Norme Tecniche di attuazione del Piano Operativo

Art. 50 Fattibilità per gli aspetti geomorfologici nelle aree a pericolosità geomorfologica molto elevata

1. F1g (fattibilità geomorfologica senza particolari limitazioni) · ai seguenti interventi:

  • - interventi di demolizione senza ricostruzione, manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo;
  • - interventi strettamente necessari a ridurre la vulnerabilità degli edifici esistenti e a migliorare la tutela della pubblica incolumità, senza aumenti di superficie e volume.

2. F2g (fattibilità geomorfologica con normali vincoli) · è assegnata ai seguenti interventi:

  • - interventi sul patrimonio edilizio esistente per adeguamenti minimi necessari alla messa a norma delle strutture e degli impianti relativamente a quanto previsto dalle norme in materia igienico-sanitaria, di sicurezza ed igiene sul lavoro, di superamento delle barriere architettoniche;
  • - ristrutturazione edilizia limitata di tipo a (ri-a) e ristrutturazione edilizia limitata di tipo b (ri-b) che non comportino aumento di superficie o di volume, con esclusione di interventi pertinenziali che comportino la realizzazione di volumi aggiuntivi, purché siano realizzati senza aggravare le condizioni di instabilità e non compromettano la possibilità di realizzare il consolidamento del movimento franoso e la manutenzione delle opere di consolidamento.

Sono richieste adeguate indagini geologico-tecniche funzionali al tipo di intervento previsto, con parametrizzazione dei terreni ai sensi del D.M. 14/01/2008 e verifiche di stabilità dei terreni, analisi di stabilità di dettaglio ed indagini specifiche in sito; per indagini specifiche si intendono indagini per la caratterizzazione geologica e geotecnica che devono essere basate su dati tecnici propri del sito dove è previsto l'intervento. Tali dati tecnici dovranno essere ricavati secondo quanto segue:

1) accurato rilievo geologico dell'area di intervento (scala 1:10.000 o più di dettaglio);

2) nei terreni lapidei almeno un rilievo geomeccanico in affioramento e/o prospezioni simiche;

3) nei terreni non lapidei e nell'alterazione dei terreni lapidei almeno sondaggi geognostici, prove penetrometriche, prospezioni sismiche.

Le verifiche di stabilità analitiche e di dettaglio del versante dovranno essere condotte attraverso un rilievo topografico, a curve di livello, con equidistanza di 2 ml. o più di dettaglio; le verifiche ai carichi verticali (portanza), orizzontali (scorrimento) ed ai cedimenti dovranno essere condotte anche nelle condizioni sismiche.

3. F4g (fattibilità geomorfologica limitata) · è assegnata agli interventi non ascrivibili alle tipologie descritte ai precedenti commi e che comunque modificano in modo sensibile le condizioni statiche dell'area in oggetto.

Ogni progetto di intervento (sia esso piano attuativo o intervento diretto) dovrà seguire le disposizioni relative alle zone definite "a pericolosità geomorfologica da frana molto elevata" secondo le norme del P.A.I. del Bacino Ombrone e gli studi geologici dovranno essere condotti nel rispetto delle linee guida dello stesso P.A.I. Dovranno inoltre essere predisposti ed attivati opportuni sistemi di monitoraggio in relazione alla tipologia del dissesto.

Sono comunque vietate le attività di dispersione dei reflui per sub-irrigazione e di concimazione dei terreni tramite fertirrigazione in quanto la presenza di acqua nel sottosuolo potrebbe costituire un fattore scatenante o accelerante dei fenomeni.

Ultima modifica Venerdì, 24 Marzo, 2023 - 13:00