Norme Tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

Art. 30 ZONE OMOGENEE "D": PRODUTTIVE

1. Sono le parti del territorio destinate ad impianti, attrezzature ed edifici per le attività produttive e commerciali. Esse sono suddivise nelle seguenti sottozone in relazione alle caratteristiche ambientali ed ai tipi di intervento ammessi:

  • Sottozona D1 - costituita da aree di saturazione o completamento edilizio; di cui fanno parte le sottozone D1S - zone speciali disciplinate con propria scheda normativa
  • Sottozona D2 - costituita da aree di nuova edificazione;
  • Sottozona D3 - costituita da aree oggetto di piani particolareggiati di attuazione del vecchio strumento urbanistico, piani di lottizzazioni, piani per gli insediamenti produttivi; all'interno della sottozona sono confermati gli indici urbanistici preesistenti, allo scopo di permettere il completamento delle eventuali edilizie non realizzate.
  • Sottozona D4 - costituita da aree oggetto di Piani Particolareggiati di Attuazione del vecchio Strumento Urbanistico a carattere prevalentemente terziario e commerciale in cui sono ammessi insediamenti commerciali relativi alla grande distribuzione commerciale non alimentare.

2. La generalità delle sottozone D1 è individuata come zona di recupero ai sensi dell'art. 27 della legge n. 457/78.

3. Destinazioni d'uso:

Per le sottozone D2 di nuova edificazione oggetto di Piani Attuativo sono individuate le seguenti destinazioni d'uso, specificate nelle singole schede normative di progetto:

  1. a) a carattere prevalentemente industriali e artigianali. All'interno di esse sono ammesse attività industriali, artigianali anche di servizio, magazzini o depositi anche all'aperto, commercio all'ingrosso, residenze pertinenziali di servizio o custodia, in misura non superiore ad una abitazione di mq. 110 per ogni lotto di superficie coperta di mq. 800.
    È ammessa altresì la presenza di attività terziarie, commerciali al dettaglio e/o per la media distribuzione e pubblici esercizi in misura non superiore al 45% della S.U. dell'intervento.
  2. b) a carattere prevalentemente terziarie e commerciali. All'interno di esse sono ammesse attività di commercio al dettaglio e/o media distribuzione, uffici e studi professionali, pubblici esercizi, servizi pubblici, artigianato di servizio compatibile con la residenza.
    È ammessa altresì la presenza di attività artigianali e industriali, purché non inquinanti in misura non superiore al 30% della S.U. dell'intervento così come di residenze di servizio o custodia nella misura di cui al punto a).

Nelle sottozone D1 sature e nelle sottozone D3, salvo norme specifiche per ciascuna delle aree di intervento, sono consentite indifferentemente le destinazioni di cui alle precedenti lettere a) e b), così come residenze pertinenziali di servizio o custodia, in misura non superiore ad una abitazione di mq. 110 per ciascuna azienda; è obbligatorio il Convenzionamento ogni qual volta si recuperi o realizzi volumetrie oltre i 1.500 mc.; i mutamenti di destinazione d'uso sono regolati dalla L.R. n. 1/2005."

le sottozone D4 a carattere prevalentemente terziario e commerciale sono ammessi insediamenti commerciali relativi alla grande distribuzione commerciale non alimentare. All'interno di esse sono ammesse attività di artigianato purché connesse alle attività commercialI svolte nell'ambito del comparto, magazzini e depositi delle attività stesse, uffici e studi professionali, pubblici esercizi, servizi pubblici, così come residenze di servizio o custodia in misura non superiore a due abitazioni di mq 110,00 per ciascuna azienda.

4. Disposizioni comuni alle sottozone:

Per la grande distribuzione gli interventi edilizi dovranno rispettare i limiti e le modalità previste dalla legislazione nazionale e regionale vigente. Anche in deroga ai parametri urbanistici di zona è consentita:

  • - la realizzazione di locali tecnologici (quali centrale termica, autoclave, impianto di depurazione, cabina elettrica), che costituiscano pertinenza dell'edificio principale, e siano architettonicamente armonizzati con esso;
  • - la realizzazione di soppalchi ad uso esclusivo di deposito di pertinenza dell'attività principale, purché l'altezza netta di essi non sia superiore a m. 2,40 e la pertinenzialità sia garantita con convenzione o con atto unilaterale d'obbligo da trascriversi nei registri immobiliari;
  • - la realizzazione, per le strutture commerciali, terziarie e direzionali, di parcheggi pertinenziali interrati anche su più livelli;
  • - la realizzazione di locali interrati o seminterrati, che abbiano funzione esclusivamente di deposito di pertinenza dell'attività principale, purché l'altezza netta di essi non sia superiore a m. 3,50 e la pertinenzialità sia garantita con convenzione o con atto unilaterale d'obbligo da trascriversi nei registri immobiliari;
  • - nell'altezza massima non sarà considerata l'altezza di attrezzature tecniche;
  • - la realizzazione di depositi pertinenziali a strutture commerciali non costituisce superficie utile lorda, a condizione che non ecceda il 50% della superficie di vendita e che la pertinenzialità sia garantita da atto d'obbligo trascritto nei registri immobiliari.
  • - la distanza minima degli edifici dal filo retro-marciapiede non dovrà essere inferiore a m. 8 (sono escluse portinerie e guardiole). La distanza minima dai confini laterali e tergali del lotto di pertinenza non dovrà essere inferiore a m. 10. Per i lotti inferiori a mq. 5.000 la distanza delle costruzioni dai confini del lotto è ridotta da ml. 10,00 a ml. 5,00.

5. Disposizioni specifiche per la Sottozona D1:

Indici urbanistici If 3,0 Rc 50% Hmax 12,00

5.1 Ove ammessi gli interventi di ricostruzione in conseguenza della sostituzione di volumi preesistenti non potranno avere altezza superiore a quella del più alto degli edifici confinanti o comunque non superare i ml. 12,00 e rispettare le prescrizioni morfologiche dell'allegato del R.U.

Gli interventi dovranno reperire superfici a parcheggio non inferiori a mq 1 ogni mc 10; a tal fine si precisa che il volume di riferimento è da intendersi quello ottenuto dal prodotto della superficie utile lorda per un'altezza virtuale di m. 4,50 o per l'altezza reale ove ad essa inferiore. Negli insediamenti a carattere commerciale a 100 mq. di S.U. dovrà comunque corrispondere la quantità minima di mq. 80 di spazi destinati a parcheggi o quella eventualmente maggiore prevista dal Piano di Adeguamento e Sviluppo della Rete Distributiva. I parcheggi potranno essere realizzati anche completamente interrati.

I complessi produttivi esistenti alla data del 28/01/1998, data di adozione del R.U., potranno essere ampliati oltre i parametri urbanistici previsti dalla sottozona, fino ad un massimo del 50% della superficie utile lorda, purché tale ampliamento sia subordinato alla presentazione di un Piano convenzionato di sviluppo aziendale e dell'occupazione, alla dimostrazione della compatibilità ambientale dell'intervento, con particolare riferimento alle emissioni e scarichi inquinanti, ed alla dimostrazione che l'intervento sia compatibile con l'accessibilità dell'area. Il piano di sviluppo aziendale e dell'occupazione ed il progetto di intervento saranno approvati dal Consiglio Comunale.

Nella realizzazione di volumi tecnici e/o di servizio, è ammessa una deroga ai limiti di altezza sopra indicati, esclusivamente per specifiche esigenze funzionali e/o di adeguamento a normative alle quali non sia possibile rispondere altrimenti.

5.2 Costituiscono eccezione alle prescrizioni previste nel presente comma al punto 1, pur ricadendo in Sottozona D1, le aree descritte dalle seguenti schede normative di progetto:

TAV. 8.2 - AREA DI INSEDIAMENTO OSTINA: "SOTTOZONA D1S - 1"

Indici urbanistici area "D1S": If 3,0 Rc 50% Hmax 8,00

Ai fini di un miglior inserimento paesaggistico, l'eventuale nuova volumetria localizzata nell'area lungo la strada provinciale, dovrà essere realizzata sulla stessa quota di campagna dell'edificio esistente e pertanto opportunamente schermata dal mantenimento, in rilevato, della scarpata naturale lungo la viabilità provinciale. In ogni caso tutta la parte dell'area produttiva visibile da sud dovrà essere opportunamente schermata con vegetazione locale. All'edificio residenziale facente parte dell'area produttiva, oltre alla relativa disciplina di zona, si applica in alternativa quanto disciplinato per gli edifici esistenti in zona agricola E5.

TAV. 15 - AREA DI INSEDIAMENTO RICAVO: "AREA INDUSTRIALE S.I.M.S."

L'area di sedime del nuovo impianto di finissaggio, contraddistinta con la dicitura "D1S" ed individuata catastalmente nel Foglio di Mappa n.96 dalla particella 37, potrà derogare dal limite di altezza di 12 m. (previsti per tale Comparto "D1") fino a un massimo di m. 17,00.

Indici urbanistici area "D1S": If 3,0 Rc 50% Hmax 17,00

Indici urbanistici rimanente area "D1": If 3,0 Rc 50% Hmax 12,00

TAV. 15 - AREA DI INSEDIAMENTO PIAN DELLA RUGGINOSA - "SOTTOZONA D1S - 2"

In tali aree la destinazione commerciale è ammessa subordinata all'adeguamento dell'attraversamento autostradale a servizio dell'intera zona industriale, da realizzarsi con le altre aziende operanti nell'area o autonomamente.

TAV. 17.1 - AREA DI INSEDIAMENTO MATASSINO: EX "AREA INDUSTRIALE LEONE"

La zona produttiva D1, "Ex Area Leone", viene individuata, avendone tutti i requisiti e le caratteristiche, come un sito che potrà essere utilizzato anche per attività di media e/o grande distribuzione commerciale, con le modalità, procedure e prescrizioni delle norme regionali vigenti. A tale fine potrà essere predisposto un progetto unitario esteso anche ad uno o più dei comparti contigui.

6. Disposizioni specifiche per le Sottozone D2:

L'attuazione edilizia potrà avvenire previa approvazione in Consiglio Comunale di un Piano Urbanistico attuativo convenzionato, di iniziativa pubblica (P.I.P.) o privata (P. di L.), fatta salva la possibilità ove specificato di intervenire con Piano Complesso di Intervento.

Nelle successive descrizioni delle singole aree di intervento sono indicati i parametri urbanistici, tipologici, morfologici e gli strumenti attuativi relativi a ciascuna di esse; le superfici e i volumi riportati sono da considerarsi assegnati, indipendentemente dal rilievo dell'area da effettuarsi al momento della redazione del Piano di attuazione. Per tutte le aree di intervento si riportano di seguito le schede normative dell'intervento contenenti prescrizioni e/o indicazioni di riferimento per il Piano Attuativo.

Le prescrizioni vincolano l'attuazione al loro rispetto.

Le indicazioni esprimono criteri e modalità da approfondire in fase di progettazione. L'eventuale discostamento da una indicazione dovrà essere motivato dai richiedenti e valutato dal Consiglio Comunale, in piena autonomia, in sede di approvazione del Piano Attuativo, senza comunque che ciò costituisca variante al R.U..

Nelle schede sono individuati i seguenti elementi:

  • - l'assetto urbanistico dell'area;
  • - i parametri urbanistici;
  • - la destinazione degli edifici;
  • - la superficie, descrizione e/o localizzazione di servizi e infrastrutture;
  • - gli eventuali allineamenti degli edifici;
  • - gli eventuali porticati di uso pubblico;
  • - le eventuali alberature in filare.
  • - eventuali ulteriori prescrizioni e/o indicazioni specifiche dell'area.

Inoltre, per le aree di intervento più significative ai fini del disegno urbano complessivo, le tavole di azzonamento in scala 1:2.000 individuano, all'interno del perimetro del comparto e con carattere prescrittivo per il Piano Attuativo, la localizzazione relativa a:

  • - servizi e infrastrutture;
  • - allineamenti degli edifici;
  • - le alberature in filare, ferme restando le distanze tra pianta e pianta previste dalle presenti norme e dal R.E..

Gli interventi dovranno reperire superfici a parcheggio non inferiori a mq.1/mc. 10; a tal fine si precisa che il volume di riferimento è da intendersi quello ottenuto da prodotto della superficie utile lorda per un'altezza virtuale di m. 4,50 o per l'altezza reale ove ad essa inferiore. Negli insediamenti a carattere commerciale a 100 mq. di S.U. dovrà corrispondere la quantità minima di mq. 80 di spazi destinati a parcheggi o quella eventualmente maggiore prevista dal Piano di Adeguamento e Sviluppo della Rete Distributiva. I parcheggi potranno essere realizzati anche completamente interrati.

Non sono consentiti insediamenti di aziende che trasformino, producano e commercino prodotti classificati insalubri (come da D.M. 23 Dicembre 1976 aggiornato con rettifiche D.M. 29 Marzo 1977 e successive modificazioni) di 1a e 2a categoria. Tali insediamenti se esistenti dovranno rispettare le leggi antinquinamento: acqua, aria, suolo, rumore. È consentita l'installazione di processi produttivi i cui scarichi siano assimilabili a quelli civili. Gli interventi edilizi dovranno prevedere la garanzia del regime non inquinante degli scarichi di qualsiasi genere ai sensi della legge 319/76.

Le sorgenti di inquinamento acustico, ai sensi del D.P.C.M. 1 marzo 1991, dovranno essere separate dalle residenze e dai confini del lotto mediante fasce di rispetto di profondità adeguata all'intensità della sorgente stessa.

Sui confini del lotto dovrà comunque essere prevista una fascia di rispetto con siepi sempreverdi ed alberature di alto fusto, di profondità adeguata e comunque non inferiore a m. 5.

7. Le aree di intervento sono individuate nelle tavole del R.U. con apposita simbologia e perimetrazione e costituiscono Comparto Unitario di intervento ai sensi dell'art. 2 delle presenti norme subordinato all'approvazione di un Piano Attuativo.

8. Si individuano le seguenti schede normative relative alle aree di intervento da attuare

TAV. 3 - AREA DI INSEDIAMENTO TOSI-PIAN DI MELOSA: COMPARTO N. "D2.0A"

LOTTIZZAZIONE PRIVATA a carattere prevalentemente industriale e artigianale di cui al comma 3 lett. a) del presente articolo

Intervento localizzato a sud-ovest dell'abitato di Tosi, lungo la strada provinciale in località Cavalastro. L'area interessata dall'intervento è posta a monte della strada provinciale e presenta un andamento morfologico molto accentuato.

PRESCRIZIONI:

  • - parametri urbanistici: Sup. Coperta = mq. 300; H. Max = ml. 8,00
  • - all'interno dei parametri urbanistici suindicati è ammessa una superficie lorda di mq 110 per residenza di servizio e custodia;
  • - nella progettazione del comparto dovrà essere realizzato un parcheggio pubblico di mq 240 adiacente alla strada provinciale e a servizio sia dell'intervento in oggetto che dell'intero settore urbano che dovrà servire anche da disimpegno dei nuovi edifici. Sia il lotto edificabile che il resede dovranno essere terrazzati in modo da evitare eccessive movimentazioni di terra.

INDICAZIONI:

  • - l'edificato dovrebbe disporsi in parallelo alla strada provinciale, seguendo l'andamento delle curve di livello del terreno;
  • - data la tipologia dell'intervento e la realtà economica locale, si auspica una forma di produzione di tipo artigianale e comunque compatibile con la destinazione residenziale.

TAV. 3 - AREA DI INSEDIAMENTO TOSI-PIAN DI MELOSA: COMPARTO N. "D2.0B"

LOTTIZZAZIONE PRIVATA a carattere prevalentemente industriale e artigianale di cui al comma 3 lett. a) del presente articolo

Intervento localizzato a sud-ovest dell'abitato di Tosi, lungo la strada provinciale in località Cavalastro. L'area interessata dall'intervento è posta a monte della strada provinciale e presenta un andamento morfologico molto accentuato.

PRESCRIZIONI:

  • - parametri urbanistici: Sup. Coperta = mq. 300; H. Max = ml. 8,00
  • - all'interno dei parametri urbanistici suindicati è ammessa una superficie lorda di mq 110 per residenza di servizio e custodia;
  • - data la tipologia dell'intervento e la realtà economica locale, la volumetria dovrà avere una destinazione produttiva di tipo artigianale, e comunque compatibile con la destinazione residenziale.
  • - nella progettazione del comparto dovrà essere realizzato un parcheggio pubblico di mq 240 adiacente alla strada provinciale e a servizio sia dell'intervento in oggetto che dell'intero settore urbano che dovrà servire anche da disimpegno dei nuovi edifici.

INDICAZIONI:

  • - l'edificato dovrebbe disporsi in parallelo alla strada provinciale, seguendo l'andamento delle curve di livello del terreno. Sia il lotto edificabile che il resede dovrebbero essere terrazzati in modo da evitare eccessive movimentazioni di terra.

TAV. 4 - AREA DI INSEDIAMENTO DONNINI: COMPARTO N. "D2.1"

LOTTIZZAZIONE PRIVATA a carattere prevalentemente industriale e artigianale di cui al comma 3 lett. a) del presente articolo

Il presente comparto è formato da due aree separate fra loro: un'area localizzato ad est dell'abitato di Donnini lungo la strada provinciale per Sant'Ellero; l'altra area è costituita da una porzione est della nuova strada che aggira a valle l'abitato di Donnini.

Qualora la realizzazione delle previste attrezzature, servizi e/o infrastrutture di pubblica utilità, si rendesse necessaria prima dell'attuazione del comparto, il presente intervento ed eventuali interventi contenuti in altri comparti, possono essere attuati dall'Amministrazione Comunale tramite Piano Complesso di Intervento di cui all'art. 56 della L.R. 1/2005. In tal caso il P.C.I. definirà gli impegni giuridicamente vincolanti che dovranno essere assunti dai soggetti privati che intendono partecipare alla sua realizzazione.

PRESCRIZIONI:

  • - parametri urbanistici: Sup. Coperta = mq. 800; H. Max = ml. 9,00
  • - All'interno dei parametri urbanistici indicati è ammessa, per ogni edificio produttivo, un alloggio di superficie lorda mq 110 per residenza di servizio e custodia. In ogni caso, non sono ammessi più di n. 2 alloggi;
  • - data la tipologia dell'intervento e la realtà economica locale, il Comparto dovrà avere una destinazione produttiva di tipo artigianale, e comunque compatibile con la destinazione residenziale.
  • - nella progettazione dovrà essere posta particolare attenzione nel limitare al massimo l'impatto visivodei prospetti e della copertura del manufatto edilizio, attraverso l'uso di particolari tipologie architettoniche o tramite l'alternarsi di schermature vegetali, che in ogni caso non dotranno delimitare totalmente e con monotonia il perimetro dell'area.
  • - in aderenza alcomparto C-4B dovrà essere previsto e predisposto lo spazio necessario al "trenino" Sant'Ellero-Saltino, così come individuato nella tavola di azzonamento in scala 1:2.000;
  • - dovrà essere realizzato un parcheggio pubblico, interno al Comparto, di mq. 200;
  • - dovrà essere realizzato il tratto della nuova viabilità pubblica che aggira a valle l'abitato di Donnini così come individuato, nella tavola di azzonamento in scala 1:2.000, in un'area separata dall'intervento produttivo ma sempre all'interno del comparto. In aderenza alla nuova viabilità dovrà essere previsto e predisposto lo spazio necessario al "trenino" Sant'Ellero-Saltino, così come individuato nella tavola di azzonamento in scala 1:2.000;
  • - dovrà essere effettuata un'attenta verifica della stabilità del versante congiuntamente ad uno studio idrologico propedeutico ad uno specifico progetto di sistemazione idraulica - ambientale;

TAV. 7.1 - AREA DI INSEDIAMENTO REGGELLO: COMPARTO N."D2.2A"

PIANO ATTUATIVO APPROVATO

TAV. 7.1 - AREA DI INSEDIAMENTO REGGELLO: COMPARTO N."D2.2B"

PIANO ATTUATIVO APPROVATO

TAV. 8.2 - AREA DI INSEDIAMENTO CASCIA - S. GIOVENALE - OSTINA: COMPARTO N."D2.3A"

LOTTIZZAZIONE PRIVATA a carattere prevalentemente industriale e artigianale di cui al comma 3 lett. a) del presente articolo

L'intervento è localizzato fra la località di Ostina ed il raccordo della strada provinciale Reggello-Matassino, con l'obiettivo di incrementare e riqualificare la zona industriale già esistente, cercando di migliorare l'infrastrutturazione e l'immagine urbana.

Qualora la realizzazione delle previste attrezzature, servizi e/o infrastrutture di pubblica utilità, si rendesse necessaria prima dell'attuazione del comparto, il presente intervento ed eventuali interventi contenuti in altri comparti, possono essere attuati dall'Amministrazione Comunale tramite Piano Complesso di Intervento di cui all'art. 56 della L.R. 1/2005. In tal caso il P.C.I. definirà gli impegni giuridicamente vincolanti che dovranno essere assunti dai soggetti privati che intendono partecipare alla sua realizzazione.

PRESCRIZIONI:

  • - parametri urbanistici: Sup. Coperta = mq. 3.600; H. Max = ml. 8,00
  • - dovrà essere realizzata la nuova strada di penetrazione con andamento sostanzialmente parallelo alla provinciale per Vaggio, che costituirà l'asse urbano dell'intero insediamento. Parte del comparto dovrà essere delimitato da una fascia di verde alberato che costituirà un filtro fra gli edifici produttivi e quelli residenziali esistenti. Il tutto così come individuato nella tavola di azzonamento in scala 1:2.000;
  • - Nella parte sud-ovest del comparto dovrà essere realizzato un ampio parcheggio pubblico alberato di mq 4.500, sia per auto che per pullman e auto caravan, anche attrezzabile temporaneamente da parte della della protezione civile, così come individuato nella tavola di azzonamento in scala 1:2.000;
  • - dovrà essere ceduta all'Amministrazione l'area interna al comparto di mq 2.500 destinata a stazione ecologica individuata nella tavola di azzonamento in scala 1:2.000;

INDICAZIONI:

  • - Gli edifici produttivi dovranno avere veste architettonica omogenea con finiture di qualità adeguate all'alto valore ambientale dell'area.

TAV. 8.2 - AREA DI INSEDIAMENTO CASCIA - S. GIOVENALE - OSTINA: COMPARTO N."D2.3B"

LOTTIZZAZIONE PRIVATA a carattere prevalentemente industriale e artigianale di cui al comma 3 lett. a) del presente articolo

L'intervento è localizzato fra la località di Ostina ed il raccordo della strada provinciale Reggello-Matassino, con l'obiettivo di incrementare e riqualificare la zona industriale già esistente, cercando di migliorare l'infrastrutturazione.

Qualora la realizzazione delle previste attrezzature, servizi e/o infrastrutture di pubblica utilità, si rendesse necessaria prima dell'attuazione del comparto, il presente intervento ed eventuali interventi contenuti in altri comparti, possono essere attuati dall'Amministrazione Comunale tramite Piano Complesso di Intervento di cui all'art. 56 della L.R. 1/2005. In tal caso il P.C.I. definirà gli impegni giuridicamente vincolanti che dovranno essere assunti dai soggetti privati che intendono partecipare alla sua realizzazione.

PRESCRIZIONI:

  • - parametri urbanistici: Sup. Coperta = mq. 400; H. Max = ml. 8,00
  • - dovrà essere realizzato il tratto interno al Comparto della nuova viabilità pubblica, così come individuato nella tavola di azzonamento in scala 1:2.000;
  • - dovrà essere realizzato il parcheggio pubblico interno al Comparto, così come individuato nella tavola di azzonamento in scala 1:2.000;
  • - parte dell'area dovrà essere delimitata da una fascia di verde alberato che costituirà un filtro fra gli edifici produttivi e quelli residenziali esistenti. Il tutto così come individuato nella tavola di azzonamento in scala 1:2.000.

TAV. 8.2 - AREA DI INSEDIAMENTO CASCIA - S. GIOVENALE - OSTINA: COMPARTO N."D2.3C"

LOTTIZZAZIONE PRIVATA a carattere prevalentemente industriale e artigianale di cui al comma 3 lett. a) del presente articolo

L'intervento è localizzato fra la località di Ostina ed il raccordo della strada provinciale Reggello-Matassino, con l'obiettivo di incrementare e riqualificare la zona industriale già esistente, cercando di migliorare l'infrastrutturazione e l'immagine urbana.

Qualora la realizzazione delle previste attrezzature, servizi e/o infrastrutture di pubblica utilità, si rendesse necessaria prima dell'attuazione del comparto, il presente intervento ed eventuali interventi contenuti in altri comparti, possono essere attuati dall'Amministrazione Comunale tramite Piano Complesso di Intervento di cui all'art. 56 della L.R. 1/2005. In tal caso il P.C.I. definirà gli impegni giuridicamente vincolanti che dovranno essere assunti dai soggetti privati che intendono partecipare alla sua realizzazione.

PRESCRIZIONI:

  • - parametri urbanistici: Sup. Coperta = mq. 1.800; H. Max = ml. 8,00
  • - dovrà essere realizzata la parte interna al comparto della nuova strada di penetrazione con andamento sostanzialmente parallelo alla provinciale per Vaggio, che costituirà l'asse urbano dell'intero insediamento. Parte del comparto dovrà essere delimitato da una fascia di verde alberato che costituirà un filtro fra gli edifici produttivi e quelli residenziali esistenti. Il tutto così come individuato nella tavola di azzonamento in scala 1:2.000;
  • - dovrà essere realizzato un parcheggio pubblico di mq 1.500;
  • - l'area individuata nella tavola di azzonamento in scala 1:2.000 come verde privato, seppur facente parte del comparto, dovrà essere tenuta libera da interventi edilizi.

INDICAZIONI:

  • - Gli edifici produttivi dovranno avere veste architettonica omogenea con finiture di qualità adeguate all'alto valore ambientale dell'area.

TAV. 13.3 - AREA DI INSEDIAMENTO MANDO': COMPARTO N. "D2.4"

LOTTIZZAZIONE PRIVATA a carattere prevalentemente industriale e artigianale di cui al comma 3 lett. a) del presente articolo

Intervento localizzato lungo la strada statale n. 69 in prossimità del ponte sul fiume Arno, località "La Torricella". L'area che si sviluppa a valle della statale è ricompresa fra lo svincolo del ponte e la zona industriale esistente su un territorio pianeggiante che ben si presta al completamento dell'area produttiva.

Qualora la realizzazione delle previste attrezzature, servizi e/o infrastrutture di pubblica utilità, si rendesse necessaria prima dell'attuazione del comparto, il presente intervento ed eventuali interventi contenuti in altri comparti, possono essere attuati dall'Amministrazione Comunale tramite Piano Complesso di Intervento di cui all'art. 56 della L.R. 1/2005. In tal caso il P.C.I. definirà gli impegni giuridicamente vincolanti che dovranno essere assunti dai soggetti privati che intendono partecipare alla sua realizzazione.

PRESCRIZIONI:

  • - parametri urbanistici: Sup. Coperta = mq. 2.000; H. Max = ml. 10,00
  • - dovrà essere realizzata la rotatoria sulla S.R. n. 69 e parte della viabilità pubblica di penetrazione all'intera zona industriale. Il tutto così come individuato nella tavola di azzonamento in scala 1:2.000;
  • - dovrà essere realizzata una superficie a parcheggio pubblico alberato di mq 1000 adiacente alla viabilità pubblica di penetrazione;
  • - parte dell'area dovrà essere delimitata da una fascia di verde alberato così come individuato nella tavola di azzonamento in scala 1:2.000;
  • - Si dovrà produrre uno studio specifico per la sistemazione idraulica dell'area;

INDICAZIONI:

  • - l'edificato dovrebbe disporsi in allineamento ai fabbricati produttivi adiacenti in zona D3, in modo da dare continuità e uniformità all'intero insediamento. Gli edifici quindi, oltre ad avere omogeneità in pianta, dovrebbero uniformarsi anche nella veste architettonica e formale;

TAV. 13.3 - AREA DI INSEDIAMENTO MANDO': COMPARTO N. "D2.5"

LOTTIZZAZIONE PRIVATA a carattere prevalentemente industriale e artigianale di cui al comma 3 lett. a) del presente articolo

Intervento localizzato in località Mandò, alle spalle della zona industriale esistente. L'area dalla forma stretta e allungata si presenta ampiamente pianeggiante e quindi adatta ad ospitare l'incremento produttivo.

Qualora la realizzazione delle previste attrezzature, servizi e/o infrastrutture di pubblica utilità, si rendesse necessaria prima dell'attuazione del comparto, il presente intervento ed eventuali interventi contenuti in altri comparti, possono essere attuati dall'Amministrazione Comunale tramite Piano Complesso di Intervento di cui all'art. 56 della L.R. 1/2005. In tal caso il P.C.I. definirà gli impegni giuridicamente vincolanti che dovranno essere assunti dai soggetti privati che intendono partecipare alla sua realizzazione.

PRESCRIZIONI:

  • - parametri urbanistici: Sup. Coperta = mq. 2.500; H. Max = ml. 10,00
  • - nella progettazione del comparto si dovrà prevedere la realizzazione di un parcheggio pubblico alberato di mq 1.500. Le aree libere dovranno adattarsi all'andamento del terreno e quelle più lontane dagli edifici andranno sistemate a verde, avendo cura di predisporre, lungo la strada di penetrazione e lungo i perimetri del comparto che si aprono verso la campagna, filari di alberature ad alto fusto così come individuato nella tavola di azzonamento in scala 1:2.000.
  • - dovrà essere realizzata parte della viabilità pubblica di penetrazione all'intera zona industriale localizzata adiacente al comparto D2.4. Il tutto così come individuato nella tavola di azzonamento in scala 1:2.000;
  • - a sud del comparto ed al termine dell'adiacente viabilità di penetrazione dovrà essere previsto uno spazio pubblico finalizzato all'inversione di marcia di mezzi pesanti.

INDICAZIONI:

  • - l'edificato dovrebbe disporsi in allineamento ai fabbricati produttivi adiacenti in zona D3, in modo da dare continuità e uniformità all'intero insediamento. Gli edifici quindi, oltre ad avere omogeneità in pianta, dovrebbero uniformarsi anche nella veste architettonica e formale;

TAV. 14.2 - AREA DI INSEDIAMENTO CILIEGI-CETINA: COMPARTO N. "D2.6"

LOTTIZZAZIONE PRIVATA a carattere prevalentemente industriale e artigianale di cui al comma 3 lett. a) del presente articolo; oppure a carattere prevalentemente prevalentemente terziarie e commerciali di cui al comma 3 lett. b) del presente articolo;

L'intervento è localizzato a nord dell'insediamento produttivo esistente in adiacenza alla ferrovia Firenze-Roma.

Qualora la realizzazione delle previste attrezzature, servizi e/o infrastrutture di pubblica utilità, si rendesse necessaria prima dell'attuazione del comparto, il presente intervento ed eventuali interventi contenuti in altri comparti, possono essere attuati dall'Amministrazione Comunale tramite Piano Complesso di Intervento di cui all'art. 56 della L.R. 1/2005. In tal caso il P.C.I. definirà gli impegni giuridicamente vincolanti che dovranno essere assunti dai soggetti privati che intendono partecipare alla sua realizzazione.

PRESCRIZIONI:

  • - parametri urbanistici: Sup. Coperta = mq. 1.200; H. Max = ml. 7,50
  • - la realizzazione del comparto è subordinata alla sistemazione della parte terminale della viabilità di penetrazione e della piazza alberata di mq 1000 sistemata a parcheggio pubblico compatibilmente con il rispetto degli accessi esistenti. Il tutto così come individuato nella tavola di azzonamento in scala 1:2.000.
  • - L'edificio dovrà avere destinazione produttiva o terziaria.

TAV. 14.2 - AREA DI INSEDIAMENTO CILIEGI-CETINA: COMPARTO N. "D2.8"

LOTTIZZAZIONE PRIVATA a carattere prevalentemente terziario e commerciale di cui al comma 3 lett. b) del presente articolo

L'intervento è localizzato all'incrocio fra la via del Pian di Rona e via S. Pertini, in località Cetina.

Qualora la realizzazione delle previste attrezzature, servizi e/o infrastrutture di pubblica utilità, si rendesse necessaria prima dell'attuazione del comparto, il presente intervento ed eventuali interventi contenuti in altri comparti, possono essere attuati dall'Amministrazione Comunale tramite Piano Complesso di Intervento di cui all'art. 56 della L.R. 1/2005. In tal caso il P.C.I. definirà gli impegni giuridicamente vincolanti che dovranno essere assunti dai soggetti privati che intendono partecipare alla sua realizzazione.

PRESCRIZIONI:

  • - parametri urbanistici: Sup. utile lorda = mq. 1.000 al netto di mq. 200 di superficie coperta per servizi pubblici di quartiere; H. Max = ml. 8,00
  • - dovrà essere realizzato il tratto interno al comparto della viabilità pubblica di penetrazione, così come individuato nella tavola di azzonamento in scala 1:2.000.
  • - nella zona interna al comparto indicata come G2 dovrà essere realizzato un parcheggio pubblico di mq. 1.000 adiacente a via Pertini. La restante area G2 dovrà essere ceduta all'Amministrazione;
  • - Dovranno essere realizzati i percorsi pedonali e parte del comparto dovrà essere delimitata da una fascia di verde alberato che costituirà un filtro fra il comparto e l'area esterna. Il tutto così come individuato nella tavola di azzonamento in scala 1:2.000;
  • - nella progettazione dovranno essere previsti spazi aperti di arredo urbano intorno ai quali si dovrà sviluppare l'attività commerciale, terziaria e di servizio, così da attribuire all'area una funzione di centralità per l'intero quartiere residenziale.

INDICAZIONI:

  • - la volumetria prevista per servizi pubblici di quartiere dovrebbe essere localizzata in un unico edificio indipendente e visibile dalla viabilità pubblica.
  • - la volumetria con destinazione commerciale o terziaria dovrebbe essere caratterizzata da un porticato ad uso pubblico sul fronte principale.

TAV. 15 - AREA DI INSEDIAMENTO PRULLI: COMPARTO N. "D2.9"

LOTTIZZAZIONE PRIVATA a carattere prevalentemente industriale e artigianale di cui al comma 3 lett. a) del presente articolo

Intervento localizzato fra l'autostrada del Sole e la Direttissima Firenze-Roma, a sud dell'area industriale esistente. Questo intervento si colloca su un'area residua con l'intento di concludere la zona produttiva nella parte sud. L'area si presenta con un andamento morfologico in sensibile declivio ed è stretta fra le due emergenze infrastrutturali già dette.

Qualora la realizzazione delle previste attrezzature, servizi e/o infrastrutture di pubblica utilità, si rendesse necessaria prima dell'attuazione del comparto, il presente intervento ed eventuali interventi contenuti in altri comparti, possono essere attuati dall'Amministrazione Comunale tramite Piano Complesso di Intervento di cui all'art. 56 della L.R. 1/2005. In tal caso il P.C.I. definirà gli impegni giuridicamente vincolanti che dovranno essere assunti dai soggetti privati che intendono partecipare alla sua realizzazione.

PRESCRIZIONI:

  • - parametri urbanistici: Sup. Coperta = mq. 7.000; H. Max = ml. 9,00
  • - l'attuazione del comparto è subordinata all'adeguamento dell'attraversamento autostradale a servizio dell'interra zona industriale, da realizzarsi con le altre aziende operanti nell'area o autonomamente;
  • - nella progettazione del comparto si dovrà prevedere l'allargamento e la sistemazione della viabilità vicinale esistente così come individuato nella tavola di azzonamento in scala 1:2.000;
  • - adiacente alla strada di penetrazione si dovrà realizzare una superficie a parcheggio pubblico alberato di mq. 1.000;
  • - Si prescrive un'attenta valutazione della stabilità del versante qualora si prevedano tagli superiori a 3,5 metri. Dovrà essere inoltre verificato se il fosso presente nell'area risulta compreso nell'elenco dei corsi d'acqua classificati ai sensi del R.D. 523/1904, e dovrà essere curata la regimazione delle acque superficiali;

INDICAZIONI:

  • - l'edificato dovrebbero disporsi sul lotto edificabile seguendo l'andamento delle curve di livello del terreno, i fabbricati dovranno allinearsi ordinatamente alla viabilità di penetrazione, mantenere distanze costanti e usare una veste architettonica unitaria. Essi saranno impostati a quote diversificate e degradanti verso valle in modo da adattarsi all'andamento morfologico del terreno;
  • - le aree libere interne al comparto dovrebbero rimanere invariate nell'assetto morfologico, il perimetro del lotto edificabile dovrebbe essere dotato di alberature di alto fusto poste in filare.

TAV. 16 - AREA DI INSEDIAMENTO PIAN DI RONA: COMPARTO N. "D2.10A"

PIANO ATTUATIVO APPROVATO

TAV. 16 - AREA DI INSEDIAMENTO PIAN DI RONA: COMPARTO N. "D2.10B"

PIANO ATTUATIVO APPROVATO

TAV. 16 - AREA DI INSEDIAMENTO PIAN DI RONA: COMPARTO N. "D2.11"

LOTTIZZAZIONE PRIVATA a carattere prevalentemente industriale e artigianale di cui al comma 3 lett. a) del presente articolo

Intervento localizzato lungo la strada del Pian di Rona, all'interno della zona industriale esistente, su un'area residua degradante verso la strada stessa.

PRESCRIZIONI:

  • - parametri urbanistici: Sup. Coperta = mq. 1.200; H. Max = ml. 10,00
  • - l'edificio dovrà localizzarsi nella parte arretrata del lotto edificabile allineandosi a quelli esistenti. Il comparto prevede la realizzazione di una area a parcheggio di mq 2.000 antistante il lotto edificabile, nonché la realizzazione di una parte della viabilità di svincolo e l'aiuola intermedia fra la strada del Pian di Rona e la strada interna. Il tutto così come individuato nella tavola di azzonamento in scala 1:2.000;

TAV. 17.1 - AREA DI INSEDIAMENTO MATASSINO: COMPARTO N. "D2.12"

PIANO ATTUATIVO APPROVATO

TAV. 17.1 - AREA DI INSEDIAMENTO MATASSINO: COMPARTO N. "D2.13"

LOTTIZZAZIONE PRIVATA a carattere prevalentemente industriale e artigianale di cui al comma 3 lett. a) del presente articolo

Intervento localizzato lungo la strada del Pian di Rona, a sud della zona industriale esistente. L'intervento si pone a completamento dell'insediamento produttivo, su un'area residua e interposta fra una saturazione e un edificio adibito al culto, quindi un'area in abbandono con caratteristiche di accentuato degrado ambientale.

PRESCRIZIONI:

  • - parametri urbanistici: Sup. Coperta = mq. 1.500; H. Max = ml. 10,00
  • - nella progettazione del comparto dovrà essere realizzata una strada di penetrazione nonché un'area parcheggio di mq 500 adiacente a Via Rona.
  • - I nuovi volumi produttivi dovranno essere realizzati ad una distanza di almeno 25 ml dal confine sud-est del comparto;
  • - i confini laterali del comparto dovranno essere schermati con siepi di specie autoctone o con filari alberati;

TAV. 13.1/13.2 - AREA DI INSEDIAMENTO LECCIO: COMPARTO N. "D2.14"

PIANO ATTUATIVO APPROVATO

9. Costituisce eccezione alle prescrizioni previste nel presente articolo, pur ricadendo in sottozona "D2", l'area Industriale individuata nella TAV. 8.1 - AREA DI INSEDIAMENTO CASCIA - in località San Lorenzo per la quale è ammessa una previsione di superficie coperta di mq. 150,00 con un'altezza massima di ml. 3,00 a condizione che tali volumi non vengano realizzati fuori terra.

10. Disposizioni specifiche per le sottozone D3:

10.1. Tali sottozone sono caratterizzate da edilizia recente, oggetto di Piani Particolareggiati di Attuazione del precedente strumento urbanistico; all'interno di esse sono confermati gli indici urbanistici preesistenti, allo scopo di permettere il completamento delle eventuali porzioni edilizie non realizzate. È ammessa altresì la ristrutturazione urbanistica dei volumi esistenti, senza incremento dei medesimi, purché legittimamente concessi. Le aree facenti parte del P.A. ed in particolare le aree a verde attrezzato, per la loro specifica utilizzazione nel contesto dell'intera zona industriale e commerciale, a giudizio dell'Amministrazione Comunale, potranno rimanere nella disponibilità della proprietà, purché la proprietà stessa si impegni alla loro completa manutenzione e all'uso pubblico.

10.2. Si individua la seguente scheda normativa relativa all'area di intervento in corso di attuazione:

TAV. 13.2 - AREA DI INSEDIAMENTO LECCIO: INSEDIAMENTO COMMERCIALE - SETTORE MODA PIANO ATTUATIVO "SAMMEZZANO OUTLET S.r.l." APPROVATO

Il Piano Attuativo presentato dalla Società "Sammezzano Outlet S.r.l." di cui alla Convenzione del 17 giugno 2009, repertorio n° 11.273, potrà essere variato alle seguenti condizioni:

  1. 1 - cessione delle aree in proprietà interessate dalla nuova strada che collegherà ortogonalmente via Europa alla Strada Regionale di Valdarno e progettazione e realizzazione della stessa;
  2. 2 - realizzazione delle aree a verde pubblico attrezzato, tra la nuova strada e gli interventi a monte, secondo quanto previsto nei rispettivi Piani Attuativi convenzionati;
  3. 3 - realizzazione e completamento dei parcheggi privati, a valle di detta nuova strada, a servizio delle attività commerciali, come parcheggio pertinenziale del "Centro Commerciale Sammezzano Outlet";
  4. 4 - impegno a trasferire al Comune le somme per la realizzazione del parcheggio limitrofo alla scuola di Leccio, sollevando da tale realizzazione il Piano Attuativo "D2 14", che si deve a sua volta formalmente impegnare alla realizzazione di analoga opera alla scuola media di Reggello;
  5. 5 - impegno ad accedere ai cantieri per la realizzazione del "Centro Commerciale Sammezzano Outlet" e della nuova strada, dalla viabilità sterrata esistente proveniente dalla Strada Regionale di Valdarno con l'obbligo alla realizzazione dell'asfaltatura al fine di evitare disagi ai residenti;

inoltre, a compenso di quanto sopra prescritto, si ammette:

  • - di realizzare accessi di pertinenza alla media struttura di vendita dalla nuova viabilità, attraverso l'area a verde pubblico attrezzato;
  • - di derogare dalle distanze dai confini nel lotto del Piano Attuativo, al fine di poter realizzare il fabbricato posizionandolo sul confine di valle, in adiacenza all'area a verde di uso pubblico;
  • - di variare la distribuzione del P.A. all'interno del lotto del Piano Attuativo convenzionato, fermo restando il mantenimento della percentuale prevista.

11. Disposizioni specifiche per le sottozone D4

Tali sottozone sono caratterizzate da edilizia recente, oggetto di Piani Particolareggiati di Attuazione del precedente Strumento Urbanistico (in parte in iter); all'interno di esse sono confermati gli indici urbanistici preesistenti o quelli specificatamente assegnati dalle successive specifiche relative alle singole aree di intervento e in cui sono ammessi insediamenti commerciali relativi alla grande distribuazione commerciale non alimentare.

Le aree di intervento sono individuate nelle tavole del R.U. con apposita simbologia e perimetrazione e costituisscono Comparto Unitario di Intervento: l'attuazione edilizia dovrà avvenire previa approvazione in Consiglio Comunale di Piano Urbanistico Attuativo convenzionato.

Si individua la seguente area di intervento:

TAV. 13.2 - AREA DI INSEDIAMENTO LECCIO: INSEDIAMENTO COMMERCIALE - SETTORE MODA

PIANO ATTUATIVO APPROVATO

12. La classe di fattibilità geologico-tecnica di eventuali interventi da realizzare in queste aree, laddove le carte geologico-tecniche appositamente redatte non riportano direttamente il numero indicante la classe di fattibilità stessa, in corrispondenza del punto di previsione, si ricava da una corrispondenza diretta dal grado di pericolosità del sito: per un intervento che ricade in area a pericolosità P2 si avrà una fattibilità di Classe II, per uno in area P3 si avrà una Classe III e per uno in P4 una Classe IV, o, laddove è presente lo studio idraulico allegato al regolamento urbanistico, la Classe III.

Si ricorda che:

  • - per le aree ricadenti in classe di Fattibilità III sono richieste indagini di dettaglio a livello di area nel suo complesso sia come supporto alla redazione degli strumenti urbanistici attuativi che nel caso di intervento diretto. L'esecuzione di quanto previsto da tali indagini in termini di bonifica, miglioramento dei terreni e particolari tecniche di fondazione costituiscono un vincolo specifico per il rilascio della concessione edilizia.
  • - Per gli interventi ricadenti negli ambiti previsti dalla Del. C. R. 12/2000 si ricorda il rispetto di quanto contenuto nell'Art.9 comma f del presente Regolamento

Circa la Fattibilità geologico-tecnica degli interventi di Manutenzione Ordinaria e Straordinaria, Restauro, Ampliamento, Sopraelevazione, Nuovi edifici, Demolizioni e Ricostruzioni, Verde Pubblico attrezzato, Parchi, etc., ricadenti in zone D1, D2 e D3, si fa espresso riferimento a quanto contenuto nelle Tabelle denominate "Classe di fattibilità in funzione del tipo d'intervento edilizio od urbanistico e del grado di pericolosità idraulica dell'area interessata" e "Classe di fattibilità in funzione del tipo d'intervento edilizio od urbanistico e del grado di pericolosità geologica dell'area interessata", contenute nella "relazione geologica" di supporto al "Regolamento urbanistico", che diviene parte integrante di quest'articolo.

La fattibilità geologico-tecnica dei suddetti interventi è direttamente deducibile dalle relative schede e tavole contenute nella "Relazione Geologica" di supporto al "Regolamento Urbanistico" cui si rimanda e che diviene parte integrante delle suddette previsioni urbanistiche.

Si ricorda infine che tutti gli interventi risultano comunque soggetti alla applicazione delle salvaguardie sovracomunali (Autorità di Bacino del Fiume Arno etc.) nel caso rientrino in dette perimetrazioni (vedi relazione geologica allegata al R.U.)

Ultima modifica Mercoledì, 13 Settembre, 2023 - 16:49