Norme Tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

Art. 47bis SOTTOZONE "F4": COMPLESSI TURISTICO-RICETTIVI DI PROGETTO

1. Sono le nuove aree di espansione destinate ad attrezzature turistico ricettive e campeggi, individuate con apposita simbologia nelle tavole del R.U.. L'attuazione avverrà mediante P.P di iniziativa privata estesi alla sottozona, fatta salva la possibilità ove specificato di intervenire con Piano Complesso di Intervento.

2. Nelle successive descrizioni delle singole aree di intervento sono indicati i parametri urbanistici, tipologici, morfologici e gli strumenti attuativi relativi a ciascuna di esse; le superfici e i volumi riportati sono da considerarsi assegnati, indipendentemente dal rilievo dell'area da effettuarsi al momento della redazione del Piano di attuazione. Per tutte le aree di intervento, si riportano di seguito le schede normative contenenti prescrizioni e/o indicazioni di riferimento per il Piano Attuativo.

Le prescrizioni vincolano l'attuazione al loro rispetto.

Le indicazioni esprimono criteri e modalità da approfondire in fase di progettazione. L'eventuale discostamento da una indicazione dovrà essere motivato dai richiedenti e valutato dal Consiglio Comunale, in piena autonomia, in sede di approvazione del Piano Attuativo, senza comunque che ciò costituisca variante al R.U..

Nelle schede sono individuati i seguenti elementi:

  • - l'assetto urbanistico dell'area;
  • - i parametri urbanistici;
  • - la superficie, descrizione e/o localizzazione di servizi e infrastrutture;
  • - gli eventuali allineamenti degli edifici;
  • - eventuali ulteriori prescrizioni e/o indicazioni specifiche dell'area.

Inoltre, per le aree di intervento più significative ai fini del disegno urbano complessivo, le tavole di azzonamento in scala 1:2.000 e/o in scala 1:10.000 individuano, all'interno del perimetro del comparto e con carattere prescrittivo per il Piano Attuativo, la localizzazione relativa a:

  • - servizi e infrastrutture;
  • - allineamenti degli edifici;
  • - le alberature in filare, ferme restando le distanze tra pianta e pianta previste dalle presenti norme e dal R.E..

3. Le aree di intervento sono individuate, nelle tavole del R.U. di azzonamento in scala 1:2.000 e/o in scala 1:10.000, con apposita simbologia e perimetrazione e costituiscono Comparto Unitario di intervento ai sensi dell'art. 2 delle presenti norme, con valore di Piano Attuativo.

4. Si individuano le seguenti schede normative relative alle aree di intervento:

TAV. 8.1- AREA DI INSEDIAMENTO CASCIA: F4-1

Intervento localizzato a ovest del centro storico di Cascia, lungo la strada Cascia-Borgo. L'area interessata dal comparto si colloca in una zona intermedia fra il vecchio nucleo di Cascia e la recente edificazione cresciuta sulla direttrice Cascia-Borgo. Con questo intervento si vuole dare continuità al disegno urbano di questo settore prevedendovi funzioni a carattere ricettivo e spazi articolati di verde pubblico che lasciano l'area ampiamente libera e poco strutturata.

Qualora la realizzazione delle previste attrezzature, servizi e/o infrastrutture di pubblica utilità, si rendesse necessaria prima dell'attuazione del comparto, il presente intervento ed eventuali interventi contenuti in altri comparti, possono essere attuati dall'Amministrazione Comunale tramite Piano Complesso di Intervento di cui all'art. 56 della L.R. 1/2005. In tal caso il Piano definirà gli impegni giuridicamente vincolanti che dovranno essere assunti dai soggetti privati che intendono partecipare alla sua realizzazione.

PRESCRIZIONI:

  • - parametri urbanistici: Sup. utile lorda: mq. 4.000; H. max: ml. 7,00
  • - il complesso, unicamente destinato a ricettivo con tipologia alberghiera o residence, dovrà svilupparsi su due piani fuori terra e avere una veste architettonica unitaria.
  • - nella progettazione del comparto si dovrà prevedere la realizzazione della viabilità di P.R.G. che disimpegna il limite ovest del comparto stesso, così come individuato nella tavola di azzonamento in scala 1:2.000;
  • - dovrà essere realizzato un parcheggio pubblico di mq 2.300 adiacente alla viabilità pubblica;
  • - dovrà essere realizzato un'area unitaria di mq 8.000 a verde pubblico attrezzato adiacente alla viabilità pubblica ed accessibile dal nuovo parcheggio pubblico. L'area a verde attrezzato dovrà essere progettata, secondo il criterio di risparmio delle risorse, prevedendo il recupero delle acque piovane a fini irrigui.

TAV. 14.2 - AREA DI INSEDIAMENTO CETINA- CILIEGI: F4-2

Intervento localizzato a sud dell'abitato di Cetina fra la via S. Pertini e la strada comunale che conduce alla Chiesa di Cetina.

L'area interessata dal comparto si colloca in una zona intermedia fra l'edificato di Cetina e la strada provinciale del Pian di Rona.

Qualora la realizzazione delle previste attrezzature, servizi e/o infrastrutture di pubblica utilità, si rendesse necessaria prima dell'attuazione del comparto, il presente intervento ed eventuali interventi contenuti in altri comparti, possono essere attuati dall'Amministrazione Comunale tramite Piano Complesso di Intervento di cui all'art. 56 della L.R. 1/2005. In tal caso il Piano definirà gli impegni giuridicamente vincolanti che dovranno essere assunti dai soggetti privati che intendono partecipare alla sua realizzazione.

PRESCRIZIONI:

  • - parametri urbanistici: Sup. utile lorda: mq. 4.000; H. max: ml. 7,00
  • - il complesso, unicamente destinato all'attività ricettiva, dovrà disporsi allineandosi alle volumetrie esistenti. L'edificio che dovrà svilupparsi su due piani fuori terra ospiterà una struttura ricettiva per 200 posti letto e dovrà avere una veste architettonica unitaria;
  • - nella progettazione del comparto si dovrà prevedere la realizzazione della viabilità pubblica di penetrazione, così come individuato nella tavola di azzonamento in scala 1:2.000;
  • - dovrà essere realizzata un'area a verde pubblico attrezzato, così come individuato nella tavola di azzonamento in scala 1:2.000. L'ampia area dovrà essere concepita aperta, in modo da mantenere la continuità con la campagna adiacente. L'area a verde attrezzato dovrà essere progettata, secondo il criterio di risparmio delle risorse, prevedendo il recupero delle acque piovane a fini irrigui;
  • - dovrà essere realizzato un percorso pedonale così come individuato nella tavola di azzonamento in scala 1:2.000.

5. La fattibilità geologico-tecnica dei seguenti interventi è direttamente deducibile dalle relative schede e tavole contenute nella "Relazione Geologica" di supporto al "Regolamento Urbanistico" cui si rimanda e che diviene parte integrante delle seguenti previsioni urbanistiche.

6. Aree destinate a campeggio

Le zone "F4" destinate a campeggi, indicate con apposito perimetro ed apposita simbologia nelle planimetrie del R.U., costituiscono Comparto Unitario di intervento ai sensi dell'art. 2 delle presenti norme, l'attuazione è subordinata all'approvazione di un piano attuativo convenzionato, con le modalità di cui alla Legge Regionale vigente, esteso all'intera area di intervento.Per quanto non disciplinato nel presente comma, si applica la normativa di settore vigente.

Le realizzazioni saranno subordinate anche alle seguenti condizioni:

  • - sia effettuata una preventiva valutazione della compatibilità ambientale;
  • - non vi sia prelievo di risorsa idrica se non sia dimostrata la compatibilità con la quantità disponibile della risorsa stessa;
  • - sia previsto l'impianto di specie arboree adeguate alle caratteristiche dei suoli e dell'ambiente in genere;
  • - sia stipulata una preventiva convenzione con l'Amministrazione Comunale.

Le superfici destinate a viabilità e piazzole, nei limiti della normativa vigente, devono essere pavimentate con sistemi permeabili o semipermeabili che consentano una agevole rimozione ai fini di future esigenze di recupero ambientale. È ammessa la realizzazione di edifici, nella misura strettamente indispensabile in base alla normativa vigente, ove non sia possibile il riuso di volumi esistenti.

Le alberature e le sistemazioni a verde esistenti devono essere mantenute ed eventualmente potenziate.

Con l'esclusione della struttura ricadente all'interno della sottozona E1, nei campeggi è consentita la presenza di roulottes ed altri manufatti realizzati con materiali leggeri non vincolati permanentemente al suolo, installati a cura della gestione, quali mezzi sussidiari di pernottamento, nei limiti della normativa vigente.

La distanza fra i manufatti non potrà essere inferiore a m. 10 ed attorno ad essi dovranno essere previste adeguate schermature vegetali; essi non potranno avere altezza complessiva superiore a m. 3, e superficie utile netta superiore a mq. 30.

In relazione alla normativa di settore vigente, i campeggi dovranno avere una classificazione di almeno tre stelle.

Nelle tavole del R.U. vengono individuate le seguenti aree a destinazione campeggio:

TAV. 1.2 SCALA 1:10.000 E TAV. 14.2 SCALA 1:2.000: COMPARTO N. "F4-3" Campeggio di pianura: "Nibbio di sotto" - "Folcoli II"

PRESCRIZIONE:

  • - eventuali manufatti volumetrici, anche se realizzati in strutture leggere e a carattere temporaneo, non dovranno interessare la porzione ricadente in pericolosità idro-geologica di classe 4.

TAV. 1.5 SCALA 1:10.000: COMPARTO N. "F4-4"

Campeggio di montagna: "I Piani".

6.1 La classe di fattibilità geologico-tecnica di eventuali interventi da realizzare in queste aree, laddove le carte geologico-tecniche appositamente redatte non riportano direttamente il numero indicante la classe di fattibilità stessa, in corrispondenza del punto di previsione, si ricava da una corrispondenza diretta dal grado di pericolosità del sito: per un intervento che ricade in area a pericolosità P2 si avrà una fattibilità di Classe II, per uno in area P3 si avrà una Classe III e per uno in P4 una Classe IV, o, laddove è presente lo studio idraulico allegato al regolamento urbanistico, la Classe III.

Si ricorda che:

  • - per le aree ricadenti in classe di Fattibilità III sono richieste indagini di dettaglio a livello di area nel suo complesso sia come supporto alla redazione degli strumenti urbanistici attuativi che nel caso di intervento diretto. L'esecuzione di quanto previsto da tali indagini in termini di bonifica, miglioramento dei terreni e particolari tecniche di fondazione costituiscono un vincolo specifico per il rilascio della concessione edilizia.

Circa la Fattibilità geologico-tecnica degli interventi di Manutenzione Ordinaria e Straordinaria, Ampliamento, Sopraelevazione, Nuovi edifici, Demolizioni e Ricostruzioni, Verde Pubblico attrezzato, Parchi, etc., ricadenti in queste zone si fa espresso riferimento a quanto contenuto nelle Tabelle denominate "Classe di fattibilità in funzione del tipo d'intervento edilizio od urbanistico e del grado di pericolosità idraulica dell'area interessata" e "Classe di fattibilità in funzione del tipo d'intervento edilizio od urbanistico e del grado di pericolosità geologica dell'area interessata", contenute nella "relazione geologica" di supporto al "Regolamento urbanistico", che diviene parte integrante di quest'articolo.

Si ricorda infine che tutti gli interventi risultano comunque soggetti alla applicazione delle salvaguardie sovracomunali (Autorità di Bacino del Fiume Arno etc.) nel caso rientrino in dette perimetrazioni (vedi relazione geologica allegata al R.U.)

Art. 47 ter - SOTTOZONA "F5" (F2 - F3) - TAV. 14.2 - Loc. Ciliegi - scala 1:2000: ZONA MISTA - ATTREZZATURE E SERVIZI DI INTERESSE URBANO E TERRITORIALE (F2) - COMPLESSI TURISTICO-RICETTIVI ESISTENTI (F3).

Intervento localizzato nei pressi del casello Autostradale A1 in località I Ciliegi: viene consentito l'insediamento di attività già previste per le zone "F2" (disciplinate dall'art. 42 delle presenti norme) limitatamente ad una volumetria pari al 30% dell'esistente.

1. Tale zona "F5", comprende le aree e gli edifici le qui destinazioni sono già previste per le zone "F2" ed "F3", e più precisamente: ad attrezzature turistico ricettive, di interesse pubblico amministrative, culturali, sociali, religiose, ospedaliere, socio-sanitarie, militari, di pubblica sicurezza e vigilanza, di prevenzione incendi, carcerarie, di istruzione media superiore ed universitaria, a fiere e spettacoli viaggianti, ad aree attrezzate per nomadi, nonché quelle destinate agli impianti tecnici, tecnologici, distributivi annonari e di trasporto (elettricità, telefoni, nettezza urbana, trasporti pubblici, ecc.) ed ai servizi connessi.

Le specifiche destinazioni d'uso sono individuate con apposita simbologia nella planimetria del R.U.

2. In tale sottozona il R.U. si attua per intervento edilizio diretto, previa redazione ed approvazione da parte del Comune di un progetto unitario esteso all'intera perimetrazione.

3. Eventuali deroghe alle disposizioni delle presenti norme possono essere concesse al Consiglio Comunale in sede di approvazione del progetto unitario di cui al comma precedente.

4. Per i volumi destinati esclusivamente a "F2" o ad "F3", si rimanda alle specifiche norme di settore esistenti.

Ultima modifica Mercoledì, 13 Settembre, 2023 - 16:49