Norme Tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

Art. 62 — Sistemazioni Esterne

Di seguito vengono fornite le regole per la sistemazione degli spazi scoperti nel territorio aperto.

Viabilità di accesso

I nuovi percorsi carrabili privati di accesso agli edifici dovranno presentare dimensioni modeste e dovranno essere compatibili con la morfologia del terreno e con le caratteristiche di arredo consolidate (pavimentazioni, muri a retta, recinzioni, alberature etc.); per quanto possibile dovranno ricalcare i tracciati esistenti, adeguandosi all’andamento naturale del terreno. Gli interventi di rettifica del tracciato viario, ove consentiti, dovranno essere comunque tali da non incidere sull’assetto paesistico.

In caso di tratti stradali di accesso alle nuove costruzioni particolarmente lunghi, è opportuno prevedere alberi ad alto fusto sui loro lati, scelti tra le specie vegetazionali presenti in zona, salvo diverse prescrizioni delle norme specifiche delle singole UTOE contenute nel Titolo 3 Capo V..

Spazi esterni pertinenziali

Le aree inedificate interposte tra gli edifici, o comunque a essi pertinenti, dovranno essere lasciate libere per consentire il massimo di permeabilità visiva. Le pertinenze degli edifici saranno mantenute il più possibile a verde al fine di assicurare la permeabilità del suolo. I dislivelli e gli andamenti del terreno saranno conservati.

Saranno ammesse limitate modifiche morfologiche solo per comprovati motivi funzionali ed in tal caso i dislivelli rispetto al terreno naturale dovranno essere raccordati con prode erbose o con muri in pietra o mattoni dell’altezza limitata. Sono vietati i muri a retta in cemento a vista.

I percorsi interni potranno essere in ghiaia in terra battuta; nei tratti più vicini alle abitazioni potranno essere utilizzate pavimentazioni, purchè permeabili e di colore uniforme simile a quello della terra battuta. Le pavimentazioni esterne originarie dovranno essere conservate e, dove necessario, ripristinate. In particolare le pavimentazioni esterne di marciapiedi, aie, aree di riposo e di lavoro, se ripristinate, dovranno essere in mattone pieno o pietra arenaria. Sono da evitare le sistemazioni a carattere urbano consistenti in vialetti, aiuole, prato all’inglese, etc.

Le nuove opere di pavimentazione esterne, non riconducibili ad interventi di ripristino, dovranno essere realizzate in prevalenza con materiali filtranti per ridurre i ruscellamenti.

La vegetazione esistente, alberi e siepi, di riconosciuto impianto originario deve essere mantenuta e, dove necessario, ripristinata o sostituita con essenze arboree e arbustive uguali o comunque autoctone o di uso consolidato. Per l’individuazione della vegetazione da mantenere si dovrà fare riferimento anche ai sistemi vegetazionali di interesse ambientale rilevati nella cartografia in scala 1/2000 e 1/5000 che costituisce parte integrante dell’allegato G (Siti e Manufatti di rilevanza ambientale e storico culturale nell’intero territorio Comunale). L’introduzione di nuovo arredo vegetazionale a corredo dei complessi edilizi dovrà essere prevista in rapporto agli edifici esistenti e di progetto, secondo le disposizioni tradizionali. Dovranno essere utilizzate essenze arboree autoctone e di uso consolidato quali: noce, quercia, rovere, acero, gelso, cipresso (con esclusione di tutti i tipi di cipresso esotico), pioppo, acacia, etc.; in base allo stesso criterio dovranno essere utilizzate essenze arbustive quali rosmarino, biancospino, lavanda, glicine, rosa canina, erica, alloro, bosso, etc.. Le nuove alberature previste saranno progettate in modo tale che, insieme agli edifici, definiscano gli spazi aperti, i percorsi. e gli spazi di sosta e di parcheggio.

Aree per sosta automezzi

Le aree per la sosta auto saranno ricavate in posizione marginale e schermata, seguendo i segni naturali esistenti (fossi, filari, alberi, sentieri ecc.) ed escludendo l’uso di forme eccessivamente regolari tipiche del disegno urbano, sia per la delimitazione dell’area che per l’organizzazione degli spazi di sosta. Le aree per la sosta auto dovranno essere in terra battuta o comunque sistemate con materiali permeabili a green–pav o di colore uniforme simile a quello della terra battuta.

Recinzioni

I tradizionali elementi divisori e di confine (filari o alberi isolati, siepi, chiusure di vario tipo, stecconate, arginature, fossi), fondamentali nel disegno del paesaggio agrario toscano, i muri di recinzione in pietra, in mattoni o con i muri intonacati, di fondamentale importanza paesaggistica, devono essere conservati, se ancora presenti, oppure ripristinati.

Sono vietati tagli o sostituzioni di alberi, fatti salvi i casi di malattie o senescenza e gli interventi di potatura e manutenzione in quanto la vegetazione ha una funzione di decoro, di protezione (dagli smottamenti su terrazzi e ciglioni, dai venti, dall’erosione), di supporto al ripopolamento animale.

Nell’ambito dei progetti di riordino fondiario le nuove perimetrazioni dovranno essere realizzate preferibilmente mediante siepi con essenze arbustive locali.

Le nuove delimitazioni delle proprietà saranno realizzate, di norma, sfruttando i segni già presenti sul terreno: fossi, muri a retta, filari di alberi, cespugli, dislivelli del terreno.

Le recinzioni degli insediamenti non dovranno costituire, in qualunque materiale e forma realizzate, un cordone continuo intorno all’insediamento; esse saranno diversificate e dovranno permettere sempre una certa visibilità verso l’interno.

Per la realizzazione di nuove recinzioni si dovrà prevedere l’uso di materiali e tipologie che si integrino bene nel contesto paesaggistico, preferibilmente siepi ed elementi di essenze locali, o comunque tecniche e materiali compatibili con il paesaggio; è vietato l’uso del filo spinato.

Le recinzioni ubicate nel resede o comunque nelle vicinanze degli edifici, dovranno essere realizzate in legno o con pali e rete su cui addossare le siepi. Sono ammesse recinzioni in pietra, mattoni o muratura intonacata sul lato di accesso; tali recinzioni dovranno avere una altezza massima di ml.1,50 e un profilo superiore lineare, con l’esclusione di linee curve e di elementi decorativi appariscenti. I cancelli di accesso dovranno essere delimitati da strutture murarie semplici e lineari con l’esclusione anche per tali strutture di linee curve e di elementi decorativi appariscenti.

Le recinzioni dei fondi agricoli dovranno essere realizzate con materiali leggeri (paletti in legno o in ferro e reti a maglia larga).

Le recinzioni dei fondi agricoli non potranno determinare la formazione di fondi chiusi ed in ogni caso non dovranno ostruire strade vicinali, dovranno consentire il passo a terra della fauna di piccole dimensioni (distacco minimo da terra di m, 0,20, qualora non si usino siepi) e dovranno essere di altezza non superiore a m. 1.80; comunque dovranno essere creati varchi e/o scavalchi ogni m. 100.

Potranno essere costituiti fondi chiusi, con recinzioni realizzate con materiali leggeri, per le pertinenze delle abitazioni, per i piccoli appezzamenti che richiedono protezioni particolari in relazione alle colture ed alle utilizzazioni agricole (orti, allevamenti, ecc.), e nei casi e con le procedure previsti dalla legge.

Illuminazione esterna

L’illuminazione delle zone a giardino dovrà tendere soprattutto a valorizzare le aree a verde e gli arredi di tipo tradizionale, evitando luminosità uniforme e disponendo una serie differenziata di sorgenti luminose che non “appiattiscano” l’ambiente. E’ preferibile, in genere, utilizzare diversi tipi di sorgenti luminose a seconda che si debbano illuminare percorsi, spazi all’aperto ecc. Dovrà essere evitata comunque l’illuminazione continua sui percorsi carrabili e sui parcheggi.

Accessori ed arredi

Si intendono per accessori e arredi: muretti, marciapiedi, forni, fontanili, pozzi, barbecue, recinzioni, fioriere, aie, strade di accesso, piste ecc. I manufatti esistenti che presentano i materiali e le caratteristiche costruttive tipiche dell’ambiente rurale dovranno essere conservati e ripristinati. In fase di progettazione si dovrà provvedere all’individuazione di eventuali manufatti esistenti che per materiali e tipologie costruttive non siano compatibili con il contesto ambientale e prevedere la loro schermatura attraverso la piantumazione di essenze arboree tipiche del luogo e/o la sostituzione con altri maggiormente congrui. Ogni nuovo manufatto dovrà essere localizzato all’interno dell’area di pertinenza (resede) dell’edificio. La progettazione dovrà tenere conto delle caratteristiche del resede stesso e del rapporto con il paesaggio circostante e dovrà prevedere l’utilizzazione di materiali e tipologie tradizionali.

Ultima modifica 19.04.2022 - 17:08