Norme Tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

Art. 119 SOTTOSISTEMA DELLE AREE DELLE COLLINE NUDE / UTOE E3

Componenti del paesaggio tipiche del sottosistema, da salvaguardare

Le aree del sottosistema si caratterizzano per tipologia di paesaggio come: “aree collinari prive di boschi”. Le caratteristiche del paesaggio da salvaguardare sono: la morfologia del terreno; il sistema idrico costituito dai canali di scolo delle acque meteoriche; il sistema dei pozzi e delle sorgenti; i laghetti collinari; la viabilità minore che, in certi casi, deve essere completamente ripristinata; l’assetto agrario conseguente alla geologia del terreno è caratterizzato da seminativo semplice, anche in forma estensiva, e dalla presenza della pastorizia; il sistema insediativo caratterizzato da case coloniche in prevalenza sparse; nel merito si rilevano situazioni di abbandono, a causa della ridotta accessibilità (in certi casi inaccessibilità) del territorio dovuta allo stato di conservazione ed in certi casi alla perdita della viabilità minore; le alberature diffuse (isolate, a gruppi, a filari, a macchia) in particolare le alberature a filare sui crinali collinari e lungo la viabilità minore e privata preesistente ed i gruppi che sottolineano il sistema insediativo.

Destinazioni ammissibili

Le destinazioni indicate nell’art.53 del Titolo 2, comprese quelle di valorizzazione dell’economia rurale e del territorio aperto con funzioni compatibili. Nelle aree vicine alla viabilità provinciale e comunale ed alla viabilità minore da valorizzare e da ripristinare, individuate con specifiche simbologie nella carta A, sarà consentita la realizzazione di strutture per lo svolgimento di attività sportive e ricreative per la valorizzazione del territorio aperto, anche in deroga alla obbligatorietà della presenza di una attività agricola significativa; in ogni caso le strutture per la valorizzazione dell’economia rurale e del territorio aperto dovranno essere realizzare in base alle regole contenute nel punto specifico dell’art.57 del Titolo 2 ed in modo compatibile con la morfologia del terreno e con la necessità di salvaguardare i coni visivi dalle strade verso il sistema collinare. Le aree del sottosistema vengono individuate fra le zone a “vocazione agrituristica” di cui all’art.66 del Titolo 2; nelle aree del sottosistema non sarà invece consentita l’attività di agricampeggio; l’esclusione è motivata dal fatto che il sottosistema è caratterizzato, per la scarsa presenza di alberi, da visuali lunghe, e dalla convinzione che in un paesaggio con tali caratteristiche la presenza diffusa di strutture di agricampeggio, con il carattere di precarietà che probabilmente le contraddistingue, sarebbe troppo visibile.

Limitazioni alla possibilità di realizzare nuovi fabbricati

La realizzazione di manufatti ed edifici previsti dalle presenti norme sarà consentita ove compatibile con le disposizioni del precedente art. 55. Nelle aree del sottosistema non potranno comunque essere realizzate serre fisse.

Regole integrative per la tipologia e l'ubicazione dei nuovi fabbricati

Nelle aree del sottosistema la realizzazione di edifici rurali ad uso abitativo; (compresi eventuali trasferimenti di fabbricati esistenti mediante ristrutturazione E2) sarà consentita solo ad integrazione degli insediamenti esistenti; i nuovi fabbricati ed i fabbricati spostati dovranno aggiungersi in modo organico a quelli esistenti.

Lo stesso criterio dovrà valere in generale per tutti i nuovi edifici in muratura; si potrà fare eccezione, per motivate esigenze legate alla produzione agricola, per gli annessi agricoli ed in tal caso i nuovi fabbricati isolati dovranno essere realizzati ad una distanza minima di 30 m dalle strade pubbliche e di uso pubblico; non potranno essere realizzati sui crinali collinari e dovranno essere posizionati sulle pendici collinari meno visibili dalla viabilità principale e dalla viabilità minore da valorizzare della UTOE. Per i nuovi fabbricati isolati dovrà essere valutata caso per caso, in relazione alla ubicazione ed alle caratteristiche del paesaggio circostante, l’opportunità di realizzare alberature di coronamento a schermatura; in merito dovrà essere richiesto esplicitamente il parere alla Commissione Edilizia.

Possibilità di inserire attività particolari (fra quelle indicate in linea generale nell’art.69 del Titolo 2)

Canili privati, da ubicare all’interno di vallette trasversali intercluse in modo da garantire il massimo possibile di isolamento acustico. Depositi per materiali all’aperto DM1, in aderenza alla UTOE 5P del sistema degli insediamenti produttivi.

Regole di inserimento della viabilità principale (integrative rispetto all’art.72 del Tit. 2)

In caso di realizzazione di rilevati stradali le scarpate dovranno essere sistemate in modo da non costituire un elemento totalmente dissonante rispetto all’assetto agrario circostante, ad esempio mediante differenziazioni trasversali nel tipo delle essenze di rivestimento, anche con l’inserimento di settori “neutri”.

Presenza di siti archeologici

  • n. 4 Castelluccio di Sopra

Presenza di edifici monumentali

  • n. 496 Cappella di S. Giuseppe

Viabilità minore da valorizzare

La strada di crinale fra il versante dell’Elsa e l’Ormicello, dal toponimo “Castellare” al toponimo “Maremmana 2”, alcune strade individuate nella Carta A, necessarie per garantire l’accessibilità delle zone più interne della UTOE, ricollegandosi alla strada provinciale di Val d’Orlo e alla viabilità di crinale.

Presenza di nuclei con normativa particolare

Rimorti 2.

Presenza di edifici non compatibili

  • n. 7 capannone ex produttivo vicino al toponimo “Cardeto”.

Zone di possibile ubicazione di nuovi insediamenti con destinazione turistico-ricettiva

Area a monte del sistema insediativo di via Praticelli (UTOE 8) individuata con specifica simbologia nella Carta A. Il nuovo insediamento dovrà essere realizzato in base alle regole contenute nel punto specifico dell’art. 57 del Titolo 2 ed alle regole contenute nella scheda specifica della Carta E.

Ultima modifica 19.04.2022 - 17:08