Norme Tecniche di attuazione del Piano Operativo

Titolo X Aree di trasformazione

Art. 102 Disciplina generale delle aree di trasformazione

1. La disciplina specifica di ciascuna area di trasformazione è riportata ai successivi articoli, nei quali sono definiti il dimensionamento per gli interventi privati e per gli spazi pubblici, gli obiettivi, le prescrizioni ed i condizionamenti per l'attuazione del progetto, i requisiti e le prestazioni richiesti in particolare per garantire il corretto inserimento paesistico e la sostenibilità ambientale.

Tutti gli interventi dovranno inoltre rispettare le prescrizioni ed i criteri seguenti quali misure di mitigazione degli impatti ambientali:

  • - perseguire il massimo risparmio energetico attraverso la scelta dell'orientamento opportuno, di sistemi passivi e di sistemi di ombreggiamento;
  • - nel caso di opere di demolizione, massimizzare il recupero dei materiali inerti derivanti;
  • - adottare soluzioni tecniche per il recupero delle acque meteoriche e l'utilizzo delle acque di riciclo;
  • - utilizzare nelle sistemazioni esterne vegetazione autoctona a bassa esigenza idrica;
  • - organizzare la vegetazione arborea ed arbustiva in coerenza e continuità con il contesto, in particolare nelle situazioni di margine, delineando il passaggio tra campagna ed area urbana.

2. Gli interventi nelle aree di trasformazione identificate dal piano sono subordinati alla redazione di Piano Attuativo (PA) esteso ad una o più Unità Minime di Intervento (UMI), laddove previste dalle presenti Norme oppure a Progetto Unitario Convenzionato (IC). Fino alla loro eventuale approvazione sugli edifici ed aree libere esistenti sono consentiti esclusivamente interventi edilizi fino alla manutenzione straordinaria.

3. Le opere di urbanizzazione sono quelle prescritte dal presente PO e sono a totale carico dei soggetti proponenti, senza che possano essere trasferite o monetizzate. La convenzione può stabilire quali siano le opere di urbanizzazione primaria che non vengono cedute, ma di cui sia garantito l'uso pubblico, con impegno dei privati alla gestione ed alla manutenzione delle stesse.

4. La progettazione degli spazi pubblici o di uso pubblico e per le attività di servizio pubbliche o di uso pubblico dovrà rispettare i criteri e le regole definiti all'art. 65 delle presenti Norme.

Art. 103 Disciplina della perequazione per PA e IC

1. Il presente PO per le aree di trasformazione PA e IC prevede di utilizzare la perequazione urbanistica come strumento di equa distribuzione dei benefici e degli oneri derivanti dagli interventi di trasformazione.

2. All'interno dei Piani urbanistici Attuativi (PA) o Progetti Unitari Convenzionati (IC), gli interventi si attuano attraverso Comparti di Attuazione o Unità minime di intervento (UMI). I Comparti di attuazione comprendono, oltre alle aree di edificazione di progetto, anche le aree da cedere al Comune e/o da destinare alla realizzazione delle dotazioni territoriali per spazi pubblici o attività collettive o opere pubbliche, nonché quelle assoggettate ad uso pubblico.

3. Nelle aree PA ed IC, salvo diverso accordo tra gli aventi titolo, sono ripartiti nella stessa misura proporzionale:

  • a) le quantità di SUL relative alle singole funzioni previste;
  • b) gli oneri economici per realizzare le opere di urbanizzazione e gli interventi di interesse pubblico che il PO prescrive come condizione obbligatoria per la trasformazione degli assetti insediativi;
  • c) gli oneri relativi alla cessione gratuita al comune di aree a destinazione pubblica, quali sedi stradali, verde pubblico, parcheggi pubblici, attrezzature pubbliche o d'interesse pubblico;
  • d) gli obblighi relativi alle eventuali quote obbligatorie di edilizia residenziale con finalità sociali;
  • e) gli eventuali ulteriori benefici pubblici che il PO prescrive come condizione obbligatoria.

4. L'attuazione degli interventi nelle aree soggette a PA e IC è comunque condizionata alla disponibilità del certificato del gestore dei servizi in merito all'adeguatezza del sistema di approvvigionamento idrico, di smaltimento delle acque reflue, del sistema di gestione e smaltimento dei rifiuti solidi e della adduzione di gas. In caso di necessità di potenziamento della rete, i lavori occorrenti sono a carico del soggetto attuatore dell'intervento edilizio e devono essere realizzati contestualmente all'esecuzione dell'opera.

5. Al termine quinquennale di validità del PO le aree di trasformazione assoggettate a PA e IC in esso previste e non pervenute al convenzionamento perderanno automaticamente i diritti edificatori assegnati, senza necessità di ulteriori, specifici provvedimenti.

6. Nelle aree di trasformazione soggette a PA a destinazione residenziale previste dal PO la capacità edificatoria può essere incrementata fino ad un massimo del 10% in uno dei seguenti modi:

  • - realizzazione aggiuntiva di alloggi in affitto convenzionato con il Comune per un periodo non inferiore a 10 anni o di Edilizia Economica e Popolare;
  • - trasferimento di crediti edilizi acquisiti tramite previa o contestuale demolizione di manufatti incongrui e/o fatiscenti (cioè edifici privi di valore architettonico o storico-documentale, non coerenti con il contesto per tipologia e/o materiali costitutivi), purché autorizzati o comunque risultanti legittimi da atti pubblici, presenti nel territorio rurale e ripristino dello stato dei luoghi nelle aree cedenti la capacità edificatoria; per gli annessi agricoli è richiesta la preventiva deruralizzazione;
    l'entità dei crediti edilizi riconosciuti è definita sulla base del seguente rapporto con la SUL dei manufatti oggetto di demolizione senza ricostruzione:
    fino a 100 mq. 100%
    da 100 mq. a 500 mq. riduzione del 30%
    oltre 500 mq. riduzione del 50%.

In entrambi i casi anche il dimensionamento delle opere ed attrezzature pubbliche da realizzare dovrà essere incrementato proporzionalmente all'aumento di Superficie Utile Lorda.

Art. 104 Regole grafiche per i progetti

1. Le regole per l'attuazione del progetto sono sinteticamente rappresentate nelle Tavole del PO attraverso indicazioni grafiche che riguardano prioritariamente la definizione degli spazi pubblici e la loro disposizione reciproca ed orientano l'impianto insediativo ed i caratteri dell'edificazione.

2. Tali indicazioni hanno carattere di indirizzo e - fermo restando l'obbligo di rispetto del dimensionamento, degli obiettivi, delle prescrizioni, dei condizionamenti, dei requisiti e delle prestazioni richiesti dal Piano Operativo e del criterio generale di definire un'organizzazione interna volta a garantire il minor consumo di suolo e la maggiore coerenza con le caratteristiche del contesto - possono essere oggetto di rettifiche e parziali modifiche in sede di approvazione dei relativi progetti unitari convenzionati o strumenti attuativi al fine di meglio coordinarsi con i luoghi e con le aree contermini, entro i limiti stabiliti dal presente articolo.

Alle indicazioni grafiche, in coerenza con le disposizioni specifiche per ciascuna area di trasformazione, si dovrà comunque fare riferimento per la definizione progettuale delle opere ed attrezzature pubbliche da realizzare e per l'individuazione delle aree da cedere.

Nella definizione dei servizi e degli spazi di uso pubblico si dovranno in ogni caso rispettare le regole ed i criteri per la progettazione degli spazi per le attività di servizio individuati all'art. 65 delle presenti Norme e le indicazioni per gli spazi di uso pubblico riportate per ciascun sottosistema o ambito.

3. Viabilità

Le aree indicate come viabilità corrispondono alla rete infrastrutturale di servizio ai comparti e/o di completamento/adeguamento della rete viaria esistente. Fatto salvo quanto eventualmente definito per le specifiche aree di trasformazione, sono da considerarsi prescrittivi i recapiti, mentre sono indicativi il dimensionamento in sezione, il percorso e le modalità di intersezione.

I nuovi tracciati viari, così come la riconfigurazione di quelli esistenti, fermo restando il rispetto delle normative sovraordinate vigenti, dovranno essere progettati in modo da garantire adeguate prestazioni per ciascuna delle componenti di traffico ammesse; in tutti i casi essi dovranno essere caratterizzati da una carreggiata con almeno una corsia per senso di marcia ed intersezioni a raso.

In tutte le nuove strade urbane e di servizio ai comparti, in particolare, dovrà essere prevista la presenza del marciapiede su entrambi i lati; il marciapiede non potrà avere larghezza inferiore a 1,50 ml., al netto degli spazi occupati da elementi di ingombro (alberature, impianti per l'illuminazione, sedute, impianti pubblicitari, impianti tecnologici), e dovrà essere realizzato nel totale rispetto dei requisiti per i percorsi pedonali stabiliti dalle norme in materia di barriere architettoniche.

Le nuove strade dovranno di norma essere corredate da alberature e/o altri elementi vegetazionali.

4. Parcheggi

Le aree indicate come parcheggi individuano gli spazi di sosta a raso per i veicoli, comprese le aree destinate a parcheggio pubblico richieste quali standard urbanistici. La precisa localizzazione e l'estensione delle aree sono indicative delle regole definite nella disciplina specifica delle presenti Norme.

5. Verde

Le aree indicate come verde individuano i giardini, gli spazi di gioco, le aree attrezzate e gli impianti sportivi all'aperto, il verde di ambientazione e di mitigazione, comprese le aree destinate a verde richieste quali standard urbanistici; parte di esse può essere di proprietà privata ma comunque sistemata a verde, libera da edifici e manufatti. La precisa localizzazione e l'estensione delle aree sono indicative delle regole definite nella disciplina specifica delle presenti Norme.

6. Servizi

Le aree indicate come servizi comprendono le superfici destinate alle strutture di servizio. La precisa localizzazione e l'estensione delle aree sono indicative delle regole definite nella disciplina specifica delle presenti Norme.

Art. 105 Dimensionamento del PO

1. Il dimensionamento è articolato con riferimento ai sottosistemi insediativi integrati del Piano Strutturale, che corrispondono alle Unità Territoriali Organiche Elementari (UTOE) e che individuano ai sensi dell'art. 224 della L.R. 65/2014 il territorio urbanizzato, ed al territorio comunale esterno a tali sottosistemi - cioè il territorio rurale - considerato nel suo insieme.

2. Il dimensionamento del Piano Operativo, stabilito sulla base del quadro previsionale strategico quinquennale, è stabilito con i seguenti criteri:

  • - non concorrono al dimensionamento gli interventi posti all'interno del limite del territorio urbanizzato, ritenuti compatibili, che non comportano trasformazioni delle risorse, come le ristrutturazioni edilizie, i cambi di destinazione d'uso e gli ampliamenti edilizi;
  • - concorrono al dimensionamento gli interventi di nuova edificazione di completamento e saturazione, le riqualificazioni insediative e le ristrutturazioni urbanistiche, per le quote di SUL interessate da mutamento d'uso, e le nuove edificazioni da realizzarsi tramite strumento attuativo o progetto unitario convenzionato;
    sono comprese le quantità previste dai Piani Attuativi del PRG vigente approvati e confermati dal PO.

Non sono computati i posti letto per le attività agrituristiche e la funzione agricola in genere; le strutture extra-alberghiere con le caratteristiche della civile abitazione sono comprese nel dimensionamento residenziale.

3. Nelle seguenti tabelle:

  • - il dimensionamento residenziale comprende le attività commerciali di vicinato;
  • - il dimensionamento per le attività industriali ed artigianali comprende la destinazione ad attività commerciali all'ingrosso ed eventuali attività commerciali di vicinato previste nei nuovi insediamenti nelle Zone produttive U3;
  • - nel territorio rurale il dimensionamento delle attività ricettive comprende le attività turistico ricettive integrative all'attività agricola e quelle da riconversione di strutture rurali dismesse non riferite ad aziende agricole;
  • - all'interno di ciascun sottosistema insediativo (UTOE) il trasferimento di quantità in progetto dal dimensionamento per le attività turistico-ricettive a quello per attività direzionali e di servizio, previsto dal Piano Strutturale, è esplicitato in riferimento alle singole aree di trasformazione ai successivi Capi I e II.
INS 1 - Scansano capoluogo
dimensionamento Piano Strutturale Piano Operativo residuo
quantità in progetto espansione, completamento, ristrutturazione urbanistica progetti unitari convenzionati piani attuativi piani attuativi confermati totale
residenza (mq. SUL) 20.000 480 2.000 0 2.480 17.520
industria e artigianato (mq. SUL) 25.000 0 4.000 0 4.000 21.000
commerciale (mq. SUL) 0 0 0 0 0 0
direzionale e di servizio (mq. SUL) 6.700 2.700 0 0 2.700 4.000
attività ricettive (mq. SUL) 4.170 3.000 0 0 3.000 1.170
INS 2 - Colacchie nord (Bivio Montorgiali, Montorgiali, Pancole, Preselle)
dimensionamento Piano Strutturale Piano Operativo residuo
quantità in progetto espansione, completamento, ristrutturazione urbanistica progetti unitari convenzionati piani attuativi piani attuativi confermati totale
residenza (mq. SUL) 9.340 380 1.900 670 2.950 6.390
industria e artigianato (mq. SUL) 20.000 0 3.200 0 3.200 16.800
commerciale (mq. SUL) 0 0 0 0 0 0
direzionale e di servizio (mq. SUL) 1.000 0 0 0 0 1.000
attività ricettive (mq. SUL) 1.330 0 0 0 0 1.330
INS 3 - Trasubbie (Polveraia, Baccinello)
dimensionamento Piano Strutturale Piano Operativo residuo
quantità in progetto espansione, completamento, ristrutturazione urbanistica progetti unitari convenzionati piani attuativi piani attuativi confermati totale
residenza (mq. SUL) 3.500 540 1.200 0 1.740 1.760
industria e artigianato (mq. SUL) 0 0 0 0 0 0
commerciale (mq. SUL) 0 0 0 0 0 0
direzionale e di servizio (mq. SUL) 400 0 0 0 0 400
attività ricettive (mq. SUL) 1.670 0 0 0 0 1.670
INS 4 - Amiatese (Poggioferro, Murci)
dimensionamento Piano Strutturale Piano Operativo residuo
quantità in progetto espansione, completamento, ristrutturazione urbanistica progetti unitari convenzionati piani attuativi piani attuativi confermati totale
residenza (mq. SUL) 3.330 0 0 0 0 3.330
industria e artigianato (mq. SUL) 0 0 0 0 0 0
commerciale (mq. SUL) 0 0 0 0 0 0
direzionale e di servizio (mq. SUL) 0 0 0 0 0 0
attività ricettive (mq. SUL) 1.330 0 0 0 0 1.330
INS 5 - Albegnese (Pomonte)
dimensionamento Piano Strutturale Piano Operativo residuo
quantità in progetto espansione, completamento, ristrutturazione urbanistica progetti unitari convenzionati piani attuativi piani attuativi confermati totale
residenza (mq. SUL) 2.000 0 0 0 0 2.000
industria e artigianato (mq. SUL) 5.000 3.050 0 0 3.050 1.950
commerciale (mq. SUL) 1.070 0 0 0 0 1.070
direzionale e di servizio (mq. SUL) 400 0 0 0 0 400
attività ricettive (mq. SUL) 0 0 0 0 0 0
INS 6 - Cerreto Piano
dimensionamento Piano Strutturale Piano Operativo residuo
quantità in progetto espansione, completamento, ristrutturazione urbanistica progetti unitari convenzionati piani attuativi piani attuativi confermati totale
residenza (mq. SUL) 4.330 0 4.330 0 4.330 0
industria e artigianato (mq. SUL) 0 0 0 0 0 0
commerciale (mq. SUL) 0 0 0 0 0 0
direzionale e di servizio (mq. SUL) 1.000 0 1.000 0 1.000 0
attività ricettive (mq. SUL) 5.330 0 5.330 0 5.330 0
Territorio rurale
dimensionamento Piano Strutturale Piano Operativo residuo
quantità in progetto espansione, completamento, ristrutturazione urbanistica progetti unitari convenzionati piani attuativi piani attuativi confermati totale
attività ricettive (mq. SUL) 11.000 0 1.670 0 1.670 9.330
Totale
dimensionamento Piano Strutturale Piano Operativo residuo
quantità in progetto nuova edificazione, ristrutturazione urbanistica progetti unitari convenzionati piani attuativi piani attuativi confermati totale nuova edificazione, ristrutturazione urbanistica
residenza (mq. SUL) 42.500 1.400 9.430 670 11.500 31.000
industria e artigianato (mq. SUL) 50.000 3.050 7.200 0 10.250 39.750
commerciale (mq. SUL) 1.070 0 0 0 0 1.070
direzionale e di servizio (mq. SUL) 9.500 2.700 1.000 0 3.700 5.800
attività ricettive (mq. SUL) 24.830 3.000 7.000 0 10.000 14.830

Capo I Progetti Unitari Convenzionati

Art. 106 Disciplina generale per i Progetti Unitari Convenzionati

1. Il Progetto Unitario Convenzionato costituisce una forma particolare di intervento diretto che comporta l'assunzione di specifici obblighi da parte del richiedente, che subordinano il rilascio del titolo abilitativo alla stipula di apposita convenzione ed alla redazione di un progetto unitario esteso all'intera area.

2. In sede di elaborazione del progetto unitario qualora le indicazioni grafiche riguardanti il perimetro e/o le suddivisioni interne cadano in prossimità ma non coincidano con elementi reali di suddivisione del territorio rilevabili sul posto o su mappe a scala di maggiore dettaglio, dette linee grafiche di perimetrazione e di suddivisione possono essere portate a combaciare con i corrispondenti elementi di suddivisione reale del territorio; in tali casi la corrispondente rettifica non comporta variante al Piano Operativo.

3. La convenzione potrà riguardare:

  • - la realizzazione e cessione di opere di urbanizzazione;
  • - la cessione di aree per attrezzature pubbliche e di interesse pubblico;
  • - l'esecuzione di opere di interesse pubblico;
  • - la realizzazione di interventi di edilizia residenziale sociale;
  • - l'eventuale monetizzazione delle aree a standard richieste.

4. Il Piano Operativo si attua attraverso intervento diretto convenzionato dove previsto dalle presenti Norme o su richiesta dell'Amministrazione Comunale per la rilevanza degli interventi o per l'opportunità di inquadrarli o coordinarli in un contesto ampio.

Art. 107 Progetti unitari convenzionati nel sottosistema insediativo (UTOE) INS 1 · Scansano capoluogo

1. IC1.1 località Le Valentine, Provinciale n. 159 Scansanese-Strada della Civitella-Strada dei Gaggioli, a Scansano

completamento del complesso turistico-ricettivo (Case e Appartamenti per Vacanze) e cambio d'uso a titolo oneroso dell'insieme delle unità immobiliari esistenti

destinazione d'uso: Residenza, Attività turistico-ricettive (Case e Appartamenti per Vacanze)

area di intervento (ST): 59.736 mq.

SUL massima: -

numero alloggi massimo: 30

numero piani massimo: -

Rapporto di Copertura massimo: -

opere ed attrezzature pubbliche: L'intervento è subordinato alla completa realizzazione delle opere di urbanizzazione originariamente previste dal Piano Attuativo (strade di lottizzazione, depuratore...); è compreso l'adeguamento dell'innesto della Strada della Civitella sulla Provinciale, con realizzazione di un'intersezione adeguata ai flussi determinati dagli interventi IC1.01 e IC1.02.

disposizioni specifiche: Per gli edifici esistenti sono previsti gli interventi fino alla ristrutturazione edilizia di tipo a (ri-a).

Dovranno essere previste aree/strutture necessarie a soddisfare le esigenze di raccolta dei rifiuti prodotti differenziata e non.

fattibilità:

F2g (fattibilità geomorfologica con normali vincoli)

L'attuazione è subordinata all'esecuzione in fase di progetto unitario convenzionato di adeguate indagini geologico-tecniche funzionali al tipo di intervento previsto, con la ricostruzione del MODELLO GEOLOGICO e GEOTECNICO, ai sensi del D.M. 14/01/2008, attraverso la parametrizzazione geotecnica e geodinamica dei terreni. Le indagini geologico-tecniche sono mirate alla ricostruzione del MODELLO GEOLOGICO, che sarà definito attraverso un rilevamento geologico, prospezioni sismiche, rilievo geomeccanico e sondaggi geognostici in numero sufficiente e spinti fino alla profondità significativa dell'intervento. Il modello geologico e geotecnico ricostruito, deve essere in grado di realizzare eventuali verifiche sulla stabilità del versante che si rendessero necessarie.

F1I (fattibilità idraulica senza particolari limitazioni)

Non si prescrivono specifiche condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. Non esistono fossi che possono interferire con l'intervento previsto.

F2s (fattibilità sismica con normali vincoli)

Considerando la HVSR_S_6, considerando gli affioramenti lapidei arenacei rilevati ed il pozzo P20, vista la presenza di terreni con basso contrasto di impedenza sismica (Rapporto Impedenza RI<2), pur ricadendo in una zona suscettibile di amplificazioni locali (MOPS), non vengono date prescrizioni sulla fattibilità sismica.

2. IC1.2 località Le Valentine, Provinciale n. 159 Scansanese-Strada della Civitella-Strada dei Gaggioli, a Scansano

Riqualificazione dell'area in stato di degrado (demolizione e ricostruzione) e realizzazione di un nuovo insediamento multifunzionale

destinazione d'uso: Residenza (esclusivamente mediante recupero con interventi di demolizione e ricostruzione delle strutture edificate esistenti), Attività turistico-ricettive (Turistico-Alberghiera) e/o Attività direzionali e di servizio (limitatamente a centri fitness e benessere, centri sportivi, piscina, teatro e spazi ricreativi all'aperto, parco), Attività commerciali al dettaglio (limitatamente alle attività di somministrazione di alimenti e bevande)

È prevista la sottoscrizione di una convenzione con l'Amministrazione Comunale che garantisca la gestione unitaria del complesso alberghiero.

area di intervento (ST): 42.464 mq.

SE massima complessiva: 2.900 mq., compreso il recupero delle strutture edificate esistenti

SE massima residenza: 1.700 mq.
numero alloggi massimo: 28
numero piani massimo: 2
rapporto di copertura massimo: 0,30

SE massima attività turistico-ricettive e attività direzionali e di servizio: 1.200 mq.
numero posti letto massimo: 50
numero alloggi massimo: sono ammessi un'abitazione per il custode e spazi a disposizione del personale addetto alle attività di servizio per le mansioni che richiedono una presenza continua, da computare nella SE massima e comunque per una percentuale non superiore al 10% della SE massima;
numero piani massimo: 2 + un piano seminterrato
rapporto di copertura massimo: 0,30
altezza massima: 7,5 m

opere ed attrezzature pubbliche: realizzazione di dotazioni standard nella misura di 1 mq. ogni 3,4 mq. di SE per verde (Sv) e di 1 mq. ogni 3,4 mq. di SE per parcheggi (Sp).
strutture sportive di vicinato (impianto polivalente, piscina, stazione di noleggio/ricarica biciclette elettriche, percorso vita, ecc.)
servizi culturali (Parco Artistico, Teatro all'Aperto)
Di tali attrezzature potrà essere mantenuta la proprietà privata, previa stipula di convenzione che ne disciplini l'uso pubblico e le relative condizioni.
Saranno disciplinati inoltre nella convenzione del P.U.C. l'accesso alla piscina, ai locali per la ristorazione ed esposizione/degustazione di prodotti tipici, l'utilizzo della stazione di noleggio/ricarica biciclette elettriche, al fine di essere messe a disposizione anche della comunità locale.

disposizioni specifiche: Il nuovo complesso residenziale potrà essere realizzato esclusivamente attraverso il recupero delle strutture edificate esistenti, previa loro demolizione, con interventi di demolizione e ricostruzione, secondo un progetto di impianto insediativo coerente con il contesto rurale e paesaggistico.
Il progetto del nuovo impianto planimetrico dovrà prevedere la ricomposizione del complesso delle nuove residenze secondo morfotipologie insediative coerenti ed armoniche con il contesto locale.

Riqualificazione paesaggistica:

Il progetto di dettaglio dovrà essere definito sulla base di uno studio di inserimento paesaggistico planoaltimetrico, anche per quanto riguarda le sistemazioni esterne.
Per garantire una qualità paesistica ed architettonica dell'intervento adeguata al carattere di margine e di zona di transizione fra urbano e rurale dell'area IC1.2, il progetto dei caratteri degli edifici e delle aree di pertinenza dovrà far riferimento agli articoli da 96 a 99 delle presenti Norme Tecniche di Attuazione.
In particolare il progetto di riqualificazione paesaggistica dovrà prevedere:

  • - impianto di specie arboree ed arbustive mediterranee, a basso consumo idrico, tipiche della macchia sempreverde, arbusti come: rosmarino, mirto, erica, lavanda, lentisco, corbezzolo ecc.; ed alberi tipo: lecci, castagni, querce ecc... Dovranno essere preservate e valorizzate le querce e le piante camporili ad alto fusto presenti nell'area;
  • - il verde privato dovrà essere curato sulla tipologia locale di prato spontaneo, mentre le siepi progettate per favorirne e valorizzarne il carattere multifunzionale, selezionando le specie e le associazioni vegetali per creare una rete minuta di collegamento ecologico, sviluppo di lotta biologica, regolazione del micro-clima locale con siepi frangivento e ombreggiatura ben studiata, schermature paesaggistiche;
  • - le aree a parcheggio dovranno prevedere griglie carrabili con finiture a prato per minimizzare il consumo e l'impermeabilizzazione del suolo;
  • - i sistemi di ombreggiatura principalmente in essenze arboree libere o sostenute da tutori in legno quali pergolati e spalliere.
  • - Dovranno essere previste aree/strutture necessarie a soddisfare le esigenze di raccolta dei rifiuti prodotti differenziata e non.

Soluzioni per risparmio energetico:

  • - gli involucri degli edifici dovranno essere progettati per avere resistenze termiche migliori rispetto a quanto previsto di norma;
  • - tutti gli immobili dovranno essere dotati di impianti fotovoltaici e termici-solari performanti, gestiti in maniera autonoma o comune a seconda della tipologia dei fabbricati e verranno istallati prevalentemente sui car-port - con possibilità di alimentare sistemi di ricarica per veicoli elettrici - o sulle falde dei tetti ma integrati nei manti di copertura, a limitare l'impatto visivo;
  • - le illuminazione esterne per strade, parcheggi, viottoli e dei fabbricati dovranno essere del tipo ad illuminazione intelligente/led/fotovoltaico.

Riduzione del consumo idrico e ottimizzazione del ciclo della risorsa Acqua:

  • - Per la depurazione è consentita la realizzazione di un impianto autonomo entro l'ambito di pertinenza individuato o il potenziamento dell'impianto previsto per l'intervento IC1.01. La realizzazione e la gestione futura dell'impianto di depurazione saranno a carico del soggetto privato.
  • - il progetto dovrà prevedere il recupero delle acque grigie e meteoriche per riportarle ad uno stato igienicamente puro attraverso un processo multiplo, trattamento biologico, ultrafiltrazione e sterilizzazione UV. L'acqua trattata verrà riutilizzata per gli scarichi dei WC, per lavatrici, per l'irrigazione, lavaggi esterni dei fabbricati ma anche come acque di balneazione (piscina) raggiungendo i requisiti della Norma UE (direttiva 2006/7/CE), arrivando a ridurre sensibilmente l'utilizzo di acqua potabile;
  • - Il Piano di Gestione delle Acque (PGA) del Distretto idrografico dell'Appennino Settentrionale individua la presenza del corpo idrico sotterraneo del Macigno della Toscana sud-occidentale, in stato chimico e quantitativo buono, con obiettivo del mantenimento di tali stati di qualità. Il P.U.C. dovrà comprendere un preventivo studio di valutazione per garantire che l'attuazione delle previsioni non determini impatti negativi sui corpi idrici superficiali e sotterranei potenzialmente interessati, verificando che esse non siano causa in generale di alcun deterioramento del loro stato qualitativo o quantitativo, né siano causa del non raggiungimento degli obiettivi di qualità.
  • - le pavimentazioni esterne, viottoli, strade e parcheggi dovranno essere realizzati in materiali eco-drenanti;
  • - l'irrigazione del verde pubblico e privato dovrà avvenire prevalentemente con il recupero delle acque trattate e/o con la dotazione di un pozzo artesiano.

Soluzioni per la sostenibilità in fase di cantiere:

Il P.U.C., nell'ambito della propria normativa tecnica di attuazione degli interventi (art. 121 co. 2 lett. e) della LR 65/2014), dovrà prevedere la stesura di un Programma delle Demolizioni basato su uno studio di valutazione dell'impatto prodotto dalle demolizioni delle strutture in cemento armato/muratura in fase di cantiere e dei conseguenti effetti di maggior criticità connessi alla produzione di polveri, alle vibrazioni, al rumore, al traffico e allo smaltimento dei rifiuti da demolizione: il Programma delle Demolizioni dovrà tenere conto degli effetti critici prodotti in fase realizzativa e prescrivere delle specifiche misure di mitigazione da attuare ai fini della sostenibilità dell'intervento.
A tal fine si richiamano le seguenti linee guida per la sostenibilità che il proponente dovrà prendere a riferimento nelle fasi di progettazione e realizzazione degli interventi:

  • - il documento ISPRA DOC. n. 89/16-CF Maggio 2016 "Criteri e indirizzi condivisi per il recupero dei rifiuti inerti e Allegati". Il documento può essere acquisito tramite il seguente link: http://www.isprambiente.gov.it/files/snpa/consigliofederale/Delibera89cfcriterieindirizzicondivisiperilrecuperodirifiutiinertieallegati.pdf
  • - le "Linee guida per la gestione dei cantieri ai fini della protezione ambientale" di ARPAT, Firenze gennaio 2018, documento che può essere acquisito tramite il seguente link: http://www.arpat.toscana.it/documentazione/catalogo-pubblicazioni-arpat/linee-guida-per-lagestione-dei-cantieri-ai-fini-della-protezione-ambientale

fattibilità:

F2g (fattibilità geomorfologica con normali vincoli)

L'attuazione è subordinata all'esecuzione in fase di progetto unitario convenzionato di adeguate indagini geologico-tecniche funzionali al tipo di intervento previsto, con la ricostruzione del MODELLO GEOLOGICO e GEOTECNICO, ai sensi del D.M. 14/01/2008, attraverso la parametrizzazione geotecnica e geodinamica dei terreni. Le indagini geologico-tecniche sono mirate alla ricostruzione del MODELLO GEOLOGICO, che sarà definito attraverso un rilevamento geologico, prospezioni sismiche, rilievo geomeccanico e sondaggi geognostici in numero sufficiente e spinti fino alla profondità significativa dell'intervento. Il modello geologico e geotecnico ricostruito, deve essere in grado di realizzare eventuali verifiche sulla stabilità del versante che si rendessero necessarie.

F1I (fattibilità idraulica senza particolari limitazioni)

Non si prescrivono specifiche condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. Non sono presenti corsi d'acqua significativi che possono interferire con l'intervento previsto.

F2s (fattibilità sismica con normali vincoli)

Considerando la HVSR_S_6 allegata al P.O., gli affioramenti lapidei arenacei rilevati ed il pozzo P20 e le risultanze delle indagini penetrometriche, vista la presenza di terreni con basso contrasto di impedenza sismica (Rapporto Impedenza RI<2), pur ricadendo in una zona suscettibile di amplificazioni locali (MOPS), non vengono date particolari prescrizioni sulla fattibilità sismica.

3. IC1.3 località Croce del Galletto, Strada Saragiolo, a Scansano

ampliamento di complesso edificato esistente (addizione volumetrica, demolizione e ricostruzione)

destinazione d'uso: Attività industriali ed artigianali; è ammessa la realizzazione di locali destinati a foresteria per un massimo di 6 posti letto;

area di intervento (ST): 26.036 mq.

numero alloggi massimo: un alloggio per il custode

altezza massima: 10,50 ml. (entro tale altezza potranno essere realizzati uno o due livelli)

Rapporto di Copertura massimo: 0,60

opere ed attrezzature pubbliche: riqualificazione del parcheggio pubblico a servizio degli impianti sportivi, con sistemazione della pavimentazione e piantumazione di alberature e/o siepi.

disposizioni specifiche:

Le attività produttive che comportano emissioni inquinanti (aria, rumore) sono subordinate alla valutazione degli effetti che le emissioni possono comportare sulla qualità dell'aria e del clima acustico, nonché all'adozione di tecnologie pulite e di sistemi di abbattimento.

Dovranno inoltre essere valutate la quantità e le caratteristiche dei rifiuti (urbani e speciali) che saranno prodotti ed il loro impatto sul sistema di raccolta esistente.

La nuova illuminazione degli spazi esterni collettivi dovrà essere realizzata con sistemi a basso consumo energetico e con corpi illuminanti schermati verso l'alto.

Le superfici impermeabili degli spazi carrabili dovranno essere dotate di sistemi di raccolta e trattamento delle acque di prima pioggia.

Per i prelievi d'acqua ai fini produttivi deve essere previsto un sistema di approvvigionamento idrico alternativo favorendo il ricorso alle acque sotterranee di qualità meno pregiata di quelle destinate al consumo umano.

Dovranno essere predisposti opportuni elementi vegetazionali di filtro verso le aree esterne.

fattibilità:

F3g (fattibilità geomorfologica condizionata)

Sono necessari approfondimenti di indagine da svolgersi in fase di progetto unitario convenzionato. Sono richieste adeguate indagini geologico-tecniche funzionali al tipo di intervento previsto con la ricostruzione del MODELLO GEOLOGICO e GEOTECNICO, ai sensi dell'art. 14 comma 2 e 3 delle Norme del P.A.I. del Bacino Ombrone e del D.M. 14/01/2008, rimanendo comunque sempre ammessi gli interventi di cui all'art. 14 comma 8, attraverso la parametrizzazione geotecnica e geodinamica dei terreni. Sarà necessaria un'analisi di stabilità analitica del versante di dettaglio ed indagini specifiche di sito. Le verifiche di stabilità del versante dovranno essere condotte sul modello geologico e geotecnico dei terreni, realizzato sulla base di un rilievo topografico, a curve di livello, con equidistanza di 2 ml. o più di dettaglio. Le sezioni di verifica dovranno mettere in evidenza la G.3 in corrispondenza della scarpata che propende verso il Fosso Saragiolo. Per indagini specifiche di sito si intendono indagini per la caratterizzazione geologica (MODELLO GEOLOGICO) e geotecnica dei terreni, che devono essere basate su dati tecnico-geologici propri del sito dove è previsto l'intervento. Tali dati tecnici, dovranno essere ricavati attraverso un accurato rilievo geologico dell'area di intervento (scala 1:10.000 o più di dettaglio), prospezioni sismiche, rilievo geomeccanico e sondaggi geognostici a carotaggio continuo, in numero sufficiente e spinti fino alla profondità significativa dell'intervento.

F1I (fattibilità idraulica senza particolari limitazioni)

Non si prescrivono specifiche condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. Il Fosso Saragiolo non interferirà con l'intervento previsto almeno per quanto riguarda l'aspetto idraulico.

F2s (fattibilità sismica con normali vincoli)

Considerando la MW4, la HVSR_S_5, la stratigrafia dei pozzi P17 e P18, considerando gli affioramenti lapidei arenacei rilevati con giacitura SO a reggipoggio, vista la presenza di terreni con basso contrasto di impedenza sismica (Rapporto Impedenza RI<2), pur ricadendo in una zona suscettibile di amplificazioni locali (MOPS), non vengono date prescrizioni sulla fattibilità sismica.

4. IC1.4 via Gioacchino Rossini a Scansano

nuova edificazione

destinazione d'uso: Residenza

area di intervento (ST): 774 mq.

SUL massima: 240 mq.

numero alloggi massimo: 4

numero piani massimo: 3

Rapporto di Copertura massimo: 0,3

opere ed attrezzature pubbliche: Realizzazione di parcheggio pubblico (Sp) di superficie non inferiore a 170 mq. e di marciapiede lungo via Rossini

disposizioni specifiche: Mantenimento delle alberature presenti lungo la strada;

È richiesto il parere preventivo da parte della Azienda Sanitaria Locale competente in merito alla compatibilità dell'intervento, che ricade in parte all'interno della fascia di rispetto cimiteriale.

fattibilità:

F2g (fattibilità geomorfologica con normali vincoli)

L'attuazione è subordinata all'esecuzione in fase di progetto unitario convenzionato di adeguate indagini geologico-tecniche funzionali al tipo di intervento previsto, con la ricostruzione del MODELLO GEOLOGICO e GEOTECNICO, ai sensi del D.M. 14/01/2008, attraverso la parametrizzazione geotecnica e geodinamica dei terreni. Le indagini geologico-tecniche sono mirate alla ricostruzione del MODELLO GEOLOGICO, che sarà definito attraverso un rilevamento geologico, prospezioni sismiche, rilievo geomeccanico e sondaggi geognostici in numero sufficiente e spinti fino alla profondità significativa dell'intervento. Il modello geologico e geotecnico ricostruito deve essere in grado di realizzare eventuali verifiche sulla stabilità del versante che si rendessero necessarie.

F1I (fattibilità idraulica senza particolari limitazioni)

Non si prescrivono specifiche condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. Non esistono fossi che possono interferire con l'intervento previsto.

F2s (fattibilità sismica con normali vincoli)

Considerando i profili a rifrazione SR7 e SR8, la HVSR_S_2 e la HVSR_S_3, considerando gli affioramenti lapidei arenacei rilevati con giacitura SO a reggipoggio, vista la presenza di terreni con basso contrasto di impedenza sismica (Rapporto Impedenza RI<2), pur ricadendo in una zona suscettibile di amplificazioni locali (MOPS), non vengono date prescrizioni sulla fattibilità sismica.

5. IC1.5 via Giuseppe Verdi, via del Camparello a Scansano

nuova edificazione

destinazione d'uso: Residenza

area di intervento (ST): 1.052 mq.

SUL massima: 240 mq.

numero alloggi massimo: 4

numero piani massimo: 2

Rapporto di Copertura massimo: 0,3

opere ed attrezzature pubbliche: Realizzazione di parcheggio pubblico (Sp) di superficie non inferiore a 170 mq. e di marciapiede lungo via Verdi

disposizioni specifiche: Accesso al lotto da via Verdi;

fattibilità:

F2g (fattibilità geomorfologica con normali vincoli)

L'attuazione è subordinata all'esecuzione in fase di progetto unitario convenzionato di adeguate indagini geologico-tecniche funzionali al tipo di intervento previsto, con la ricostruzione del MODELLO GEOLOGICO e GEOTECNICO, ai sensi del D.M. 14/01/2008, attraverso la parametrizzazione geotecnica e geodinamica dei terreni. Le indagini geologico-tecniche sono mirate alla ricostruzione del MODELLO GEOLOGICO, che sarà definito attraverso un rilevamento geologico, prospezioni sismiche, rilievo geomeccanico e sondaggi geognostici in numero sufficiente e spinti fino alla profondità significativa dell'intervento. Il modello geologico e geotecnico ricostruito deve essere in grado di realizzare eventuali verifiche sulla stabilità del versante che si rendessero necessarie.

F1I (fattibilità idraulica senza particolari limitazioni)

Non si prescrivono specifiche condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. Non esistono fossi che possono interferire con l'intervento previsto.

F2s (fattibilità sismica con normali vincoli)

Considerando i profili a rifrazione SR7 e SR8, la HVSR_S_2 e la HVSR_S_3, considerando gli affioramenti lapidei arenacei rilevati con giacitura SO a reggipoggio, vista la presenza di terreni con basso contrasto di impedenza sismica (Rapporto Impedenza RI<2), pur ricadendo in una zona suscettibile di amplificazioni locali (MOPS), non vengono date prescrizioni sulla fattibilità sismica.

Art. 108 Progetti unitari convenzionati nel sottosistema insediativo (UTOE) INS 2 · Colacchie nord (Bivio Montorgiali, Montorgiali, Pancole, Preselle)

1. IC2A.1 via interna Provinciale n. 159 Scansanese a Pancole

nuova edificazione

destinazione d'uso: Residenza

area di intervento (ST): 2.216 mq.

SUL massima: 220 mq.

numero alloggi massimo: 2

numero piani massimo: 2

Rapporto di Copertura massimo: 0,3

opere ed attrezzature pubbliche: realizzazione della viabilità pubblica di accesso e di parcheggio pubblico (Sp) di superficie non inferiore a 160 mq.

disposizioni specifiche: -

fattibilità:

F2g (fattibilità geomorfologica con normali vincoli)

L'attuazione è subordinata all'esecuzione in fase di progetto unitario convenzionato di adeguate indagini geologico-tecniche funzionali al tipo di intervento previsto, con la ricostruzione del MODELLO GEOLOGICO e GEOTECNICO, ai sensi del D.M. 14/01/2008, attraverso la parametrizzazione geotecnica e geodinamica dei terreni. Le indagini geologico-tecniche sono mirate alla ricostruzione del MODELLO GEOLOGICO, che sarà definito attraverso un rilevamento geologico, prospezioni sismiche, rilievo geomeccanico e sondaggi geognostici in numero sufficiente e spinti fino alla profondità significativa dell'intervento. Il modello geologico e geotecnico ricostruito deve essere in grado di realizzare eventuali verifiche sulla stabilità del versante che si rendessero necessarie.

F1I (fattibilità idraulica senza particolari limitazioni)

Non si prescrivono specifiche condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. Non esistono fossi che possono interferire con l'intervento previsto.

F2s (fattibilità sismica con normali vincoli)

Considerando i pozzi presenti nell'abitato di Pancole, la HVSR_PA_4, considerando gli affioramenti lapidei arenacei rilevati, vista la presenza di terreni con basso contrasto di impedenza sismica (Rapporto Impedenza RI<2), pur ricadendo in una zona suscettibile di amplificazioni locali (MOPS), non vengono date prescrizioni sulla fattibilità sismica.

2. IC2B.1 via interna Provinciale n. 159 Scansanese a Bivio Montorgiali

nuova edificazione

destinazione d'uso: Residenza

area di intervento (ST): 1.025 mq.

SUL massima: 160 mq.

numero alloggi massimo: 2

numero piani massimo: 2

Rapporto di Copertura massimo: 0,3

opere ed attrezzature pubbliche: realizzazione di parcheggio pubblico (Sp) di superficie non inferiore a 120 mq.; qualora la realizzazione all'interno dell'area di intervento non sia tecnicamente possibile o sia dimostrabile la palese ed oggettiva migliore collocazione del parcheggio esternamente a tale ambito, è ammessa la localizzazione su altre aree destinate dal Piano Operativo a standard oppure a viabilità, purché sempre nell'area urbana di Bivio Montorgiali;

disposizioni specifiche: mantenimento del muro di contenimento in pietra nella parte a valle del lotto; accesso carrabile e al parcheggio lungo la Strada di Terranera in corrispondenza del margine sud del lotto, dove il muro a secco in pietra è interrotto per l'attuale ingresso all'area;

fattibilità:

F2g (fattibilità geomorfologica con normali vincoli)

L'attuazione è subordinata all'esecuzione in fase di progetto unitario convenzionato di adeguate indagini geologico-tecniche funzionali al tipo di intervento previsto, con la ricostruzione del MODELLO GEOLOGICO e GEOTECNICO, ai sensi del D.M. 14/01/2008, attraverso la parametrizzazione geotecnica e geodinamica dei terreni. Le indagini geologico-tecniche sono mirate alla ricostruzione del MODELLO GEOLOGICO, che sarà definito attraverso un rilevamento geologico, prospezioni sismiche, rilievo geomeccanico e sondaggi geognostici in numero sufficiente e spinti fino alla profondità significativa dell'intervento. Il modello geologico e geotecnico ricostruito, deve essere in grado di realizzare eventuali verifiche sulla stabilità del versante che si rendessero necessarie.

F1I (fattibilità idraulica senza particolari limitazioni)

Non si prescrivono specifiche condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. Non esistono fossi che possono interferire con l'intervento previsto.

F3s (fattibilità sismica condizionata)

Per gli interventi ricadenti nel buffer del contatto tra litologie con caratteristiche meccaniche differenti, in sede di predisposizione dei progetti edilizi, sono valutati i seguenti aspetti: deve essere realizzata una campagna di indagini geofisiche di superficie (ad esempio profili sismici a riflessione/rifrazione, prove sismiche in foro, profili MASW) e geotecniche (sondaggi a carotaggio continuo) che definisca spessori, geometrie e velocità sismiche dei litotipi sepolti al fine di valutare l'entità del contrasto di rigidità sismica dei terreni tra coperture e bedrock sismico.

Art. 109 Progetti unitari convenzionati nel sottosistema insediativo (UTOE) INS 3 · Trasubbie (Polveraia, Baccinello)

1. IC3A.1 via interna Provinciale n. 39 a Polveraia

nuova edificazione a completamento della lottizzazione

destinazione d'uso: Residenza

area di intervento (ST): 1.940 mq.

SUL massima: 300 mq.

numero alloggi massimo: 3

numero piani massimo: 2

Rapporto di Copertura massimo: 0,35

opere ed attrezzature pubbliche: adeguamento delle opere di urbanizzazione

disposizioni specifiche: -

fattibilità:

F2g (fattibilità geomorfologica con normali vincoli)

L'attuazione è subordinata all'esecuzione in fase di progetto unitario convenzionato di adeguate indagini geologico-tecniche funzionali al tipo di intervento previsto, con la ricostruzione del MODELLO GEOLOGICO e GEOTECNICO, ai sensi del D.M. 14/01/2008, attraverso la parametrizzazione geotecnica e geodinamica dei terreni. Le indagini geologico-tecniche sono mirate alla ricostruzione del MODELLO GEOLOGICO, che sarà definito attraverso un rilevamento geologico, prospezioni sismiche, rilievo geomeccanico e sondaggi geognostici in numero sufficiente e spinti fino alla profondità significativa dell'intervento. Il modello geologico e geotecnico ricostruito, deve essere in grado di realizzare eventuali verifiche sulla stabilità del versante che si rendessero necessarie.

F1I (fattibilità idraulica senza particolari limitazioni)

Non si prescrivono specifiche condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. Non esistono fossi che possono interferire con l'intervento previsto.

F3s (fattibilità sismica condizionata)

Per gli interventi ricadenti nel buffer del contatto tra litologie con caratteristiche meccaniche differenti, in sede di predisposizione dei progetti edilizi, sono valutati i seguenti aspetti: deve essere realizzata una campagna di indagini geofisiche di superficie (ad esempio profili sismici a riflessione/rifrazione, prove sismiche in foro, profili MASW) e geotecniche (sondaggi a carotaggio continuo) che definisca spessori, geometrie e velocità sismiche dei litotipi sepolti al fine di valutare l'entità del contrasto di rigidità sismica dei terreni tra coperture e bedrock sismico.

2. IC3B.1 via interna Strada delle Miniere a Baccinello

nuova edificazione

destinazione d'uso: Residenza

area di intervento (ST): 1.607 mq.

SUL massima: 240 mq.

numero alloggi massimo: 3

numero piani massimo: 2

Rapporto di Copertura massimo: 0,35

opere ed attrezzature pubbliche: adeguamento e completamento della viabilità pubblica e realizzazione di parcheggio pubblico (Sp) di superficie non inferiore a 170 mq.

disposizioni specifiche: -

fattibilità:

F2g (fattibilità geomorfologica con normali vincoli)

L'attuazione è subordinata all'esecuzione in fase di progetto unitario convenzionato di adeguate indagini geologico-tecniche funzionali al tipo di intervento previsto, con la ricostruzione del MODELLO GEOLOGICO e GEOTECNICO, ai sensi del D.M. 14/01/2008, attraverso la parametrizzazione geotecnica e geodinamica dei terreni. Le indagini geologico-tecniche sono mirate alla ricostruzione del MODELLO GEOLOGICO, che sarà definito attraverso un rilevamento geologico, prospezioni sismiche, rilievo geomeccanico e sondaggi geognostici in numero sufficiente e spinti fino alla profondità significativa dell'intervento. Il modello geologico e geotecnico ricostruito, deve essere in grado di realizzare eventuali verifiche sulla stabilità del versante che si rendessero necessarie.

F1I (fattibilità idraulica senza particolari limitazioni)

Non si prescrivono specifiche condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. Non esistono fossi che possono interferire con l'intervento previsto.

F3s (fattibilità sismica condizionata)

Vista la presenza di un contatto tettonico tra litotipi con caratteristiche fisico-meccaniche significativamente diverse, vista la HVSR_B_2, in sede di predisposizione dei progetti edilizi sono valutati i seguenti aspetti: deve essere realizzata una campagna di indagini geofisiche di superficie che definisca geometrie e velocità sismiche dei litotipi posti al contatto al fine di valutare l'entità del contrasto di rigidità sismica; è opportuno che la ricostruzione sia tarata mediante indagini geognostiche dirette.

3. IC3B.2 Strada delle Miniere a Baccinello

riqualificazione (riassetto della viabilità e realizzazione di spazi accessori)

destinazione d'uso: Residenza

area di intervento (ST): 8.889 mq.

SUL massima: -

numero alloggi massimo: -

numero piani massimo: -

Rapporto di Copertura massimo: -

opere ed attrezzature pubbliche: -

disposizioni specifiche: L'intervento consiste nella realizzazione di una nuova viabilità di servizio al fabbricato esistente e di spazi di sosta da rilocalizzare a sud ed in modo da individuare adeguati spazi di pertinenza privati adiacenti all'edificio; negli spazi di pertinenza è ammessa la realizzazione di superfici accessorie alla residenza nella misura massima di 20 mq. per ciascuna unità immobiliare, da realizzare secondo un progetto unitario che ne definisca materiali e regole di allineamento.
Per l'edificio principale esistente sono previsti interventi di ristrutturazione edilizia di tipo a (ri-a).

fattibilità:

F3g (fattibilità geomorfologica condizionata)

Sono necessari approfondimenti di indagine da svolgersi in fase di progetto unitario convenzionato. Sono richieste adeguate indagini geologico-tecniche funzionali al tipo di intervento previsto con la ricostruzione del MODELLO GEOLOGICO e GEOTECNICO, ai sensi dell'art. 14 comma 2 e 3 delle Norme del P.A.I. del Bacino Ombrone e del D.M. 14/01/2008, rimanendo comunque sempre ammessi gli interventi di cui all'art. 14 comma 8, attraverso la parametrizzazione geotecnica e geodinamica dei terreni. Sarà necessaria un'analisi di stabilità analitica del versante di dettaglio ed indagini specifiche di sito. Le verifiche di stabilità del versante dovranno essere condotte sul modello geologico e geotecnico dei terreni, realizzato sulla base di un rilievo topografico, a curve di livello, con equidistanza di 2 ml. o più di dettaglio. Le sezioni di verifica dovranno mettere in evidenza la G.3 in corrispondenza della scarpata "lato monte" dell'intervento. Per indagini specifiche di sito si intendono indagini per la caratterizzazione geologica (MODELLO GEOLOGICO) e geotecnica dei terreni, che devono essere basate su dati tecnico-geologici propri del sito dove è previsto l'intervento. Tali dati tecnici dovranno essere ricavati attraverso un accurato rilievo geologico dell'area di intervento (scala 1:10.000 o più di dettaglio), prospezioni sismiche, rilievo geomeccanico e sondaggi geognostici a carotaggio continuo, in numero sufficiente e spinti fino alla profondità significativa dell'intervento.

F2I (fattibilità idraulica con normali vincoli)

Non si prescrivono specifiche condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. Tuttavia, vista la I.2, dovranno essere considerate tutte quelle opere di regimazione e drenaggio delle acque superficiali.

F3s (fattibilità sismica condizionata)

Vista la presenza di terrazzi alluvionali al contatto con il substrato preneogenico, viste le HVSR_B_1 e HVSR_B_3, vista la presenza di terreni con elevato rapporto di impedenza sismica RI (RI>2), in sede di predisposizione del progetto unitario convenzionato sono valutati i seguenti aspetti: deve essere realizzata una campagna di indagini geofisiche di superficie (ad esempio profili sismici a riflessione/rifrazione, prove sismiche in foro, profili MASW) e geotecniche (sondaggi a carotaggio continuo) che definisca spessori, geometrie e velocità sismiche dei litotipi sepolti al fine di valutare l'entità del contrasto di rigidità sismica dei terreni tra coperture e bedrock sismico.

4. IC3B.3 Strada delle Miniere a Baccinello

riqualificazione e rifunzionalizzazione dell'insediamento esistente, con recupero degli edifici produttivi di interesse architettonico e di valore storico-documentale

destinazione d'uso: Attività industriali e artigianali con spazi per esposizione e mostra dei prodotti;

è consentita la Residenza dove già presente all'adozione del Piano Operativo

area di intervento (ST): 6.360 mq.

SUL massima: -

numero alloggi massimo: -

numero piani massimo: -

Rapporto di Copertura massimo: -

opere ed attrezzature pubbliche: realizzazione di parcheggio nella parte a sud della strada, verso il torrente Trasubbie, per il quale deve essere garantito l'uso pubblico (Sp) per una superficie pari a 1.275 mq.

disposizioni specifiche:

Estratto cartografico dell'area

per gli edifici 01, 03 e 06 sono ammessi interventi fino al risanamento conservativo (rc);
per gli edifici 02 e 05 sono ammessi interventi fino alla ristrutturazione edilizia di tipo a (ri-a);
per l'edificio 04 è prevista la demolizione con ricostruzione di un nuovo volume di pari SUL con caratteristiche morfologiche, tecnologie e materiali compatibili con gli edifici di interesse architettonico e di valore storico-documentale.

La nuova illuminazione degli spazi esterni collettivi dovrà essere realizzata con sistemi a basso consumo energetico e con corpi illuminanti schermati verso l'alto.

Le superfici impermeabili degli spazi carrabili dovranno essere dotate di sistemi di raccolta e trattamento delle acque di prima pioggia.

Dovranno essere predisposti opportuni elementi vegetazionali di filtro verso le aree esterne.

È comunque richiesta la Valutazione di Incidenza, con riferimento al SIR B22 Torrente Trasubbie, del progetto esecutivo.

fattibilità:

F3g (fattibilità geomorfologica condizionata)

Sono necessari approfondimenti di indagine da svolgersi in fase di progetto unitario convenzionato. Sono richieste adeguate indagini geologico-tecniche funzionali al tipo di intervento previsto con la ricostruzione del MODELLO GEOLOGICO e GEOTECNICO, ai sensi dell'art. 14 comma 2 e 3 delle Norme del P.A.I. del Bacino Ombrone e del D.M. 14/01/2008, rimanendo comunque sempre ammessi gli interventi di cui all'art. 14 comma 8, attraverso la parametrizzazione geotecnica e geodinamica dei terreni. Vista la condizione di antropizzazione e di processi di degrado con carattere antropico, visti i terreni con caratteristiche geotecniche scadenti dovute sia alle intercalazioni (coesivi-granulari) con comportamento meccanico diverso sia alla oscillazione della falda durante i periodi di intense precipitazioni alternati a periodi siccitosi, saranno necessarie specifiche analisi su eventuali cedimenti differenziali. Per indagini specifiche di sito si intendono indagini per la caratterizzazione geologica (MODELLO GEOLOGICO) e geotecnica dei terreni, che devono essere basate su dati tecnico-geologici propri del sito dove è previsto l'intervento. Tali dati tecnici dovranno essere ricavati attraverso un accurato rilievo geologico dell'area di intervento (scala 1:10.000 o più di dettaglio), prospezioni sismiche, rilievo geomeccanico e sondaggi geognostici a carotaggio continuo, in numero sufficiente e spinti fino alla profondità significativa dell'intervento.

F2I (fattibilità idraulica con normali vincoli)

All'esterno delle aree esondabili individuate dallo studio idraulico (PIE, PIME ed eventi con Tr pari a 20 anni), non si prescrivono specifiche condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. Tuttavia, vista la I.2, dovranno essere considerate tutte quelle opere di regimazione e drenaggio delle acque superficiali. Le aree ricadenti in I.4 - PIME con Tr inferiore o uguale a 20 anni non potranno essere oggetto di previsioni edificatorie, salvo che per infrastrutture a rete non diversamente localizzabili alle condizioni di cui all'art. 5, comma 11 lettera c delle Norme del P.A.I. del Bacino Ombrone. Per le aree ricadenti in PIME con Tr inferiore o uguale a 30 anni, in assenza di progetti strutturali specifici atti a ridurre il rischio idraulico ai sensi del punto 3.1 dell'Allegato A, sono consentiti solo gli interventi previsti all'art. 5 delle Norme citate. Per le aree ricadenti in PIE con Tr uguale a 200 anni sono possibili solo gli interventi previsti dall'art. 6 delle Norme citate.

F3s (fattibilità sismica condizionata)

Vista la presenza di terrazzi alluvionali al contatto con il substrato preneogenico, viste le HVSR_B_1, HVSR_B_3 e HVSR_B_6, vista la presenza di terreni con elevato rapporto di impedenza sismica RI (RI>2), in sede di predisposizione del progetto unitario convenzionato sono valutati i seguenti aspetti: deve essere realizzata una campagna di indagini geofisiche di superficie (ad esempio profili sismici a riflessione/rifrazione, prove sismiche in foro, profili MASW) e geotecniche (sondaggi a carotaggio continuo) che definisca spessori, geometrie e velocità sismiche dei litotipi sepolti al fine di valutare l'entità del contrasto di rigidità sismica dei terreni tra coperture e bedrock sismico.

5. IC3B.4 Strada delle Miniere, Provinciale n. 24 Fronzina e via Scuderie a Baccinello

riorganizzazione degli spazi aperti a margine dell'abitato nella fascia prospettante il torrente Trasubbie ed a cavallo del fosso di Nebbiaia, con individuazione di aree specificamente dedicate agli orti urbani (So)

destinazione d'uso: Attrezzature di servizio pubbliche

area di intervento (ST): 11.566 mq.

SUL massima: -

numero alloggi massimo: -

numero piani massimo: -

Rapporto di Copertura massimo: -

opere ed attrezzature pubbliche: realizzazione di parcheggio pubblico (Sp) di superficie non inferiore a 355 mq. e di giardino pubblico (Sv) di superficie non inferiore a 2.000 mq. lungo via delle Scuderie e realizzazione di orti urbani;

disposizioni specifiche: gli orti urbani potranno essere attrezzati utilizzando piccole strutture removibili con le seguenti dimensioni massime:

resede urbano Superficie Coperta massima
> 70 mq. 9 mq.
> 150 mq. 12 mq.

le strutture dovranno essere localizzate in prossimità della viabilità pubblica ed allineate; è consentita la realizzazione di manufatti abbinati;

i manufatti dovranno avere i seguenti requisiti e caratteristiche:

  • - unico corpo di fabbrica, ad un solo livello, di forma semplice e regolare, con copertura a capanna e linea di colmo posta parallelamente al lato più lungo della costruzione; altezza massima non superiore a 2,20 ml.
  • - struttura e tamponamenti realizzati in legno o con altri materiali leggeri, ad esclusione dei materiali di recupero di cattiva qualità e/o incongrui; assenza di opere di fondazione, escluse solo quelle di ancoraggio
  • - assenza di dotazioni che ne consentano l'utilizzo abitativo, ancorché saltuario e temporaneo; non è consentita la realizzazione di servizi igienici e non sono consentiti gli allacciamenti alla fognatura pubblica
  • - assenza di pavimentazioni;

gli interventi sono in ogni caso subordinati alla rimozione di eventuali strutture precarie ed incongrue presenti nei lotti;

lungo il margine verso il torrente dovranno essere utilizzati elementi arborei/arbustivi di specie autoctone proprie del contesto di raccordo con la vegetazione fluviale, mantenendo una fascia di vegetazione ripariale di profondità non inferiore a 5 ml.; per il fosso di Nebbiaia tale fascia minima è pari a 3 ml.; eventuali percorsi per la fruizione delle sponde dovranno utilizzare piste e sentieri già esistenti sui terrazzi fluviali consolidati.

Per gli orti urbani dovrà essere predisposto un apposito regolamento che garantisca l'uso sostenibile delle risorse e promuova le buone pratiche ispirandosi a criteri quali l'utilizzo di metodi di coltivazione biologici o integrati, la gestione razionale dell'acqua, la raccolta differenziata dei rifiuti e la gestione dei rifiuti vegetali (cd. compostaggio), il divieto dell'utilizzo di concimi minerali e pesticidi di sintesi.

È comunque richiesta la verifica e Valutazione di Incidenza, con riferimento al SIR B22 Torrente Trasubbie, del progetto esecutivo.

fattibilità:

F2g (fattibilità geomorfologica con normali vincoli)

Per il parcheggio pubblico e per le strutture associate agli orti l'attuazione è subordinata all'esecuzione in fase di progetto unitario convenzionato di adeguate indagini geologico-tecniche funzionali al tipo di intervento previsto, con la ricostruzione del MODELLO GEOLOGICO e GEOTECNICO, ai sensi del D.M. 14/01/2008, attraverso la parametrizzazione geotecnica e geodinamica dei terreni. Le indagini geologico-tecniche sono mirate alla ricostruzione del MODELLO GEOLOGICO, che sarà definito attraverso un rilevamento geologico, prospezioni sismiche, rilievo geomeccanico e sondaggi geognostici in numero sufficiente e spinti fino alla profondità significativa dell'intervento.

F2I (fattibilità idraulica con normali vincoli)

All'esterno delle superfici comprese tra il ciglio di sponda del Fosso di Nebbiaia ed i 10 ml. della superficie limitrofa (PIME) non si prescrivono specifiche condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. Tuttavia, vista la I.2, dovranno essere considerate tutte quelle opere di regimazione e drenaggio delle acque superficiali.

F2s (fattibilità sismica con normali vincoli)

Per le strutture associate agli orti, vista la presenza di terrazzi alluvionali al contatto con il substrato preneogenico, viste le HVSR_B_1, HVSR_B_3 e HVSR_B_6, anche considerando la presenza di terreni con elevato rapporto di impedenza sismica RI (RI>2), visti i possibili interventi, non vengono date prescrizioni sulla fattibilità sismica.

Art. 110 Progetti unitari convenzionati nel sottosistema insediativo (UTOE) INS 5 · Albegnese (Pomonte)

1. IC5A.1 via della Fattoria a Pomonte

nuova edificazione

destinazione d'uso: Attività industriali e artigianali

area di intervento (ST): 6.041 mq.

SUL massima: 1.800 mq.

numero alloggi massimo: -

altezza massima: 10,50 ml. (entro tale altezza potranno essere realizzati uno o due livelli)

Rapporto di Copertura massimo: 0,60

opere ed attrezzature pubbliche: realizzazione di parcheggio pubblico (Sp) di superficie non inferiore a 610 mq.

disposizioni specifiche:

Le attività produttive che comportano emissioni inquinanti (aria, rumore) sono subordinate alla valutazione degli effetti che le emissioni possono comportare sulla qualità dell'aria e del clima acustico, nonché all'adozione di tecnologie pulite e di sistemi di abbattimento.

Dovranno inoltre essere valutate la quantità e le caratteristiche dei rifiuti (urbani e speciali) che saranno prodotti ed il loro impatto sul sistema di raccolta esistente.

La nuova illuminazione degli spazi esterni collettivi dovrà essere realizzata con sistemi a basso consumo energetico e con corpi illuminanti schermati verso l'alto.

Le superfici impermeabili degli spazi carrabili dovranno essere dotate di sistemi di raccolta e trattamento delle acque di prima pioggia.

Per i prelievi d'acqua ai fini produttivi deve essere previsto un sistema di approvvigionamento idrico alternativo favorendo il ricorso alle acque sotterranee di qualità meno pregiata di quelle destinate al consumo umano.

Dovranno essere predisposti opportuni elementi vegetazionali di filtro verso le aree esterne, in particolare lungo la viabilità principale.

fattibilità:

F2g (fattibilità geomorfologica con normali vincoli)

L'attuazione è subordinata all'esecuzione in fase di progetto unitario convenzionato di adeguate indagini geologico-tecniche funzionali al tipo di intervento previsto, con la ricostruzione del MODELLO GEOLOGICO e GEOTECNICO, ai sensi del D.M. 14/01/2008, attraverso la parametrizzazione geotecnica e geodinamica dei terreni. Le indagini geologico-tecniche sono mirate alla ricostruzione del MODELLO GEOLOGICO, che sarà definito attraverso un rilevamento geologico, prospezioni sismiche, rilievo geomeccanico e sondaggi geognostici in numero sufficiente e spinti fino alla profondità significativa dell'intervento.

F1I (fattibilità idraulica senza particolari limitazioni)

Per gli interventi non si prescrivono specifiche condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. Non esistono fossi che possono interferire con gli interventi previsti.

F2s (fattibilità sismica con normali vincoli)

Vista la presenza di terreni con RI<2, visti i possibili interventi, non vengono date prescrizioni sulla fattibilità sismica.

2. IC5A.2 via della Fattoria a Pomonte

nuova edificazione

destinazione d'uso: Attività industriali e artigianali

area di intervento (ST): 4.080 mq.

SUL massima: 1.250 mq.

numero alloggi massimo: -

altezza massima: 10,50 ml. (entro tale altezza potranno essere realizzati uno o due livelli)

Rapporto di Copertura massimo: 0,60

opere ed attrezzature pubbliche: realizzazione di parcheggio pubblico (Sp) di superficie non inferiore a 410 mq.

disposizioni specifiche:

Le attività produttive che comportano emissioni inquinanti (aria, rumore) sono subordinate alla valutazione degli effetti che le emissioni possono comportare sulla qualità dell'aria e del clima acustico, nonché all'adozione di tecnologie pulite e di sistemi di abbattimento.

Dovranno inoltre essere valutate la quantità e le caratteristiche dei rifiuti (urbani e speciali) che saranno prodotti ed il loro impatto sul sistema di raccolta esistente.

La nuova illuminazione degli spazi esterni collettivi dovrà essere realizzata con sistemi a basso consumo energetico e con corpi illuminanti schermati verso l'alto.

Le superfici impermeabili degli spazi carrabili dovranno essere dotate di sistemi di raccolta e trattamento delle acque di prima pioggia.

Per i prelievi d'acqua ai fini produttivi deve essere previsto un sistema di approvvigionamento idrico alternativo favorendo il ricorso alle acque sotterranee di qualità meno pregiata di quelle destinate al consumo umano.

Dovranno essere predisposti opportuni elementi vegetazionali di filtro verso le aree esterne, in particolare lungo la viabilità principale.

fattibilità:

F2g (fattibilità geomorfologica con normali vincoli)

L'attuazione è subordinata all'esecuzione in fase di progetto unitario convenzionato di adeguate indagini geologico-tecniche funzionali al tipo di intervento previsto, con la ricostruzione del MODELLO GEOLOGICO e GEOTECNICO, ai sensi del D.M. 14/01/2008, attraverso la parametrizzazione geotecnica e geodinamica dei terreni. Le indagini geologico-tecniche sono mirate alla ricostruzione del MODELLO GEOLOGICO, che sarà definito attraverso un rilevamento geologico, prospezioni sismiche, rilievo geomeccanico e sondaggi geognostici in numero sufficiente e spinti fino alla profondità significativa dell'intervento.

F1I (fattibilità idraulica senza particolari limitazioni)

Per gli interventi non si prescrivono specifiche condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. Non esistono fossi che possono interferire con gli interventi previsti.

F2s (fattibilità sismica con normali vincoli)

Vista la presenza di terreni con RI<2, visti i possibili interventi, non vengono date prescrizioni sulla fattibilità sismica.

Capo II Piani Attuativi

Art. 111 Disciplina generale per i Piani Attuativi

1. I Piani Attuativi costituiscono strumenti urbanistici di dettaglio di attuazione del Piano Operativo ai fini del coordinamento degli interventi sul territorio e sono obbligatori dove prescritti dalle presenti Norme.

2. I Piani Attuativi previsti dal Piano Operativo sono estesi obbligatoriamente all'intero perimetro individuato sulle Tavole del PO.

3. In sede di elaborazione del progetto del Piano Attuativo qualora le indicazioni grafiche riguardanti il perimetro e/o le suddivisioni interne cadano in prossimità ma non coincidano con elementi reali di suddivisione del territorio rilevabili sul posto o su mappe a scala di maggiore dettaglio, dette linee grafiche di perimetrazione e di suddivisione possono essere portate a combaciare con i corrispondenti elementi di suddivisione reale del territorio; in tali casi l'approvazione del Piano Attuativo comporta la corrispondente rettifica senza che ciò comporti variante al Piano Operativo.

4. Il ricorso alla preventiva pianificazione attuativa, ancorché non previsto dal PO, può essere deciso dai proprietari di terreni edificabili e/o di costruzioni esistenti ovvero dall'Amministrazione Comunale a ragione di esigenze di interesse pubblico urbanistico da motivare, con puntuale riferimento ai principi dell'ordinamento legislativo.

5. Nelle aree in cui l'attuazione del PO è sottoposta a uno dei piani attuativi, una volta completata la procedura dello stesso strumento urbanistico di dettaglio, si procede per intervento diretto, secondo quanto prescritto dalla relativa convenzione.

6. Oltre a quanto già indicato al comma 1 dell'art. 102 delle presenti Norme, tutti gli interventi dovranno rispettare le prescrizioni ed i criteri seguenti quali misure di mitigazione degli impatti ambientali:

  • - prevedere le aree/strutture necessarie a soddisfare le esigenze di raccolta dei rifiuti prodotti differenziata e non;
  • - realizzare la nuova illuminazione degli spazi esterni collettivi con sistemi a basso consumo energetico e con corpi illuminanti schermati verso l'alto.

Art. 112 Piano Attuativo Provinciale n. 159 Scansanese, località Case Santone, a Scansano (PA1.1)

1. Obiettivi: nuova area produttiva per l'insediamento di nuove attività e/o il trasferimento di attività esistenti in aree prevalentemente residenziali

2. Destinazione d'uso: Attività industriali e artigianali.

3. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 15.895 mq.

SUL massima: 4.000 mq.

numero alloggi massimo: -

numero piani massimo: 2 (altezza massima 10,50 ml.)

Rapporto di Copertura massimo: 0,60

opere ed attrezzature pubbliche da realizzare:

verde (Sv) e parcheggi (Sp) secondo le quantità previste dalla normativa vigente (superficie complessiva non inferiore a 1.590 mq.); la superficie destinata a parcheggi (Sp) non potrà essere inferiore a 900 mq.

viabilità interna di servizio all'insediamento e nuova intersezione canalizzata all'innesto con la Provinciale

aree da cedere: -

4. Disposizioni specifiche:

L'assetto dell'area dovrà rispettare la conformazione del suolo, evitando consistenti opere di rimodellamento, di scavo e di riporto.

Le fasce perimetrali a sud, lungo la viabilità principale, e a nord, verso valle, dovranno essere adeguatamente piantumate per assicurare un corretto inserimento paesaggistico ed ambientale.

Si dovrà tenere conto della presenza di un tracciato dell'Acquedotto del Fiora e della conseguente fascia di rispetto.

Le attività produttive che comportano emissioni inquinanti (aria, rumore) sono subordinate alla valutazione degli effetti che le emissioni possono comportare sulla qualità dell'aria e del clima acustico, nonché all'adozione di tecnologie pulite e di sistemi di abbattimento.

Dovranno inoltre essere valutate la quantità e le caratteristiche dei rifiuti (urbani e speciali) che saranno prodotti ed il loro impatto sul sistema di raccolta esistente.

Le superfici impermeabili degli spazi carrabili dovranno essere dotate di sistemi di raccolta e trattamento delle acque di prima pioggia.

Per i prelievi d'acqua ai fini produttivi deve essere previsto un sistema di approvvigionamento idrico alternativo favorendo il ricorso alle acque sotterranee di qualità meno pregiata di quelle destinate al consumo umano.

Dovranno essere predisposti opportuni elementi vegetazionali di filtro verso le aree esterne.

5. Fattibilità:

F2g (fattibilità geomorfologica con normali vincoli)

L'attuazione è subordinata all'esecuzione in fase di piano attuativo di adeguate indagini geologico-tecniche funzionali al tipo di intervento previsto, con la ricostruzione del MODELLO GEOLOGICO e GEOTECNICO, ai sensi del D.M. 14/01/2008, attraverso la parametrizzazione geotecnica e geodinamica dei terreni. Le indagini geologico-tecniche sono mirate alla ricostruzione del MODELLO GEOLOGICO, che sarà definito attraverso un rilevamento geologico, prospezioni sismiche, rilievo geomeccanico e sondaggi geognostici in numero sufficiente e spinti fino alla profondità significativa dell'intervento. Il modello geologico e geotecnico ricostruito, deve essere in grado di realizzare eventuali verifiche sulla stabilità del versante che si rendessero necessarie.

F1I (fattibilità idraulica senza particolari limitazioni)

Non si prescrivono specifiche condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. Non esistono fossi che possono interferire con l'intervento previsto.

F2s (fattibilità sismica con normali vincoli)

Considerando la HVSR_S_6, considerando gli affioramenti lapidei arenacei rilevati ed il pozzo P20, vista la presenza di terreni con basso contrasto di impedenza sismica (Rapporto Impedenza RI<2), pur ricadendo in una zona suscettibile di amplificazioni locali (MOPS), non vengono date prescrizioni sulla fattibilità sismica.

Art. 113 Piano Attuativo via di Camparello, via Giacomo Puccini a Scansano (PA1.2)

1. Obiettivi: nuova edificazione a completamento dell'insediamento esistente con potenziamento del complesso scolastico e ridefinizione del margine edificato.

2. Destinazione d'uso: Residenza, attrezzature di servizio pubbliche.

3. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 20.273 mq.

SUL massima: 2.000 mq.

numero alloggi massimo: 22

numero piani massimo: 2

Rapporto di Copertura massimo: 0,25

opere ed attrezzature pubbliche da realizzare:

verde (Sv) 700 mq.

parcheggi (Sp) 300 mq.

viabilità di servizio al nuovo insediamento

aree da cedere: servizi per l'istruzione di base (Sb) 8.000 mq.

4. Disposizioni specifiche:

l'edificazione sarà realizzata nella parte nord-est e nella fascia sud, alle quote inferiori (al piede del poggio) in modo da non alterare l'ampia apertura panoramica dal plesso scolastico.

Il progetto di dettaglio dovrà essere definito sulla base di uno studio di inserimento paesaggistico planoaltimetrico, anche per quanto riguarda le sistemazioni esterne, in modo da assecondare il profilo del versante collinare.

È richiesto il parere preventivo da parte della Azienda Sanitaria Locale competente in merito alla compatibilità dell'intervento, che ricade in parte all'interno della fascia di rispetto cimiteriale.

5. Fattibilità:

F2g (fattibilità geomorfologica con normali vincoli)

L'attuazione è subordinata all'esecuzione in fase di piano attuativo di adeguate indagini geologico-tecniche funzionali al tipo di intervento previsto, con la ricostruzione del MODELLO GEOLOGICO e GEOTECNICO, ai sensi del D.M. 14/01/2008, attraverso la parametrizzazione geotecnica e geodinamica dei terreni. Le indagini geologico-tecniche sono mirate alla ricostruzione del MODELLO GEOLOGICO, che sarà definito attraverso un rilevamento geologico, prospezioni sismiche, rilievo geomeccanico e sondaggi geognostici in numero sufficiente e spinti fino alla profondità significativa dell'intervento. Il modello geologico e geotecnico ricostruito, deve essere in grado di realizzare eventuali verifiche sulla stabilità del versante che si rendessero necessarie.

F1I (fattibilità idraulica senza particolari limitazioni)

Non si prescrivono specifiche condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. Non esistono fossi che possono interferire con l'intervento previsto.

F2s (fattibilità sismica con normali vincoli)

Considerando i profili a rifrazione SR7 e SR8, la HVSR_S_3, considerando gli affioramenti lapidei arenacei rilevati con giacitura So a reggipoggio, vista la presenza di terreni con basso contrasto di impedenza sismica (Rapporto Impedenza RI<2), pur ricadendo in una zona suscettibile di amplificazioni locali (MOPS), non vengono date prescrizioni sulla fattibilità sismica.

Art. 114 Piano Attuativo via Centrale a Pancole (PA2A.1)

1. Obiettivi: nuova edificazione a completamento dell'insediamento esistente con potenziamento degli spazi pubblici e delle attrezzature del centro abitato, miglioramento della viabilità interna e della dotazione di spazi per la sosta.

2. Destinazione d'uso: Residenza, attrezzature di servizio pubbliche.

3. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 9.990 mq.

SUL massima: 1.000 mq.

numero alloggi massimo: 12

numero piani massimo: 2

Rapporto di Copertura massimo: 0,25

opere ed attrezzature pubbliche da realizzare:

verde (Sv) 350 mq. nella parte est, in continuità con gli impianti sportivi

parcheggi (Sp) 150 mq. lungo la via Centrale

realizzazione di marciapiedi lungo via Centrale

aree da cedere: verde e spazi di adeguamento per la viabilità 3.900 mq.

4. Disposizioni specifiche:

Si dovrà tenere conto della presenza di un tracciato dell'Acquedotto del Fiora e della conseguente fascia di rispetto.

È richiesto il parere preventivo da parte della Azienda Sanitaria Locale competente in merito alla compatibilità dell'intervento, che ricade in parte all'interno della fascia di rispetto cimiteriale.

5. Fattibilità:

F2g (fattibilità geomorfologica con normali vincoli)

L'attuazione è subordinata all'esecuzione in fase di piano attuativo di adeguate indagini geologico-tecniche funzionali al tipo di intervento previsto, con la ricostruzione del MODELLO GEOLOGICO e GEOTECNICO, ai sensi del D.M. 14/01/2008, attraverso la parametrizzazione geotecnica e geodinamica dei terreni. Le indagini geologico-tecniche sono mirate alla ricostruzione del MODELLO GEOLOGICO, che sarà definito attraverso un rilevamento geologico, prospezioni sismiche, rilievo geomeccanico e sondaggi geognostici in numero sufficiente e spinti fino alla profondità significativa dell'intervento. Il modello geologico e geotecnico ricostruito deve essere in grado di realizzare eventuali verifiche sulla stabilità del versante che si rendessero necessarie.

F1I (fattibilità idraulica senza particolari limitazioni)

Non si prescrivono specifiche condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. Non esistono fossi che possono interferire con l'intervento previsto.

F2s (fattibilità sismica con normali vincoli)

Considerando i pozzi presenti nell'abitato di Pancole, la HVSR_PA_1 considerando gli affioramenti lapidei arenacei rilevati, vista la presenza di terreni con basso contrasto di impedenza sismica (Rapporto Impedenza RI<2), pur ricadendo in una zona suscettibile di amplificazioni locali (MOPS), non vengono date prescrizioni sulla fattibilità sismica.

Art. 115 Piano Attuativo Provinciale n. 159 Scansanese, via Centrale, via dei Caseggiati a Pancole (PA2A.2)

1. Obiettivi: nuova edificazione a completamento dell'insediamento esistente e riorganizzazione viabilità a servizio degli insediamenti produttivi esistenti nella parte ovest di Pancole, in modo da e evitare l'utilizzo improprio di via dei Caseggiati, e miglioramento della dotazione di spazi per la sosta.

2. Destinazione d'uso: Attività industriali ed artigianali, attività direzionali e di servizio.

3. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 13.654 mq.

SUL massima: 3.200 mq.

numero alloggi massimo: -

numero piani massimo: 2

Rapporto di Copertura massimo: 0,40

opere ed attrezzature pubbliche da realizzare:

verde (Sv) e parcheggi (Sp) secondo le quantità previste dalla normativa vigente (superficie complessiva non inferiore a 1.330 mq.); la superficie destinata a parcheggi (Sp) non potrà essere inferiore a 700 mq.

viabilità di servizio con adeguata sistemazione dell'innesto sulla Provinciale e collegamento a via Centrale

aree da cedere: verde 2.650 mq.

4. Disposizioni specifiche:

Si dovrà tenere conto della presenza di un tracciato dell'Acquedotto del Fiora e della conseguente fascia di rispetto.

Le attività produttive che comportano emissioni inquinanti (aria, rumore) sono subordinate alla valutazione degli effetti che le emissioni possono comportare sulla qualità dell'aria e del clima acustico, nonché all'adozione di tecnologie pulite e di sistemi di abbattimento.

Dovranno inoltre essere valutate la quantità e le caratteristiche dei rifiuti (urbani e speciali) che saranno prodotti ed il loro impatto sul sistema di raccolta esistente.

Le superfici impermeabili degli spazi carrabili dovranno essere dotate di sistemi di raccolta e trattamento delle acque di prima pioggia.

Per i prelievi d'acqua ai fini produttivi deve essere previsto un sistema di approvvigionamento idrico alternativo favorendo il ricorso alle acque sotterranee di qualità meno pregiata di quelle destinate al consumo umano.

Dovranno essere predisposti opportuni elementi vegetazionali di filtro verso le aree esterne.

5. Fattibilità:

F2g (fattibilità geomorfologica con normali vincoli)

L'attuazione è subordinata all'esecuzione in fase di piano attuativo di adeguate indagini geologico-tecniche funzionali al tipo di intervento previsto, con la ricostruzione del MODELLO GEOLOGICO e GEOTECNICO, ai sensi del D.M. 14/01/2008, attraverso la parametrizzazione geotecnica e geodinamica dei terreni. Le indagini geologico-tecniche sono mirate alla ricostruzione del MODELLO GEOLOGICO, che sarà definito attraverso un rilevamento geologico, prospezioni sismiche, rilievo geomeccanico e sondaggi geognostici in numero sufficiente e spinti fino alla profondità significativa dell'intervento. Il modello geologico e geotecnico ricostruito deve essere in grado di realizzare eventuali verifiche sulla stabilità del versante che si rendessero necessarie.

F1I (fattibilità idraulica senza particolari limitazioni)

Non si prescrivono specifiche condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. Non esistono fossi che possono interferire con l'intervento previsto.

F2s (fattibilità sismica con normali vincoli)

Considerando i pozzi presenti nell'abitato di Pancole, la HVSR_PA_1 considerando gli affioramenti lapidei arenacei rilevati, vista la presenza di terreni con basso contrasto di impedenza sismica (Rapporto Impedenza RI<2), pur ricadendo in una zona suscettibile di amplificazioni locali (MOPS), non vengono date prescrizioni sulla fattibilità sismica.

Art. 116 Piano Attuativo via Valle Cupa a Pancole (PA2A.3)

1. Obiettivi: nuova edificazione a completamento dell'insediamento esistente e ridefinizione del margine edificato.

2. Destinazione d'uso: Residenza.

3. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 5.744 mq.

SUL massima: 500 mq.

numero alloggi massimo: 6

numero piani massimo: 2

Rapporto di Copertura massimo: 0,20

opere ed attrezzature pubbliche da realizzare:

verde (Sv) 200 mq.

parcheggi (Sp) 160 mq.

viabilità di servizio al nuovo insediamento e adeguamento del tratto di via Valle Cupa

aree da cedere: verde 800 mq.

4. Disposizioni specifiche:

L'accesso all'area dovrà avvenire da via Valle Cupa; non è ammessa la realizzazione di nuovi accessi carrabili sulla Provinciale.

5. Fattibilità:

F2g (fattibilità geomorfologica con normali vincoli)

L'attuazione è subordinata all'esecuzione in fase di piano attuativo di adeguate indagini geologico-tecniche funzionali al tipo di intervento previsto, con la ricostruzione del MODELLO GEOLOGICO e GEOTECNICO, ai sensi del D.M. 14/01/2008, attraverso la parametrizzazione geotecnica e geodinamica dei terreni. Le indagini geologico-tecniche sono mirate alla ricostruzione del MODELLO GEOLOGICO, che sarà definito attraverso un rilevamento geologico, prospezioni sismiche, rilievo geomeccanico e sondaggi geognostici in numero sufficiente e spinti fino alla profondità significativa dell'intervento. Il modello geologico e geotecnico ricostruito deve essere in grado di realizzare eventuali verifiche sulla stabilità del versante che si rendessero necessarie.

F1I (fattibilità idraulica senza particolari limitazioni)

Non si prescrivono specifiche condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. Non esistono fossi che possono interferire con l'intervento previsto.

F2s (fattibilità sismica con normali vincoli)

Considerando i pozzi presenti nell'abitato di Pancole, la HVSR_PA_3 considerando gli affioramenti lapidei arenacei rilevati, vista la presenza di terreni con basso contrasto di impedenza sismica (Rapporto Impedenza RI<2), pur ricadendo in una zona suscettibile di amplificazioni locali (MOPS), non vengono date prescrizioni sulla fattibilità sismica.

Art. 117 Piano Attuativo Strada dei Puntoni a Pancole (PA2A.4)

1. Obiettivi: nuova edificazione a completamento dell'insediamento esistente e ridefinizione del margine edificato.

2. Destinazione d'uso: Residenza.

3. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 3.557 mq.

SUL massima: 400 mq.

numero alloggi massimo: 4

numero piani massimo: 2

Rapporto di Copertura massimo: 0,20

opere ed attrezzature pubbliche da realizzare:

parcheggi (Sp) 200 mq. lungo la Strada dei Puntoni

aree da cedere: verde 500 mq. lungo la Strada dei Puntoni, da riservare come luogo di belvedere panoramico

4. Disposizioni specifiche:

L'edificazione dovrà essere realizzata nella parte est in modo da non compromettere l'apertura visuale lungo la viabilità pubblica uscendo da Pancole verso la campagna

5. Fattibilità:

F2g (fattibilità geomorfologica con normali vincoli)

L'attuazione è subordinata all'esecuzione in fase di piano attuativo di adeguate indagini geologico-tecniche funzionali al tipo di intervento previsto, con la ricostruzione del MODELLO GEOLOGICO e GEOTECNICO, ai sensi del D.M. 14/01/2008, attraverso la parametrizzazione geotecnica e geodinamica dei terreni. Le indagini geologico-tecniche sono mirate alla ricostruzione del MODELLO GEOLOGICO, che sarà definito attraverso un rilevamento geologico, prospezioni sismiche, rilievo geomeccanico e sondaggi geognostici in numero sufficiente e spinti fino alla profondità significativa dell'intervento. Il modello geologico e geotecnico ricostruito deve essere in grado di realizzare eventuali verifiche sulla stabilità del versante che si rendessero necessarie.

F1I (fattibilità idraulica senza particolari limitazioni)

Non si prescrivono specifiche condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. Non esistono fossi che possono interferire con l'intervento previsto.

F2s (fattibilità sismica con normali vincoli)

Considerando i pozzi presenti nell'abitato di Pancole, la HVSR_PA_4 considerando gli affioramenti lapidei arenacei rilevati, vista la presenza di terreni con basso contrasto di impedenza sismica (Rapporto Impedenza RI<2), pur ricadendo in una zona suscettibile di amplificazioni locali (MOPS), non vengono date prescrizioni sulla fattibilità sismica.

Art. 117 bis Piano Attuativo Strada delle Miniere a Baccinello (PA3B.1)

1. Obiettivi: nuova edificazione a completamento dell'insediamento esistente e ridefinizione del margine edificato.

2. Destinazione d'uso: Residenza (edilizia residenziale con finalità sociali).

3. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 2.355 mq.

SUL massima: 1.200 mq.

numero alloggi massimo: 14

numero piani massimo: 2

Rapporto di Copertura massimo: 0,35

opere ed attrezzature pubbliche da realizzare:

verde (Sv) 450 mq.

parcheggi (Sp) 150 mq.

aree da cedere:

4. Disposizioni specifiche:

5. Fattibilità:

F3g (fattibilità geomorfologica condizionata)

Sono necessari approfondimenti di indagine da svolgersi in fase di progetto unitario convenzionato. Sono richieste adeguate indagini geologico-tecniche funzionali al tipo di intervento previsto con la ricostruzione del MODELLO GEOLOGICO e GEOTECNICO, ai sensi dell'art. 14 comma 2 e 3 delle Norme del P.A.I. del Bacino Ombrone e del D.M. 14/01/2008, rimanendo comunque sempre ammessi gli interventi di cui all'art. 14 comma 8, attraverso la parametrizzazione geotecnica e geodinamica dei terreni. Sarà necessaria un'analisi di stabilità analitica del versante di dettaglio ed indagini specifiche di sito. Le verifiche di stabilità del versante dovranno essere condotte sul modello geologico e geotecnico dei terreni, realizzato sulla base di un rilievo topografico, a curve di livello, con equidistanza di 2 ml. o più di dettaglio. Le sezioni di verifica dovranno mettere in evidenza la G.3 in corrispondenza della scarpata "lato monte" dell'intervento. Per indagini specifiche di sito si intendono indagini per la caratterizzazione geologica (MODELLO GEOLOGICO) e geotecnica dei terreni, che devono essere basate su dati tecnico-geologici propri del sito dove è previsto l'intervento. Tali dati tecnici dovranno essere ricavati attraverso un accurato rilievo geologico dell'area di intervento (scala 1:10.000 o più di dettaglio), prospezioni sismiche, rilievo geomeccanico e sondaggi geognostici a carotaggio continuo, in numero sufficiente e spinti fino alla profondità significativa dell'intervento.

F1I (fattibilità idraulica senza particolari limitazioni)

Non si prescrivono specifiche condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. Non esistono fossi che possono interferire con l'intervento previsto.

F3s (fattibilità sismica condizionata)

Vista la presenza di un contatto tettonico tra litotipi con caratteristiche fisico-meccaniche significativamente diverse, vista la HVSR_B_2, in sede di predisposizione dei progetti edilizi sono valutati i seguenti aspetti: deve essere realizzata una campagna di indagini geofisiche di superficie che definisca geometrie e velocità sismiche dei litotipi posti al contatto al fine di valutare l'entità del contrasto di rigidità sismica; è opportuno che la ricostruzione sia tarata mediante indagini geognostiche dirette.

Art. 118 Piano Attuativo a Cerreto Piano (PA6.1)

1. Obiettivi: riqualificazione dell'area del sito minerario e realizzazione di un nuovo complesso turistico-ricettivo.

2. Destinazione d'uso: Attività turistico-ricettive, Residenza, Attività direzionali e di servizio.

È prevista la sottoscrizione di una convenzione con l'Amministrazione Comunale che garantisca l'immodificabilità della destinazione d'uso della struttura turistico-ricettiva e la gestione unitaria del complesso alberghiero per almeno trenta anni.

3. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 47.698 mq.

SUL massima attività turistico-ricettive: 5.330 mq.

numero posti letto massimo: 150

SUL massima residenza: 4.330 mq.

numero alloggi massimo: 22 (comprensivi dei 3 alloggi da recupero delle unità abitative esistenti, non comprese nella SUL massima)

SUL massima attività direzionali e di servizio: 1.000 mq.

numero piani massimo: 3

i locali disposti ad un eventuale livello totalmente interrato dovranno essere compresi entro la proiezione della Superficie Coperta degli edifici, con accesso interno o tramite scala esterna; l'accesso diretto dall'esterno al piano interrato o seminterrato è consentito solo nel caso in cui ciò non comporti la realizzazione di rampe

Rapporto di Copertura massimo: -

opere ed attrezzature pubbliche da realizzare:

verde (Sv) 3.700 mq.

parcheggi (Sp) 2.360 mq.

servizi culturali (Sd) 450 mq., con spazi museali legati alla memoria del sito minerario per una SUL non inferiore a 100 mq.

di tali attrezzature potrà essere mantenuta la proprietà privata, previa stipula di convenzione che ne disciplini l'uso pubblico e le relative condizioni;

aree da cedere: -

4. Disposizioni specifiche:

Non è ammessa la realizzazione di nuovi volumi edificati nell'ambito compreso nella zona di interesse archeologico, individuata ai sensi dell'art. 142 comma 1 lettera m del Codice (area identificata con il codice GR18 - Zona comprendente le necropoli etrusche e l'insediamento etrusco di Ghiaccio Forte e il sistema delle ville rustiche e l'insediamento coloniale di Heba di età romana a Nord dell'Albegna).
Il progetto dovrà prestare particolare attenzione alla struttura planivolumetrica del complesso da realizzare, seguendo criteri progettuali di continuità morfologica in riferimento al contesto morfologico ed insediativo esistente, conformemente ai principi e alle regole insediative dell'ex area mineraria, e garantire un'elevata qualità della progettazione sotto il profilo paesaggistico-ambientale e tutelare eventuali sistemazioni agrarie tradizionali e manufatti di valore storico-documentale.
Per il nuovo insediamento dovranno essere adottate modalità insediative e tipologie coerenti con il contesto rurale e con la storia dei luoghi, evitando l'introduzione di elementi riferibili a connotazioni urbane o suburbane; dovrà essere privilegiato l'impiego di tecnologie e materiali appartenenti al contesto tradizionale rurale ed analogamente si dovranno utilizzare specie arboree e/o arbustive coerenti all'ambito locale. Dovranno inoltre essere conservate le alberature isolate o a filare appartenenti all'impianto originario del villaggio minerario. Nella realizzazione del complesso non sono ammesse recinzioni dei singoli lotti di intervento.

5. Prescrizioni integrative per gli aspetti ambientali:

L'intervento è condizionato alla previa demolizione delle strutture interessate da inquinamento da mercurio e totale bonifica del sito della miniera dismessa, nell'area adiacente.

6. Fattibilità:

Gli interventi - ad eccezione delle opere di sistemazione del suolo che non ne comportino trasformazione (giardini e spazi verdi in genere) - non potranno in ogni caso interessare aree classificate come Pericolosità idraulica molto elevata e/o come Pericolosità geomorfologica molto elevata.

F3g (fattibilità geomorfologica condizionata)

Sono necessari approfondimenti di indagine da svolgersi in fase di progetto unitario convenzionato. Sono richieste adeguate indagini geologico-tecniche funzionali al tipo di intervento previsto con la ricostruzione del MODELLO GEOLOGICO e GEOTECNICO, ai sensi dell'art. 14 comma 2 e 3 delle Norme del P.A.I. del Bacino Ombrone e del D.M. 14/01/2008, rimanendo comunque sempre ammessi gli interventi di cui all'art. 14 comma 8, attraverso la parametrizzazione geotecnica e geodinamica dei terreni. Sarà necessaria un'analisi di stabilità analitica del versante di dettaglio ed indagini specifiche di sito. Le verifiche di stabilità del versante dovranno essere condotte sul modello geologico e geotecnico dei terreni, realizzato sulla base di un rilievo topografico, a curve di livello, con equidistanza di 2 ml. o più di dettaglio. Per indagini specifiche di sito si intendono indagini per la caratterizzazione geologica (MODELLO GEOLOGICO) e geotecnica dei terreni, che devono essere basate su dati tecnico-geologici propri del sito dove è previsto l'intervento. Tali dati tecnici dovranno essere ricavati attraverso un accurato rilievo geologico dell'area di intervento (scala 1:10.000 o più di dettaglio), prospezioni sismiche, rilievo geomeccanico e sondaggi geognostici a carotaggio continuo, in numero sufficiente e spinti fino alla profondità significativa dell'intervento.

F1I (fattibilità idraulica senza particolari limitazioni)

Non si prescrivono specifiche condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. Non esistono fossi che possono interferire con l'intervento previsto.

Art. 119 Piano Attuativo a Malluogo (PA.1)

1. Obiettivi: realizzazione di una struttura turistico-ricettiva del tipo "albergo di campagna".

2. Destinazione d'uso: Attività turistico-ricettive ad integrazione dell'attività agricola.

3. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 27.908 mq.

SUL massima: 1.670 mq.

numero alloggi massimo: -

numero posti letto massimo: 50

numero piani massimo: 2; 3 piani potranno essere ammessi esclusivamente per un eventuale corpo centrale di un edificio principale del nucleo

i locali disposti ad un eventuale livello totalmente interrato dovranno essere compresi entro la proiezione della Superficie Coperta degli edifici, con accesso interno o tramite scala esterna; l'accesso diretto dall'esterno al piano interrato o seminterrato è consentito solo nel caso in cui ciò non comporti la realizzazione di rampe

Rapporto di Copertura massimo: -

opere ed attrezzature pubbliche da realizzare:

verde (Sv) 500 mq.

parcheggi (Sp) 500 mq.

di tali attrezzature potrà essere mantenuta la proprietà pubblica, previa stipula di convenzione che ne disciplini l'uso pubblico e le relative condizioni;

aree da cedere: -

4. Disposizioni specifiche:

Il nuovo complesso dovrà essere localizzato in contiguità con il nucleo poderale esistente in modo da rafforzarne la struttura insediativa. Dovranno essere adottate modalità insediative e tipologie coerenti con il contesto rurale, a carattere compatto e aggregato, evitando l'introduzione di elementi riferibili a connotazioni urbane o suburbane.
Dovrà essere privilegiato l'impiego di tecnologie e materiali appartenenti al contesto tradizionale rurale ed analogamente si dovranno utilizzare specie arboree e/o arbustive coerenti all'ambito locale.
Gli spazi per la sosta degli autoveicoli saranno realizzati nella parte centrale dell'area, in modo da privilegiare la pedonalità del nucleo destinato all'ospitalità.
Per quanto riguarda le sistemazioni delle aree di pertinenza e gli impianti sportivi si rinvia alle disposizioni degli artt. 97 e 99 delle presenti Norme.

Il progetto dovrà garantire una elevata qualità della progettazione sotto il profilo paesaggistico-ambientale, minimizzando i movimenti di terra in modo da seguire la morfologia naturale del terreno, e tutelare le sistemazioni agrarie tradizionali ed i manufatti di valore storico-documentale. Particolare attenzione dovrà essere riservata alle infrastrutture di accesso carrabile, in modo da garantirne un corretto inserimento paesaggistico.

Dovranno essere tutelate eventuali aree boscate presenti all'interno dell'area di intervento.

L'intervento è condizionato al rispetto delle seguenti condizioni:

  • - vincolo di indivisibilità dall'azienda agricola;
  • - impegno al mantenimento di un'estensione di territorio agricolo non inferiore a 16 ettari.

5. Prescrizioni integrative per gli aspetti ambientali:

Il complesso dovrà essere dotato di un adeguato impianto di fitodepurazione, da localizzare nella parte ovest dell'area di intervento.

6. Fattibilità:

F3g (fattibilità geomorfologica condizionata)

Sono necessari approfondimenti di indagine da svolgersi in fase di progetto unitario convenzionato. Sono richieste adeguate indagini geologico-tecniche funzionali al tipo di intervento previsto con la ricostruzione del MODELLO GEOLOGICO e GEOTECNICO, ai sensi dell'art. 14 comma 2 e 3 delle Norme del P.A.I. del Bacino Ombrone e del D.M. 14/01/2008, rimanendo comunque sempre ammessi gli interventi di cui all'art. 14 comma 8, attraverso la parametrizzazione geotecnica e geodinamica dei terreni. Sarà necessaria un'analisi di stabilità analitica del versante di dettaglio ed indagini specifiche di sito. Le verifiche di stabilità del versante dovranno essere condotte sul modello geologico e geotecnico dei terreni, realizzato sulla base di un rilievo topografico, a curve di livello, con equidistanza di 2 ml. o più di dettaglio. Per indagini specifiche di sito si intendono indagini per la caratterizzazione geologica (MODELLO GEOLOGICO) e geotecnica dei terreni, che devono essere basate su dati tecnico-geologici propri del sito dove è previsto l'intervento. Tali dati tecnici dovranno essere ricavati attraverso un accurato rilievo geologico dell'area di intervento (scala 1:10.000 o più di dettaglio), prospezioni sismiche, rilievo geomeccanico e sondaggi geognostici a carotaggio continuo, in numero sufficiente e spinti fino alla profondità significativa dell'intervento.

F1I (fattibilità idraulica senza particolari limitazioni)

Non si prescrivono specifiche condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. Non esistono fossi che possono interferire con l'intervento previsto.

Art. 120 Piani Attuativi approvati

1. Per le aree elencate al successivo comma, appartenenti a Piani Attuativi già approvati e vigenti, sono confermate le previsioni stabilite dai piani attuativi.

2. Essi sono così individuati nelle Tavole di PO:

  • - Piano Attuativo in località Il Poderino a Montorgiali (PA2B.1), Piano di Lottizzazione con destinazione residenziale approvato con D.C.C. n. 36 del 30/06/2004; SUL massima 670 mq.

3. Decorso il termine per la realizzazione stabilito all'atto di approvazione, permane l'obbligo di osservare gli allineamenti e le prescrizioni di zona stabiliti dal piano attuativo.

Titolo XI Infrastrutture e beni soggetti a esproprio

Art. 121 Aree soggette a vincolo espropriativo

1. Le aree soggette a vincolo espropriativo sono quelle necessarie per la realizzazione di nuove opere pubbliche previste dal Piano Operativo che non sono già di proprietà pubblica e che non sono collegate ad altri interventi o comprese in aree di trasformazione.

L'approvazione del Piano Operativo ha per esse valore di apposizione del vincolo preordinato all'esproprio.

2. Il vincolo preordinato all'esproprio ha la durata di cinque anni ed entro tale termine può essere emanato il provvedimento che comporta la dichiarazione di pubblica utilità. Decorso tale termine il vincolo decade e può essere motivatamente reiterato con la adozione di strumenti urbanistici o loro varianti tenendo conto delle esigenze di soddisfacimento degli standard urbanistici.

Nel corso dei cinque anni di durata del vincolo preordinato all'esproprio, il Consiglio Comunale può motivatamente disporre o autorizzare che siano realizzate sul bene vincolato opere pubbliche o di pubblica utilità diverse da quelle originariamente previste nel PO, purché siano assicurate le dotazioni minime stabilite dal D.M. 1444/1968 e dal Piano Strutturale.

3. Le aree soggette a vincolo espropriativo sono indicate nelle tavole della Disciplina del Piano con apposita perimetrazione e da una sigla composta dal sottosistema insediativo (UTOE) di appartenenza e da un numero progressivo.

4. Esse corrispondono alle seguenti opere di interesse pubblico:

  • - AE3B.1 · tratto di strada tra la Provinciale n. 24 Fronzina e via della Parrocchia, collegamento alternativo per l'area urbana di Baccinello (cessione della strada esistente)
    riferimenti catastali: foglio 25, particelle 363, 365 e 364 in parte.
Ultima modifica Venerdì, 24 Marzo, 2023 - 13:00