Norme Tecniche di attuazione del Piano Operativo

Art. 94 Pianura alta (Pal) (R3)

1. È la parte della pianura compresa tra le pendici collinari e la via di Biserno, fino al canale orientale di Rimigliano, e poi fino alla ferrovia ed è caratterizzata dall'esclusiva presenza di suoli agricoli, anche se prevalentemente frammentati vista l'accentuata divisione proprietaria.

2. Tutti gli interventi dovranno garantire la salvaguardia dell'assetto idraulico-agrario della bonifica, del reticolo idraulico minore e della vegetazione riparia e la tutela o il recupero della trama fondiaria, della rete della viabilità poderale, dei filari alberati e delle siepi campestri.

3. Nelle eventuali nuove piantumazioni si dovrà evitare l'oscuramento di visuali interessanti, di suggestione paesaggistica o di osservazione di particolarità di valore naturalistico.

4. Per il patrimonio edilizio esistente non è ammesso il cambio d'uso verso la destinazione residenziale, salvo il caso di edifici strumentali agricoli dichiarati non funzionali all'attività agricola con P.A.P.M.A.A. già approvato alla data di adozione del secondo Piano Strutturale (06/12/2013).

5. Nelle aree periurbane ovest del capoluogo (R3.1) qualsiasi intervento sul patrimonio edilizio legittimo esistente, fatti salvi quelli promossi dalle aziende agricole, eccedente la manutenzione straordinaria è subordinato alla rimozione degli eventuali manufatti fatiscenti e/o incongrui presenti nel resede di pertinenza.

6. Le connessioni ecologiche della pianura alta (R3.2) sono elementi lineari corrispondenti a tratti del reticolo idrografico principale che collegano le aree di più rilevante valore naturalistico ed ambientale, da sottoporre a tutela. La valorizzazione dei corsi d'acqua quali Botro ai Marmi, Botro Bufalone, Fosso Val di Gori e Fosso Renaione, ai fini dell'individuazione di percorsi per la fruizione escursionistica è ammessa se compatibile con la salvaguardia degli alvei e della vegetazione riparia. Eventuali interventi sugli ecosistemi fluviali dovranno salvaguardare la vegetazione ripariale, valorizzando le tecniche di ingegneria naturalistica, e garantire la conservazione degli habitat faunistici presenti.

Ultima modifica 1 Settembre 2022