Norme Tecniche del Piano Operativo

Art. 30 Impianti di depurazione, reti approvvigionamento e scarichi idrici

1. Gli impianti di depurazione esistenti sul territorio comunale possono essere verificati nell'elaborato QC03 del Piano Strutturale. Le reti fognarie e di acquedotto sono verificabili sull'elaborato del PS denominato QC7 ma per la situazione aggiornata deve essere contattato il gestore.

2. Gli interventi di realizzazione, adeguamento e manutenzione delle reti fognarie, idrauliche e di depurazione sono sempre consentiti e sono riservati agli Enti pubblici preposti e/o a soggetti e/o enti gestori da essi autorizzati, nel rispetto delle normative di settore vigenti.

3. All'interno delle fasce di rispetto:

  • - dei depuratori non è consentita la nuova edificazione;
  • - delle captazioni ad uso idropotabile devono essere rispettate le normative vigenti per le aree di salvaguardia;

4. La realizzazione di interventi relativi ad impianti idrici, fognari e depurativi da parte di soggetti privati deve seguire quanto esplicitato ai commi successivi.

5. Approvvigionamenti idrici: i nuovi insediamenti e/o le modifiche della destinazione d'uso di insediamenti esistenti che comportino significativi incrementi dei prelievi idrici sono sottoposti alla preventiva verifica della disponibilità della risorsa mediante richiesta all'ente competente o suo gestore.

6. Nel caso di nuovi insediamenti derivanti da interventi di nuova edificazione o ristrutturazione urbanistica è fatto obbligo realizzare reti duali per il riutilizzo delle acque meteoriche di dilavamento delle coperture destinandole ad usi non potabili ma funzionali all'abitazione (es. scarico WC). Devono essere previsti all'interno delle aree di proprietà adeguati serbatoi di accumulo delle acque meteoriche.

7. Scarichi idrici in zone servite da pubblica fognatura : per i nuovi insediamenti e/o modifiche della destinazione d'uso di insediamenti esistenti comportanti significativo incremento di produzione dei reflui in zona servita dalla pubblica fognatura è fatto obbligo di provvedere al relativo allacciamento, previa valutazione del volume e delle caratteristiche delle acque reflue derivanti dalla trasformazione e del relativo impatto sul sistema fognario e depurativo. In accordo con l'ente competente deve essere attestata l'adeguatezza della rete fognaria e della compatibilità del maggior carico indotto alla residua potenzialità del sistema di depurazione esistente. L'innesto un carico aggiuntivo ulteriore la potenzialità del sistema di depurazione è condizionato all'adeguamento tecnico e dimensionale dello stesso o all'individuazione di una soluzione depurativa alternativa, allo scopo di garantire la tutela dei corpi idrici ricettori ed il rispetto di quanto prescritto dalla vigente normativa in materia. Il sistema di pretrattamento deve essere progettato in conformità alle disposizioni contenute nel Regolamento del Servizio Idrico Integrato.

8. Scarichi idrici in zone non servite dalla pubblica fognatura: per i nuovi insediamenti e/o per le modifiche di destinazione d'uso di insediamenti esistenti comportanti significativo incremento dei produzione di reflui in zona non servita dalla pubblica fognatura è fatto obbligo di verificare, anche in accordo con gli enti competenti, la fattibilità tecnico-economica dell'opera di collettamento alla rete fognaria. Nel caso in cui tale verifica desse esito favorevole è fatto obbligo l'allaccio alla pubblica fognatura. Nel caso in cui l'allaccio non fosse possibile, le trasformazioni sono possibili solo se viene garantito un idoneo trattamento depurativo autonomo previa valutazione dell'impatto dello scarico depurato sulla qualità del corpo idrico ricettore. Devono essere evitati problemi di tipo igienico sanitario connessi al sistema di smaltimento e rispettate tutte le normative legate alla vulnerabilità idrogeologica nonché le altre normative di settore vigenti.

Ultima modifica Mercoledì, 26 Aprile, 2023 - 16:07