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Norme Tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico
Art. 95 Sottosistema V3: Aree periurbane di transizione
1. Ubicate prevalentemente a ridosso dei centri abitati, comprendono situazioni diverse ed eterogenee: residui di bosco, orti e colture a vite-olivo, aree agricole intercluse o abbandonate, aree agricole di rilevante pregio paesaggistico ed ambientale. Queste aree, storicamente vocate a funzioni e attività miste (legate alle esigenze dell’adiacente tessuto urbano), sono contraddistinte da un paesaggio agricolo a trame minute, fortemente antropizzato. In tali aree non si applicano integralmente le disposizioni di cui al Titolo IV, Capo III “Disposizioni sul territorio rurale” della L.R.65/2014 poiché considerate non ad esclusiva o prevalente funzione agricola.
2. Nelle parti di territorio ricadenti nel sottosistema V3 il Regolamento Urbanistico prevede e consente interventi finalizzati:
- alla salvaguardia delle siepi e dei boschi integri, al recupero dei boschi e degli arbusteti degradati mediante opere di ri-naturalizzazione e ri-forestazione guidata;
- alla sola attività di manutenzione per le aree boscate e delle siepi, con divieto di taglio e di sostituzione con specie non autoctone e con incentivazione delle associazioni vegetali autoctone;
- alla salvaguardia e al mantenimento degli impianti vegetazionali esistenti (filari alberati, alberature isolate o a macchia), dei ciglioni, delle scarpate naturali e artificiali, degli assetti agricoli di tipo tradizionale;
- al mantenimento e potenziamento di oliveti e vigneti, con il divieto di modificare gli assetti colturali tradizionali;
- al recupero delle aree agricole abbandonate;
- alla regimazione dei corsi d'acqua soggetti a dissesto idrogeologico;
- alla salvaguardia e al mantenimento degli "elementi di struttura" del paesaggio, quali percorsi, muri di recinzione, terrazzamenti, alberature di segnalazione, filari e gruppi di alberi, edicole, fontane, fonti e pozzi, vasche e cisterne;
- alla salvaguardia, al mantenimento e ripristino delle percorrenze lungo i crinali e di collegamento crinale-fondovalle, dei percorsi di risalita verso la città e l'accesso ai corsi d'acqua;
- all'apertura di itinerari e punti attrezzati per il tempo libero e le attività di tipo didattico-naturalistico.
3. La caratterizzazione funzionale dell'ambito è garantita dalla presenza degli usi principali "Attività agricole" e "Spazi scoperti pubblici e di uso pubblico" in misura tendenzialmente esclusiva.
4. Sono esclusi gli impianti produttivi al servizio dell'agricoltura e per la trasformazione dei prodotti agricoli e zootecnici eccedenti le capacità produttive aziendali, le attività floro-vivaistiche, gli impianti per la zootecnia industrializzata ad eccezione, per questi ultimi, delle aziende già insediate nel territorio comunale alla data di adozione del Piano Strutturale.