Norme Tecniche di attuazione del Piano Operativo

Art. 75 Discipline generali di tutela

1. In coerenza con le disposizioni degli strumenti di pianificazione territoriale PIT/PPR, PTC della Provincia di Grosseto e PS comunale, le utilizzazioni e gli interventi nel territorio rurale devono garantire, compatibilmente con le scelte agronomico-colturali, anche poliennali, delle aziende, la conservazione, il ripristino e la valorizzazione:

  • delle tracce e dei segni sul territorio che testimonino precedenti assetti morfologici e di proprietà;
  • delle colture tradizionali, nonché delle forme tradizionali di integrazione produttiva tra colture;
  • degli individui vegetali, singoli, od in filari, od in gruppi, appartenenti alle specie autoctone o tradizionali
  • degli altri elementi che contribuiscono a definire la struttura e la qualità del paesaggio agrario del Comune di Scansano.

Sono quindi in generale da evitare la semplificazione delle trame agricole e la conseguente riduzione degli elementi naturali (filari, siepi, sieponali, gruppi arborei e macchie) che, oltre a contribuire alla stabilità del suolo, costituiscono la rete di microconnessione ecologica.

2. In tutto il territorio rurale devono essere mantenuti nei loro caratteri formali e funzionali, di presidio idrogeologico e come elementi di qualificazione del paesaggio agrario, compatibilmente con le scelte agronomico-colturali, anche poliennali, delle aziende:

  • - le parti con sistemazioni agrarie storiche, in cui sono visibili e sufficientemente conservate sistemazioni dei terreni realizzate ai fini delle pratiche colturali agricole, effettuate secondo tecniche tradizionali;
  • - i terrazzamenti ed i ciglionamenti;
  • - la viabilità storica, compresi quella campestre ed i sentieri e le caratteristiche planoaltimetriche dei percorsi;
  • - le opere di regimazione idraulica, il microreticolo idrografico, le opere e le sistemazioni di raccolta e di convogliamento delle acque;
  • - le siepi arboree o arbustive, i viali e nuclei arborati e le alberature segnaletiche.

Qualora tali elementi siano ricompresi in un fondo agricolo fatto oggetto di PAPMAA o facciano parte di piani o progetti che comportano il mutamento della destinazione d'uso degli edifici e delle aree, dovrà esserne fornita dettagliata descrizione.

Qualora i programmi aziendali prevedano l'incremento o l'introduzione di colture legnose specializzate (olivo, vite, frutteto, arboricoltura da legno, ecc.) dovrà essere perseguita la scelta preferenziale della ricostituzione o del completamento ed estensione di impianti già esistenti, se presenti, rispetto alla localizzazione di nuovi impianti che non siano in grado di rapportarsi con la maglia colturale storicizzata, evitando in ogni caso la localizzazione di nuovi impianti troppo a ridosso delle aree boscate o delle aste dei torrenti e della rete scolante primaria (afferente ai torrenti), fatte salve le motivazioni di ordine idrogeologico e di stabilità dei pendii che non rendano possibile tale impostazione.

3. Per tutti gli interventi nel territorio rurale si dovrà garantire la conservazione di tutti i manufatti storici minori quali tabernacoli, fonti, lavatoi, pescaie, cisterne, pozzi, forni, fontane, cippi, lapidi, sculture, edicole e simili, muri di sostegno, siepi, cancellate e pavimentazioni storiche, anche non localizzati in cartografia, per i quali sono ammissibili e prescritti la manutenzione ed il recupero con tecniche e usi appropriati.

4. Nel territorio rurale, salvo il deposito temporaneo di prodotti e materiali di lavorazione, sono vietati depositi di materiale d'ogni tipo a cielo aperto.

5. Nelle tavole del PO in scala 1:10.000 è individuata graficamente l'area vocata per impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile eolica, all'interno della quale è ammesso l'eventuale potenziamento dell'impianto esistente, nel rispetto della normativa sovraordinata in materia.

6. Si segnala inoltre la presenza di un Geosito, individuato dal P.T.C.P. di Grosseto) nella miniera di mercurio dismessa di Cerreto Piano, per il quale si applicano le norme di cui agli artt. 10 e 19 del P.T.C.P. stesso.

Ultima modifica Venerdì, 24 Marzo, 2023 - 13:00