazione originaria di pozzo-lavatoio e le relative volumetrie potranno essere recuperate con i criteri previsti per gli interventi di ristrutturazione urbanistica all’interno della UTOE E1B.

Viabilità minore da valorizzare

Via della “Granocchiaia”. La viabilità d’argine dell’Elsa in corrispondenza del Parco Fluviale.

Possibilità di inserire attività particolari (fra quelle indicate in linea generale nell’art.69 del Titolo 2)

Depositi per materiali all’aperto DM5, in località Il Casone, tra la SRT 429 e il fiume.

Impianti pubblici

Depuratore di Cambiano.

Art. 111 UTOE E1C/ PIANA DELLE “VECCHIARELLE” E PIANA DAL CAPOLUOGO A PETRAZZI

Destinazioni ammissibili (precisazioni rispetto all’art. 108)

L’area nella quale sarà consentita la realizzazione di attività sportive e ricreative senza la presenza di una attività agricola significativa e individuata con specifica simbologia nella carta A e corrisponde ai settori di pianura interni alla circonvallazione ovest ed in riva sinistra del fiume Elsa. Le aree nelle quali sarà incentivata la realizzazione di vivai sono individuate con specifica simbologia nella carta A e corrispondono a settori di territorio esterni alla circonvallazione ovest e a cavallo dello scolmatore, caratterizzati da una notevole frammentazioni.

Presenza di attività produttive

N. 2 subito a valle della SRT429 nei pressi dell’UTOE 2P Pesciola Malacoda e nei pressi dell’UTOE 13 Petrazzi; sono individuate con specifica simbologia nella carta A.

Zone di possibile ubicazione di nuovi insediamenti con destinazione turistico-ricettiva

Area fra via di Belpiano e la circonvallazione sud nella piana delle Vecchierelle (UTOE E1C) individuata con specifica simbologia nella Carta A. Il nuovo insediamento dovrà essere realizzato in base alle regole contenute nel punto specifico dell’art. 57 del Titolo II ed alle regole contenute nella scheda specifica della Carta E.

Possibilità di inserire attività particolari (fra quelle indicate in linea generale nell’art.69 del Titolo 2)

Depositi per materiali all’aperto DM3 e DM4, in prossimità della UTOE 2P del sistema degli insediamenti produttivi.

Viabilità principale di produzione

Settore della nuova 429

Art. 112 UTOE E1D/ PIANA DELLA PESCIOLA

(Nell’UTOE non si aggiunge alcuna precisazione alle regole dell’art. 108 relative all’intero sottosistema delle aree di pianura e del sistema fluviale).

Art. 113 CORRIDOI BIOLOGICI

Sono individuati con specifica campitura nella carta A; la campitura si sovrappone a quella di individuazione delle UTOE dei vari sottosistemi del territorio aperto. Nei corridoi biologici si applicano le norme relative alle singole UTOE contenute negli articoli del presente Capo V del Titolo 3 e si applicano, con carattere di prevalenza, le norme contenute nel punto specifico sui “corridoi biologici” dell’art. 55 del Titolo 2.

Non sono consentite nuove edificazioni ad eccezione degli annessi agricoli previsti al punto 3 dell’art. 56, con le limitazioni previste all’art. 55 delle presenti norme.

Art. 114 SOTTOSISTEMA DELLE AREE DEI CRINALI / E2, REGOLE GENERALI PER TUTTE LE UTOE DEL SOTTOSISTEMA

Componenti del paesaggio tipiche del sottosistema, da salvaguardare

Le aree del sottosistema si caratterizzano come: “aree collinari caratterizzate dalla presenza di boschi”. Le caratteristiche del paesaggio da salvaguardare sono: la morfologia del terreno, naturale e conseguente alla costruzione del paesaggio agrario mediante terrazzamenti, ciglionamenti, ecc.; i boschi, il sistema idrico costituito dai canali di scolo delle acque meteoriche; il sistema dei pozzi e delle sorgenti, in particolare le sorgenti storiche poste lungo la viabilità minore da valorizzare; i laghetti collinari; la viabilità minore, che in alcuni casi deve essere completamente ripristinata; l’assetto agrario costituito in generale da appezzamenti di grandi dimensioni (con l’eccezione della UTOE E2A a cavallo della via Volterrana); le recinzioni storiche; il sistema insediativo costituito da chiese, ville e fattorie, nuclei, case coloniche sparse, in merito si rilevano molte situazioni di abbandono nelle UTOE E2A, E2C, E2D, a causa della ridotta accessibilità del territorio dovuta allo stato di conservazione della viabilità minore; le alberature diffuse (isolate, a gruppi, a filari, a macchia) che sottolineano la viabilità e il sistema insediativo; i parchi ed i giardini storici delle ville e delle fattorie.

Destinazioni ammissibili

Le destinazioni indicate nell’art.53 del Titolo 2, comprese quelle di valorizzazione dell’economia rurale e del territorio aperto con funzioni compatibili e con l’esclusione delle attività di trasformazione di prodotti agricoli eccedenti le capacità produttive dei fondi e delle attività particolari indicate nell’art.69 del Titolo 2. Nelle aree vicine alla viabilità provinciale e comunale ed alla viabilità minore da valorizzare e da ripristinare, individuate con specifiche simbologie nella carta A, sarà consentita la realizzazione di strutture per lo svolgimento di attività sportive e ricreative per la valorizzazione del territorio aperto, anche in deroga alla obbligatorietà della presenza di una attività agricola significativa; in ogni caso le strutture per la valorizzazione dell’economia rurale e del territorio aperto dovranno essere realizzare in base alle regole contenute nel punto specifico dell’art.57 del Titolo 2 ed in modo compatibile con la morfologia del terreno. Le aree del sottosistema vengono individuate fra le zone “a vocazione agrituristica” di cui all’art.66 del Titolo 2; nelle aree del sottosistema non sarà invece consentita l’attività di agricampeggio; l’esclusione è motivata dalla volontà di incentivare nel sottosistema l’insediamento del turismo di qualità, e dalla convinzione che le la presenza diffusa di strutture di agricampeggio, con il carattere di precarietà che probabilmente le contraddistingue, potrebbe essere un elemento in contrasto con tale tipo di turismo.

Limitazioni alla possibilità di realizzare nuovi fabbricati

La realizzazione di manufatti ed edifici previsti dalle presenti norme sarà consentita ove compatibile con le disposizioni del precedente art. 55. Nelle aree del sottosistema non potranno comunque essere realizzati:

  • Annessi agricoli per l’agricoltura amatoriale e per le piccole produzioni agricole;
  • Serre temporanee e serre con copertura stagionale aventi le caratteristiche costruttive dei manufatti precari con H max al colmo m 4,00
  • Manufatti precari.

Regole integrative per la tipologia e l'ubicazione dei nuovi fabbricati

Nelle aree del sottosistema la realizzazione di edifici rurali ad uso abitativo (compresi eventuali trasferimenti di fabbricati esistenti mediante ristrutturazione E2) sarà consentita solo ad integrazione degli insediamenti esistenti; i nuovi fabbricati ed i fabbricati spostati dovranno aggiungersi in modo organico a quelli esistenti. Lo stesso criterio dovrà valere in generale per tutti i nuovi edifici in muratura; si potrà fare eccezione, per motivate esigenze legate alla produzione agricola, per gli annessi agricoli ed in tal caso i nuovi fabbricati isolati dovranno essere realizzati ad una distanza minima di 30 m dalle strade pubbliche e di uso pubblico e dovranno essere schermati con una alberatura di coronamento da collegare in modo organico con le aree boscate vicine. Per i nuovi edifici da realizzare per le attività turistico ricettive valgono i criteri di ubicazione contenuti nel punto specifico dell’art.57. In ogni caso per i nuovi edifici e gli edifici spostati mediante ristrutturazione E2 dovranno essere rispettati i seguenti criteri di ubicazione in relazione agli edifici classificati di valore “monumentale” nell’Allegato F: distanza minima di 200 ml. dall’edificio monumentale; presenza obbligatoria di un diaframma di schermatura e di separazione, costituito da aree boscate, della larghezza minima di 50 ml.; divieto di costruire sui crinali collinari in un raggio di 500 ml. dall’edificio monumentale, nell’intervallo fra 200 e 500 ml. di distanza possibilità di costruire sulle pendici meno visibili dalla viabilità di accesso al monumento.

Art. 115 UTOE E2A/ CRINALE FRA IL FIUIME ELSA ED IL TORRENTE ORMICELLO

Presenza di edifici di valore monumentale

  • n. 63 Chiesa di S. Andrea

Viabilità minore da valorizzare

La strada di crinale fra il versante dell’Elsa e l’Ormicello, dal toponimo “Cafaggi” al toponimo “Cipressini”. Le strade di collegamento, in prevalenza sui controcrinali collinari, fra la viabilità di crinale e le valli dell’Elsa (n. 3) e dell’Ormicello (n. 2).

Zone di possibile ubicazione di campeggi

Le zone geologicamente compatibili lungo la viabilità di crinale; tali zone sono individuate con specifica perimetrazione nella carta A. I campeggi dovranno essere realizzati in base alle regole contenute nell’art.68 del Titolo 2.

Zone di possibile ubicazione di nuovi insediamenti con destinazione turistico-ricettiva

Le aree lungo la viabilità di crinale e nei primi tratti della viabilità di collegamento verso i fondovalle laterali; le zone di possibile ubicazione sono individuate con specifica simbologia nella carta A. I nuovi insediamenti dovranno essere realizzati in base alle regole contenute nel punto specifico dell’art.57 del Titolo 2.

Art. 116 UTOE E2B/ CRINALE DELLA STRADA VOLTERRANA FRA IL CAPOLUOGO ED IL CONFINE CON MONTESPERTOLI

Presenza siti archeologici

  • n. 6 Poggio alle Fate

Presenza di edifici monumentali

  • n. 75 Cimitero di Palazzaccio
  • n. 76 casa colonica e chiesa a Vallecchio
  • n. 314 Cimitero del Capoluogo

Viabilità minore da valorizzare

Il tratto iniziale della strada di crinale fra il versante dell’Elsa e l’Ormicello. Il tratto iniziale della strada di crinale da “Vallecchio” a “villa Soyi”. Le strade di collegamento, sui controcrinali, fra la Volterrana e la valle del rio Lama (n. 2).

Presenza di nuclei con normativa particolare

S. Piero Vecchio; Palazzaccio.

Zone di possibile ubicazione di campeggi

Un’area geologicamente compatibile nel tratto iniziale della viabilità di crinale fra l’Elsa e l’Ormicello; l’area è individuata con specifica perimetrazione nella carta A. I campeggi dovranno essere realizzati in base alle regole contenute nell’art. 68 del Titolo 2.

Zone di possibile ubicazione di nuovi insediamenti con destinazione turistico-ricettiva

Le aree sui controcrinali trasversali al crinale principale della strada Volterrana; le aree di possibile ubicazione sono individuate con specifica simbologia nella carta A. I nuovi insediamenti dovranno essere realizzati in base alle regole contenute nel punto specifico dell’art.57 del Titolo 2.

Servizi ed impianti pubblici

Il complesso dei cimiteri del Capoluogo (Comunale e della Misericordia) lungo la strada provinciale Volterrana; la centrale di decompressione del gas metano lungo la strada provinciale Volterrana.

Art. 117 UTOE E2C/ CRINALE FRA IL RIO VALLONE ED IL TORRENTE PESCIOLA

Presenza di siti archeologici

  • n. 9 Cabbiavoli
  • n. 12 Montorsoli
  • n. 13 Pieve Vecchia

Presenza di edifici di valore monumentale

  • n. 139 villa di Montorsoli
  • n. 638 cappella di (vicina al Toponimo “Bagnolo”)

Viabilità minore da valorizzare

La strada di crinale fra “Vallecchio” e “villa Soyi”; una strada di collegamento fra la strada di crinale e la valletta del rio Vallone;

Presenza di nuclei con normativa particolare

Villa Soyi.

Presenza di edifici non compatibili

  • n. 3 porcilaia vicino al toponimo “Santa Maria Spazzavento”
  • n. 4 capannoni vicino al toponimo “Casanuova Bucine” ( un edificio è stato deperimetrato a seguito di trasferimento della sua volumetria negli interventi di saturazione edilizia S1 e S33)

Zone di possibile ubicazione di campeggi

Le zone geologicamente compatibili lungo la viabilità di crinale; tali zone sono individuate con specifica perimetrazione nella carta A. I campeggi dovranno essere realizzati in base alle regole contenute nell’art. 68 del Titolo 2.

Zone di possibile ubicazione di nuovi insediamenti con destinazione turistico-ricettiva

Le aree lungo la viabilità di crinale, nel tratto più vicino a Vallecchio; le aree di possibile ubicazione sono individuate con specifica simbologia nella carta A. I nuovi insediamenti dovranno essere realizzati in base alle regole contenute nel punto specifico dell’art.57 del Titolo 2.

Presenza di aree destinate all'attività estrattiva

L’area CEI (di ripristino) a monte di via Lucardese.

Art. 118 UTOE E2D/ CRINALE FRA IL FIUME ELSA E IL RIO ORLO

Presenza siti archeologici

  • n. 1 Poggio Carlotta
  • n. 2 Il Castellare
  • n. 3 Podere Collepatti

Presenza di edifici di valore monumentale

  • n. 20 villa di Mellicciano
  • n. 39 villa di Meleto
  • n. 42 chiesa di San Pierino
  • n. 47 cappella di Sant’Ippolito
  • n. 86 Pieve di Coiano
  • n. 93 cimitero di via Chimenti

Viabilità minore da valorizzare

In generale tutta la viabilità necessaria per rendere facilmente accessibili tutte le aree della UTOE; in particolare: la strada di crinale fra il rio Orlo ed il versante dell’Elsa e del rio Morto da Mellicciano al “Castellare”, la strada di collegamento fra la strada di crinale e la valle dell’Elsa sul controcrinale di “Meleto”, le strade di collegamento fra la strada di crinale e la vallata del rio Orlo (n.2), le strade di collegamento fra la strada di crinale e la vallata dell’Elsa e del rio Morto attraverso le vallette trasversali del rio di Broccolino e del rio Vallese.

Presenza di edifici non compatibili

  • n. 5 capannoni vicino al toponimo “Stradone”
  • n. 6 capannoni vicino al toponimo “Fornacino”

Zone di possibile ubicazione di campeggi

Le zone geologicamente compatibili lungo la strada di collegamento lungo la valletta del rio di Broccolino; tali zone sono individuate con specifica perimetrazione nella carta A. I campeggi dovranno essere realizzati in base alle regole contenute nell’art. 68 del Titolo 2.

Zone di possibile ubicazione di nuovi insediamenti con destinazione turistico-ricettiva

Le aree lungo la viabilità di crinale, in due settori vicini a Coiano, alcune aree su controcrinali trasversali al crinale della strada provinciale Coianese; le aree di possibile ubicazione sono individuate con specifica simbologia nella carta A. I nuovi insediamenti dovranno essere realizzati in base alle regole contenute nel punto specifico dell’art.57 del Titolo 2.

Presenza di aree destinate all'attività estrattiva

Le aree CNI e CN3 (di escavazione di sabbia) vicine ai toponimi “Podere Provvidenza” e “Podere Orlo”. Parte dell’area CN3 è interessata dall’attività di recupero inerti provenienti da lavori edili.

Art. 119 SOTTOSISTEMA DELLE AREE DELLE COLLINE NUDE / UTOE E3

Componenti del paesaggio tipiche del sottosistema, da salvaguardare

Le aree del sottosistema si caratterizzano per tipologia di paesaggio come: “aree collinari prive di boschi”. Le caratteristiche del paesaggio da salvaguardare sono: la morfologia del terreno; il sistema idrico costituito dai canali di scolo delle acque meteoriche; il sistema dei pozzi e delle sorgenti; i laghetti collinari; la viabilità minore che, in certi casi, deve essere completamente ripristinata; l’assetto agrario conseguente alla geologia del terreno è caratterizzato da seminativo semplice, anche in forma estensiva, e dalla presenza della pastorizia; il sistema insediativo caratterizzato da case coloniche in prevalenza sparse; nel merito si rilevano situazioni di abbandono, a causa della ridotta accessibilità (in certi casi inaccessibilità) del territorio dovuta allo stato di conservazione ed in certi casi alla perdita della viabilità minore; le alberature diffuse (isolate, a gruppi, a filari, a macchia) in particolare le alberature a filare sui crinali collinari e lungo la viabilità minore e privata preesistente ed i gruppi che sottolineano il sistema insediativo.

Destinazioni ammissibili

Le destinazioni indicate nell’art.53 del Titolo 2, comprese quelle di valorizzazione dell’economia rurale e del territorio aperto con funzioni compatibili. Nelle aree vicine alla viabilità provinciale e comunale ed alla viabilità minore da valorizzare e da ripristinare, individuate con specifiche simbologie nella carta A, sarà consentita la realizzazione di strutture per lo svolgimento di attività sportive e ricreative per la valorizzazione del territorio aperto, anche in deroga alla obbligatorietà della presenza di una attività agricola significativa; in ogni caso le strutture per la valorizzazione dell’economia rurale e del territorio aperto dovranno essere realizzare in base alle regole contenute nel punto specifico dell’art.57 del Titolo 2 ed in modo compatibile con la morfologia del terreno e con la necessità di salvaguardare i coni visivi dalle strade verso il sistema collinare. Le aree del sottosistema vengono individuate fra le zone a “vocazione agrituristica” di cui all’art.66 del Titolo 2; nelle aree del sottosistema non sarà invece consentita l’attività di agricampeggio; l’esclusione è motivata dal fatto che il sottosistema è caratterizzato, per la scarsa presenza di alberi, da visuali lunghe, e dalla convinzione che in un paesaggio con tali caratteristiche la presenza diffusa di strutture di agricampeggio, con il carattere di precarietà che probabilmente le contraddistingue, sarebbe troppo visibile.

Limitazioni alla possibilità di realizzare nuovi fabbricati

La realizzazione di manufatti ed edifici previsti dalle presenti norme sarà consentita ove compatibile con le disposizioni del precedente art. 55. Nelle aree del sottosistema non potranno comunque essere realizzate serre fisse.

Regole integrative per la tipologia e l'ubicazione dei nuovi fabbricati

Nelle aree del sottosistema la realizzazione di edifici rurali ad uso abitativo; (compresi eventuali trasferimenti di fabbricati esistenti mediante ristrutturazione E2) sarà consentita solo ad integrazione degli insediamenti esistenti; i nuovi fabbricati ed i fabbricati spostati dovranno aggiungersi in modo organico a quelli esistenti.

Lo stesso criterio dovrà valere in generale per tutti i nuovi edifici in muratura; si potrà fare eccezione, per motivate esigenze legate alla produzione agricola, per gli annessi agricoli ed in tal caso i nuovi fabbricati isolati dovranno essere realizzati ad una distanza minima di 30 m dalle strade pubbliche e di uso pubblico; non potranno essere realizzati sui crinali collinari e dovranno essere posizionati sulle pendici collinari meno visibili dalla viabilità principale e dalla viabilità minore da valorizzare della UTOE. Per i nuovi fabbricati isolati dovrà essere valutata caso per caso, in relazione alla ubicazione ed alle caratteristiche del paesaggio circostante, l’opportunità di realizzare alberature di coronamento a schermatura; in merito dovrà essere richiesto esplicitamente il parere alla Commissione Edilizia.

Possibilità di inserire attività particolari (fra quelle indicate in linea generale nell’art.69 del Titolo 2)

Canili privati, da ubicare all’interno di vallette trasversali intercluse in modo da garantire il massimo possibile di isolamento acustico. Depositi per materiali all’aperto DM1, in aderenza alla UTOE 5P del sistema degli insediamenti produttivi.

Regole di inserimento della viabilità principale (integrative rispetto all’art.72 del Tit. 2)

In caso di realizzazione di rilevati stradali le scarpate dovranno essere sistemate in modo da non costituire un elemento totalmente dissonante rispetto all’assetto agrario circostante, ad esempio mediante differenziazioni trasversali nel tipo delle essenze di rivestimento, anche con l’inserimento di settori “neutri”.

Presenza di siti archeologici

  • n. 4 Castelluccio di Sopra

Presenza di edifici monumentali

  • n. 496 Cappella di S. Giuseppe

Viabilità minore da valorizzare

La strada di crinale fra il versante dell’Elsa e l’Ormicello, dal toponimo “Castellare” al toponimo “Maremmana 2”, alcune strade individuate nella Carta A, necessarie per garantire l’accessibilità delle zone più interne della UTOE, ricollegandosi alla strada provinciale di Val d’Orlo e alla viabilità di crinale.

Presenza di nuclei con normativa particolare

Rimorti 2.

Presenza di edifici non compatibili

  • n. 7 capannone ex produttivo vicino al toponimo “Cardeto”.

Zone di possibile ubicazione di nuovi insediamenti con destinazione turistico-ricettiva

Area a monte del sistema insediativo di via Praticelli (UTOE 8) individuata con specifica simbologia nella Carta A. Il nuovo insediamento dovrà essere realizzato in base alle regole contenute nel punto specifico dell’art. 57 del Titolo 2 ed alle regole contenute nella scheda specifica della Carta E.

Art. 120 SOTTOSISTEMA DELLE AREE DI RACCORDO FRA FONDOVALLE E CRINALI E DEI CRINALI MINORI / E4 REGOLE GENERALI PER TUTTE LE UTOE DEL SOSTTOSISTEMA

Componenti del paesaggio tipiche del sottosistema, da salvaguardare

Le aree del sottosistema si caratterizzano come: “aree collinari caratterizzate dalla presenza di boschi”, per quanto limitati a zone di dimensioni limitate sui poggi. Le caratteristiche del paesaggio da salvaguardare sono: la morfologia del terreno, le macchie arboree sui poggi; il sistema idrico costituito dai canali di scolo delle acque meteoriche; il sistema dei pozzi e delle sorgenti; i laghetti collinari; la viabilità minore, che in alcuni casi deve essere completamente ripristinata, l’assetto agrario abbastanza variegato anche all’interno delle singole UTOE, con alternanza di appezzamenti di grandi dimensioni e di campi più frazionati; le recinzioni storiche; il sistema insediativo costituito da ville e fattorie, nuclei, case coloniche sparse, si rilevano molte situazioni di abbandono nelle UTOE E4A, E4C, in prevalenza a causa della ridotta accessibilità del territorio dovuta allo stato di conservazione della viabilità minore; le alberature diffuse (isolate, a gruppi, a filari, a macchia) che sottolineano la viabilità ed il sistema insediativo; i parchi ed i giardini storici delle ville e delle fattorie.

Destinazioni ammissibili

Le destinazioni indicate nell’art.53 del Titolo 2, comprese quelle di valorizzazione dell’economia rurale e del territorio aperto con funzioni compatibili; le strutture per la valorizzazione dell’economia rurale e del territorio aperto dovranno essere realizzate in base alle regole contenute nel punto specifico dell’art. 57 del Titolo 2 ed in modo compatibile con la morfologia del terreno. Le aree del sottosistema vengono individuate fra le zone “a vocazione agrituristica” di cui all’art.66 del Titolo 2 e fra le zone nelle quali è possibile realizzare strutture di agricampeggio ai sensi dell’art.67 del Titolo 2.

Limitazioni alla possibilità di realizzare nuovi fabbricati

La realizzazione di manufatti ed edifici previsti dalle presenti norme sarà consentita ove compatibile con le disposizioni del precedente art. 55. Nelle aree del sottosistema non potranno comunque essere realizzate:

  • serre fisse;
  • serre stagionali con H max al colmo maggiore di m 4,00.

Le norme degli articoli che seguono riferiti alle singole UTOE del Sottosistema definiscono nel dettaglio la possibilità di realizzazione di manufatti ed edifici, in riferimento all’art. 56 delle presenti norme. In tutte le UTOE non è consentita la realizzazione di manufatti ed edifici in legno, a tale fine dovranno essere adottate soluzioni alternative per ciò che concerne la finitura degli elementi esterni al fine di migliorare l’inserimento dei manufatti stessi.

Regole integrative per la tipologia e l'ubicazione dei nuovi fabbricati

Nelle aree del sottosistema la realizzazione di nuovi edifici dovrà avvenire preferibilmente ad integrazione degli insediamenti esistenti; i nuovi fabbricati ed i fabbricati spostati dovranno aggiungersi in modo organico a quelli esistenti; si potrà fare eccezione a tale criterio per motivate esigenze legate alla produzione agricola. Per i nuovi edifici da realizzare per le attività turistico ricettive valgono i criteri di ubicazione contenuti nel punto specifico dell’art. 57. In ogni caso per i nuovi edifici e gli edifici spostati mediante ristrutturazione E2 dovranno essere rispettati i seguenti criteri di ubicazione in relazione agli edifici classificati di valore “monumentale” nell’Allegato F: presenza obbligatoria fra il nuovo edificio e l’edificio monumentale di un diaframma di schermatura e di separazione costituito da aree boscate, della larghezza minima di 50 ml.; divieto di costruire sui crinali collinari in un raggio di 300 ml. dall’edificio monumentale, nei 300 ml. di distanza possibilità di costruire sulle pendici meno visibili dalla viabilità di accesso al monumento

Possibilità di inserire attività particolari (fra quelle indicate in linea generale nell’art. 69 del Titolo 2)

Canili privati, in base alle previsioni e con i vincoli di ubicazione degli articoli successivi relativi alle singole UTOE del sottosistema.

Art. 121 UTOE E4A/ CRINALE MINORE FRA GRANAIOLO ED IL TORRENTE ORMICELLO

Viabilità minore da valorizzare

La strada di crinale dal toponimo “Cipressini” alla strada provinciale per Monterappoli e la strada di collegamento fra la strada di crinale e l’Ormicello.

Attività particolari (precisazioni rispetto all’art. 120)

Potranno essere realizzati canili privati da ubicare all’interno di vallette intercluse in modo da garantire il massimo possibile di isolamento acustico.

Art. 122 UTOE E4B/ AREE DI RACCORDO A MONTE DI CAMBIANO

Presenza di edifici di valore monumentale

  • n. 639 cimitero di Cambiano

Viabilità minore da valorizzare

Sul confine est della UTOE tratto della strada di crinale fra l’Ormicello ed il versante dell’Elsa. Settori delle strade di collegamento fra la strada di crinale ed il fondovalle dell’Elsa.

Zone di possibile ubicazione di nuovi insediamenti con destinazione turistico-ricettiva

Le aree ad ovest della viabilità di crinale ed a nord del primo tratto di una strada di collegamento con il fondovalle dell’Elsa; le aree di possibile ubicazione sono individuate con specifica simbologia nella carta A. I nuovi insediamenti dovranno essere realizzati in base alle regole contenute nel punto specifico dell’art.57 del Titolo 2.

Servizi ed impianti pubblici

Il cimitero di Cambiano.

Art. 123 UTOE E4C/ CRINALE MINORE FRA PETRAZZI ED OLIVETO

Presenza di edifici di valore monumentale

  • n. 167 Castello di Oliveto

Viabilità minore da valorizzare

Alcune strade dei crinali minori, individuate nella Carta A, necessarie per garantire l’accessibilità delle zone più interne delle UTOE, ricollegandosi alla strada comunale di Monte Olivo e alla SS 429.

Attività particolari (precisazioni rispetto all’art. 120)

Potranno essere realizzati canili privati, da ubicare all’interno di vallette intercluse in modo da garantire il massimo possibile di isolamento acustico.

Art. 124 UTOE E4D/ AREA DI RACCORDO INTORNO A CASTELNUOVO

Destinazioni ammissibili (integrazioni rispetto all’art. 120)

Nella UTOE non saranno consentite in generale le attività di trasformazione dei prodotti agricoli eccedenti le capacità produttive dei fondi. Potranno essere costruiti nuovi edifici per tali attività esclusivamente a monte di via Sanminiatese, in una fascia di terreno fra 30 ml. e 60 ml. di distanza da tale strada e ad integrazione dei nuclei esistenti.

Limitazioni alla possibilità di realizzare nuovi fabbricati (precisazioni rispetto all’art. 120)

Nell’UTOE non sarà consentito la realizzazione di serre fisse, temporanee e serre con copertura stagionale aventi le caratteristiche costruttive dei manufatti precari.

Viabilità minore da valorizzare

Il tratto più a valle della strada di collegamento del rio di Broccolino.

Zone di possibile ubicazione di campeggi

Un’area marginale lungo la strada di collegamento del rio di Broccolino.

Presenza di aree destinate all'attività estrattivaz

L’area CN2 (di escavazione di sabbia) nella valletta del rio di Grignana.

Viabilità principale di previsione

Via del Castellare, da completare.

Art. 125 UTOE E4E/ AREA DI RACCORDO A MONTE DI DOGANA

Destinazioni ammissibili (integrazioni rispetto all’art. 120)

Nella UTOE non saranno consentite le attività di trasformazione dei prodotti agricoli eccedenti le capacità produttive dei fondi.

Limitazioni alla possibilità di realizzare nuovi fabbricati (precisazioni rispetto all’art. 120)

Nell’UTOE non sarà consentito la realizzazione di serre fisse, temporanee e serre con copertura stagionale aventi le caratteristiche costruttive dei manufatti precari.

Viabilità minore da valorizzare

Il tratto più a valle della strada di collegamento del rio Vallese.

Art. 126 SOTTOSISTEMA DELLE AREE AGRICOLE PERIURBANE / E5, REGOLE GENERALI PER TUTTE LE UTOE DEL SOTTOSISTEMA

Componenti del paesaggio tipiche del sottosistema, da salvaguardare

Le aree del sottosistema si caratterizzano come: aree collinari prive di boschi, in quanto sono presenti solo poche macchie di dimensioni limitate sui poggi. Le caratteristiche del paesaggio da salvaguardare sono: la morfologia del terreno, naturale e conseguente alla costruzione del paesaggio dovuta alla forte presenza antropica; il sistema idrico costituito dai canali di scolo delle acque meteoriche; il sistema dei pozzi e delle sorgenti; i laghetti collinari; la viabilità minore, che in alcuni casi deve essere completamente ripristinata, l’assetto agrario, per il quale sarebbero opportuni processi di riaccorpamento rispetto alla eccessiva frammentazione attuale; le recinzioni storiche; il sistema insediativo costituito da chiese, ville ed in prevalenza case coloniche lungo la viabilità minore, nel sottosistema sono presenti anche edifici residenziali recenti per i quali è opportuno un miglioramento dell’immagine e dell’inserimento nel contesto ambientale; le alberature diffuse (isolate, a gruppi, a filari, a macchia) che sottolineano la viabilità e il sistema insediativo; i parchi ed i giardini storici delle ville.

Destinazioni ammissibili

Le destinazioni indicate nell’art.53 del Titolo 2, comprese quelle di valorizzazione dell’economia rurale e del territorio aperto con funzioni compatibili e con l’esclusione delle attività di trasformazione di prodotti agricoli eccedenti le capacità produttive dei fondi e delle attività particolari indicate nell’art.69 del Titolo 2. Le strutture per la valorizzazione dell’economia rurale e del territorio aperto dovranno essere realizzare in base alle regole contenute nel punto specifico dell’art. 57 del Titolo 2 ed in modo compatibile con la morfologia del terreno. Nelle aree del sottosistema sarà consentita, in deroga al criterio generale del punto specifico dell’art. 56, la deruralizzazione con destinazione a civile abitazione degli annessi agricoli condonati costruiti con materiali precari. Le aree del sottosistema vengono individuate fra le zone nelle quali è possibile realizzare strutture di agricampeggio ai sensi dell’art. 67 del Titolo 2.

Limitazioni alla possibilità di realizzare nuovi fabbricati

La realizzazione di manufatti ed edifici previsti dalle presenti norme sarà consentita ove compatibile con le disposizioni del precedente art. 55. Nelle aree del sottosistema non potranno comunque essere realizzate:

  • serre fisse;
  • annessi agricoli non soggetti al rispetto delle superfici minime fondiarie o eccedenti la capacità produttive aziendali.

Regole integrative per la tipologia e l'ubicazione dei nuovi fabbricati

Nelle aree del sottosistema la realizzazione di nuovi edifici dovrà avvenire preferibilmente ad integrazione degli insediamenti esistenti; i nuovi fabbricati ed i fabbricati spostati dovranno aggiungersi in modo organico a quelli esistenti. Si potrà fare eccezione a tale criterio, per motivate esigenze legate alla produzione agricola, in tal caso i nuovi annessi agricoli isolati dovranno essere realizzati ad una distanza superiore a 50 ml. dalla viabilità ad uso pubblico. Dovranno obbligatoriamente essere realizzati ad integrazione degli insediamenti esistenti gli interventi che prevedono la deruralizzazione con destinazione residenziale degli annessi agricoli condonati costruiti con materiali precari. Per i nuovi edifici da realizzare per le attività turistico ricettive valgono i criteri di ubicazione contenuti nel punto specifico dell’art.57.

Regole di inserimento della viabilità principale

Riguardano un tratto della nuova SS 429 all’interno della UTOE 5C, si prescrive l’applicazione delle stesse regole indicate per la UTOE E3.

Art.127 UTOE E5A/ AREA DI SALA

Presenza di edifici di valore monumentale

  • n. 266 Chiesa di Sala
  • n. 267 Cimitero di Sala

Viabilità minore da valorizzare

Tutta la viabilità che rende accessibile l’area, di crinale e di collegamento, individuata nella Carta A.

Presenza di attività produttive

  • n. 3 in corrispondenza di Casetta a Sala

Servizi ed impianti pubblici

Cimitero di Sala

Art. 127 UTOE E5A/ AREA DI SALA

Presenza di edifici di valore monumentale

n. 266 Chiesa di Sala

n. 267 Cimitero di Sala

Viabilità minore da valorizzare

Tutta la viabilità che rende accessibile l'area, di crinale e di collegamento, individuata nella Carta A.

Presenza di attività produttive

n. 3 in corrispondenza di Casetta a Sala

Servizi ed impianti pubblici

Cimitero di Sala

Art. 128 UTOE E5B/ AREA DI PETRICCIO

Presenza siti archeologici

  • n. 10 Porta Rossa

Presenza di edifici di valore monumentale

  • n. 123 Pieve Vecchia

Viabilità minore da valorizzare

Tutta la viabilità che rende accessibile l’area, di crinale e di collegamento, individuata nella Carta A.

Servizi ed impianti pubblici

Cabina di decompressione del metano vicino al rio Vallone.

Art. 129 UTOE E5C/ AREA A MONTE DI VIA SANMINIATESE FRA IL CAPOLUOGO E DOGANA

Viabilità minore da valorizzare

Tutta la viabilità che rende accessibile l’area, di crinale e di collegamento, individuata nella Carta A.

Viabilità principale di previsione

Un tratto della nuova SS 429.

Presenza di nuclei con normativa particolare

S. Maria a Lungotuono.

Art. 130 SOTTOSISTEMA DELLE AREE MORFOLOGICAMENTE DEBOLI, UTOE E6 DI SAN MATTEO

Componenti del paesaggio tipiche del sottosistema, da salvaguardare

Le aree del sottosistema si caratterizzano per tipologia di paesaggio come “aree collinari prive allo stato attuale di boschi”. Le caratteristiche del paesaggio da salvaguardare sono: morfologia del terreno per come risulterà dopo la sistemazione delle aree dismesse di cava; il sistema idrico costituito dai canali di scolo delle acque meteoriche; la viabilità minore; l’assetto agrario per come risulterà dopo la sistemazione delle aree dismesse di cava a sud dell’Ormicello; il sistema insediativo caratterizzato dalla chiesa di S. Matteo, dalle case coloniche sparse o raggruppate in nucleo vicino alla chiesa, dal complesso produttivo delle ex fornaci di S. Matteo e PLP, con particolare riferimento agli edifici più caratteristici della ex fornace di S. Matteo; le aree boscate e le macchie di schermatura che verranno realizzate con la sistemazione delle aree dismesse di cava a nord della strada di Ormicello e con gli interventi di schermatura del complesso produttivo delle ex fornaci.

Destinazioni ammissibili

Date le limitate dimensioni della UTOE e la vicinanza del complesso produttivo delle ex fornaci S. Matteo e PLP e delle aree produttive previste nella UTOE E4P del Casone, nella UTOE saranno ammesse, fra le destinazioni indicate nell’art.53 del Titolo 2, le seguenti: residenza rurale, attività produttiva agricola, di civile abitazione, artigianale ed industriale limitatamente alle attività individuate come esistenti nella carta A del R.U., attività di escavazione.

Per la vicinanza ai complessi ed alle aree produttive indicati in precedenza nel sottosistema non saranno consentite le attività di agricampeggio.

Interventi edilizi

Nuovo intervento edilizio ubicato su via Niccoli in località Le Colombaie San Matteo.

Limitazioni alla possibilità di realizzare nuovi fabbricati

La realizzazione di manufatti ed edifici previsti dalle presenti norme sarà consentita ove compatibile con le disposizioni del precedente art. 55. Nelle aree del sottosistema non potranno comunque essere realizzati edifici rurali ad uso abitativo.

Regole integrative per la tipologia e l'ubicazione dei nuovi fabbricati

Nelle aree del sottosistema la realizzazione di nuovi edifici per annessi agricoli in muratura e gli interventi di ristrutturazione urbanistica con trasferimento di fabbricati esistenti saranno consentiti solo ad integrazione degli insediamenti esistenti; i nuovi fabbricati ed i fabbricati spostati dovranno aggiungersi in modo organico a quelli esistenti.

Possibilità di inserire attività particolari (fra quelle indicate in linea generale nell’art.69 del Titolo 2)

Canili privati.

Presenza di edifici di valore monumentale

  • n. 188 chiesa di San Matteo

Viabilità minore da valorizzare

La strada di collegamento fra il fondovalle dell’Elsa e l’Ormicello, con innesto sulla SS 429.

Presenza di edifici non compatibili

  • n. 8 nei pressi del toponimo “Le Colombaie”

Presenza di attività produttive

  • n. 5 corrispondente al complesso produttivo delle ex fornaci S. Matteo e PLP
  • n. 4 nei pressi del toponimo “Le Colombaie” (coincide con l’edificio individuato come “non compatibile”)

Presenza di aree destinate all'attività estrattiva

Le aree CE3 e CE4 (di ripristino) con possibilità di inserimento di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Ultima modifica 19.04.2022 - 17:08