Norme Tecniche del Piano Operativo

Art. 1 Contenuti del Piano Operativo

1. Il PO del Comune di San Casciano Val di Pesa (da ora in poi PO) è lo strumento di pianificazione urbanistica con il quale viene disciplinata l'attività urbanistica ed edilizia dell'intero territorio comunale. Esso attua i principi, le direttive e gli indirizzi del Piano Strutturale (da ora in poi PS) specificando le prescrizioni fino alla scala del singolo lotto e del singolo edificio, definisce, nel rispetto dei principi di sviluppo sostenibile, le regole e le azioni di tutela, di riqualificazione e valorizzazione del patrimonio territoriale ed insediativo per mezzo della disciplina delle trasformazioni urbanistiche, edilizie ed infrastrutturali.

2. Il PO contiene:

  • a) La disciplina per la gestione degli insediamenti esistenti, valida a tempo indeterminato:
    • - disposizioni di tutela e di valorizzazione dei centri e dei nuclei storici, comprese quelle riferite a singoli edifici e manufatti di valore storico, architettonico e testimoniale;
    • - la disciplina del territorio rurale, in conformità alle disposizioni di cui al titolo VII, al fine di assicurare il perseguimento degli specifici obiettivi di qualità previsti dalla normativa regionale, compresa la ricognizione e la classificazione degli edifici o complessi edilizi di valenza storico-testimoniale;
    • - gli interventi sul patrimonio edilizio esistente all'interno del territorio urbanizzato diversi dal quelli di cui alla lettera b);
    • - le zone connotate da degrado;
    • - la disciplina della distribuzione e localizzazione delle funzioni;
  • b) La disciplina delle trasformazioni degli assetti insediativi, infrastrutturali ed edilizi del territorio, dimensionate sulla base del quadro strategico quinquennale rispetto alle dimensioni massime sostenibili:
    • - gli interventi che, in ragione della loro complessità e rilevanza, si attuano medianti piani attuativi, progetti unitari convenzionati;
    • - interventi all'interno del territorio urbanizzato diversi da quelli sopra detti e di cui alla lettera a) disciplinati dalla disciplina di Piano o da altre normative nazionali e/o regionali;
    • - previsioni relative all'edilizia residenziale sociale;
    • - l'individuazione delle aree destinate ad opere di urbanizzazione primaria e secondaria, comprese le aree a standard d cui al D.M. 1444/68 nel rispetto dei dimensionamenti dati dal Piano Strutturale;
    • - individuazione dei beni sottoposti a vincolo ai fini espropriativi ai sensi delle vigenti normative statali e regionali in merito all'esproprio per opere pubbliche e di pubblica utilità;
    • - la disciplina della perequazione urbanistica rispetto a determinate aree di trasformazione;
  • c) Le disposizioni date dal Piano Strutturale;
  • d) Le disposizioni volte all'abbattimento delle barriere architettoniche in ambito urbano al fine di garantire un'adeguata accessibilità delle strutture di uso pubblico, degli spazi comuni della collettività e delle infrastrutture;
  • e) Le disposizioni di coordinamento con la normativa comunale di settore.

3. Le previsioni del PO sono supportate:

  • - dalla ricognizione e dalle disposizioni concernenti la tutela del patrimonio territoriale in recepimento della disciplina dei beni paesaggistici, gli obiettivi e le prescrizioni definiti dal Piano di Indirizzo Territoriale con valenza di piano paesaggistico Regionale (da ora in poi PIT/PPR);
  • - dal quadro conoscitivo del patrimonio edilizio esistente, delle aree urbanizzate e delle relative criticità compresi gli elementi di rischio idrogeologico e sismico;
  • - dalla valutazione di fattibilità geologica, idraulica e sismica degli interventi e dall'individuazione delle misure di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico;
  • - dal monitoraggio dei dati della domanda e dell'offerta di edilizia residenziale sociale e dalle azioni conseguenti.

4. Le previsioni di cui alla lettera b) perdono efficacia nel caso in cui alla scadenza del quinquennio di efficacia del PO, o della modifica sostanziale che li contempla:

  • - ove soggetti a Piani Attuativi e Progetti Unitari Convenzionati ove non sia stata stipulata la relativa convenzione, oppure non sia stato formato un valido atto unilaterale d'obbligo a favore dell'Amministrazione Comunale che corrisponda ai contenuti previsti dalla schema di convenzione approvato;
  • - nel caso di interventi diretti quando non sia stato rilasciato il relativo titolo edilizio. L'entrata in vigore di nuove previsioni urbanistiche, inoltre, comporta la decadenza dei permessi a costruire, se in contrasto con le previsioni stesse, salvo che i relativi lavori siano stati iniziati e siano completati entro il termine di tre anni dall'inizio lavori;
  • - nel caso in cui si tratti di vincoli preordinati all'esproprio finalizzati alla realizzazione di interventi di interesse pubblico, se non è stato approvato il progetto definitivo di opera pubblica.

5. Il PO è organizzato in quattro parti:

  • - Parte 1: disposizioni generali, valide a tempo indeterminato;
  • - Parte 2: disciplina per la gestione degli insediamenti esistenti, valida a tempo indeterminato;
  • - Parte 3: disciplina delle trasformazioni degli asseti insediativi, infrastrutturali ed edilizi del territorio, con valenza quinquennale secondo quanto disposto dai commi 9, 10 e 11 dell'art.95 della LR 65/2014;
  • - Parte 4: norme finali e transitorie, con valenza fino alla data di approvazione del PO.

6. Il presente PO è costituito dai seguenti documenti:

A - Relazioni

A1 - Relazione generale di Piano Operativo

A2- Relazione sulla coerenza interna ed esterna delle previsioni del piano con ricognizione delle prescrizioni del PIT e del PTC

B. Norme

A4 - Norme Tecniche del PO

  • - Allegato 01 - Progetti Norma Aree di Trasformazione (AT)
  • - Allegato 02 - Schede normative dei Nuclei Rurali
  • - Allegato 03 - Schede Complessi Edilizi in Territorio Aperto
  • - Allegato 04 - Edifici schedati dei centri urbani
  • - Allegato 05 - Schede edifici in Territorio Aperto
  • - Allegato 06 - Schede Opere Pubbliche OOPP

C. Elaborati cartografici di progetto - Usi del suolo e modalità di intervento e di attuazione:

PO.01 - Centri Urbani - San Casciano Nord scala 1:2000

PO.02 - Centri Urbani - San Casciano Sud scala 1:2000

PO.03 - Centri Urbani - Chiesanuova - La Romola scala 1:2000

PO.04 - Centri Urbani - Cerbaia - San Pancrazio scala 1:2000

PO.05 - Centri Urbani - Ponterotto - Calzaiolo - Bargino scala 1:2000

PO.06 - Centri Urbani - Mercatale - Montefiridolfi scala 1:2000

PO.07 - Centri Urbani - Spedaletto - Montecapri - Sant'Andrea in Percussina scala 1:2000

PO.08 - Centri Urbani - Talente - Croce di Via - Calcinaia scala 1:2000

PO.09.1 Territorio Aperto nord scala 1:10.000

PO.09.1 Territorio Aperto sud scala 1:10.000

PO.09.2 Territorio Aperto nord - Edifici, nuclei rurali, complessi scala 1:10.000

PO.09.2 Territorio Aperto sud - Edifici, nuclei rurali, complessi scala 1:10.000

PO.09.3.1 Territorio Aperto - Aree soggette ad altre funzioni - Aree di Trasformazione scala 1:4.000

PO.09.3.2 Territorio Aperto - Aree soggette ad altre funzioni - scala varie

PO.10.1 Disciplina dei Centri storici scala 1:1.000

PO. 10.2 Disciplina dei Centri storici scala 1:1.000

C. Altri documenti di Piano

PO - Piano Protezione Civile Comunale

PO - Piano Protezione Civile Comunale - Allegati

D. Valutazione ambientale strategica (VAS)

Rapporto Ambientale

Allegato 01 -Aria;

Allegato 02- Acqua;

Allegato 03- Paesaggio;

Sintesi Non Tecnica

E- Studi geologici e di fattibilità

Relazione geologica e Allegato A - Schede di fattibilità geologica e sismica;

Tav. G.1 Nord - Carta della pericolosità geologica. Scala 1:10.000;

Tav. G.1 Sud - Carta della pericolosità geologica. Scala 1:10.000;

Tav. G1.1N - Osservazioni al Piano Stralcio Assetto Idrologico-PAI- Scala 1:10.000;

Tav. G1.1S - Osservazioni al Piano Stralcio Assetto Idrologico-PAI- Scala 1:10.000;

Tav. G2N - Carta della pericolosità sismica locale- Scala 1:10.000;

Tav. G2S - Carta della pericolosità sismica locale- Scala 1:10.000;

Tav. G3N - Carta delle aree con problematiche idrogeologiche - Scala 1:10.000;

Tav. G3S - Carta delle aree con problematiche idrogeologiche - Scala 1:10.000;

Tav. G4 N - Carta delle Fattibilità. Scala 1:2.000;

Tav. G4 S - Carta delle Fattibilità. Scala 1:2.000;

F- Studi idrologici ed idraulici

Relazione idrologica ed idraulica di supporto al PO

Art. 2 Valore prescrittivo degli elementi costituivi del Piano Operativo

1. Gli elaborati cartografici di progetto del PO sono costituiti dalle tavole dei Centri Storici e dalle tavole "Usi del suolo e modalità di intervento ed attuazione" in scala 1:2000 relative al territorio urbanizzato e in scala 1:10.000 relative al territorio rurale. Esse contengono segni grafici, sigle e simboli, il cui carattere prescrittivo è precisato ai successivi commi.

2. Nelle tavole in scala 1:2000 per ogni area in esse individuata, sono presenti un gruppo di sigle disposte ed organizzate secondo uno schema fisso e ricorrente:

  • - nel primo quadrante in alto a sinistra è indicato il Tessuto urbano riconosciuto dal PS per ogni centro abitato e riferito a quelli individuati dall'abaco dei morfotipi delle urbanizzazioni contemporanee per l'invariante n.3 del PIT;
  • - nel secondo quadrante in alto a destra è riportata la tipologia edilizia;
  • - nel terzo quadrante in basso a destra viene indicato il tipo di intervento specifico ed esclusivo ammesso. Quando presente, tale intervento prevale su quelli indicati nelle norme generali;
  • - nel quarto quadrante in basso a sinistra viene indicata la destinazione d'uso specifica ed esclusiva. Quando presente, tale destinazione d'uso prevale su quelle indicate nelle norme generali;
  • - con la sigla AT-PA sono individuate le aree sulle quali sono previsti interventi da attuarsi previo Piano Attuativo e successiva presentazione di idoneo titolo abilitativo;
  • - con la sigla AT-PUC sono individuate le aree sulle quali sono previsti interventi da attuarsi mediante progetti unitari convenzionati in coerenza con le vigenti disposizioni legislative regionali;
  • - con la sigla AT-ID sono individuate le aree sulle quali sono previsti interventi da attuarsi mediante intervento edilizio diretto.

3. Il Regolamento Edilizio e le altre disposizioni regolamentari comunali di settore concorrono alla disciplina del territorio comunale e del patrimonio edilizio esistente, in coordinamento con le disposizioni di cui alle presenti Norme di Attuazione e relativi allegati. In caso di contrasto prevalgono le previsioni e/o disposizioni contenute nel presente PO.

4. La normativa sopravvenuta, di carattere generale o di settore o degli strumenti urbanistici, giuridicamente prevalente sulle norme locali si applica in aggiornamento alle disposizioni del presente PO fatte salve le prescrizioni più restrittive di quest'ultimo.

5. In caso di difformità tra gli elaborati grafici del presente PO, devono ritenersi valide le indicazioni contenute negli elaborati di maggior dettaglio.

6. Limitati e contenuti disallineamenti tra gli elaborati cartografici del PO e la reale consistenza dei luoghi, come derivante da misurazioni effettuate sul posto devono essere ricondotti alla fisiologica ed inevitabile non coincidenza tra i sistemi cartografici in uso (ellissoide internazionale con proiezione Gauss-Boaga ed ellissoide di Bessel con proiezioni Soldner-Cassini), operando una armonizzazione tra i due sistemi cartografici e tollerandone modeste difformità.

7. In caso di difformità tra i contenuti delle presenti Norme e le indicazioni grafiche sulle carte prevalgono i contenuti delle Norme.

Ultima modifica Mercoledì, 26 Aprile, 2023 - 16:07