Norme Tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

Art. 12 Interventi di saturazione edilizia in lotti singoli, regole urbanistiche generali

Interventi di saturazione edilizia finalizzati al miglioramento dell'immagine urbana in punti particolarmente significativi

Il Regolamento urbanistico individua nella carta D in scala 1/2000, mediante apposita perimetrazione e sigla (S) una serie di interventi di saturazione edilizia da realizzare mediante nuova edificazione o sostituzione con ampliamento di edifici esistenti. Gli interventi sono finalizzati a migliorare l’immagine urbana mediante: il completamento e la qualificazione delle cortine edilizie sulla viabilità principale; il completamento e la qualificazione delle cortine edilizie nei pressi di slarghi e di piazze da valorizzare; la realizzazione di “soluzioni di angolo qualificate” in corrispondenza di incroci viari ad angolo acuto sulla viabilità principale. Per i singoli interventi di saturazione edilizia la cartografia riporta il perimetro del resede e l’ingombro orientativo dei fabbricati da realizzare. Il Regolamento urbanistico fornisce per ciascun intervento di saturazione edilizia in lotto singolo, all’interno di un apposito elenco (allegato B) i seguenti parametri quantitativi e qualitativi:

  • caratteristiche delle eventuali aree da destinare ad uso pubblico;
  • superficie coperta e volume massimo
  • numero dei piani e altezza massima
  • allineamenti obbligati e distanze minime
  • indicazioni sulle tipologie edilizie, e sulle caratteristiche planivolumetriche e di finitura degli edifici
  • indicazioni sulle sistemazioni esterne.

Gli interventi di saturazione edilizia in lotti singoli potranno esser realizzati sulla base di progetti edilizi diretti. In carenza dei progetti per gli interventi di saturazione edilizia, sugli eventuali edifici che ricadono nelle aree destinate agli interventi potranno essere realizzati esclusivamente interventi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione con trasformazione parziale DP1 senza ampliamenti.

Interventi di saturazione edilizia finalizzati a riempire vuoti urbani di piccole dimensioni non utilizzabili per altre destinazioni ed a migliorare la definizione dei margini urbani

Il Regolamento urbanistico individua nella carta D in scala 1/2000, mediante sigla (S) e numerazione e mediante l’indicazione orientativa dell’ingombro dei nuovi fabbricati, una serie di interventi di saturazione edilizia da realizzare mediante nuova edificazione al fine di riempire vuoti urbani di piccole dimensioni e di migliorare la definizione dei margini urbani. Il Regolamento urbanistico fornisce per ciascun intervento, all’interno di un apposito elenco (allegato B) i parametri quantitativi fondamentali (superficie coperta, numero dei piani, altezza massima) le caratteristiche tipologiche e di finitura dei nuovi edifici dovranno essere coerenti con quelle degli edifici vicini in modo da ottenere la massima omogeneità all’interno del “tessuto urbano”.

Interventi di saturazione edilizia consistenti nella sopraelevazione di edifici a un solo piano fuori terra

Il Regolamento urbanistico individua nella carta D in scala 1/2000, mediante una specifica simbologia, gli interventi di saturazione edilizia da realizzare mediante la sopraelevazione di edifici attuali che presentano una altezza eccessivamente bassa rispetto a quella degli edifici vicini e tipici del “tessuto” di appartenenza (in genere si tratta di edifici ad una solo piano fuori terra). Le sopraelevazioni saranno di norma di un piano ed in caso di previsione di sopraelevazioni maggiori è riportato nella cartografia del R.U. il numero dei piani da sopraelevare. Gli interventi di sopraelevazione dovranno rispettare i seguenti parametri:

  • distanza minima di 5 ml. dai confini di proprietà o in aderenza sul confine di proprietà;
  • distanza minima di 10 ml. fra pareti e pareti finestrate di edifici antistanti;
  • sopraelevazione corrispondente all’ingombro dell’edificio esistente (salvo la necessità di rispettare le distanze fra gli edifici antistanti prescritte in precedenza) con la proibizione di realizzare volumi in aggetto.

Le caratteristiche tipologiche e di finitura delle sopraelevazioni dovranno essere omogenee a quelle degli edifici da sopraelevare ed a quelle degli edifici vicini in modo da garantire un inserimento ottimale nel “tessuto” urbano e nel contesto edilizio.

Ultima modifica 19.04.2022 - 17:08