Norme Tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

Art. 133 Mappa di accessibilità urbana

A norma del punto f- bis dell’art. 28 della legge regionale 5/95 la “Mappa di accessibilità urbana” contiene “il censimento delle barriere architettoniche nell’ambito urbano e la determinazione degli interventi necessari per il loro superamento” ed è finalizzata a garantire a tutti la utilizzazione degli spazi e delle strutture pubbliche e di uso pubblico della città.

Ambito di riferimento

La “Mappa di accessibilità urbana” è riferita al centro urbano di Castelfiorentino, individuato dal Regolamento urbanistico con le UTOE del sistema insediativo che fanno parte del sottosistema delle “zone interne del Capoluogo con funzioni omogenee” (UTOE 1, 2, 3, 4, 5, 6).

Elaborati della mappa di accessibilità urbana

La “Mappa della accessibilità urbana” è costituita dal presente articolo 133 delle Norme Tecniche e dalla Carta G che riporta, per il centro urbano, su base cartografica aerofotogrammetrica in scala 1/2000:

  • a) Le previsioni del R.U. relative alla nuova viabilità, agli “incroci da potenziare” alle aree destinate a verde pubblico e a piazze pedonali, alle aree ed agli edifici destinati alle attrezzature scolastiche e di interesse comune, alle aree destinate a parcheggio.
  • b) Le zone urbane ubicate sulle pendici collinari, con evidenziati i percorsi pubblici con presenza di scale ed i percorsi pubblici che presentano pendenze eccessive rispetto ai limiti prescritti per l’accessibilità
  • c) Le aree ferroviarie
  • d) La situazione dei marciapiedi stradali in relazione alla presenza degli scivoli e degli altri accorgimenti necessari per il superamento delle barriere architettoniche;
  • e) I percorsi accessibili principali all’interno delle zone urbane ubicate sulle pendici collinari, costituiti dalle strade con pendenza limitata e dalle strutture specifiche (esistenti e di previsione) finalizzate al superamento delle barriere architettoniche
  • f) Le strade a traffico esclusivamente pedonale corrispondenti al centro commerciale “naturale”
  • g) I percorsi di attraversamento delle aree ferroviarie, esistenti e di previsione, comprese le strutture specifiche (esistenti e di previsione) finalizzate al superamento delle barriere architettoniche
  • h) La ubicazione dei parcheggi pubblici riservati ai portatori di handicap.
  • i) La situazione delle attrezzature scolastiche e di interesse comune e degli impianti sportivi in relazione alla accessibilità degli edifici e dei resede di pertinenza.
  • j) Le previsioni del R.U. relative alle zone di ristrutturazione, completamento ed espansione edilizia.

Dalla lettura della Carta G si ricavano in modo sintetico ed immediato i contenuti della Mappa di accessibilità urbana e precisamente: la situazione (il censimento) delle barriere architettoniche negli spazi pubblici e nelle strutture di uso pubblico; gli interventi necessari al loro superamento. Ad integrazione della Carta G si riportano di seguito alcune precisazioni ed approfondimenti su tematiche particolari.

Le zone ubicate sulle pendici collinari, su terreni con acclività accentuata

Per il centro urbano si individuano 2 settori: la parte alta del centro storico con le appendici verso nord della ex Balli e dell’Ospedale, nella UTOE 1; la collina della “Porticciola” con gli insediamenti residenziali recenti, nella UTOE 3; i due settori sono adagiati sulle pendici terminali del controcrinale collinare su cui corre la strada Volterrana, fra le vallette del rio Vallone e del torrente Lama.

Il Centro storico, la ex Balli, l’Ospedale

Le tre aree, pur essendo parzialmente separate da settori di verde pubblico e privato, costituiscono comunque un tessuto unitario che storicamente corrisponde alla parte alta del Centro storico ed al “borgo” formatosi successivamente sulla viabilità verso nord. A causa della forte acclività dei terreni i percorsi interni alle tre aree presentano un gran numero di barriere architettoniche, costituite da scalinate e da tratti in forte pendenza. Le scalinate in particolare sono numerose ed hanno in certi casi un notevole valore storico ed urbanistico, come il “sistema” delle scalinate poste alla base della pendice collinare, in Via Dante, via Carducci, Piazza Gramsci, via Franciosini. In merito alle scale e ai percorsi in forte pendenza occorre rilevare la situazione negativa dei percorsi che collegano via XX Settembre a via Tilli attraverso le aree di verde pubblico e di parcheggio di piazza delle Stanze operaie, impegnando una notevole superficie con scale e rampe senza eliminare alcuna barriera architettonica; occorre invece rilevare in positivo le soluzioni adottate per l’insediamento residenziale della ex Balli dove alla realizzazione di un piano sopraelevato per la separazione totale dei percorsi pedonali dal traffico automobilistico ha corrisposto la realizzazione di un sistema di rampe e di percorsi in quota che rende tutta l’area facilmente accessibile. A fronte del gran numero di barriere architettoniche rilevato in precedenza il sistema delle tre aree Centro storico, ex Balli, Ospedale, è servito da una viabilità in quota accessibile, costituita dall’asse di via Magenta, Solferino, Tilli, P. Neri e dall’asse di via Attavanti, collegati da piazza del Popolo e da via S. Lorenzo. Allo stato attuale la viabilità in quota accessibile è raggiungibile con percorsi pedonali privi di barriere architettoniche solo da via v. Veneto e da via Mazzini. Al fine di aumentare i percorsi accessibili e collegare meglio la parte alta e la parte bassa del Centro urbano la “Mappa di accessibilità urbana” prevede i seguenti interventi: realizzazione di un percorso accessibile, con rampe e/o sistemi meccanizzati, fra via XX Settembre e via Tilli; realizzazione di un percorso accessibile, con rampe, fra il nuovo parcheggio previsto su via Bellini e via P. Neri. Al fine di collegare in modo ottimale le autorimesse interrate adiacenti al centro storico (esistenti e previste dal R.U.) con gli insediamenti da servire, la “Mappa di accessibilità urbana” prevede i seguenti interventi: realizzazione di un percorso accessibile, con rampe, fra le autorimesse interrate di via P. Neri e via Attavanti lato ovest; realizzazione di un percorso pedonale accessibile con rampe e/o sistemi meccanizzati, fra le autorimesse interrate previste nell’area della ex Balli e via Attavanti lato est. Al fine di realizzare un percorso pedonale accessibile dal Centro urbano all’Ospedale la “Mappa di accessibilità urbana” prevede il ripristino di un percorso storico accessibile, con rampe, fra via Goito e il fronte “storico” dell’Ospedale. Per ridurre ulteriormente gli elementi di separazione fra la viabilità accessibile in quota e il resto del centro urbano il R.U. individua il criterio di dotare tutti i parcheggi pubblici, esistenti e di previsione, collegati con tale viabilità di posti auto riservati ai portatori di handicap.

La collina della Porticciola

Sulla “Collina della Porticciola” è stato realizzato, in varie fasi, un insediamento residenziale servito da una viabilità in quota che è sostanzialmente accessibile (i settori più a monte di via Marx e di via Gobetti, via B. Croce) ma che non è collegata con percorsi pedonali accessibili con il resto del centro urbano, date le forti pendenze che presentano via Marx e via Gobetti nei settori più a valle. Nell’insediamento sono presenti anche percorsi pedonali con scalinate, che costituiscono però dei percorsi alternativi trasversali alla viabilità accessibile.Il R.U. prende atto della sostanziale impossibilità di realizzare collegamenti pedonali privi di barriere architettoniche fra la viabilità in quota accessibile e il Centro urbano; d’altra parte occorre tener conto della posizione dell’insediamento, periferica e separata del resto del centro urbano dalla circonvallazione est, che rende improbabili i trasferimenti a piedi a media distanza. In definitiva il R.U. individua come criterio per rendere più accessibile l’insediamento quello di dotare tutti i parcheggi pubblici esistenti collegati con la viabilità in quota accessibile di posti auto riservati ai portatori di handicap.

Le soluzioni di attraversamento delle aree ferroviarie

La linea ferroviaria Empoli/Siena attraversa il Centro urbano di Castelfiorentino da nord a sud e costituisce una barriera urbanistica estremamente significativa. Nel tratto a sud (a monte) del ponte centrale di Piazza Cavour la linea ferroviaria corre parallela al fiume Elsa e costituisce insieme al fiume una barriera praticamente insuperabile, salvo la realizzazione di opere non previste per il periodo di gestione del R.U. Nel tratto a nord (a valle) del Ponte centrale invece la linea ferroviaria separa il Centro urbano da insediamenti minori e da parcheggi pubblici esistenti e di previsione e quindi il problema del superamento della ferrovia come barriera urbanistica ed architettonica diventa concreto. Dalla Carta G si rileva che allo stato attuale esistono soluzioni di attraversamento dell’area ferroviaria privi di barriere architettoniche (con rampe) in piazza Cavour ed in via XXIV Maggio; per aggiungere altri attraversamenti accessibili il R.U. individua i seguenti interventi: la sostituzione di una scalinata con una rampa accessibile nel percorso pedonale fra la stazione ferroviaria e il fiume Elsa, in modo da ottenere un percorso pedonale completamente accessibile da piazza Cavour a via XXIV Maggio; ripristino di un sottopasso pedonale ostruito fra via Masini e via XXIV Maggio, con l’eliminazione delle barriere architettoniche mediante rampe e/o sistemi meccanizzati; realizzazione di percorsi pedonali accessibili per collegare il sottopasso ferroviario esistente nel settore nord della ex Montecatini con via Leonardo da Vinci e via XXIV Maggio, come percorso pedonale accessibile alternativo al cavalcavia ferroviario.

A proposito delle soluzioni di attraversamento dell’area ferroviaria e del fiume Elsa si rileva che il Piano Strutturale prevede, come soluzioni definitive per il superamento contemporaneo di ferrovia e fiume, da realizzare nel medio periodo, la costruzione di due grandi passerelle pedonali: a nord fra via I Maggio, via XXIV Maggio e via Masini ed a sud fra via Buozzi e via Pavese.

Le soluzioni di attraversamento delle circonvallazioni urbane

Il sistema delle circonvallazioni urbane costituisce una barriera urbanistica significativa per il Centro urbano nei tratti che separano i settori interni dai settori più esterni. Dalla Carta G si rileva che allo stato attuale esiste una soluzione di attraversamento di via G. Bruno, da via Goito a via Carlo Marx, mediante un sottopasso stradale servito da rampe. Per il resto del sistema delle circonvallazioni la “Mappa di accessibilità urbana “ individua la necessità di realizzare dei percorsi di attraversamento accessibili, in corrispondenza dell’incrocio sulla circonvallazione est fra viale Zanini, Viale Potente e via Giotto e in corrispondenza dell’incrocio sulla circonvallazione ovest fra via Machiavelli, via Bustichini e via Praticelli.

I marciapiedi urbani

La Carta G individua con specifiche simbologie i tratti dei marciapiedi urbani già sistemati con la realizzazione degli scivoli per il superamento del dislivello marciapiede/strada ed i tratti per i quali gli interventi di sistemazione sono previsti nel “programma triennale dei lavori pubblici”; nella Carta G sono individuate con una specifica campitura le strade a traffico pedonale corrispondenti al “centro commerciale naturale”, per le quali sono stati realizzati e sono in programma interventi di sistemazione con l’eliminazione dei marciapiedi e la pavimentazione in pietra. Dalle indicazioni della Carta G relative ai marciapiedi privi di barriere architettoniche ed alle strade a traffico pedonale si rileva che nel Centro urbano di Castelfiorentino i percorsi pedonali privi di barriere architettoniche sono (o saranno a breve termine) estesi a tutto il centro commerciale, alla zona della stazione ferroviaria e dei capolinea degli autobus, alle zone dove sono concentrati le scuole e gli impianti sportivi, ai quartieri realizzati con le ristrutturazioni ed i completamenti edilizi più recenti. Per il futuro si procederà alla realizzazione degli scivoli e degli altri elementi di arredo finalizzati al superamento delle barriere architettoniche nell’ambito di tutti gli interventi di ristrutturazione e di nuova realizzazione di marciapiedi urbani.

Le zone di ristrutturazione, completamento, ampliamento residenziale

Sono riportate nella Carta G come estratto delle previsioni contenute nella Carta D. Gli interventi all’interno di tali zone sono subordinati all’approvazione di Piani Attuativi che definiranno nei dettagli, fra l’altro, l’organizzazione urbanistica complessiva degli insediamenti, l’articolazione della viabilità e degli spazi pubblici la disposizione e le caratteristiche planivolumetriche degli edifici. Fino alla elaborazione dei Piani attuativi non è possibile individuare gli interventi necessari al superamento delle barriere architettoniche; la “Mappa di accessibilità urbana” richiama comunque l’obbligo di rispettare la normativa in vigore per quanto riguarda gli spazi pubblici e gli eventuali edifici pubblici e per quanto riguarda gli edifici privati ed in particolare i collegamenti fra tali edifici (ed i relativi resede di pertinenza) e gli spazi pubblici.

Le attrezzature scolastiche, le attrezzature di interesse comune, gli impianti sportivi di competenza comunale

Sono individuate nella Carta G con una specifica simbologia e con tre diverse colorazioni a seconda che le attrezzature siano accessibili, parzialmente accessibili o non accessibili. Nella indicazione del grado di accessibilità si è tenuto conto anche delle previsioni di intervento contenute nel “programma triennale dei lavori pubblici”. Per le attrezzature alle quali nella Carta G si attribuiscono la accessibilità parziale e la non accessibilità si riportano di seguito delle schede sintetiche, suddivise per UTOE, con la individuazione orientativa degli interventi necessari per il superamento delle barriere architettoniche.

Utoe 1

Palazzo Comunale in Piazza del Popolo e via Tilli

Il Palazzo Comunale occupa 3 corpi di fabbrica:

A) edificio storico in Piazza del Popolo; B) nuovo corpo di fabbrica in Piazza del Popolo; C) edificio ex carcere in via Tilli; i tre corpi di fabbrica sono collegati fra loro con percorsi interni. Il corpo di fabbrica A è sostanzialmente accessibile. Il corpo di fabbrica C è sostanzialmente accessibile, dati i collegamenti diretti in piano con il corpo di fabbrica A; per i locali al piano terra su via Tilli occorre realizzare delle brevi rampe esterne. Il corpo di fabbrica B non è accessibile ai portatori di handicap; devono essere realizzati una rampa esterna d’accesso al piano terra, un ascensore per l’accesso ai piani 1° e 2°, bagni H; in alternativa all’ascensore potrà essere realizzato un sistema di servoscala esteso anche alla scala di collegamento interna fra il corpo A e il corpo B.

Scuola Elementare M. Tilli

Il piano terra rialzato e il cortile interno sono completamente accessibili e pertanto sono accessibili tutte le funzioni della scuola (scolastiche, segreteria, mensa, palestra, ecc..); sarà verificata la possibilità tecnica di realizzare un ascensore per rendere accessibile il piano primo.

Utoe 2

Scuola media O. Bacci

Il corpo centrale con aule, spazi collettivi e servizi è accessibile; i due padiglioni aule separati non sono accessibili ai portatori di handicap; devono essere realizzati ascensori per l’accesso ai piani 1° e 2° in almeno 2 padiglioni e bagni H ai piani per gli stessi padiglioni.

Utoe 3

Comando Vigili urbani via Masini

L’edificio non è accessibile ai portatori di handicap; devono essere realizzati una rampa esterna di accesso al piano terra, ascensore o servoscala per l’accesso al piano 1°, bagni H ai due piani.

Impianti sportivi

Stadio viale Roosevelt

Lo stadio è accessibile per il pubblico, limitatamente al piano terra.

Sarebbe opportuno consentire l’accesso dei portatori di handicap anche alle tribune, con ascensore o servoscala.

Circolo tennis viale Roosevelt

Attualmente è stato realizzato solo un piccolo padiglione per spogliatoi, che non è accessibile ai portatori di handicap. L’accessibilità per il pubblico verrà garantita con il completamento dei servizi e dei locali per il pubblico. Per tutte le attrezzature di competenza comunale indicate nella Carta G si richiama comunque la necessità di adeguamento alla normativa in vigore in caso di intervento di ristrutturazione e/o di ampliamento.

Le attrezzature scolastiche, le attrezzature di interesse comune, gli impianti sportivi di competenza di altri enti o dei privati

Sono individuati nella Carta G con una specifica simbologia e con una colorazione che indica le attrezzature che sono sicuramente accessibili, per essere state realizzate o per essere state ristrutturate in modo radicale dopo l’entrata in vigore del DPR 503/96 (o del precedente DPR 384/78) e del D.M. 236/89.

Per le altre attrezzature non sono disponibili dati aggiornati e quindi nella Carta G si omette qualunque indicazione relativa al livello di accessibilità.

Per tutte le attrezzature di competenza di altri Enti o di privati indicate nella Carta G si richiama comunque la necessità di adeguamento alla normativa in vigore in caso di interventi di ristrutturazione e/o di ampliamento.

I parcheggi pubblici riservati ai portatori di handicap (di seguito parcheggi H)

Nella carta G sono individuate con una specifica simbologia le posizioni nelle quali sono già stati realizzati parcheggi H. Nel merito la “Mappa di accessibilità urbana” indica i seguenti criteri di localizzazione per i nuovi parcheggi H: realizzazione di almeno un parcheggio H per 50 parcheggi pubblici o frazione, valutando la “frazione” sulla base dei gruppi di parcheggi vicini e collegati con percorsi pedonali accessibili; realizzazione di parcheggi H a servizio delle attrezzature scolastiche, delle attrezzature di interesse comune, degli impianti sportivi, delle aree di verde attrezzato di livello urbano e territoriale, delle farmacie della stazione ferroviaria e dei capolinea degli autobus; realizzazione di parcheggi H in tutti i parcheggi pubblici collegati con la viabilità in quota accessibile indicata nella Carta G e nel precedente capitolo sulle zone urbane collinari.

Edifici aperti al pubblico

Sono individuati negli articoli 4 e 5 del DM 236/89 con le definizioni di: strutture sociali, sale e luoghi per riunioni, spettacoli e ristorazione, strutture ricettive, luoghi per il culto, altri locali aperti al pubblico.

Alcuni di tali edifici, in quanto rientrano fra le attrezzature di interesse comune individuate dal RU nelle Norme di attuazione (Titolo 2 Capo V e Titolo 3 Capo IV) e nella Carta D, sono già stati individuati nella Carta G e trattati nei punti precedenti (i centri sociali con le sale per riunione, i teatri ed i luoghi per lo spettacolo in genere, i luoghi per il culto, l’ostello di viale Roosevelt). Per tutti gli altri edifici aperti al pubblico non è stata effettuata alcuna individuazione nella Carta G e si rimanda alla individuazione di carattere tipologico degli articoli 4 e 5 del DM 236/89; per tali edifici in caso di interventi di ristrutturazione e/o di ampliamento occorrerà l’adeguamento alla normativa in vigore.

Applicazione della “mappa di accessibilità urbana” approfondimenti successivi, aggiornamento

La “Mappa di accessibilità urbana” ai sensi del punto f- bis dell’art. 28 della legge regionale 5/95, vale come censimento delle barriere architettoniche e come “determinazione degli interventi necessari al loro superamento”. Dato il carattere di pianificazione urbanistica generale del Regolamento urbanistico, la determinazione degli interventi deve essere intesa come indicazione degli obbiettivi e delle strategie; le soluzioni tecniche indicate non hanno quindi carattere definitivo e prescrittivo ma solo esemplificativo; le soluzioni effettive verranno studiate con i progetti di intervento, fermo restando il raggiungimento degli obbiettivi funzionali prefissati e la compatibilità con il R.U. L’Amministrazione Comunale potrà comunque elaborare, come strumento di ulteriore approfondimento, un “PROGRAMMA GENERALE DELLE OPERE FINALIZZATE ALLA ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE” che potrà essere esteso, oltre che alle UTOE interne del Centro urbano, anche alle altre UTOE dei sistemi insediativi. La “Mappa di accessibilità urbana” sarà aggiornata con scadenza almeno quinquennale, ai sensi e con le procedure dell’art. 28, commi 4 bis e 6, della L.R. 5/95.

Ultima modifica 19.04.2022 - 17:08