Norme Tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

Aggiornamento NTA Art. 24/38- approvazione del 18.09.23 (vigente)

Art. 97 Attrezzature tecniche e impianti tecnologici (It)

1. Nelle aree individuate con la sigla (It) possono essere insediati i seguenti impianti tecnologici e attrezzature tecniche:

  • - impianti per la depurazione;
  • - impianti per l'approvvigionamento idrico;
  • - per telecomunicazioni
  • - metanodotti, gasdotti, oleodotti, ecc.;
  • - impianti per la produzione di energie rinnovabili;
  • - servizi e attrezzature di livello anche sovra comunale.

2. Nei casi di progettazione di campi eolici, fotovoltaici, delle centrali e degli elettrodotti devono essere assunte quale riferimento le Linee Guida per l'inserimento paesaggistico degli interventi di trasformazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e quanto emanato in materia dalla Regione Toscana.

3. Il progetto delle altre attrezzature tecniche e impianti, salvo disposizioni specifiche di legge, si attua attraverso progetti unitari.

4. Nel caso di interventi di ampliamento o nuova costruzione, vengono stabiliti i seguenti parametri urbanistici:

  • -Rc = 0,40 mq/mq
  • -H max = 8,00 mt (esclusi eventuali volumi tecnici: torri, ciminiere, ecc.).

5. In ogni caso i progetti dovranno interessare un'adeguata area circostante con la previsione della contestuale realizzazione degli interventi necessari ai fini della definizione dei seguenti aspetti:

  • - accessibilità e viabilità connessa;
  • - sistemazione paesaggistica con progettazione accompagnata da vedute, rendering di scala idonea a consentire di apprezzare l'inserimento ambientale;
  • - opere di mitigazione dell'impatto ambientale e di tutela della falda acquifera;
  • - eventuale valutazione di impatto ambientale (laddove previsto dalle normative vigenti).

Nel caso specifico del nuovo depuratore biologico del Bottegone, allo scopo di non aggravare il rischio idraulico nelle aree limitrofe al sito di insediamento, il progetto di trasformazione dovrà rispettare le indicazioni progettuali della relazione geologica di fattibilità della relativa variante urbanistica, oltre a garantire i diritti di terzi e tutti gli effetti dati dalle servitù coattive esistenti de jure e/o de facto sulle aree oggetto di variante, con particolare riguardo a quelle di acquedotto di scarico e somministrazione di acqua. Pertanto la realizzazione dell'opera dovrà essere preceduta da un progetto generale, di livello almeno del definitivo, di sistemazione delle aree, che prenda in considerazione le caratteristiche, orografiche, idrografiche, idrogeologiche, nonché il livello di rischio idraulico dell’area occupata e di quella circostante; il progetto, eventualmente corredato da studi e simulazioni, dovrà dimostrare la trasparenza idraulica nel rispetto delle norme urbanistiche o sovra ordinate vigenti, e dovrà dimostrare l’avvenuta tutela dei diritti di terzi e delle servitù coattive eventualmente esistenti de jure e/o de facto sull’area, più sopra meramente esemplificate; infine dovrà prendere in considerazione le interferenze fra la nuova viabilità di accesso all’impianto e il reticolo idrografico esistente e di progetto. Il progetto generale, sviluppato come sopra descritto, dovrà essere preventivamente approvato dall'Amministrazione Comunale.

6. Nel caso di dismissione funzionale di impianti esistenti e/o parti di essi, le aree di competenza delle strutture esistenti, non più funzionali all'impianto, dovranno essere oggetto dei necessari studi e indagini di caratterizzazione ambientale e eventuali interventi di bonifica.

Ultima modifica 17.03.2022 - 12:16