Norme Tecniche di attuazione del Piano Operativo

Art. 112 Piano Attuativo Provinciale n. 159 Scansanese, località Case Santone, a Scansano (PA1.1)

1. Obiettivi: nuova area produttiva per l'insediamento di nuove attività e/o il trasferimento di attività esistenti in aree prevalentemente residenziali

2. Destinazione d'uso: Attività industriali e artigianali.

3. Dimensionamento:

area di intervento (ST): 15.895 mq.

SUL massima: 4.000 mq.

numero alloggi massimo: -

numero piani massimo: 2 (altezza massima 10,50 ml.)

Rapporto di Copertura massimo: 0,60

opere ed attrezzature pubbliche da realizzare:

verde (Sv) e parcheggi (Sp) secondo le quantità previste dalla normativa vigente (superficie complessiva non inferiore a 1.590 mq.); la superficie destinata a parcheggi (Sp) non potrà essere inferiore a 900 mq.

viabilità interna di servizio all'insediamento e nuova intersezione canalizzata all'innesto con la Provinciale

aree da cedere: -

4. Disposizioni specifiche:

L'assetto dell'area dovrà rispettare la conformazione del suolo, evitando consistenti opere di rimodellamento, di scavo e di riporto.

Le fasce perimetrali a sud, lungo la viabilità principale, e a nord, verso valle, dovranno essere adeguatamente piantumate per assicurare un corretto inserimento paesaggistico ed ambientale.

Si dovrà tenere conto della presenza di un tracciato dell'Acquedotto del Fiora e della conseguente fascia di rispetto.

Le attività produttive che comportano emissioni inquinanti (aria, rumore) sono subordinate alla valutazione degli effetti che le emissioni possono comportare sulla qualità dell'aria e del clima acustico, nonché all'adozione di tecnologie pulite e di sistemi di abbattimento.

Dovranno inoltre essere valutate la quantità e le caratteristiche dei rifiuti (urbani e speciali) che saranno prodotti ed il loro impatto sul sistema di raccolta esistente.

Le superfici impermeabili degli spazi carrabili dovranno essere dotate di sistemi di raccolta e trattamento delle acque di prima pioggia.

Per i prelievi d'acqua ai fini produttivi deve essere previsto un sistema di approvvigionamento idrico alternativo favorendo il ricorso alle acque sotterranee di qualità meno pregiata di quelle destinate al consumo umano.

Dovranno essere predisposti opportuni elementi vegetazionali di filtro verso le aree esterne.

5. Fattibilità:

F2g (fattibilità geomorfologica con normali vincoli)

L'attuazione è subordinata all'esecuzione in fase di piano attuativo di adeguate indagini geologico-tecniche funzionali al tipo di intervento previsto, con la ricostruzione del MODELLO GEOLOGICO e GEOTECNICO, ai sensi del D.M. 14/01/2008, attraverso la parametrizzazione geotecnica e geodinamica dei terreni. Le indagini geologico-tecniche sono mirate alla ricostruzione del MODELLO GEOLOGICO, che sarà definito attraverso un rilevamento geologico, prospezioni sismiche, rilievo geomeccanico e sondaggi geognostici in numero sufficiente e spinti fino alla profondità significativa dell'intervento. Il modello geologico e geotecnico ricostruito, deve essere in grado di realizzare eventuali verifiche sulla stabilità del versante che si rendessero necessarie.

F1I (fattibilità idraulica senza particolari limitazioni)

Non si prescrivono specifiche condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. Non esistono fossi che possono interferire con l'intervento previsto.

F2s (fattibilità sismica con normali vincoli)

Considerando la HVSR_S_6, considerando gli affioramenti lapidei arenacei rilevati ed il pozzo P20, vista la presenza di terreni con basso contrasto di impedenza sismica (Rapporto Impedenza RI<2), pur ricadendo in una zona suscettibile di amplificazioni locali (MOPS), non vengono date prescrizioni sulla fattibilità sismica.

Ultima modifica Venerdì, 24 Marzo, 2023 - 13:00