Norme Tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

Art. 75 — La viabilità minore nel territorio aperto da valorizzare, i percorsi trekking

Il R.U. individua nella carta A la viabilità minore del territorio aperto da valorizzare e da recuperare. La valorizzazione ed il recupero della viabilità minore, costituita da strade vicinali ad uso pubblico, ha diversi obiettivi:

  • mantenere attiva una rete viaria che rischia altrimenti di scomparire ( come è già successo per alcuni tratti) rendendo difficilmente accessibile e quindi al limite inutilizzabile una parte consistente del patrimonio edilizio esistente nel territorio aperto, costituita in gran parte da edifici individuati come “ manufatti di rilevanza ambientale e storico culturale”;
  • ricostituire una maglia articolata di supporto alla viabilità principale;
  • connettere le componenti del sistema insediativo nel territorio aperto ( nuclei, fattorie, ville, poderi, case sparse, chiese ed edifici religiosi) formando una maglia in grado di promuovere e valorizzare anche l’utilizzazione turistico-ricettiva e ricreativa di tali edifici;
  • costituire una rete di collegamento “leggera” per permettere la fruizione di tutto il territorio e delle sue risorse paesaggistiche e storiche, attivando un circuito del tempo libero e del turismo alternativo;
  • costituire una sede per tutte le “tipologie” di mobilità leggera: percorsi pedonali, percorsi trekking, ciclocross, percorsi vita, ippovie, ecc. .

Il R.U. individua la viabilità per la quale saranno necessari interventi di manutenzione e di riqualificazione solo in punti particolari ed i tratti per i quali sarà necessario un vero e proprio ripristino, in quanto sono ormai scomparsi o comunque ridotti a viottoli difficilmente transitabili.

L’individuazione del R.U. non equivale assolutamente ad un “ censimento” delle strade vicinali ad uso pubblico, per il quale si rimanda alla individuazione delle mappe catastali ed alla ricognizione effettuala dal Consiglio Comunale con la Deliberazione n° 28 del 29/04/54.

Anche per quanto riguarda l’individuazione dei tracciati della viabilità da valorizzare e della viabilità da ripristinare i percorsi riportati nella carta A del R.U. hanno valore solo indicativo e non definitivo e potranno essere precisati e corretti al momento della esecuzione degli interventi, sulla base di una verifica puntuale della situazione di diritto. L’individuazione del R.U. inoltre non intende affatto esaurire la gamma delle possibilità di realizzare percorsi per la mobilità leggera indicata in precedenza, per la quale potrà essere utilizzata tutta la rete della strade vicinali ad uso pubblico e, con il consenso della Proprietà, delle strade poderali.

Per gli interventi di manutenzione, di riqualificazione e di ripristino della viabilità minore dovranno essere utilizzati i criteri costruttivi e di finitura indicati di seguito:

  • la larghezza della carreggiata dovrà essere fra 3 e 4 ml, con banchine e fossette laterali;
  • dovrà essere garantita la piena efficienza del sistema di drenaggio superficiale delle acque meteoriche, con soluzioni di attraversamento nelle posizioni opportune;
  • il manto stradale dovrà preferibilmente essere del tipo a “strada bianca” con finitura superficiale in stabilizzato compattato. Nei tratti di forte pendenza, al fine di evitare un deterioramento troppo rapido per il fenomeno del ruscellamento, potranno essere utilizzate tecniche di consolidamento che consentano di mantenere un buon effetto cromatico. Eventuali proposte per realizzazioni di manti stradali con finiture diverse dalla “strada bianca” dovranno essere in ogni caso concordate ed approvate dal Servizio Lavori Pubblici. Sarà comunque consentito realizzare carreggiate di larghezza maggiore di ml 4 e pavimentazioni in conglomerato bituminoso all’interno delle UTOE E5 ( sottosistema delle aree agricole periurbane);
  • non potranno essere realizzati muri di contenimento a monte o a valle ; le scarpate di raccordo al terreno naturale dovranno essere inerbite e cespugliate con essenze locali ;
  • dovranno essere mantenute, ripristinate o realizzate ex novo le alberature diffuse (isolate, a filari) esistenti e tipiche del contesto ambientale;
  • dovrà essere valorizzato il rapporto visivo e funzionale fra la viabilità minore e i manufatti minori di valore storico (tabernacoli, edicole, fontane ) .

Lungo la viabilità minore, in punti particolari (nodali, panoramici, con presenza di manufatti minori di valore storico, di accesso ai corso d’acqua) il Comune potrà realizzare parcheggi (anche con funzione di parcheggi scambiatori) e piazzole di sosta attrezzate.

Il R.U. individua nelle aree vicine alla viabilità minore nel territorio aperto le ubicazioni ottimali per alcune delle attività di valorizzazione dell’economia rurale (strutture ricreative, piccole strutture ricettive, commercializzazione diretta dei prodotti agricoli) individuate e regolamentate nel punto specifico del precedente art. 57.

Ultima modifica 19.04.2022 - 17:08