Norme Tecniche di attuazione del Piano Strutturale

Capo I GENERALITÀ

Art. 36 Definizione e Norme Generali

Allo scopo di riordinare, riqualificare e valorizzare le risorse naturali, insediative e infrastrutturali, favorendo le relazioni tra le diverse parti del territorio Comunale e le sinergie con le realtà circostanti, sono individuati e disciplinati i Sistemi Funzionali che seguono.

Essi sono strumentali al perseguimento, attraverso il Regolamento Urbanistico, Piani e Programmi di settore, di specifici obiettivi che investono tutto il territorio Comunale relazionandosi con uno o più sub-sistemi territoriali, di cui alla Carta dei sistemi funzionali (TAV. 30).

Pertanto i Sistemi Funzionali integrano i Sistemi Territoriali, di cui al Titolo V, assumendone le regole ed arricchendole di indicazioni e prescrizioni.

Art. 37 Sistemi: Elenco

Con riferimento alla TAV. 30, all'interno del Comune di Pistoia vengono individuati i seguenti sistemi e sub-sistemi funzionali:

  • SISTEMA FUNZIONALE DI CARATTERE AGRICOLO AMBIENTALE
    • - Sub-Sistema dell'Identità Montana Pistoiese;
    • - Sub-Sistema della Cerniera Collinare ovest;
    • - Sub-Sistema del teatro delle Colline Pistoiesi;
    • - Sub-Sistema della Cerniera Collinare est;
    • - Sub-Sistema delle Mura Verdi del Capoluogo;
  • SISTEMA FUNZIONALE DELLA PIANURA PRODUTTIVA
    • - Sub-Sistema dell'agricoltura specializzata
    • - Sub-Sistema dei Poli Produttivi Integrati;
  • SISTEMA FUNZIONALE DEGLLA CITTÀ CAPOLUOGO
    • - Sub-Sistema a prevalente funzione residenziale del capoluogo
    • - Sub-Sistema degli Assi Urbani Attrezzati;
    • - Sub-Sistema dei Capisaldi delle Attrezzature di Interesse Generale;
    • - Sub-Sistema della città Murata
    • - Sub-Sistema della "Città delle attrezzature sportive e del tempolibero";
    • - Sub-Sistema dei Parchi Urbani;
    • - Sub-Sistema della "Città del terziario".
  • INDIRIZZI PER LO SVILUPPO TURISTICO DEL COMUNE.
    Nel rilevare che tale aspetto interessa tutto il territorio comunale come se fosse un sistema funzionale, lo stesso trova riferimenti normativi nello Statuto dei Luoghi (Titolo III), nel Sistema dei Servizi e delle Funzioni Generali (Titolo IV, Capo V) e nelle Unità Organiche Elementari (Titolo VII), grafici nelle tavole 19 (carta delle permanenze storico ambientali), 20 (carta delle emergenze naturali), 21 (carta delle emergenze insediative e infrastrutturali), 32 (carta dei sistemi infrastrutturali). Si ritiene pertanto opportuno definirne gli obbiettivi e i criteri generali al successivo Capo V.

Capo II SISTEMA FUNZIONALE DI CARATTERE AGRICOLO AMBIENTALE

Art. 38 Sub-Sistema dell'Identità Montana Pistoiese

È finalizzato alla valorizzazione ambientale e turistico-naturalistica delle peculiarità dell'Appennino Pistoiese in raccordo e sinergia con analoghe iniziative già attivate o in corso di attivazione da parte di altri Enti.

In particolare il previsto Parco delle Limentre potrà costituire elemento significativo nella salvaguardia dell'identità e delle attività del Sub-Sistema, nonché elemento di valorizzazione delle funzioni e delle attività agricolo-ambientali

Nella stesura del Regolamento Urbanistico, dei Piani e Programmi di Settore, si dovranno perseguire i seguenti obiettivi:

  • * la definizione di progetti sul territorio montano coordinata con le iniziative in atto nel settore ambientale (parchi, riserve naturali, aree protette) mettendo in risalto le peculiarità ambientali locali caratterizzanti l'identità della montagna pistoiese grazie ai valori paesaggistici, naturalistici e storico-testimoniali presenti;
  • * l'accesso a finanziamenti specifici per la tutela delle risorse naturali e l'incentivazione al presidio antropico compatibile del territorio montano;

Nei tre insediamenti montani di Spedaletto, Pracchia e Le Piastre, si dovrà perseguire la valorizzazione del patrimonio insediativo, localizzandovi le funzioni d'accesso al Sub-Sistema, di ricettività turistica e di servizio alle attività turistiche e didattiche che saranno promosse dagli specifici Piani o Programmi di Settore, riferendosi in modo specifico all'alto valore ambientale della valle delle Limentre per Spedaletto; ai crinali nudi, alla valle del Reno, dell'Orsigna e alla presenza del collegamento ferroviario per Pracchia; alla valle del Reno, alla strada Ximeniana ed alle relazioni con il territorio montano evidenziate dalla permanenza dei percorsi storici per le Piastre.

Ai fini del relativo dimensionamento il Sistema ricade all'interno dell'UTOE n.01

Art. 39 Sub-Sistema della Cerniera Collinare ovest

Comprende le colline del Montalbano, la pianura del torrente Stella sino all'abitato di Bargi, le colline di Groppoli e Giaccherino, la valle del Vincio di Montagnana sino alla confluenza con la valle dell'Ombrone.

Assume ruolo di cerniera funzionale a valenza turistico-ricreativa, tra il sistema della pianura Pistoiese e l'ambito turistico della Val di Nievole, con potenzialità ricettive di strutture a campeggio ed alberghiere.

Le prime dovranno essere realizzate secondo criteri di sostenibilità delle risorse del territorio e di recupero dei manufatti edilizi, le seconde dovranno essere ricavate, seguendo le indicazioni dello Statuto dei Luoghi, entro il patrimonio edilizio di pregio storico architettonico e testimoniale, oppure potranno essere realizzate mediante ristrutturazione anche urbanistica del patrimonio edilizio di recente costruzione.

Il Regolamento Urbanistico individuerà gli ambiti ove sarà opportuno insediare le richiamate attività turistico ricreative secondo i criteri stabiliti nello Statuto dei Luoghi e dai relativi sub-sistemi territoriali di cui alla TAV.33 (Carta dei sistemi territoriali).

Viene confermata la presenza del giardino zoologico, per il quale il Regolamento Urbanistico dovrà garantire standard qualitativi ambientali sia di fruibilità dei visitatori che per le esigenze di vita delle singole specie di animali, incentivando la realizzazione di strutture didattiche, scientifiche e veterinarie.

Le attività agricole e produttive, in genere presenti nel sistema, dovranno risultare compatibili con la qualità residenziale, ambientale e di valorizzazione turistica, escludendo l'impianto di colture specialistiche intensive diverse da quelle tradizionali e favorendo la rinaturalizzazione dei luoghi.

Dovrà essere sostenuta, anche in forme sperimentali, l'architettura bio-sostenibile.

Ai fini del relativo dimensionamento il Sistema ricade all'interno dell'UTOE n.03

Art. 40 Sub-Sistema del teatro delle colline pistoiesi

Il sistema comprende l'arco collinare centrale, include i centri abitati e le infrastrutture della collina, a cui il Regolamento Urbanistico dovrà riferire gli interventi e le azioni tesi ad incentivare la residenza stabile e le presenze turistiche stagionali, perseguendo la riduzione della mobilità attraverso il miglioramento dei servizi alla persona ed all'inserimento di attività di piccolo artigianato e commercio, principalmente legate alle attività agricole ed artigianali locali.

Data la complessità territoriale del sistema, il Piano Strutturale persegue la valorizzazione economica degli insediamenti e dei territori rurali in declino per garantirne l'assetto paesaggistico e culturale più specifico.

La valorizzazione residenziale e turistica dei centri collinari, per il quale si dovrà perseguire la conservazione con i criteri stabiliti nello Statuto dei Luoghi, dovrà favorire l'agriturismo e tutte le forme di ricettività o di servizio che utilizzano il patrimonio edilizio esistente, nel rispetto delle qualità paesaggistico-ambientali e storico-insediative presenti.

Per la viabilità minore della collina si prevede un sistema di collegamento intervallivo o di crinale a servizio dei centri abitati, a supporto del loro sviluppo, con valenza di percorso paesaggistico da realizzarsi nelle prescrizioni dello Statuto dei Luoghi con i modi indicati dalla normativa del Sistema Infrastrutturale.

Dovrà essere sostenuta, anche in forme sperimentali, l'architettura bio-sostenibile, sia nel recupero del patrimonio edilizio esistente che per eventuali nuovi interventi edilizi, da realizzarsi nei limiti dimensionali definiti dalla UTOE n. 02 e da ubicarsi nei rispettivi sub sistemi insediativi di cui alla TAV.33 (Carta dei sistemi territoriali).

Art. 41 Sub-Sistema della cerniera collinare est

Comprende le colline ad est del capoluogo e l'ampia area pedecollinare compresa tra la riva sinistra del torrente Bure e la Strada Provinciale Montalese.

Assume ruolo di connessione tra il sistema della pianura industrializzata Pratese ed il contesto Pistoiese.

Il Sistema é orientato ad accogliere funzioni ricettive, in particolare indirizzate al turismo di affari e culturale legato al sistema museale dell'area Metropolitana (Museo di arte moderna L. Pecci; Palazzo Fabroni, Museo Civico), dei Centri Storici maggiori e delle ville storiche (in particolare della Villa di Celle).

Attraverso il riutilizzo del patrimonio edilizio esistente, per il quale si dovrà perseguire la conservazione con i criteri stabiliti nello Statuto dei Luoghi, sarà possibile reperire quote di residenza e per attività legate all'accoglienza ed a servizio dei flussi turistici.

Dovrà essere sostenuta, anche in forme sperimentali, l'architettura bio-sostenibile.

Il recupero di situazioni di degrado ambientale, come la ex-discarica di Bulicata potrà dar luogo alla realizzazione di attrezzature connesse con la funzione ricettiva, per lo sport e per il tempo libero.

Sono incentivate quelle pratiche colturali compatibili con l'assetto paesaggistico e ambientale tradizionale, nel rispetto dei caratteri evidenziati nell'Atlante delle permanenze e disciplinati dallo Statuto dei Luoghi.

Ai fini del relativo dimensionamento il Sistema ricade all'interno dell'UTOE n.04

Art. 42 Sub-Sistema delle Mura verdi del capoluogo

Si tratta di un sub-sistema funzionale, d'interesse ambientale, costituito da elementi dei Sistemi Territoriali della Collina e della Pianura, che determina una corona d'aree che circoscrivono il capoluogo cittadino.

Ne costituiscono il limite dell'espansione insediativa e circuito di valorizzazione paesaggistica ed ambientale.

Il sub-sistema interessa prevalentemente aree agricole ma anche fasce fluviali, infrastrutture, poli di servizio, corridoi ecologici di collegamento tra diversi elementi ambientali di pregio o comunque da valorizzare. Una rete di percorsi, ricavati nel sistema della viabilità esistente, o ripristinando tracciati rilevati nell'Atlante delle Permanenze, ne consentono l'accesso e la fruizione.

Gli interventi dovranno perseguire:

  • * una chiara definizione del limite urbano;
  • * un riordino compositivo, ambientale e funzionale delle connessioni con il sistema insediativo, tutelando l'identità paesaggistica del capoluogo e contribuendo alla riqualificazione delle periferie;
  • * l'incentivazione delle attività turistico-ricreative compatibili e dell'agriturismo;
  • * il miglioramento dell'accessibilità e la fruizione pubblica del sub-sistema, attraverso un coinvolgimento delle proprietà private e delle attività presenti, ricercando incentivi alle trasformazioni compatibili e coerenti con questi obiettivi.

Gli interventi dovranno tendere al restauro ambientale ed al recupero degli elementi di valore storico-testimoniale.

Per il Regolamento Urbanistico ed altri atti comunali interessati dal Sistema, valgono le seguenti prescrizioni:

  • * al di fuori dei perimetri degli insediamenti non saranno consentite nuove edificazioni, salvo per le serre e gli annessi rurali (se non esclusi dalle norme del sub-sistema territoriale), purché condizionate al riordino compositivo ed ambientale degli assetti agrari nonché al miglioramento dell'accessibilità pubblica del sub-sistema. Per gli edifici esistenti il regolamento urbanistico stabilirà le categorie di intervento edilizio, valutando anche la possibilità di ampliamento, nonché quella di attuare trasferimenti di volumetrie esistenti al fine di un migliore inserimento del contesto ambientale.
  • * nuove edificazioni potranno essere consentite per le attrezzature d'interesse generale individuate nel presente Piano Strutturale, per i servizi e le attrezzature pubbliche derivanti da specifici progetti finalizzati alla valorizzazione del sistema stesso;
  • * per le aree ad attrezzature d'interesse generale comprese nel sistema, così come indicate nella cartografia di Piano Strutturale, dovranno essere sviluppati specifici progetti finalizzati al recupero delle attuali condizioni di degrado nel contesto della valorizzazione del sistema garantendone la continuità infrastrutturale e funzionale;
  • * dovrà essere incentivata la riduzione degli impatti ambientali delle coltivazioni (in particolare nelle zone con elevata vulnerabilità della falda o con i maggiori prelievi idro-potabili) e la realizzazione d'interventi per il miglioramento ambientale, quali la destinazione di spazi a vegetazione non colturale come siepi, filari ed aree rinaturalizzate;
  • * dovrà essere incentivato il recupero delle opere e dei manufatti di valore testimoniale e idraulico-agrari storicizzate e la riqualificazione degli ambienti boschivi degradati;
  • * dovranno essere restaurati i parchi storici, in primo luogo quello del Villone Puccini;
  • * potranno essere costituite nuove aree a verde, privilegiando l'interrelazione con gli insediamenti;
  • * nelle aree costituite dalle pertinenze dei corsi d'acqua, al di fuori delle fasce in periodica manutenzione idraulica, dovrà essere incentivata la ricostituzione di aree continue di vegetazione riparia, arborea ed arbustiva;
  • * dovranno essere individuati i percorsi a fruizione pedonale e ciclabile, da valorizzare ed integrare, a partire dal centro storico fino agli elementi esterni significativi in termini di risorse naturali, favorendone la riapertura ed il restauro dei percorsi d'uso pubblico esistenti;

Capo III SISTEMA DELLA PIANURA PRODUTTIVA

Art. 43 Sub-Sistema dei poli produttivi integrati

Si tratta di un insieme di aree a specializzazione produttiva industriale e artigianale e delle relative infrastrutture di servizio.

Il Piano Strutturale prevede:

  • * la realizzazione di un sistema policentrico adeguatamente attrezzato e collegato al sistema infrastrutturale, attestato principalmente lungo l'asse del vivaismo;
  • * la riorganizzazione funzionale e territoriale delle attività produttive, sparse e collocate impropriamente, entro i poli previsti;
  • * la realizzazione di servizi alle imprese e degli impianti tecnologici necessari alla tutela del territorio;
  • * il risanamento, tramite riconversione, di aree dismesse o degradate;
  • * il riordino e la riqualificazione interna alle aree produttive esistenti, nonché la ridefinizione dei margini insediativi.

Sia per le aree di nuovo insediamento che per quelle di riconversione, dovrà essere previsto un piano attuativo preventivo di iniziativa pubblica o privata che contenga precise valutazioni degli effetti ambientali dell'intervento.

Laddove indicata l'integrazione delle funzioni produttive con attrezzature di interesse generale, queste ultime dovranno essere attentamente tutelate sotto il profilo ambientale.

Ai fini del relativo dimensionamento il Sistema ricade all'interno dell'UTOE n.05

Art. 44 Sub-Sistema dell'agricoltura specializzata

Comprende le aree a forte specializzazione produttiva nel settore primario, per lo più già esistenti, e dei relativi servizi ed infrastrutture collegati, anche di tipo abitativo.

Compatibilmente con la realtà fondiaria esistente, spesso polverizzata, le nuove infrastrutturazioni dovranno essere indirizzate verso uno sviluppo sostenibile che privilegi il risparmio ed il riuso delle risorse (acqua, suolo, patrimonio edilizio esistente) e opportunamente affiancate da misure di miglioramento ecologico-ambientale (sistemi di fitodepurazione dei reflui, stoccaggi temporanei dei surplus idrici, reintroduzione di siepi vive come forme di recinzione, assi di viabilità non esclusiva, ecc.).

Le aree destinate ai servizi legati al settore, piazzali di parcheggio, finalizzati al'attività di commercializzazione attività di commercializzazione, dovranno essere collocati in aree antistanti l'asse del vivaismo in conformità con quanto prescritto dall'Art. 104.

Ai fini del relativo dimensionamento il Sistema ricade all'interno dell'UTOE n.05

Capo IV SISTEMA DEGLLA CITTÀ CAPOLUOGO

Art. 45 Sub-Sistema della città a prevalente funzione residenziale

Comprende l'insediamento urbano, a funzione prevalentemente residenziale, del capoluogo cresciuto all'esterno della Città Murata. È costituito da tessuto edilizio nelle varie tipologie urbane descritte nei relativi sub-sistemi insediativi.

A partire dagli specifici elementi evidenziati nei contenuti dell'atlante delle permanenze e nelle schede di analisi del sistema insediativo, allegate al quadro conoscitivo, il Regolamento Urbanistico dovrà perseguire organicamente i seguenti indirizzi progettuali:

  • * il restauro, consolidamento, ristrutturazione e rafforzamento della struttura urbana mediante nuove dotazioni di servizi ed attrezzature;
  • * l'inserimento di funzioni commerciali ed attività artigianali di piccole dimensioni, compatibilmente con la tipologia edilizia ed il disegno del tessuto originario;
  • * una nuova distribuzione delle funzioni in modo da ridurre fenomeni di mobilità e superare la monofunzionalità insediativa;
  • * la ricucitura ed il completamento dei tessuti attraverso la progettazione degli spazi aperti, e l'inserimento di nuove quote di edificato all'interno dei perimetri urbani;
  • * il riordino della circolazione pedonale, ciclabile, veicolare motorizzata e del trasporto pubblico in riferimento all'ambito locale ed extraurbano;
  • * la riqualificazione degli standard abitativi nel rispetto delle strutture morfologiche e tipologiche dei tessuti urbani.

Ai fini del relativo dimensionamento il Sistema ricade all'interno dell'UTOE n.06

Art. 46 Sub-Sistema degli assi urbani attrezzati

Si tratta di ambiti lineari urbani all'interno del tessuto insediativo del capoluogo, il cui sviluppo è avvenuto lungo il tracciato di una strada-matrice, che presentano un'alta concentrazione di servizi ed attrezzature miste alla residenza o ad insediamenti produttivi ma la cui funzionalità complessiva è compromessa da un'elevata congestione, sia per quanto riguarda il traffico veicolare che per quanto riguarda la presenza di funzioni improprie.

All'interno del sub-sistema si individuano i seguenti "Assi" da valorizzare attraverso specifici piani d'area o "progetti integrati":

  • * "Asse" di Viale Adua;
  • * "Asse" di Via Fermi;
  • * "Asse" di Via Guicciardini;

Per ogni asse individuato si dovrà evitare l'introduzione di ulteriori quote o di funzioni difficilmente armonizzabili con quelle specifiche individuate dal Piano Strutturale.

Il Regolamento Urbanistico dovrà prevedere la realizzazione di un sistema di polarità urbane (piazze, attrezzature collettive, sistemazioni a verde urbano) che, anche interrompendo la continuità viaria, costituiscano elementi d'identificazione per le diverse parti degli assi e di ricucitura tra i tessuti urbani che li fronteggiano, opportunamente integrate da un progetto di sistemazione generale della viabilità pubblica che persegua la distinzione e la gerarchizzazione delle diverse modalità di trasporto (carrabile di livello cittadino, carrabile locale, pedonale, ciclabile, pubblico-privato), il controllo delle velocità massime dei flussi veicolari lungo gli assi viari, anche introducendo apposite discontinuità o elementi dissuasori, perseguendo il miglioramento della circolazione trasversale agli assi stessi e, in genere, favorendo le relazioni tra il Centro Storico del capoluogo, il sistema delle infrastrutture di accesso alla città ed il sub-sistema delle "Mura verdi del capoluogo".

Asse di Viale Adua

Per l'Asse di viale Adua, oltre alle disposizioni previste dai sistemi Insediativo ed Infrastrutturale, il Piano Strutturale prevede la creazione di una polarità funzionale, nel tratto che va dal Viale Europa a via Spartitoio, attraverso il rafforzamento dell'attuale polo scolastico, con nuove strutture e servizi didattici, integrato da strutture a funzione prevalentemente terziaria e per servizi di interesse pubblico.

Fatte salve le previsioni del Piano Regolatore vigente all'adozione del presente Piano Strutturale, nonché la possibilità di ristrutturazione urbanistica di fabbricati con superfici utili legittimate, per l'intero asse non potranno essere previste e attuate trasformazioni urbanistiche che comportino nuove quote di edificazione, senza la preventiva approvazione di un progetto unitario atto a conseguire gli obiettivi sopra individuati. Tutti gli interventi, pubblici o privati, previsti nel Regolamento Urbanistico dovranno espressamente contribuire all'attuazione del progetto unitario.

Asse di via Fermi

Per l'Asse di Via Fermi, oltre alle disposizioni già previste nei sistemi territoriali, si dovrà prevedere la riorganizzazione dell'intero tracciato viario come asse di servizio alle funzioni su di esso attestate.

In particolare il Regolamento Urbanistico dovrà indicare le funzioni da attestare lungo i fronti stradali dell'asse, nonché prevedere un ridisegno complessivo degli spazi aperti con particolare attenzione alle tipologie stradali e loro sistemazione funzionale (dimensioni delle carreggiate, marciapiedi, sistemazioni a verde ed elementi di arredo).

Asse di via Guicciardini

Per l'Asse di Via Guicciardini, oltre alle disposizioni già previste nei sistemi territoriali, si prevede una riorganizzazione completa dei flussi e delle gerarchie di traffico, separando i flussi di attraversamento, prevalentemente extra urbano, da quelli urbani di carattere locale o di interquartiere.

Il raggiungimento di tali obiettivi potrà essere perseguito:

  • * sia attraverso la separazione dei flussi di traffico in specifiche carreggiate indipendenti: ad un viale centrale che raccolga i flussi principali si affiancheranno contro-viali per la distribuzione del traffico locale;
  • * sia attraverso l'interramento della viabilità di carattere veloce in modo da destinare la sede viaria di superficie esclusivamente al traffico urbano, acquisendo così una migliore permeabilità dell'asse alle relazioni urbane trasversali.

L'intero Asse completamente recuperato alla sua dimensione urbana dovrà essere oggetto di un apposito Piano di suolo e di sistemazione generale dei percorsi, degli arredi e delle sistemazioni a verde.

Le funzioni su di esso attestate saranno di tipo residenziale con quote di terziario a prevalenza commerciale e direzionale.

Fatte salve le previsioni del Piano Regolatore vigente all'adozione del presente Piano Strutturale, nonché la possibilità di ristrutturazione urbanistica di fabbricati con superfici utili legittimate, per l'intero asse non potranno essere previste e attuate trasformazioni urbanistiche che comportino nuove quote di edificazione, senza la preventiva soluzione dello stato di congestione degli incroci con la via Bonellina e con la via Fiorentina.

Art. 47 Sub-sistema dei capisaldi delle attrezzature di interesse generale

Comprende l'insieme di aree e di edifici con relative pertinenze, destinati ai servizi ed alle attrezzature di interesse generale da mantenere, riqualificare o realizzare ex novo nel quadro delle politiche di settore della Regione Toscana.

In particolare, per quanto concerne il sistema delle attrezzature socio-sanitarie, poiché il P.I.T. colloca il Presidio Ospedaliero di Pistoia nel sistema territoriale funzionale costituito dalla rete delle strutture ospedaliere alla dimensione unitaria regionale, ne consegue che esso è soggetto agli specifici obiettivi regionali di organizzazione, riordino ed infrastrutturazione.

Nel'ambito delle competenze locali in materia di ubicazione ed accessibilità alle diverse attrezzature, il Piano Strutturale persegue i seguenti obiettivi:

  • - agevolare fruibilità generale dei servizi, tenendo conto dei bisogni della popolazione e della sua distribuzione sul territorio;
  • - migliorare la funzionalità dei servizi, applicando criteri di umanizzazione ed efficienza dei sistemi, in rapporto al contesto urbanistico ed ambientale;
  • - riqualificare le strutture immobiliari per le quali si confermano queste funzioni specifiche, valutandone preventivamente la compatibilità attuale o le potenzialità di adeguamento e prevedendo, laddove risulti necessario, eventuali nuove collocazioni integrative o sostitutive.

Il presente sub-sistema trova collocazione fisica nei capisaldi territoriali indicati nella cartografia di piano strutturale e negli ambiti compatibili dei diversi sistemi territoriali secondo gli indirizzi e prescrizioni di seguito elencati.

Il sub-sistema funzionale individua i seguenti "Capisaldi delle attrezzature di interesse generale" da valorizzare attraverso specifici Piani di dettaglio, gestioni speciali, o progetti integrati:

  • - Presidio Ospedaliero del Ceppo;
  • - Complesso delle Ville Sbertoli;
  • - Complesso del Villone Puccini;
  • - Caposaldo del Viale Adua;
  • - Caposaldo del Bacino della Giudea;
  • - Caposaldo del Nuovo Presidio Ospedaliero e dell'Arboreto;
  • - Caposaldo della ex discarica di Bulicata;
  • - Nuove attrezzature sanitarie

Hanno valore di prescrizioni al Regolamento Urbanistico le seguenti indicazioni riguardanti i capisaldi del sistema:

Presidio Ospedaliero del Ceppo

La riorganizzazione dell'area ospedaliera interna al centro storico cittadino dovrà procedere secondo le linee stabilite dalla recente variante al P.R.G. (1998) in quanto rispondente alle esigenze manifestate dall'Azienda U.S.L. 3 e complessivamente compatibile con le caratteristiche proprie dei siti. Tuttavia, a seguito degli approfondimenti urbanistico-edilizi previsti in sede di Regolamento Urbanistico per l'intero centro storico, potranno essere introdotte norme di maggiore specificazione e flessibilità circa le categorie di intervento ammissibili sui diversi immobili, nonché norme generali finalizzate a migliorare la qualità delle relazioni tra l'area del presidio ed il tessuto urbano circostante.

Qualora, sulla base dei programmi di settore della Regione Toscana, emerga la necessità di una diversa collocazione, quantitativamente significativa, di alcune funzioni ed attrezzature ora ricomprese nel Presidio Ospedaliero del Ceppo, qualsiasi intervento di trasferimento dovrà essere preceduto dalla definizione delle nuove destinazioni d'uso degli immobili da dismettere, privilegiando la sostituzione con funzioni pubbliche o di interesse generale e la parziale restituzione a verde pubblico delle porzioni edificate prive di valore storico-testimoniale.

Nell'ipotesi di un complessivo trasferimento del Presidio Ospedaliero in altra sede, dovrà essere preventivamente approvato dall'Amministrazione Comunale un "Piano di sistemazione generale delle funzioni ospedaliere" con valore di atto programmatico locale. Inoltre, contestualmente al piano attuativo per la nuova collocazione, dovrà essere approvato un piano di recupero complessivo per l'area dell'attuale P.O., che preveda comunque:

  • - l'applicazione generale a tutta l'area dei principi e metodi di restauro dei valori storico-testimoniali presenti e di risanamento igienico ed ambientale, inclusa la demolizione senza ricostruzione delle superfetazioni ed alterazioni recenti effettuate sulle parti storiche;
  • - il mantenimento nella porzione con edilizia storica (porzione sud) di una quota significativa di funzioni socio-sanitarie qualificate e aperte al pubblico, integrate con funzioni pubbliche o di interesse generale e con altre funzioni atte a favorire la promozione sociale ed economica dell'intero centro storico;
  • - la ristrutturazione urbanistica degli edifici più recenti (porzione nord) privi di valore storico testimoniale, conseguendo più elevati standard in termini di posteggi pubblici e di verde attrezzato a servizio del centro storico, anche per mezzo di una riduzione delle attuali volumetrie;
  • - la valorizzazione dei percorsi di attraversamento dell'area da parte dei cittadini, sia in termini funzionali (collegamenti pedonali e ciclabili tra centro e periferia nord) che ambientali (relazioni tra le diverse parti del sistema di verde urbano).

Complesso delle Ville Sbertoli

Tenuto conto dei rilevanti valori paesaggistici e storico-architettonici, qualsiasi ipotesi di intervento presuppone il censimento, il restauro ed il ripristino degli elementi significativi, sia di tipo edilizio che ambientale. La progettazione urbanistico-territoriale preventiva, necessaria per ogni intervento che vada oltre la manutenzione, dovrà essere estesa a tutta l'area in proprietà pubblica e dovrà tenere conto del sistema funzionale delle mura verdi, con particolare riferimento ai percorsi di valorizzazione ambientale. Coerentemente con le indicazioni del Piano Sanitario Regionale il riuso del complesso dovrà tendere alla valorizzazione del bene destinandolo a funzioni che privilegino l'interesse generale e compatibili con la tutela dei valori già descritti.

Complesso del Villone Puccini

Persegue l'obiettivo della ricucitura dell'assetto originario consentendone la fruizione pubblica sia tramite l'acquisizione di nuove aree alla proprietà pubblica, sia attraverso la convenzione con i privati.

Tenuto conto dei rilevanti valori ambientali e storico-architettonici, qualsiasi ipotesi di intervento presuppone il censimento, il restauro ed il ripristino degli elementi significativi, sia di tipo edilizio che naturale. La progettazione dovrà tendere al ripristino dell'unità e della continuità originaria del complesso, costituito da edificato e da aree aperte, tenendo conto del sistema funzionale delle mura verdi, con particolare riferimento ai percorsi di valorizzazione ambientale.

I servizi sanitari presenti potranno essere mantenuti a condizione che non comportino aggravio alle infrastrutture di accesso, già carenti, e non richiedano ulteriori infrastrutture di servizio all'interno del perimetro storico.

Caposaldo del Viale Adua;

Si tratta dell'insieme di aree e di edifici con relative pertinenze, destinati ai servizi scolastici di livello medio-superiore ed universitario da mantenere, riqualificare o realizzare ex novo nel quadro delle politiche di settore locali e regionali.

Con l'obiettivo di consolidare e meglio attrezzare gli istituti medio-superiori esistenti e di incentivare le attività universitarie (comprese quelle para-universitarie e quelle post-laurea) il Regolamento Urbanistico ed altri atti comunali di settore dovranno perseguire il riordino e la riqualificazione delle aree scolastiche presenti nella zona centrale del viale Adua, nell'ambito del sistema di asse urbano attrezzato.

In particolare, le aree libere ancora disponibili dovranno essere utilizzate per integrare le carenze nei servizi scolastici e per collegare tra loro i diversi istituti con spazi a verde.

Caposaldo del Bacino della Giudea

Ad integrazione di quanto prescritto dal sistema delle mura verdi e dei sistemi territoriali, si prevede la valorizzazione delle qualità ambientali del bacino da destinarsi a funzioni ricreative e ricettive, privilegiando l'utilizzo e il recupero di strutture edilizie esistenti.

Caposaldo del Nuovo Presidio Ospedaliero e dell'Arboreto

Persegue l'obiettivo di dotare la città di una nuova struttura ospedaliera con riferimento ai più aggiornati modelli di organizzazione della sanità, ponendola in relazione con l'Arboreto. Quest'ultimo sarà un'area attrezzata per la collezione sistematica di alberi ed arbusti, organizzata secondo criteri botanici, geografici, forestali ed estetici, ai fini didattici e di ricerca, con fruizione pubblica regolamentata. Una struttura polivalente, che ricomprenda anche il CE.SPE.VI., a sostegno delle attività vivaistico ornamentali e la riqualificazione dell'offerta scientifica del settore con funzione di orto botanico sperimentale, formativo e didattico, nonché ornamentale.

Caposaldo della ex discarica di bulicata

Persegue l'obiettivo della realizzazione di un'area a verde attrezzato ad accogliere funzioni ricreative ed impianti sportivi a servizio del tempo libero e dei flussi turistici previsti come prescritto dall'Art. 41 - "Sub-Sistema della cerniera collinare est".

Il Regolamento Urbanistico ne disciplina gli interventi di recupero promuovendo Piani di Attuativi, progetti di riqualificazione ambientale e paesaggistica, prescrivendo interventi di ingegneria naturalistica, nel rispetto della normativa e programmazione regionale e provinciale.

Nuove attrezzature sanitarie

Premesso che, al fine di una migliore distribuzione delle funzioni, in modo da limitare la mobilità di persone e cose e superare la monofunzionalità insediativa, il Piano Strutturale incentiva il decentramento di strutture socio-sanitarie a servizio dei centri minori, in sede di Regolamento Urbanistico. La realizzazione del Nuovo Presidio Ospedaliero da localizzare insieme con il cosiddetto Arboreto nell'ambito del vecchio Campo di Volo, dovrà verificare le seguenti condizioni:

  • * valutare preventivamente la sostenibilità degli effetti ambientali specifici della previsione in rapporto alle risorse presenti, nonché la necessità di interventi di mitigazione ambientale atti a tutelare l'attrezzatura rispetto al contesto;
  • * garantire la sicurezza idraulica ed il risanamento ambientale dell'area interessata dalla edificazione del nuovo presidio ospedaliero e nel territorio adiacente, attuando le opere e gli interventi necessari contestualmente alla realizzazione della nuova struttura ospedaliera;
  • * prevedere un sistema d'accesso e di collegamento differenziato per le diverse tipologie di mobilità interne all'area, curando che le connessioni con la pubblica viabilità risultino gerarchicamente ordinate ed efficienti;
  • * prescrivere la distribuzione dei parcheggi, adeguatamente schermati, ad eccezione di quelli necessari alle sole fermate ed alle funzioni d'emergenza;
  • * prevedere una dotazione di verde, prevalentemente ad alto fusto, non inferiore a 2 mq/mq di superficie coperta realizzabile. Se l'ubicazione dell'area lo consente, una quota di tale verde potrà essere collocata nel "sistema delle mura verdi" o nei relativi collegamenti ambientali, purchè costituisca elemento funzionalmente compiuto;
  • * assoggettare ogni intervento alla preventiva approvazione di un generale progetto di sistemazione finalizzato a definire le relazioni dell'opera edilizia con il contesto territoriale, paesaggistico e ambientale.

Art. 48 Sub-Sistema la Città Murata

Comprende la città all'interno delle mura urbane con le più recenti edificazioni e gli spazi vuoti interni al tessuto edilizio, per il quale valgono le prescrizioni espresse dallo Statuto dei luoghi e dal relativo sub-sistema territoriale.

Nel rispetto delle strategie e delle prescrizioni espresse dagli Art. 30 e Art. 72, il Regolamento Urbanistico dovrà:

  • * considerare il Centro Storico del capoluogo quale ambito particolarmente idoneo ad accogliere attività didattiche e culturali in genere, grazie alla qualità del tessuto urbano ed alla presenza di molteplici servizi utilizzabili (sistema museale, sale convegno, spazi teatrali). Pertanto si prevede di mantenere gli istituti didattici e culturali presenti nel centro storico, aggiungendo anche volumi qualificati per attività universitarie nell'ambito degli interventi di recupero del patrimonio pubblico.
  • * confermare la valenza funzionale di "cittadella del direzionale e dei servizi" i cui aspetti normativi dovranno essere definiti in armonia con quanto prescritto dai sistemi territoriali;
  • * incentivare la presenza residenziale e relativi servizi alla persona anche in relazione alle caratteristiche funzionali di servizio: residenze per studenti, addetti al terziario.
  • * definire un progetto degli spazi aperti all'interno delle mura, che prescriva tipologie e uso dei materiali.

Art. 49 Sub-Sistema della città delle Attrezzature sportive e del tempo libero

Sono le aree che svolgono un ruolo di filtro tra il sistema delle mura verdi ed il tessuto urbano del capoluogo.

È finalizzato alla riqualificazione del tessuto insediativo ed alla valorizzazione ambientale della cintura peri-urbana attraverso l'inserimento di strutture sportive e per il tempo libero.

Mentre per molti settori la dotazione complessiva appare in linea con le necessità, emergono deficienze gravi per specifiche attività (nuoto, ciclismo, tiro con l'arco,) che dovranno trovare risposta a partire dal sistema di aree evidenziato nel Piano Strutturale.

Si perseguono i seguenti obiettivi:

La valorizzazione a livello metropolitano della città di Pistoia nella funzione del tempo libero e delle attrezzature di interesse sportivo;

La realizzazione di un insieme di capisaldi del verde a scala extra urbana e territoriale, coordinati ed integrati con altri sistemi funzionali (bacino della Giudea, Parco Storico Puccini, Arboreto, recupero della ex discarica di Bulicata);

Il completamento dei poli sportivi attrezzati attraverso realizzazione di nuove attrezzature, infrastrutture o servizi;

La riqualificazione dello spazio pubblico attraverso la realizzazione di piazze, alberature, viali, del verde stradale e di quello cimiteriale.

Ricomposizione e connessione ambientale fra le varie tipologie insediative attraverso sistemi interrelati di aree a verde, oppure con percorsi dotati di vegetazione ed a percorribilità pedonale o ciclabile;

Vi sono comprese le aree attrezzate e gli impianti destinati alla pratica di attività sportive in genere, sia su aree polivalenti che in impianti specializzati.

Art. 50 Sub-Sistema dei Parchi urbani

Comprende i capisaldi del verde urbano attrezzato del capoluogo.

Il sub-sistema si articola nei grandi parchi urbani del torrente Brana e dell'area cimiteriale ad est.

Svolge funzione di riqualificazione urbana attraverso il miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini, e di connessione territoriale tra lo spazio urbano, le mura verdi e gli elementi di carattere ambientale come fiumi, sistemazioni agrarie, tessuti ed elementi storicizzati.

Il Regolamento Urbanistico dovrà:

  • * prevedere la realizzazione di un parco pubblico connesso al percorso urbano del torrente Brana, ed esteso all'area dei cimiteri comunale e della misericordia;
  • * lo spostamento di quelle funzioni incompatibili con la funzione di parco;
  • * l'integrazione con gli elementi di valore storico quali giardini, edifici, spazi pubblici;
  • * la relazione con i parchi, servizi ed attrezzature esistenti.

Art. 51 Sub-Sistema la Città del Terziario

È costituito dagli elementi strategici dei servizi e delle attrezzature di livello prevalentemente sovracomunale, presenti o da collocare sul territorio comunale ed in particolare nel contesto urbano cittadino.

Il Sistema trova collocazione fisica nei capisaldi territoriali indicati nella cartografia di Piano Strutturale e negli ambiti compatibili dei diversi sistemi territoriali, secondo gli indirizzi e le prescrizioni di seguito espressi per ciascuno.

Nel rispetto delle prescrizioni dettate dallo statuto dei luoghi e ciascun sub-sistema territoriale il Regolamento Urbanistico dovrà:

  • * prevedere apposito Piano Urbanistico Attuativo (Piano Particolareggiato, Piano di Recupero) per ciascuna delle seguenti aree che definisca un riassetto complessivo dell'area, le tipologie di intervento per lotti funzionali o per isolati, la distribuzione organica degli spazi pubblici e le relative norme attuative.
  • * perseguire in modo organico e coerente gli obiettivi di organizzazione, riordino e infrastrutturazione definiti a livello regionale e provinciale per le diverse tipologie di servizio.

Il Sub-Sistema si articola nelle seguenti aree:

  • - Caposaldo commerciale di Sant'Agostino 1
    Rappresenta la prima espansione artigianale ad est della città che ha nel corso degli anni ha variato il suo indirizzo funzionale in commerciale.
    Obiettivo del Piano Strutturale è consentire il recupero urbanistico della zona assecondando il processo in atto di integrazione tra diverse funzioni che non siano quella artigianale o industriale.
    Sono consentiti anche destinazioni commerciali e di servizio.
    Il Regolamento Urbanistico nel definire gli ambiti e modalità d'intervento, dovrà individuare gli "Isolati Funzionali" delimitati dalla maglia viaria esistente, assecondando così in modo preciso la logica morfologica e funzionale dell'area.
  • - Caposaldo della zona sud ed ex Breda.
    Interessa l'ampia area, situata a sud del Centro Storico, comprendente l'area delle ex officine San Giorgio, ed il comparto delimitato dalla ferrovia a nord, il raccordo autostradale a sud, lo stabilimento Breda ad ovest e la via bonellina ad est.
    Obiettivi del Piano Strutturale sono: un assetto definitivo delle aree ex San Giorgio quale polo di servizio e per attrezzature di interesse generale a supporto ed in stretta relazione con la valenza funzionale della Città Murata; l'adeguamento del sistema infrastrutturale al nuovo assetto previsto, in relazione con gli accessi verso il Centro della città per i traffici provenienti da sud, introducendo nuovi assetti viari con la previsione di opportune sedi per la circolazione pedonale e ciclistica; la conferma del ruolo di intermodalità delle aree poste direttamente a sud della Ferrovia, prevedendo quindi un potenziamento dei parcheggi in struttura, integrati da spazi commerciali, di servizio ed il terminal urbano ed extraurbano del trasporto pubblico locale, ma soprattutto prevedendo un rapporto diretto fra i parcheggi da una parte e la stazione e la città dall'altra, attraverso la realizzazione del previsto soprapasso pedonale alla ferrovia, ed il prolungamento sia verso nord che verso sud dell'attuale sottopassaggio della Stazione e la sua apertura verso l'esterno; l'inserimento di funzioni terziarie per la costituzione di un polo con funzioni direzionali, commerciali e di servizio; le aree a verde pubblico dovranno essere distribuite integrandole con le aree di intervento, secondo un piano unitario, che preveda la realizzazione di un tessuto connettivo alle funzioni insediate, sul quale impostare la maglia dei percorsi pedonali e ciclabili a collegamento delle varie parti dell'area con il polo della stazione, il centro storico d il sistema funzionale delle mura verdi.
  • - Caposaldo dell'area est.
    Si tratta dell'area situata ad est del centro urbano lungo la via Sestini e delimitata ad ovest dal tracciato della tangenziale ed a est da via della bure vecchia.
    Obiettivo del Piano Strutturale è la realizzazione di un polo con funzioni prevalentemente di terziario: commerciale e direzionale; con previsione di quote, minori, di residenza e per attrezzature di interesse generale.

Capo V INDIRIZZI PER LO SVILUPPO TURISTICO

Tali indirizzi interessano il territorio comunale in tutta la sua estensione ponendone in relazione le diverse risorse, indipendentemente dalla loro natura, che può essere di tipo socio-culturale, storico, artistico, paesaggistico, ambientale, funzionale e infrastrutturale, con l'esigenza dello sviluppo economico locale. In Tal modo si intende perseguire uno degli obbiettivi fondamentali del presente Piano: il presidio del territorio da parte di residenti stabili anche nelle sue parti più svantaggiate.

Pertanto si sono individuate le sottoelencate tipologie di turismo, quali indirizzi da seguire per organizzare uno sviluppo turistico sostenibile del territorio pistoiese, che si ponga in relazione con le sue diverse risorse, e ne esalti le specificità:

  1. 1. il turismo culturale e d'arte riferito principalmente al Centro Storico, al sistema dei borghi, delle emergenze monumentali( Pievi e ville etc.) delle viabilità storiche della collina e della montagna, della collezione d'arte di villa Celle, al sistema museale di arte contemporanea e al sistema turistico regionale delle città d'arte della Toscana;
  2. 2. il turismo naturalistico, ecologico, sportivo rivolto a giovani, ecoturisti e gruppi di famiglie, riferito principalmente alla valorizzazione del territorio aperto rurale , boschivo e degli ambiti fluviali, delle attività agricole ecocompatibili e al ripristino di percorsi ciclopedonali, nonché percorsi carrabili d'interesse paesaggistico e alle ferrovie Porrettana e FAP;
  3. 3. il turismo gastronomico riferito principalmente alle tradizioni locali connesse con la raccolta e la trasformazione alimentare dei prodotti tipici ( olive, castagne, prodotti del bosco, prodotti caseari, acque minerali...),
  4. 4. il turismo d'affari riferito alle attività locali, al vivaismo, alla prossimità geografica della Provincia di Prato, nonché alla presenza di un territorio fortemente attrattivo per i suoi caratteri paesaggistici e infrastrutturali;
  5. 5. il turismo dei parchi e dei giardini tematici da riferirsi principalmente al Giardino Zoologico, all'Arboreto, all'Ecomuseo della montagna Pistoiese, al Museo Deposito Rotabili Storici, al Parco delle Limentre, Parco fluviale dell'Ombrone, al Parco del Villone Puccini, al Parco di villa Celle e al Parco "Arte in Erba" rivolto a bambini e ragazzi.

Il Regolamento Urbanistico e/o i Piani di Settore, dovranno provvedere a:

  • - Preliminare approfondimento dei dati sulla ricettività alberghiera ed extralberghiera d'ambito comunale, nonché il dimensionamento della stessa in relazione alle esigenze e prospettive turistiche della città;
  • - coordinamento delle diverse risorse presenti sul territorio, fino a creare itinerari tematici, in relazione ai quali creare strutture di servizio e prevedere interventi di riqualificazione delle infrastrutture, sia ripristinando percorsi per la conoscenza del territorio( trekking, cavallo, bike) sia attraverso la realizzazione aree di posteggio e di scambio con la viabilità carrabile, nonché ristrutturando le reti viarie montane e collinari più degradate;
  • - redazione di una specifica normativa volta alla valorizzazione turistico escursionistica compatibile con gli usi tradizionali del territorio, tutelando le permanenze di connessione territoriale, anche sovracomunale , e delle relative opere d'arte e d'arredo;
  • - completamento e ampliamento della rete delle strutture ecomuseali connesse con la valorizzazione delle risorse naturali culturali e produttive della montagna e dell'alta collina pistoiese;
  • - individuazione e localizzazione di reti di percorsi di interesse da ripristinare allo scopo di favorire il turismo giovanile , ecologico e per gruppi di famiglie connesso con il settore agricolo e rurale;
  • - incremento delle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere ( ostelli, rifugi, campeggi,affittacamere, foresterie, agriturismi...) di diversi livelli, sia localizzando e dimensionando siti adeguati, sia favorendo l'agriturismo e il recupero del patrimonio edilizio esistente;
  • - realizzazione di strutture ricettive e di supporto alla promozione turistica e culturale del territorio, quali occasioni per il recupero e il restauro di strutture edilizie esistenti;
  • - progettazione di interventi sostenibili di recupero e trasformazione del territorio che siano connessi anche con progetti di interesse sovracomunale e con la possibilità di accedere a finanziamenti pubblici;
  • - realizzazione di strutture ricettive per il turismo d'arte e di affari , che rispondano alle esigenze cittadine e dell'area vasta.
Ultima modifica 17.03.2022 - 11:11