Art. 96 Discipline degli interventi riguardanti i caratteri degli edifici
1. Per gli edifici di origine rurale esistenti dovranno essere mantenuti e/o ripristinati i caratteri rurali, non ammettendo elementi costruttivi, di arredo o decoro riconducibili a contesti urbani o comunque estranei, anche nelle strutture e negli spazi di pertinenza, così come indicato al successivo art. 97.
2. Negli interventi di recupero si dovranno eliminare le forme di degrado tipologico esistenti e gli eventuali manufatti incongrui e risanare le forme di alterazione e di inquinamento ambientale presenti. Inoltre dovranno essere conservati e recuperati gli elementi architettonici qualificanti, degli edifici e degli spazi aperti e il loro uso, le pavimentazioni, i materiali, i manufatti e le tecnologie tipiche.
3. Negli interventi edilizi si dovrà comunque prevedere il riutilizzo dei materiali e delle tecniche costruttive tradizionali; non sono ammessi, in quanto considerati incongrui, i seguenti materiali ed elementi:
- - architravi o archi in cemento faccia vista nelle aperture;
- - intonaci in malta di cemento;
- - parapetti in cemento armato a vista;
- - canne fumarie in cemento o materiale analogo lasciati a vista;
- - terrazze a tasca;
- - avvolgibili e rotolanti.
4. Un'unica scala esterna, se consentita dalla categoria di intervento prevista o in sostituzione di corpi scala esterni incongrui, potrà essere realizzata con soluzione architettonica tradizionale a rampa unica appoggiata al fronte dell'edificio, in muratura o secondo la modalità ricorrente per la tipologia e l'epoca di costruzione dell'edificio oggetto di intervento.
È comunque da escludere l'utilizzo di gradini rivestiti in marmo.
5. Negli edifici con intervento fino alla ristrutturazione edilizia limitata di tipo a (ri-a) si raccomanda l'uso di infissi in legno; negli altri edifici sono ammessi materiali diversi purché compatibili con i caratteri degli edifici, mentre non sono consentiti infissi color alluminio, ottone o comunque di colore contrastante con il contesto tradizionale.
6. Per gli interventi sulle facciate degli edifici esistenti si dovrà valutare la possibilità di riordinare i cavi della rete elettrica e telefonica presenti o previsti.