Norme Tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

Art. 55 Elementi di finitura (Rc1) (Rc2) (Ri1.1) (Ri3)

1. Disposizioni generali (validi per Rc1, Rc2, Ri1.1, Ri3)

Tutte le indicazioni fornite per gli elementi di finitura mirano alla conservazione dei caratteri storici e architettonici che connotano il patrimonio edilizio del Comune di Vinci.

Negli edifici da sottoporre a restauro e risanamento conservativo e nella ricostruzione dei ruderi gli interventi sugli elementi di finitura saranno orientati verso i seguenti criteri generali:

  • I prospetti che presentano le murature faccia a vista saranno prevalentemente conservate come tali in tutti i casi in cui presentino carattere omogeneo e non si riscontrino tracce preesistenti di intonaco, riscontrabili anche da documentazione storica; altrimenti le murature devono essere preferibilmente intonacate e negli edifici intonacati o che rechino tracce evidenti di una precedente intonacatura non è consentito ridurre le superfici parietali faccia a vista;
  • devono essere utilizzati intonaci traspiranti;
  • nel caso di ricostruzione di ruderi, con tecniche costruttive tradizionali, i paramenti esterni devono essere per quanto possibile simili a quelli dell'edificio preesistente: nel caso di ricostruzione di muratura faccia a vista, la muratura deve essere ben apparecchiata e prevalentemente in pietrame, altrimenti i paramenti devono essere intonacati;
  • gli elementi di finitura originari delle facciate (intonaco, coloriture, elementi decorativi...) devono essere conservati e, se necessario, ripristinati con materiali e tecniche in uso nella tradizione locale e la presenza di decorazioni o tracce di decorazioni pittoriche, anche su edifici non vincolati ai sensi della parte II del Dlgs 42/2004, deve essere segnalata alla competente Soprintendenza;
  • i mandorlati esistenti devono essere conservati e, dove crollati, ricostruiti con disegno analogo a quello preesistente;
  • nella realizzazione di recinzioni e pavimentazioni nelle aree scoperte devono essere utilizzati materiali e forme compatibili con i caratteri costruttivi e architettonici tradizionali e gli elementi di recinzione devono essere preferibilmente in pietra e/o ferro verniciato;
  • deve essere usato il manto di copertura in coppi e tegole, i comignoli e le canne fumarie devono essere realizzati in muratura, le gronde devono avere disegno tradizionale, "alla romana" (con file di pianelle aggettanti e intonacate) o con buttafuori in legno e comunque con aggetto limitato entro 60 cm; sulle facciate di timpano l'aggetto delle gronde deve essere limitato e deve essere evitato l'uso di travi in aggetto;
  • per gli infissi è opportuno privilegiare materiali, spessori e tipologie tradizionali: gli infissi certificati, spesso caratterizzati da spessori consistenti, possono essere adottati valutando in tal senso le loro caratteristiche;
  • l'isolamento delle murature negli edifici di valore storico (siglati co, cs) considerati invarianti strutturali, deve essere conseguito apponendo i materiali isolanti sul lato interno;
  • la realizzazione di tetti isolati che comporta il rialzamento del manto di copertura rispetto alla linea di gronda originaria e, nel caso dei tetti ventilati, la creazione di fasce di aerazione, in gronda e al colmo, che possono essere visibili, deve essere eseguita contenendo la sopraelevazione delle quote entro i 15 cm. e utilizzando per le griglie di aerazione materiali compatibili con i caratteri dell'edificio;
  • devono essere impiegati canali di gronda e pluviali in rame, di sezione circolare, con eventuale uso di finali in ghisa per protezione del tratto a livello strada.

Inoltre, per quanto attiene gli elementi accessori agli impianti (caldaie, bruciatori, condizionatori, pompe di calore, reti di distribuzione e collegamento, griglie, sfiati, antenne e parabole), valgono i seguenti criteri generali:

  • gli elementi tecnologici (tipo antenne e parabole) devono essere collocati in modo da ridurre al minimo l'impatto visivo;
  • i locali tecnici devono essere realizzati con caratteristiche architettoniche adeguate al contesto e posti in modo che non arrechino disturbo e venga limitato l'impatto visivo;
  • le unità esterne dei condizionatori devono essere collocate su prospetti tergali, possibilmente raggruppando i motori in area dedicata e possibilmente realizzando sistemi di schermatura visiva compatibili con il contesto;
  • le tubazioni devono essere poste in traccia, ove possibile, oppure in cassette esterne in muratura, su prospetti tergali, raggruppando le colonne di scarico, in modo da ridurre al minimo l'impatto visivo;
  • i pannelli solari e i relativi contenitori di accumulo devono essere posti in luoghi non visibili;
  • i pannelli di produzione di energia elettrica devono essere posti in luoghi non visibili, la dimensione dei pannelli deve essere commisurata alle esigenze della singola unità immobiliare.

2. Intonaci e coloriture

Deve essere accertata la natura di intonaci e coloriture esistenti, prima di procedere alla loro rimozione, sostituzione o integrazione. Gli interventi previsti sono:

per Rc1, Rc2, Ri1.1, Ri3:

  • puliture non aggressive con uso di acqua nebulizzata o con acqua spray a bassa pressione (max 2-3 atmosfere.);
  • rifacimento parziale degli intonaci, previa demolizione delle parti degradate e successiva spazzolatura, ripasso dei giunti e imbibitura del supporto con acqua. La riformazione del corpo dell'intonaco dovrà essere eseguita con materiali, granulometrie e tecniche analoghe a quelle tradizionali;
  • rifacimento parziale della coloritura, con preferenza di tinte a base di calce (e minerali) e comunque con caratteristiche compatibili con quelle esistenti;
  • consolidamento, in caso di scarsa adesione al supporto murario, con consolidanti compatibili dal punto di vista chimico e fisico con i materiali esistenti;
  • rifacimento completo dell'intonaco, previa demolizione delle parti degradate e successiva spazzolatura, ripasso dei giunti e imbibizione del supporto con acqua. I materiali, le granulometrie e le tecniche devono essere analoghe a quelle tradizionali; si devono evitare spessori troppo elevati che aumentano il ritiro con formazione di screpolature. Per il piano terra è ammesso l'uso di intonaci aeranti di malta idraulica naturale nel caso di presenza di umidità di risalita, solo se l'originario partito architettonico della facciata consenta una suddivisione orizzontale della stessa;
  • realizzazione di nuovi intonaci, eseguiti con malta composta da leganti tradizionali (calce idraulica tradizionale o grassello di calce) e sabbia;
  • realizzazione di nuovi intonaci con caratteristiche fisiche e chimiche compatibili con quelle del supporto murario e comunque con caratteri di traspirabilità e permeabilità;
  • realizzazione di nuove coloriture con uso di tinte a base di calce e/o minerali (le cui tinte dovranno essere scelte tra quelle presenti in una tabella dei campioni predisposta dal Comune).

solo per Rc2, Ri1.1 e Ri3:

  • finitura a intonaco di murature faccia a vista, in modo particolare quando le murature si presentano disomogenee a causa di interventi diacronici nel tempo o per rifacimento di intere pareti.

3. Superfici murarie faccia a vista

La scelta di mantenere le superfici murarie faccia a vista può essere effettuata nel caso in cui si abbia una muratura costruita con materiali e con apparecchiatura di buona qualità.

Infatti nell'edilizia tradizionale, le superfici murarie erano per lo più protette dall'intonaco che ne garantiva la durata: ciò generava una scarsa attenzione alla qualità estetica dell'apparecchiatura e l'uso di materiali diversi a seconda delle esigenze costruttive.

Nel caso in cui si abbiano murature faccia a vista, i giunti di malta devono essere di buona qualità e cromaticamente adeguati alla muratura. Gli interventi previsti sono:

per Rc1, Rc2, Ri1.1, Ri3:

  • puliture non aggressive con uso di acqua nebulizzata da non utilizzare su superfici eccessivamente porose;
  • stilatura dei giunti con malta di calce tradizionale, cromaticamente analoga a quella esistente e comunque adattata al colore delle pietre;
  • sostituzione di singoli elementi lapidei fortemente degradati con altri analoghi.

solo per Rc2, Ri1.1 e Ri3:

  • rivestimento di elementi strutturali esistenti in c.a. da eseguirsi nel rispetto dei caratteri della muratura esistente (pezzatura, forma, dimensioni e apparecchiatura).

4. Elementi decorativi

Nel caso in cui sia accertata la presenza di elementi decorativi, questi devono essere rilevati e ne deve essere redatta apposita scheda, eventualmente segnalandone la presenza agli Enti competenti.

L'intervento sugli elementi decorativi deve comunque essere tale da valorizzarli. Gli interventi previsti sono:

per Rc1, Rc2, Ri1.1, Ri3:

  • puliture non aggressive con acqua nebulizzata, o puliture parziali con acqua spray a bassa pressione (max 2-3 atmosfere.), sia sulle parti in pietra che sulle parti a intonaco;
  • consolidamento con iniezioni di sostanze consolidanti o adesive, compatibili dal punto di vista chimico e fisico con i materiali esistenti. Sono sconsigliate le resine epossidiche; sono preferibili i silicati di etile o di litio;
  • rifacimento parziale, previa demolizione delle parti degradate e spazzolatura, ripasso dei giunti e imbibitura del supporto con acqua, con uso di materiali e tecniche analoghi a quelli originali. Per le parti decorative in pietra è ammessa la tassellatura e la sostituzione per parti dei singoli elementi, con materiali simili per dimensioni, forma e colore a quelli originali; è ammessa anche l'integrazione di piccole parti con prodotti specifici per la riparazione delle pietre;
  • rifacimento totale degli elementi decorativi, qualora essi risultino irrecuperabili, con materiali e tecniche analoghi a quelli originali, previa schedatura e documentazione fotografica dell'esistente.

5. Aperture

Le aperture costituiscono un elemento essenziale nella configurazione del patrimonio edilizio.

Gli interventi sulle aperture devono rispettare i seguenti criteri generali:

  • le aperture esistenti, appartenenti alla configurazione originaria del fabbricato, devono essere mantenute;
  • la realizzazione di nuove aperture e/o la modifica di quelle esistenti, quando ammesse, devono rispettare la forma e l'ordine dell'impaginato di quelle esistenti;
  • per rispettare le regole dell'impaginato architettonico del prospetto, posizione, forma e proporzioni delle aperture esistenti, potrà essere consentita dal Regolamento Edilizio una riduzione del coefficiente aeroilluminante stabilito dalle disposizioni vigenti;
  • per la realizzazione di nuove aperture e/o la modifica di quelle esistenti, quando ammesse, deve essere acquisito il preventivo atto di assenso dell'Amministrazione Comunale

Gli interventi previsti sono:

per Rc1, Rc2, Ri1.1, Ri3:

  • puliture non aggressive a base di acqua nebulizzata o di acqua spray (max 2-3 atmosfere) sulle parti delimitanti le aperture (soglie, davanzali, stipiti e architravi);
  • riparazione degli elementi delimitanti le aperture (soglie, davanzali, stipiti e architravi) senza modifica di tipologia, dimensioni e materiali e senza alterazioni nelle dimensioni delle aperture stesse;
  • consolidamento con iniezioni di sostanze consolidanti o adesive, compatibili dal punto di vista chimico e fisico con i materiali originari. Sono sconsigliate le resine epossidiche; sono preferibili i silicati di etile o di litio; è comunque raccomandato il ricorso alla consulenza tecnica dei rivenditori dei prodotti consolidanti, per la scelta più opportuna in base al supporto lapideo esistente e alle condizioni ambientali;
  • rifacimento di elementi delimitanti le aperture (soglie, davanzali, stipiti e architravi) senza modifica di tipologia, dimensioni e materiali e senza alterazioni nelle dimensioni delle aperture stesse;
  • omogeneizzazione degli elementi di finitura delle aperture (soglie, davanzali, stipiti e architravi), in modo da ripristinare i caratteri architettonici tradizionali dell'edificio preesistente.

6. Infissi e serramenti

Gli interventi su infissi e serramenti devono tenere conto dei materiali e delle forme esistenti, dei quali devono garantire, sin dove possibile, la tutela. Gli standard attuali per il rispetto delle indicazioni sul contenimento energetico hanno prodotto tipologie di infissi che presentano caratteristiche diverse da quelle degli infissi tradizionali, specie per quanto riguarda la dimensione degli elementi opachi: nella scelta degli infissi si dovrebbe cercare di minimizzare tale discrepanza, pur nel rispetto dei requisiti suddetti. Gli interventi previsti sono:

per Rc1, Rc2, Ri1.1, Ri3:

  • pulitura e riparazione dei singoli elementi nel rispetto della forma, dei materiali e del colore tradizionali;
  • consolidamento dei singoli elementi con prodotti compatibili, nel rispetto della forma, dei materiali e del colore tradizionali;
  • rifacimento delle parti degradate, nel rispetto dei tipi, dei materiali e dei colori esistenti;
  • verniciatura con vernici opache, conservando i colori naturali o nei colori tradizionali;
  • recupero di portoni antichi in legno o di ante metalliche caratteristiche;
  • sostituzione di serramenti metallici con serramenti in legno tradizionali;
  • omogeneizzazione degli infissi e dei serramenti, in modo da ripristinare i caratteri architettonici tradizionali dell'edificio preesistente;
  • realizzazione di nuovi serramenti in legno, nel rispetto della tipologia e delle dimensioni tradizionali e dell'omogeneità della facciata - per Rc1, l'intervento deve essere valutato in sede di progetto.

solo per Rc2 Ri1.1 e Ri3:

  • rifacimento di serramenti di porte e finestre, nel rispetto della tipologia, delle dimensioni e dei materiali esistenti e dell'omogeneità della facciata;
  • realizzazione di vetrine, anche con telaio metallico verniciato, mantenendo, ove possibile, i serramenti esistenti;
  • realizzazione di nuovi serramenti, nel rispetto della tipologia e delle dimensioni esistenti e dell'omogeneità della facciata.

7. Sistemi di oscuramento

Gli interventi sui sistemi di oscuramento devono tenere conto dei materiali e delle forme esistenti, dei quali devono garantire, sin dove possibile, la tutela. Gli interventi previsti sono:

per Rc1, Rc2, Ri1.1, Ri3:

  • pulitura e riparazione dei singoli elementi nel rispetto della forma, dei materiali e del colore tradizionali;
  • consolidamento dei singoli elementi con prodotti compatibili, nel rispetto della forma, dei materiali e del colore tradizionali;
  • rifacimento delle parti degradate, nel rispetto dei tipi, dei materiali e dei colori esistenti;
  • verniciatura con vernici opache, conservando i colori naturali o nei colori tradizionali;
  • rifacimento dei sistemi di oscuramento, nel rispetto della tipologia, delle dimensioni e dei materiali esistenti e dell'omogeneità della facciata;
  • omogeneizzazione dei sistemi di oscuramento, in modo da ripristinare i caratteri architettonici tradizionali dell'edificio preesistente;
  • sostituzione dei sistemi di oscuramento esistenti con scuri interni o persiane in legno, nel rispetto dei caratteri tradizionali - per Rc1, l'intervento deve essere valutato in sede di progetto;
  • realizzazione di nuovi sistemi di oscuramento, scuri interni o persiane, in legno secondo i caratteri tradizionali - per Rc1, l'intervento deve essere valutato in sede di progetto.

solo per Rc2 Ri1.1 e Ri3:

  • realizzazione di portelloni in legno nelle zone alto-collinari.

8. Elementi non strutturali della copertura: manto di copertura, sottogronda, cornicioni, pluviali e canali di gronda, comignoli

Deve essere valutata la consistenza e l'efficacia degli elementi perché essi contribuiscono alla funzionalità della copertura e di alcuni parti impiantistiche degli edifici. In caso di accertate carenze, è necessario procedere alla riparazione o sostituzione degli elementi stessi. Il disegno dei comignoli deve tenere conto delle tipologie tradizionali esistenti sul territorio anziché produrre forme bizzarre e variate. Gli interventi previsti sono:

per Rc1, Rc2, Ri1.1, Ri3:

  • riparazione delle parti degradate del manto di copertura, utilizzando gli elementi esistenti o sostituendoli con elementi nuovi, di forma e colore analoghi a quelli esistenti (tradizionali);
  • riparazione e consolidamento degli elementi del sottogronda o rifacimento (se indispensabile), utilizzando tecniche e materiali simili e compatibili con quelli esistenti (tradizionali);
  • riparazione e consolidamento dei cornicioni o rifacimento (se indispensabile), nel rispetto dei caratteri degli elementi tradizionali, utilizzando tecniche e materiali simili e compatibili con quelli esistenti (tradizionali);
  • riparazione dei pluviali e dei canali di gronda con elementi in lamiera zincata o in rame a sezione circolare;
  • realizzazione dei pluviali e dei canali di gronda con elementi in lamiera zincata o in rame a sezione circolare, con sezione analoga a quella dell'edilizia tradizionale;
  • riparazione e consolidamento dei comignoli utilizzando tecniche e materiali simili e compatibili con quelli esistenti (tradizionali);
  • realizzazione di nuovi comignoli utilizzando tecniche e materiali simili a quelli esistenti (tradizionali);
  • rifacimento del manto di copertura utilizzando elementi nuovi di forma e colore analoghi a quelli originali - per Rc1, l'intervento deve essere valutato in sede di progetto.

9. Elementi degli spazi esterni: recinzioni e pavimenti

La conservazione del patrimonio edilizio richiede attenzione agli elementi accessori, quali le recinzioni e i pavimenti delle aree esterne. Il ricorso a materiali e forme incompatibili con materiali e forme tradizionali determinano una perdita della qualità del contesto.

Gli interventi previsti sono:

per Rc1, Rc2, Ri1.1, Ri3:

  • ripresa o sostituzione parziale di pavimentazioni esistenti tradizionali con materiali, dimensioni e disposizioni uguali a quelli esistenti;
  • pavimentazioni in pietra locale o altra con caratteristiche cromatiche analoghe a quella locale;
  • pavimentazioni in laterizio del tipo fatto a mano, con vari formati e disposizioni;
  • pavimentazioni in battuto di cemento o stabilizzato, cls architettonico, con granulometrie e colori degli inerti adeguati al contesto;
  • pavimentazioni in terra battuta, con adeguati sistemi di regimentazione delle acque superficiali;
  • ripresa o sostituzione parziale di recinzioni esistenti tradizionali con materiali e forme uguali a quelli esistenti.

solo per Rc2 Ri1.1 e Ri3:

  • realizzazione di recinzioni con materiali e forme tradizionali, limitatamente alle aree di resede delle unità abitative;
  • demolizione di pavimentazioni o recinzioni esistenti, per il recupero di caratteri costruttivi e architettonici tradizionali;
  • pavimentazioni in materiale ceramico cromaticamente adeguato al contesto;
  • demolizione e o sostituzione di pavimenti e recinzioni esistenti.

Ultima modifica

Mercoledì, 23 Dicembre, 2020 - 14:59