Norme Tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

Art. 29 ZONE OMOGENEE "P.R.U.": DI RECUPERO URBANO

1. Sono parti del territorio parzialmente o totalmente edificate con ingombri incoerenti e impropri del lotto, con destinazioni miste, prevalentemente residenziali-commerciali-produttive.

2. Nelle successive descrizioni delle singole aree di intervento sono indicati i parametri urbanistici, tipologici, morfologici e gli strumenti attuativi relativi a ciascuna di esse; le superfici e i volumi riportati sono da considerarsi assegnati, indipendentemente dal rilievo dell'area da effettuarsi al momento della redazione del Piano di attuazione. Per tutte le aree di intervento si riportano di seguito le schede normative di progetto contenenti prescrizioni e/o indicazioni di riferimento per il Piano Attuativo.
Le prescrizioni vincolano l'attuazione al loro rispetto.
Le indicazioni esprimono criteri e modalità da approfondire in fase di progettazione. L'eventuale discostamento da una indicazione dovrà essere motivato dai richiedenti e valutato dal Consiglio Comunale, in piena autonomia, in sede di approvazione del Piano Attuativo, senza comunque che ciò costituisca variante al R.U..
Nelle schede sono individuati i seguenti elementi:

  • - l'assetto urbanistico dell'area;
  • - i parametri urbanistici;
  • - la superficie, descrizione e/o localizzazione di servizi e infrastrutture;
  • - gli eventuali allineamenti degli edifici;
  • - eventuali ulteriori prescrizioni e/o indicazioni specifiche dell'area.

Inoltre, per le aree di intervento più significative ai fini del disegno urbano complessivo, le tavole di azzonamento in scala 1:2.000 individuano, all'interno del perimetro del comparto e con carattere prescrittivo per il Piano Attuativo, la localizzazione relativa a:

  • - servizi e infrastrutture;
  • - allineamenti degli edifici;
  • - le alberature in filare, ferme restando le distanze tra pianta e pianta previste dalle presenti norme e dal R.E..

3. Le destinazioni d'uso ammesse sono, oltre alla residenza, negozi, studi professionali, botteghe artigiane per attività non rumorose né nocive e in genere tutte le attività compatibili con la residenza, nonché servizi pubblici e/o di uso pubblico. Per quanto riguarda la destinazione commerciale, la quota ammissibile dovrà essere compresa fra un minimo del 20% ed un massimo del 50% della volumetria d'intervento.

4. Tali zone costituiscono comparto unitario di intervento ai sensi dell'art. 2 delle presenti norme e dovranno essere edificate previo Piano di Recupero o Piano di Recupero Urbano secondo le modalità dell'Art. 9 delle presenti Norme. Tali Piani dovranno osservare le indicazioni e le prescrizioni di seguito riportate:

  1. a) Riorganizzazione integrale dell'area sia per quanto riguarda l'articolazione planivolumetrica delle superfici coperte, sia per la sistemazione di tutte le aree libere e i parcheggi.
  2. b) Riqualificazione tipologica ed architettonica dei fronti prospicienti le strade principali.
  3. c) Realizzazione delle infrastrutture, attrezzature e servizi prescritti per ciascuna area dal R.U. e delle opere di urbanizzazione primaria.

5. Si individuano le seguenti schede normative relative alle aree di intervento da attuare:

TAV. 13.2 - AREA DI INSEDIAMENTO LECCIO

Il comparto riguardante il P.R.U. di Leccio investe un'area residua localizzata al centro dell'abitato. L'area interessata che allo stato attuale si presenta libera dall'edificato e in massima parte non utilizzata, si localizza fra la via B. Croce, la via F.lli Bandiera e la via Garibaldi. Gli obiettivi che si vogliono raggiungere sono i seguenti:

  • - riqualificare e dotare l'area di un assetto funzionale, coerente e strategico all'intero insediamento, in modo tale che in prospettiva possa divenire centro ideale dell'abitato di Leccio, anche in relazione alle destinazioni già esistenti che hanno i fabbricati che si sviluppano attorno;
  • - dotare il nucleo centrale di Leccio di spazi liberi, di verde attrezzato e parcheggi in modo da renderlo funzionalmente definito.

PRESCRIZIONI

  • - dovrà essere completato il collegamento carrabile fra la via B. Croce e la via F.lli Bandiera, lungo questa penetrazione dovranno essere previsti due parcheggi pubblici di cui uno dovrà completare quello in aderenza alla scuola elementare e uno sull'angolo di via B. Croce. Un altro parcheggio dovrà essere realizzato sul fianco del centro Culturale e Ricreativo e sarà disimpegnato direttamente dalla via Garibaldi;
  • - i rimanenti spazi liberi dovranno essere occupati da una piazza e da un'area a verde pubblico attrezzato, secondo l'articolazione prevista dall'elaborato planimetrico di P.R.G.. Si dovranno prevedere inoltre percorsi pedonali e zone per la sosta. Alberature disposte a filare dovranno perimetrare l'intera area, il verde pubblico attrezzato e le aree a parcheggio;
  • - all'interno del P.R.U. è prevista un'area a verde privato suscettibile in prospettiva di essere edificata. Tale possibilità è subordinata all'approvazione di specifica variante urbanistica.

TAV. 14.2 - AREA DI INSEDIAMENTO CILIEGI-CETINA

Il comparto riguarda la riorganizzazione urbanistica dell'area antistante il casello autostradale, con la creazione di un sistema architettonicamente coerente. Gli obiettivi che si vogliono raggiungere sono i seguenti:

  • - riqualificare e dotare di un assetto architettonico e funzionale coerente l'insediamento esistente, cresciuto in modo disorganico;
  • - incrementare la presenza delle attrezzature ricettive e terziarie prevedendo il potenziamento di quelle esistenti.

PRESCRIZIONI

  • - dovrà essere realizzata la piazza di cerniera con la strada statale, l'allargamento della parte iniziale della strada di penetrazione per la zona industriale, nonché il parcheggio posto sul retro degli edifici. Inoltre si dovrà prevedere la realizzazione del parcheggio a pettine parallelo alla strada statale e l'ampio piazzale a parcheggio posto di testa. A divisione con la statale, per tutta la lunghezza del comparto, dovranno essere piantumate alberature di alto fusto disposte a filare;
  • - è prevista la realizzazione di due nuove volumetrie, di cui una in distacco sul margine destro del comparto, l'altra in mezzo agli edifici esistenti. L'edificio in distacco dovrà essere concepito in linea su tre piani fuori terra con destinazione terziaria o per pubblici esercizi. Dovrà avere una superficie utile lorda non superiore a mq. 600 e dovrà allinearsi con quello esistente sull'angolo opposto. L'edificio previsto a completamento di quelli esistenti dovrà essere concepito in allineamento all'edificio esistente posto all'angolo di via dei Ciliegi, svilupparsi su tre piani fuori terra, avere una destinazione esclusivamente ricettiva. La superficie lorda massima dovrà essere di mq. 1.400. In caso di ristrutturazione urbanistica, gli edifici esistenti contigui dovranno allinearsi con quello di nuova costruzione; - il progetto unitario dell'intero comparto dovrà prevedere anche paramenti e caratteri architettonici delle facciate omogenei, da imporre anche agli edifici esistenti in caso di interventi di ristrutturazione edilizia o urbanistica.

TAV. 17.1 - AREA DI INSEDIAMENTO MATASSINO"

PARAMETRI URBANISTICI: S.C. = mq. 6.000; H. Max = ml. 10,50; V. = mc. 35.000 di cui PEEP mc. 15.000; PRIV. mc. 15.000; COMM. mc. 5.000/1.600 mq.

Si precisa inoltre che un incremento della volumetria suddetta potrà essere ammesso dopo un'attenta valutazione tecnico-economica in sede di redazione del Piano Attuativo che in tal caso sarà a Variante del R.U. Tale eventuale incremento non dovrà eccedere la volumetria esistente per non costituire Variante anche al P.S.

Il comparto riguardante il P.R.U. di Matassino investe un'area che già allo stato attuale si può definire centrale rispetto all'intero aggregato urbano, se poi lo consideriamo in funzione delle previsioni insediative del nuovo strumento urbanistico, questa centralità diviene ancora più marcata. Esso infatti interessa un vasto territorio, in parte libero e in parte occupato da un consistente volume produttivo, che nella previsione del P.R.G. dovrebbe divenire il centro ideale di quella parte di Matassino compresa fra il Torrente Resco e la ferrovia Firenze-Roma. Il P.R.U. più precisamente investe un vasto isolato compreso fra la via B. Buozzi, la via Giovanni XXIII e le due strade di P.R.G. ad esse perpendicolari.

Gli obiettivi che si vogliono raggiungere sono i seguenti:

  • - bonificare questa area centrale sostituendo gli attuali volumi produttivi (ex fabbrica Bernini), con i nuovi volumi a destinazione residenziale, terziaria, commerciale e di servizio;
  • - creare un nucleo urbano che per potenzialità funzionali e insediative possa diventare il centro di Matassino;
  • - riqualificare l'intero tessuto urbano con un intervento decisamente strutturato, in grado di dare riferimenti al disordinato insediamento cresciuto senza una struttura organica.

In particolare nella progettazione del P.R.U. si dovranno rispettare le seguenti indicazioni e prescrizioni:

  • - Oltre alle nuove strade di P.R.G., disposte a nord ed a sud del Comparto, la nuova viabilità interna all'insediamento sarà costituita da un attraversamento carrabile che unirà la Via Buozzi alla Via Giovanni XXIII. La zona del Comparto, posta a nord di tale asse viario, sarà in parte occupata da un fronte di edifici ad uso residenziale, con porticato sul prospetto principale e giardini privati sul retro; la restante parte della zona sarà destinata a Parco pubblico. All'interno della porzione edificata sarà realizzato un collegamento - fisico e visivo - per porre in comunicazione il Parco, con gli altri edifici del Comparto e con la piazza pubblica descritta al punto successivo.
  • - A sud del nuovo asse viario che unirà la Via Buozzi alla Via Giovanni XXIII, la restante zona edificata occuperà la porzione di maggiori dimensioni del Comparto; essa dovrà essere realizzata secondo il disegno planimetrico di P.R.G., al fine di definire un'ampia piazza centrale d'uso pubblico, che risulti ben collegata fisicamente e visivamente alla viabilità della zona , sia esistente che di progetto. Al piano terrenodegli edifici che delimiteranno la Piazza, saranno ubicati gli esercizi commerciali o per il terziario, sino ad occupare una superfice complessiva di mq. 1.600; essi dovranno avere accesso dai poricati pubblici che delimiteranno la piazza su tutti i lati. Le porzioni dei piani terreni non occupate dagli esercizi commerciali o per il terziario, ed i piani superiori degli edifici saranno destinati all'intervento residenziale, con la precisazione che le abitazioni a ridosso della piazza pubblica potranno essere soggette a P.E.E.P. .
  • - La distribuzione della nuova volumetria di piano dovrà essere predisposta in modo che le nuove costruzioni che fronteggeranno la Via Buozzi e la Via Giovanni XXIII siano elevate, in genere di due piani fuori terra, mentre la restante parte degli edifici potrà utilizzare l'altezza massima consentita. Tutti gli edifici dovranno avere un a connotazione architettonica unitaria ed un assetto formale adeguato alle valenze urbanistiche dell'area: l'articolazione volumetrica degli edifici dovrà esaltare il ruolo centrale della piazza all'interno del Comparto. In ogni caso dovrà essere rispettata la previsione degli ingombri a terra così come formulata dal disegno planimetrico riferito alla presente norma.
  • - Gli spazi scoperti, definiti all'interno delle costruzioni, saranno destinati a verde privato.
  • - In corrispondenza della porzione del Comparto delimitata da Via Buozzi, nuova strada di P.R.G. a sud, Via Giovanni XXIII e nuova viabilità interna, è ammessa la realizzazione di piani interrati da destinarsi a prcheggio, pubblico o privato d'autoveicoli, nonché a locali di deposito a servizio degli esercizi commerciali.
  • - Lungo la viabilità del Comparto saranno realizzate le aree scoperte per il parcheggio degli autoveicoli;
  • - Particolare attenzione dovrà essere posta nella progettazione della piazza centrale e degli spazi a verde pubblico, per i quali dovranno essere previsti percorsi qualificati, aree per la sosta e quant'altro necessario per renderli fruibili e adeguati alla funzione di spazi urbani. Nella progettazione del Parco pubblico ci si dovrà attenere agli stessi criteri, privilegiando la messa a dimora d'essenze tipiche della zona.

6. La classe di fattibilità geologico-tecnica di eventuali interventi da realizzare in queste aree, laddove le carte geologico-tecniche appositamente redatte non riportano direttamente il numero indicante la classe di fattibilità stessa, in corrispondenza del punto di previsione, si ricava da una corrispondenza diretta dal grado di pericolosità del sito: per un intervento che ricade in area a pericolosità P2 si avrà una fattibilità di Classe II, per un in area P3 si avrà una Classe III e per uno in P4 una Classe IV.

Si ricorda che:

  • - per le aree ricadenti in classe di Fattibilità III sono richieste indagini di dettaglio a livello di area nel suo complesso sia come supporto alla redazione degli strumenti urbanistici attuativi che nel caso di intervento diretto. L'esecuzione di quanto previsto da tali indagini in termini di bonifica, miglioramento dei terreni e particolari tecniche di fondazione costituiscono un vincolo specifico per il rilascio della concessione edilizia.
  • - per le aree ricadenti in classe di Fattibilità IV non solo si dovrà predisporre, a seguito di indagini condotte a livello di area nel suo complesso, un esauriente progetto degli interventi di bonifica, miglioramento dei terreni e/o particolari tecniche di fondazioni e dei relativi costi per la loro realizzazione, ma si dovrà predisporre un metodo di controllo ed i tempi necessari ad una verifica degli effetti dell'intervento stesso.

La fattibilità geologico-tecnica dei seguenti interventi è direttamente deducibile dalle relative schede e tavole contenute nella "Relazione Geologica" di supporto al "Regolamento Urbanistico" cui si rimanda e che diviene parte integrante delle seguenti previsioni urbanistiche.

Ultima modifica Mercoledì, 13 Settembre, 2023 - 16:49